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Obiettivo vintage su camere digitali


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avatarsenior
inviato il 16 Dicembre 2025 ore 12:59

Ah, ok, chiaro.
allora se siamo in campo adattatore siamo già in campo ML altrimenti su reflex il tiraggio va a farsi benedire, ( o almeno su nikon è quanto succede )e li che tu sia a TA con un vetro buio a f4 o uno più luminoso e chiuso a f4 non cambia nulla, se la macchina è a priorità diaframma il tempo giusto resta sempre quello che ti da la macchina.

avatarsupporter
inviato il 16 Dicembre 2025 ore 12:59

Andrea , non ho mai negato che in AFC ci fosse molto di meglio di Pentax (in generale) ma considerando la percentuale di fotoamatori paesaggisti , ritrattisti , still-life, mettiamoci anche la street , urbex , macro e credo di aver incluso la stragrande maggioranza dei fotoamatori , anche per loro Pentax è molto più che sufficiente sotto il profilo AF .
Avifaunisti e chi fotografa sport particolarmente dinamici , bimbi particolarmente vispi e domestici (intesi come animali ovviamente!) ancora più vispi sceglieranno altro , semplicissimo .

avatarsenior
inviato il 16 Dicembre 2025 ore 13:17

Il primo (e tuttora uno di quelli che utilizzo di più) è stato il Pentax 50mm f/1.4 (della cosiddetta serie K, quella senza ulteriori lettere), preso su ebay perché mi serviva un obiettivo luminoso da usare in casa (la K20D era parecchio scarsa ad alti ISO) e questo costava poco (poco più di 70 euro tra acquisto e spedizione). Poi sono arrivati i macro estremi in attacco RMS, era prima che Laowa facesse il 25mm f/2.8 2,5-5x e per andare oltre l'1:1 se non si aveva Canon erano gli unici macro pensati per lo scopo (ed al tempo non sapevo della possibilità di utilizzare un obiettivo invertito per raggiungere lo scopo), presi prima lo Zuiko macro 20mm f/3.5 e poi il Leitz Photar 25mm f/2 e quindi lo Zeiss Luminar 16mm f/2.5, questi obiettivi li pagai cifre abbastanza alte quindi qui non era per spendere poco ma per la tipologia di obiettivo (250 il primo, 370 e qualcosa tra acquisto e spedizione il secondo e 246 tra acquisto e spedizione il terzo), attualmente il Photar è l'obiettivo vintage che utilizzo di più (ed il mio secondo obiettivo più usato dietro al Pentax A macro 200mm f/4), del Luminar invece mi piace molto la resa ma purtroppo è assai difficile da utilizzare per la macro itinerante e quindi ho finito per utilizzarlo poco. Ben più recente (come mio acquisto) è il Pentax 28mm f/3.5 (sempre della cosiddetta serie K), comprato dopo aver comprato la K1 II ad un prezzo non bassissimo per essere un obiettivo vintage (150 euro) mi piace comunque molto ed è il terzo obiettivo vintage che utilizzo più spesso dopo il Photar ed il Pentax 50mm.
Oltre a questi ho altri obiettivi vintage ma che utilizzo molto meno, in alcuni casi acquisti sbagliati (tipo il Pentax 500mm f/4.5 che avevo preso dopo essermi accorto che il Sigma 150-500 mi mandava in tilt la K1 II e quindi mi serviva un nuovo tele dopo il passaggio dalla K20D alla K1 II e non avendo i soldi per un tele moderno e trovai questo a 150 euro, però è un catafalco impossibile da usare a mano libera e pesante e ingombrante anche da portare in giro se per percorsi abbastanza lunghi, oltretutto è il mio unico obiettivo Pentax senza accoppiamento dei diaframmi quindi se lo utilizzo a f/8 (come faccio di solito) mi entra meno luce nel mirino), in altri obiettivi presi in genere per pochi soldi per provare a giocarci.

avatarsenior
inviato il 16 Dicembre 2025 ore 13:38

Parere confortante il tuo, Olandese, attendendo trepido la K1 II ! Tra l'altro e qui chiedo a tutti, qualcuno conosce se esista l'anello adattatore di ottiche RF su attacco Pentax?

Non può esistere per via del tiraggio quindi anche un obiettivo completamente manuale (tipo vari obiettivi cinesi come Laowa etc.) non potrebbero essere utilizzati normalmente perché è come se si trovassero su un tubo di prolunga di circa 3cm o 30mm (il tiraggio delle reflex Pentax era poco meno di 5cm (simile alle altre reflex con pellicola 36x24mm) mentre il tiraggio delle varie mirrorless attuali è intorno ai 2cm), per quelli con automatismi poi c'è il problema di trasmettere questi (ormai un po' tutte le lenti automatiche non hanno più la ghiera dei diaframmi ed alcune hanno pure il fuoco by ware).

avatarsenior
inviato il 16 Dicembre 2025 ore 14:20

con il 85 mm f 1,4 e la Pentax K1 manualmente non ci azzecchi, la lucina verde si accende e rimane accesa anche se fai micromovimenti di pochissimi decimi di millimetro, se ti basi sulla lucina verde e fai delle foto ad un soggetto fermo a 1,5 metri rifacendo la messa a fuoco di volta in volta io non hai mai lo stesso risultato.

