| inviato il 12 Dicembre 2025 ore 8:53
Sotto Natale vengon le voglie, e le Leica M affascinano a chi piacciono... Io sono uno di quelli che ha lottato con il telemetro quando aveva le M (diverse, troppe forse, dall'analogico alle digitali, solo fino alla M10 però)... ...adesso che mi sono liberato di tutto guardo al telemetro con la gocciolina alla boccuccia per la voglia di riaverlo, come un bambino (scemo) che aspetta il pacco sotto l'albero a Natale... Non si cambia mai...ci si ricasca sempre. In sostanza Paco... prendi una M e basta! Quale? Quella che ti piace di più... |
| inviato il 12 Dicembre 2025 ore 10:09
a volte i successi mi fanno capire quanto sia distante dalla media prendete la BMW R GS, un cesso estetico per me, un mastodonte senza senso per attraversare il deserto, eppure e da almeno 10 anni la moto di grossa cilindrata piu venduta in Italia uguale per la Q, la Leica piu venduta e anche quella meno Leica, ma poi il senso di prendere una macchina FF ad ottica fessa quale sarebbe, 5000 euro e dopo 1000 foto te rompi io cojoni a far sempre le stesse, e questo vale pure per la Fuji Rf, le compatte posso capirlo per le apsc tipo GR, discrete da usare ovunque e compatte veramente che ti puoi mettere nella tasca del giubbetto |
| inviato il 12 Dicembre 2025 ore 11:04
Uso il telemetro ( ormai con qualche difficoltà visiva ) solo su corpi analogici, M2, con le Voigtlander Vitomatic II. In passato anche su Leica digitali, M10 e M11. Amo il telemetro, lo trovo comodo e facile da usare, a patto che la vista sia buona e gli obiettivi non siano troppo veloci. Tuttavia, il telemetro, come anche il mirino reflex, non ha poi molte giustificazioni nelle moderne fotocamere. Conta quello che ottieni sul sensore e non solo quello che “ vedi “ nella composizione e messa a fuoco. La nuova Leica EVF è la prova. Puoi usare al meglio tutti gli obiettivi del Brand al top, senza limitazioni dovute ai limiti del telemetro e questo per me da senso al nuovo prodotto. Il telemetro tradizionale, a mio modestissimo giudizio, trova impiego ormai solo nelle fotocamere completamente analogiche. Mi rendo conto che la mia tesi sia ortodossa, ma la vedo così. |
| inviato il 12 Dicembre 2025 ore 12:07
Se è vero, come spesso si legge, che le ottiche M danno il meglio di sé su un corpo M, allora l'acquisto di una Leica M ha una sua logica tecnica, non solo emotiva. Detto questo, non vedo alcuna contraddizione nel fatto che, con il passare del tempo e qualche problema di vista in più, si scelga di affiancare al telemetro il Live View o un EVF esterno. Non è “colpa del telemetro” se la vista non è più quella di una volta, e se l'obiettivo è ottenere la massima qualità possibile da un sistema M, usare strumenti di visione elettronica è semplicemente una scelta pragmatica e coerente. A quel punto, secondo me, la scelta del corpo M dovrebbe basarsi meno su considerazioni ideologiche e più su quale modello offre oggi la migliore esperienza di visione per compensare i limiti visivi: qualità dell'EVF, efficacia di ingrandimenti e focus peaking, comfort d'uso. In quest'ottica, usare un EVF, o anche un mirino elettronico più evoluto, non snatura il sistema M, ma permette semplicemente di continuare a sfruttarlo al meglio. |
| inviato il 12 Dicembre 2025 ore 13:46
“ Se è vero, come spesso si legge, che le ottiche M danno il meglio di sé su un corpo M, allora l'acquisto di una Leica M ha una sua logica tecnica, non solo emotiva. „ Vero. Ma è anche vero che, dopo aver utilizzato le ottiche M su molti corpi M (M8, M9, M240, M10), l'ho fatto anche su varie mirrorless, Sony a7r5, Nikon Zf e addirittura su Fuji X-T5, non riscontrando differenze di resa. Parlo dell'uso normale, non di test di laboratorio, ovviamente e di ottiche di focale compresa fra i 28 ed i 50 mm., quindi non estreme. In generale penso che, non solo Leica, ma tutte le aziende facciano marketing quando parlano di ottimizzazione delle ottiche sui sensori. Anche perchè, se così fosse, si limiterebbe nel tempo l'utilizzo di ottiche anche costose se e quando, come è fatale, i sensori cui sono dedicate saranno sostituiti con sensori più evoluti e perciò diversi. |
| inviato il 12 Dicembre 2025 ore 14:04
“ Ma è anche vero che, dopo aver utilizzato le ottiche M su molti corpi M (M8, M9, M240, M10), l'ho fatto anche su varie mirrorless, Sony a7r5, Nikon Zf e addirittura su Fuji X-T5, non riscontrando differenze di resa. „ ho fatto riferimento a quanto ho letto, in altre discussioni su questo forum, e non per esperienza personale |
| inviato il 12 Dicembre 2025 ore 14:17
