| inviato il 07 Dicembre 2011 ore 16:48
“ veramente per essere precisi in Namibia ed in Sud Africa ci sono le otarie dette anche leoni marini, non le foche „ se gli cloni le orecchie sono uguali   |
| inviato il 07 Dicembre 2011 ore 16:55
“ personalmente a me stanca vedere certe cose e sono molto più felice se ottengo un buon risultato senza manipolazioni varie anche se spesso torno a casa e devo cestinare tutto „ Complimenti sinceri. Non sempre oggi è facile trovare persone con questo tipo di convinzioni, nella fotografia ma non solo. E, sinceramente, non è nemmeno facile operare come dichiari. Complimenti, veramente. |
| inviato il 07 Dicembre 2011 ore 18:34
grazie a chi si è aggiunto portando il proprio contributo: mettere insieme più persone a ragionare su un tema penso sia un arricchimento di per sè per il fatto di aprirsi all'ascolto prima ancora che al confronto... e il non arrivare ad un'idea condivisa non lo vedo come un fallimento quando prima parlavo dei toni di grigio pensavo anche che qualcosa va messo in conto anche negli approcci più puristi: io ad esempio uso i plamp come rimedio contro il vento senza tagliare mai nulla, ma a volte basta sdraiarsi per cercare un'inquadratura dal basso per fare magari ancora più danni che non asportando un singolo fiore per posizionarlo in una situazione più comoda da gestire... è ovvio che ragiono per paradossi, non lo farei mai, però tornando ad esempio alle orchidee io cerco di guardarmi bene intorno prima di concentrarmi sul soggetto che ho individuato, perchè tra dove appoggi lo zaino, dove posizioni il treppiede, dove ti siedi/sdrai tu... se sei nel bel mezzo di una stazione... e poi ci vuole il famigerato buon senso: chissà che strage di insetti e affini si troverebbe cercando nelle orme lasciate dai nostri scarponi durante un'uscita...! quanto detto ovviamente non vuole essere un alibi per riabilitare comportamenti che sono veri e propri atti vandalici, ma solo una riflessione a conferma che non ci sono solo il bianco e il nero... di certo, come hanno detto Michela e Gianluca, lo scatto non può venire prima di tutto! PS mi fa piacere che Bafman abbia colto il mio sconcerto relativo al secondo aspetto; non voglio assolutamente alimentare nuove polemiche, la sensazione è che in molti siano vittime del paradosso dei commenti: si va di fretta, si postano tante foto, si danno tanti commenti per avere notorietà e sperare di riaverne indietro... ma tutto ciò che esce da questo schema dà inconsciamente fastidio perchè occorrerebbe fermarsi, leggere i commenti di chi è passato prima, capire a che punto è la discussione, ragionare... ma sono anche convinto che fermandosi anche solo un attimo moltissima gente avrebbe le capacità e la sensibilità per fare molti passi avanti! |
| inviato il 07 Dicembre 2011 ore 18:52
“ peccato però che in realtà la maggior parte delle foto qua e in altri forum con sezioni macro,anfibi rettili siano state fatte proprio con manipolazioni varie „ io confesso che ci ho messo un bel po' all'inizio a capirlo e me la prendevo con la sfortuna che mi impediva di incontrare simili situazioni detto questo, sempre per un omaggio ai toni di grigio, ammetto che sono ancora tentato dalla mia posizione iniziale che (fatta salva l'accortezza e la conoscenza per non fare come gli elefanti in una cristalleria) mette in risalto il risultato e la sua plausibilità (intesa in senso lato, compresi i riferimenti ai comportamenti citati da Leonardo...) quanto al rischio di danni certo mi rendo conto che il discorso è molto complesso: spruzzare una farfalla non smette di essere un problema se lo spruzzino è pulito, perchè comunque significa ritardare la sua ripresa dell'attività, esponendola ad esempio per un tempo più lungo all'azione dei predatori... |
| inviato il 07 Dicembre 2011 ore 20:12
“ me la prendevo con la sfortuna che mi impediva di incontrare simili situazioni „ Massimo io credo che se vivi intensamente la natura incontri le situazioni che servono per essere gratificato fotograficamente e non solo. “ quanto al rischio di danni certo mi rendo conto che il discorso è molto complesso: spruzzare una farfalla non smette di essere un problema se lo spruzzino è pulito, perchè comunque significa ritardare la sua ripresa dell'attività, esponendola ad esempio per un tempo più lungo all'azione dei predatori... „ in poche parole significa interagire con la natura senza stravolgerla.. |
| inviato il 07 Dicembre 2011 ore 20:21
“ Massimo io credo che se vivi intensamente la natura incontri le situazioni che servono per essere gratificato fotograficamente e non solo. „ lo prendo come un bellissimo augurio, grazie! ...spero sempre di aver più tempo (del pochissimo che mi posso permettere... ) da poter passare a contatto nella natura (che è poi il motivo che mi fa piacere la macrofotografia e la rende per me "terapeutica") |
| inviato il 08 Dicembre 2011 ore 10:36