Hai messo la fotocamera sul cavalletto e fatto la regolazione fine dell'autofocus. Menu C 4.25? Io credo di no perché se l'avresti fatta non avresti più il problema dal momento che la K1 può memorizzare a regolazione fino a 20 ottiche diverse

avatarsenior
inviato il 16 Dicembre 2025 ore 14:29

La K1 purtroppo come AF non è il top, meglio la K-70 che nel live view ha un bel AF a fase proprio come una mirrorrless attuale e non sbaglia mai o quasi mai

Non sono d'accordo. Non uso mai la K1 in modalità LV. L'autofocus della k1 in modalità autofocus singolo da mirino è molto preciso.
Ritratti con la k1 in modalità autofocus singolo









avatarsenior
inviato il 16 Dicembre 2025 ore 14:34

materiale prodotto negli anni 80/90 ha più di trenta anni, direi che è più che sufficiente per essere considerato vintage

Ecco, io però (ma è una mia interpretazione del tutto personale) non do un'età minima agli oggetti per poterli definire “vintage”, piuttosto una collocazione temporale all'interno di una certa produzione.
Vedo vintage quei prodotti nati agli albori di una nuova tecnologia o capostipiti di una particolare linea.
Per rimanere in ambito fotografico, una Kodak DCS Pro14 la trovo decisamente più vintage (e appetibile da un punto di vista nostalgico/collezionistico) di uno zoom AF Nikkor prodotto magari 10 anni prima.
Un obiettivo autofocus vintage potrebbe essere - sempre a mio modo di vedere - il primo Nikon prodotto per la F3, oppure i primissimi Minolta, col motore esterno al barilotto.

Altrimenti facciamo come quella ragazzina commessa di un Apple Store dove portai a riparare un iPod acquistato (nuovo) 5 anni prima: mi rispose - con una sdegnata aria di sufficienza - che Apple non forniva assistenza ai prodotti “vintage” Eeeek!!!
Mi morsi la lingua e me ne andai, ma avrei voluto risponderle: “ bimbetta, uso prodotti Apple da quando tu non eri ancora nata e tua madre forse sì ma sicuramente era molto giovane; non venirmi a dire cosa è vintage ”.

avatarsenior
inviato il 16 Dicembre 2025 ore 14:40

Vedo vintage quei prodotti nati agli albori di una nuova tecnologia o capostipiti di una particolare linea.


Tutti gli obiettivi AF nati negli anni 80/90 sono i capostipiti di quello che è arrivato dopo.

iPod acquistato (nuovo) 5 anni prima


ok ma 5 non è parente di 35...

avatarsenior
inviato il 16 Dicembre 2025 ore 14:54

Sì Stile, ma si danno arbitrariamente degli anni (per loro sono 5); così è tutto opinabile.

Poi “vintage” (visto che la parola viene usata il più delle volte per tirare su il prezzo di vendita) deve avere un ché di collezionistico, di rarità, insomma un'aura di nostalgica desiderabilità che il 90% della roba così chiamata, non ha.

avatarsenior
inviato il 16 Dicembre 2025 ore 15:12

Anche io faccio fatica considerare vintage le ottiche autofocus, anni '80 e successivi. Magari sbaglio, ma per me non appartengono ancora a quel mondo.

avatarsenior
inviato il 16 Dicembre 2025 ore 16:23

gli anni ottanta sono passati da 40 anni... Cool

avatarsupporter
inviato il 16 Dicembre 2025 ore 18:00

In effetti , quarant'anni sono un bel po' di tempo ed è un periodo , ad esempio , ben anteriore alla stabilizzazione ottica che se non erro risale alla metà degli anni novanta e che potrebbe essere considerata quale discrimine per l'appellativo "vintage" .
O , meglio ancora, tale discrimine potrebbe essere rappresentato dall'AF , che nasce in epoca ancora anteriore .

avatarsenior
inviato il 16 Dicembre 2025 ore 18:25

Se vogliamo dare una età ai primi af di nikon si legge che nel lontano 86 ne sono stati buttati fuori un gran numero, più indietro si trovano solo un paio di prototipi 85mm ma che forse mai nessuno ha visto, siamo quindi sui 40 anni e potrebbero acquisire la nomina vintage,

io ho poca roba con la presa a cacciavite, un 28, un 35, un 180 e un 200, una quindicina invece dei manuali "super vintage".

avatarsenior
inviato il 17 Dicembre 2025 ore 0:25

@Phsystem

Avevo scritto con il 85 mm f 1,4 e la Pentax K1 manualmente non ci azzecchi.

Manualmente senza autofocus, con l'AF ci siamo ma non è chirurgico come una Ml che individua l'occhio.

Si parlava dell'esagono della Pentax per messa a fuoco in manuale non è troppo attendibile, ho provato stasera con un Irix 15 mm f 2.4 e da quando l 'esagono si accende a quando si spegne la messa a fuoco sull'ottica varia da 1 2 metri a 3 per avere una messa fuoco precisa a Ta ci vuole il LV.

La mia critica alla messa a fuoco della K1 è soprattutto per il LV manca la messa a fuoco a fase se no con il LV avresti avuto una buona ML full frame, la povera k70 in LV non sbaglia mai ed è veloce!

avatarsenior
inviato il 17 Dicembre 2025 ore 8:34

Prima dicevo che faccio fatica a considerare vintage le ottiche autofocus (uscite a partire dagli anni '80)
I motivi sono questi:
- ovviamente e banalmente non sono manual focus, il fatto di essere autofocus li colloca tecnologicamente assieme alle ottiche attuali,
- soprattutto quasi tutti non sono in metallo, ma realizzati in plastica e(almeno i Nikkor), insomma sono profondamente diversi ed il cambiamento è stato decisame profondo e, per certi versi, a mio parere non nella direzione giusta.
- anche le fotocamere in quel periodo cambiarono profondamente, sempre pensando a Nikon la F3 era ben diversa dalla F4, la prima la giudicherei vintage, la seconda direi ni.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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