Come si suol dire, la notte porta consiglio Molti di voi mi stanno giustamente disincentivando al telemetro. Ora mi tornano alla mente le imprecazioni di quando avevo la M246 che ciccavo spesso il fuoco, faticavo a vedere bene perchè il correttore delle diottrie non era sufficiente. Voglio proprio imbarcarmi di nuovo in questo calvario? Però la Q rimane ferma da molto tempo.... mi piace da morire ma mi viene il dubbio che non possa essere sacrificata per completare il corredo di ottiche VM da usare su Nikon. Questo è il mio corredo 15 Voigt III 21 Voigt F3,5 28 7Artisan 40 Voigt 90 Leica Il punto debole è il 28, venderei la Q e il TTartisan (Comunque un buon obbiettivo) per andare sul nuovo 28 Voigt APO e farei all-in in Nikon |
| inviato il 12 Dicembre 2025 ore 15:24
“ Detto questo, non vedo alcuna contraddizione nel fatto che, con il passare del tempo e qualche problema di vista in più, si scelga di affiancare al telemetro il Live View o un EVF esterno. Non è “colpa del telemetro” se la vista non è più quella di una volta, e se l'obiettivo è ottenere la massima qualità possibile da un sistema M, usare strumenti di visione elettronica è semplicemente una scelta pragmatica e coerente. „ Anche questo completa un ragionamento che è giustissimo. Un conto è acquistare un visoflex per compensare un vista che non è più perfetta al fine di non vendere un'attrezzatura amata e completa, un conto è acquistare di nuovo una macchina a telemetro sapendo che hai il difetto e la dovrai utilizzare o "male" o appunto con un visoflex (come dovrei fare io). Detto questo, molti scatti di grandi fotografi Leica fanno del fuoco l'ultimo dei problemi, nel senso che fanno foto mostruosamente belle e che raccontano una storia senza vedere necessariamente l'iride dell'occhio dei soggetti. Però non mi demonizzate la piccola Q2, che io in versione Monochrom adoro. |
| inviato il 12 Dicembre 2025 ore 16:57
La Monochrome è un'altra storia. |
| inviato il 12 Dicembre 2025 ore 16:57
“ Però non mi demonizzate la piccola Q2, che io in versione Monochrom adoro. „ Lo confesso, uso una Q2 e vivo felicemente la mia anomalia  Da una semplice matita, alla bicicletta, al trapano, agli sci... è inutile oggettivizzare l'uso di un "utensile” perché per fortuna siamo umani. |
| inviato il 12 Dicembre 2025 ore 17:05
“ Da una semplice matita, alla bicicletta, al trapano, agli sci... è inutile oggettivizzare l'uso di un "utensile” perché per fortuna siamo umani. „ Grande verità ! |
| inviato il 12 Dicembre 2025 ore 19:56
“ Il punto debole è il 28, venderei la Q e il TTartisan (Comunque un buon obbiettivo) per andare sul nuovo 28 Voigt APO e farei all-in in Nikon „ vetro e metallo soldi ben spesi, io valuterei anche un 35mm VM, l'apo o l'1.2 cosi ti liberi di 28 40 e resti con una |
| inviato il 13 Dicembre 2025 ore 6:59
“ Ora mi tornano alla mente le imprecazioni di quando avevo la M246 che ciccavo spesso il fuoco, faticavo a vedere bene perchè il correttore delle diottrie non era sufficiente. Voglio proprio imbarcarmi di nuovo in questo calvario? Confuso „ Se ti fai questa domanda ti sei già risposto da solo, da appassionato M posso dirti che non fa al caso tuo “ Però non mi demonizzate la piccola Q2, „ Per un certo periodo ho avuto la Q2, una gran macchina fatta da Dio con un gran bel 28, sono tornato poi alla M perchè non amando i ritagli la ritenevo limitante. Si vuole definirla "compatta" solo perchè è a ottica fissa ma tutto puoi dirmi tranne che sia piccola o leggera. |
| inviato il 13 Dicembre 2025 ore 7:23
Maurizio_53 +1 |
| inviato il 13 Dicembre 2025 ore 8:50
Ciao a tutti! Capisco che la Q è un progetto Leica che lo ami o lo odi, però non la venderei. La Q1 prima versione aveva diversi peccati di gioventù, primo tra tutti il mirino un po scarso. Dalla versione 2 e 3 hanno realizzato una fotocamera perfetta per quel target di fotografi e amatori che vogliono una Leica con un 28-35 circa, AF o MF, piccola pratica e rapida. Per quanto riguarda il discorso M non sono d'accordo. Della M ti piace solo l'estetica allora? Se devi comporre a caso con il telemetro, ciccando la Maf, o usando il mirino elettronico in live view puoi fare due cose: 1-prendi la nuova uscita M ev1 che é creata apposta, oppure non ha senso prendere una Leica M. 2-Se vuoi una Leica e vuoi un buon mirino elettronico per mettere a fuoco prendi una SL o SL2 o SL2-s e dai via la Z7. Perché anche lì.. avere delle ottiche MF leicaM ed usarle con un tech in autofocus su una Nikon, non ha molto senso. Pare proprio un bel minestrone! |
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