| inviato il 19 Dicembre 2025 ore 22:43
Sottoscrivo in toto il pensiero di Ramirez71. La tecnica fotografica di base sarebbe semplice e una volta capiti quei tre o quattro concetti fondamentali si avrebbero tutti gli strumenti per spippolare consapevolmente con la fotocamera. Invece si ricorre a concetti più astratti che forse nelle intenzioni dovrebbero semplificare le cose, e magari qualche volta lo fanno, però in pratica diventano almeno in parte responsabili di certe idee davvero assurde che spesso si leggono negli interventi sul forum. Se non sono solo fini a sé stessi, ben vengano i cavilli! |
| inviato il 19 Dicembre 2025 ore 22:45
Grazie, tu l'hai detto meglio di me. |
| inviato il 19 Dicembre 2025 ore 22:51
usare il termine 'equivalente' non significa ignorare la fisica della lente, ma stabilire un metro comune tra formati diversi. La lunghezza focale è un dato fisico immutabile, ma poiché non identifichiamo le lenti tramite l'angolo di campo (che sarebbe il parametro corretto, ma poco noto), l'equivalenza al pieno formato resta l'unico modo rapido per capire come si comporterà un'ottica su sensori differenti. In breve: non è un errore di fisica, è una traduzione pratica necessaria per capirsi tra sistemi diversi. |
| inviato il 19 Dicembre 2025 ore 23:02
“ è una traduzione pratica necessaria „ Volendo cavillare , direi che non è proprio necessaria, e infatti è un'usanza comparsa per ragioni commerciali una trentina di anni fa, mentre esistono molteplici formati da quando esiste la fotografia. |
| inviato il 19 Dicembre 2025 ore 23:11
Si vero non strettamente necessario ma comodo. Ma anche due differenze : In passato quei formati erano mondi separati e chi li usava era quasi sempre un professionista che non aveva bisogno di 'traduzioni' per capire la propria attrezzatura. Oggi, in un mercato digitale di massa dove sensori diversi convivono e si scambiano ottiche, l'equivalenza è diventata una necessità pratica per l'utente comune. Non è marketing, è semplificazione: serve a dare un riferimento universale in un panorama molto più frammentato rispetto a 40 anni fa. |
| inviato il 19 Dicembre 2025 ore 23:27
Quello che dici è vero, ma mi pare giusto notare che porta con sé anche altre conseguenze tutt'altro che positive. |
| inviato il 19 Dicembre 2025 ore 23:28
Che sia più frammentato è una idea tua: 24x36 (35mm) Di seguito il medio formato: 45x60 60x60 70x60 90x60 Di seguito il banco ottico 7x9 9x13 13x18 E di sicuro ne ho dimenticati |
| inviato il 19 Dicembre 2025 ore 23:30
Il metro è una frazione della distanza percorsa da un fascio di luce in un secondo, ma per misurare una distanza usiamo una barra con delle tacche. È una equivalenza anche quella (tra l'altro la lunghezza di una barra dipende dall'osservatore e quindi non è una costante). Le equivalenze si sono sempre usate nella scienza e nella tecnica, basta sapere di cosa si parla. |
| inviato il 19 Dicembre 2025 ore 23:32
“ ???…un100 mm su sensore full frame si comporta come un…100 mm. „ .. errore di battitura volevo dire MFT, |
| inviato il 19 Dicembre 2025 ore 23:42
“ l'angolo di campo (che sarebbe il parametro corretto, ma poco noto),” Anche qui verrebbe da dire che non è noto perché non viene comunicato a livello di marketing e di divulgazione (e se penso a chi fa divulgazione oggi non me ne stupisco). Oggi ci si esprime usando spesso i luoghi comuni di una piccola comunità di divulgatori, influencer, youtuber vari, che comunicano in modo “Smart”, per loro utilità, ma non fanno certo divulgazione. Non diamo per scontato che questi concetti, una volta assimilati come luoghi comuni, non facciano danni. Quindi si, usiamoli per intenderci tra noi, non c'è nulla di male, fintanto che non parte la cavolata di turno. Mia opinione. |
| inviato il 19 Dicembre 2025 ore 23:47
Ramirez, va bene era più pensato per la "massa" di non professionisti, riamane l'altra differenza che quei formati erano usati tendenzialmente da professionisti che non avevano bisogno forse di convertire |
| inviato il 19 Dicembre 2025 ore 23:57
Certo, su questo hai ragione. |
| inviato il 19 Dicembre 2025 ore 23:58
se parte la cavolata di turno si può intervenire e spiegare, non farei barricate o proclami :) Non mi risulta un male recente il non utilizzo dell'angolo di campo come parametro principale caratterizzante un obiettivo, mi sembra che si sia sempre fatto riferimento alla lunghezza focale degli obiettivi. Penso ci sia un motivo: la lunghezza focale è una misura di una caratteristica fisica mentre l'angolo di campo è un calcolo che dipende da ciò che hai dietro (formato pellicola o sensore). |
| inviato il 20 Dicembre 2025 ore 0:00
Alfredo la luce in un secondo non fa un metro ma 300.000 km. |
| inviato il 20 Dicembre 2025 ore 0:03
“ Quello che dici è vero, ma mi pare giusto notare che porta con sé anche altre conseguenze tutt'altro che positive. „ Le cose tutt'altro che positive non sono conseguenza dell'uso di un'equivalenza ma dell'ignoranza (nel senso letterale del termine :) ) |
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