Non ho bisogno di farmi difendere da nessuno, se sono un Naturalista o un assassino questo lo so solo io e chi mi conosce........ Massimo ha aperto questa discussione e ha fatto benissimo perchè riguarda tutti noi. Io dico solo una cosa e poi non dico niente più, quasi tutte le foto che sono postate in macrofotografia, sono false, non vere, non naturali insomma...................Vi racconto solo un episodio, l'anno scorso mi sono recato in un sito dove ci sono migliaia di Ophrys , restai innorridito, il campo era stato completamente arato, raccolsi uno ad uno tutti i bulbi di Ophrys sopravvissuti, ci misi due giorni, per poi ripiantarli in un campo limitrofo, ne sopravvissero a centinaia............................ |
user95 | inviato il 08 Dicembre 2011 ore 11:21
x Massimo: “ non arrivare ad un'idea condivisa non lo vedo come un fallimento „ certamente! (il pericolo cui mi riferivo era quello dei post infiniti per cesellare le proprie idee dopo essersi arroccati su quelle... improduttivo). un appunto generico: cerchiamo di non ingessarci nella gara a chi è più rispettoso della natura fino al parossismo. se p.es. Fabione (vecchio forum) usava plamp o spostava rettili sono pressochè certo che sapesse quello che faceva, a che scopo, in che misura e con quale credibilità di risultati... e ritengo che lo sappia ancora è una questione di approccio e conoscenza, non di imperativi assoluti |
| inviato il 08 Dicembre 2011 ore 12:50
“ cerchiamo di non ingessarci nella gara a chi è più rispettoso della natura fino al parossismo. „ sono d'accordo, anche sugli assoluti: come dicevano i latini, "est modus in rebus", poi ovviamente entrano in gioco la conoscenza, la coscienza e la sensibilità di ciascuno... x Matteo: sono contento del tuo passaggio; l'esempio che citi mi è noto: a volte un singolo gesto scellerato fa in un sol colpo infinitamente più danni! Vicino a me ci sono zone di risorgiva e c'era chi si ostinava a lavorare minuscoli appezzamenti per coltivare cereali vernini (!), ne venivano fuori delle colture asfittiche che non portavano nessun reddito, salvo poi trovarsi qualche orchidea sul ciglio dei campi... (io sono agronomo, rispetto l'agricoltura, ma anche se certe sensibilità con il ricambio generazionale sono emerse, c'è ancora molta strada da fare e occorre molta pazienza e capacità di dialogo, il muro contro muro spesso fa solo più danni...) grazie ancora a tutti! |
| inviato il 08 Dicembre 2011 ore 15:54
Maurone ha detto.............mah...secondo me hai messo l'insetto sul rametto senza sapere neanche perchè si fingeva stecchito. Mah secondo me hai detto una gran cav.......................... |
user10 | inviato il 08 Dicembre 2011 ore 19:23
“ Maurone ha detto.............mah...secondo me hai messo l'insetto sul rametto senza sapere neanche perchè si fingeva stecchito. Mah secondo me hai detto una gran cav..........................Eeeek!!! „ i fatti : ci hai proposto la foto di un insetto morto o presunto tale(chi abbia un minimo di competenza riconosce la posa di un insetto malamente appoggiato da quella di un insetto vivo arrampicato volontariamente) e pretendi che non te lo si faccia notare? per adesso quello che ha fatto una figura di nutella sei tu, sei tu che hai cercato di prendere per il c@@lo gli utenti di questo forum(non riuscendoci). Fossi in te tacerei. |
| inviato il 08 Dicembre 2011 ore 19:44
se lo ritenete, possiamo andare avanti... ad esempio, ritenete (come me) che ci sia spazio per le mediazioni come è emerso in diversi interventi? Come si interagisce con la natura senza stravolgerla? Siete d'accordo che l'approfondimento della conoscenza di ciò che fotografiamo possa essere il primo passo al quale invitare tutti? ad esempio condivido come già detto l'osservazione di Bafman e so che autorevoli naturalisti sostengono che sia minimo lo stress subito da animali messi in acquarietti o terrari per realizzare una foto... ma loro evidentemente sanno come comportarsi... ... siamo sicuri ad es. che tutti sappiano quanto sia sensibile l'epidermide degli anfibi e che il contatto con le nostre mani calde e asciutte può provocare ustioni? penso che anche un forum fotografico possa aiutare a portare il livello di conoscenze ad una soglia minima per chi ha la splendida passione della fotografia naturalistica, basta approfittare delle foto postate per accompagnarle con qualche breve informazione, di facile lettura e comprensione (non papiri che verrebbero saltati a piè pari...) |
user10 | inviato il 08 Dicembre 2011 ore 20:05
“ mi sembra che tra gli ultimi due interventi ci sia solo un grosso equivoco: sono convinto che Matteo nel maneggiare quel coleottero volesse solo fare una foto e non volesse ingannare nessuno, tanto è vero che sulle prime non ha colto il senso del mio intervento; mi pare che la questione sia abbastanza chiara da non doverla rispolverare finendola a insulti...Sorry „ Massimo, nessun insulto, ma a passare per fesso non credo piaccia a nessuno. Secondo te è normale prendere un insetto stecchito(che lo sia o lo finga non m'interessa) e posarlo su uno stelo per una foto (brutta) ?? se per te è normale, bene. Per me non lo è, amici come prima, ma qui il fesso non sono io. Mauro |
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