| inviato il 09 Dicembre 2025 ore 2:31
Sui social (ahinoi) leggo addirittura di misteriose sparizioni e ritrovamenti di ossa di persone, mentre i sindaci impediscono ai bambini di andare a scuola a piedi per la presenza di branchi di lupi.. vabhe, ma secondo me qualcuno ci crede davvero. In effetti qui da me, poco fuori arezzo hanno creato un “comitato” per agglomerare tutte le notizie di predazioni di domestici/avvistamenti. Qualche politico locale ci sta facendo campagna elettorale… poveri lupi. Ne sto seguendo le tracce con un paio di amici, con varie fototrappole messe in collaborazione con un ufficio locale. Non pensavo, ma qui da noi ci sono diversi branchi e in discreta salute. Sono ovviamente molto attivi di notte e passano tranquillamente in mezzo alle case nelle loro peregrinazioni per arrivare ai posti di caccia. Qualche gatto ne fa le spese, sono attratti dalle colonie feline. Un gatto che vive all'aperto, magari con qualche problema, è una preda facile. Aprendo le fatte si evince che la specie maggiormente predata e' il cinghiale ma non mancano predazioni su caprioli e daini. Stiamo avvistando una lupa che sembra un malinois spiccicato e ci hanno fatto vedere un video di quello che pare proprio un husky. Sono animali decisamente affascinanti |
| inviato il 09 Dicembre 2025 ore 10:02
Finché predano animali selvatici va bene, anzi, ci vorrebbe qualche lupo in pianura, visto il numero di caprioli e nutrie. In Cansiglio hanno già ridotto il numero dei cervi che sono sempre stati molto numerosi. |
| inviato il 10 Dicembre 2025 ore 5:57
Riporto qui sotto la tabella delle linee guida per la valutazione dei cosiddetti "lupi problematici"
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| inviato il 10 Dicembre 2025 ore 6:10
“ Com'è la convivenza tra lupi e allevatori o semplici cittadini lì dà voi, Veneto e Friuli „ Ovviamente un allevatore preferirebbe che i lupi non fossero presenti nella propria regione, per ovvi motivi. Però ormai ci sono e ci saranno anche in futuro, per cui chi ha animali da reddito deve far buon viso a cattivo gioco e adattarsi. Riporto due esempi di adattamento diametralmente opposto, due situazioni di persone che conosco bene, entrambe in Veneto: 1) Agriturismo/malga che era solito da decenni tenere pecore, capre, manze e cavalli sulle montagna sopra la malga. Gli animali venivano lasciati allo stato semi-brado per tutta la stagione estiva, con solo qualche controllo ogni tanto. Arrivano i lupi. Predano qualche pecora e qualche capra. L'agriturismo si fa due conti, dice "chi mmo fa fà", e smette di tenere le pecore e le capre, ma prosegue solo con manze e cavalli adulti. 2) Coppia di pastori che erano soliti passare tutta l'estate sui ripidi pascoli a 1900-2200 metri con diverse centinaia di pecore. Arrivano i lupi in zona. I pastori non sono felici per il lavoro aggiuntivo, ma si attrezzano con recinzioni fornite dalla Regione e cani da guardiania. Per il resto continuano come hanno sempre fatto. Zero predazioni (a parte qualche singolo esemplare che ogni tanto scappa dai recinti o si allontana nelle giornate di nebbia). |
| inviato il 11 Dicembre 2025 ore 1:47
“ In Cansiglio hanno già ridotto il numero dei cervi che sono sempre stati molto numerosi. „ In verità no, un secolo fa erano estinti in zona. Dai commenti sotto una foto su Facebook: “Quando ero giovane sarebbero stati salami prima di attraversare la strada “. Negli anni 60 hanno recintato una zona e ne hanno reintrodotto qualcuno, negli anni 80 erano una trentina. Una decina di anni fa un locandiere si lamentava che in tutta la zona erano 3000 e facevano molti danni. Oggi ce ne sarebbero comunque tanti ma si sono sparpagliati. |
| inviato il 11 Dicembre 2025 ore 6:42
Maurese. In effetti non sono stati numerosi come un secolo fa. Si narra che negli anni 80 siano scappati dei cervi da un piccolo allevamento e da lì si siano diffusi in tutto il Cansiglio. C'è da dire che lì la caccia è vietata e quindi i cervi trovano l'ambiente ideale, ma poi sono arrivati i lupi. Le stesse persone che si lamentavano dei 3000 cervi in Cansiglio saranno gli stessi che si lamenteranno che ora c'è ne sono la metà e tra qualche anno saranno pochi a causa dei lupi. |
| inviato il 11 Dicembre 2025 ore 8:16
Mah… per i conteggi del numero dei cervi in Cansiglio sono sempre stato abbastanza perplesso, francamente. Esprimo un'opinione, ovviamente, della quale però sono piuttosto convinto. I cervi non sono mai arrivati a un numero così alto come i 3000 degli anni passati, che viene spesso citato, ne sarei abbastanza certo, ma neanche conteggiando anche tutti quelli dell'Alpago. Più di 40 cervi per chilometro quadrato? Ma di cosa stiamo parlando? Nel 2021 qualcuno citava il dato di 200 esemplari, ma secondo me erano certamente di più. Un recente conteggio li stima in 350, mi sembrerebbe ancora piuttosto basso, potrebbe anche essere, ma a me sembra una stima in difetto. Un cervo adulto consuma mediamente almeno 10 Kg di vegetali al giorno (che può arrivare a 20 kg nelle stagioni favorevoli). Se fate due conti e conoscete un po' l'area alla quale mi riferisco, converrete che 3000 cervi non potrebbero essere sostenuti da un ambiente come quello del Cansiglio. Se non sbaglio i conti si tratterebbe di quasi almeno 11.000 tonnellate di vegetali consumati per anno dai 3000 cervi teorizzati in passato. 157 tonnellate di vegetali per kmq/anno in Cansiglio? Ma di cosa stiamo parlando? In un'area posta dai 1000 metri di altitudine in su, tra le più fredde d'Italia? Che può arrivare anche a 30 gradi sotto zero? Teniamo in considerazione che alcune aree sono destinate alla pastorizia e allevamento (circa 16 kmq su circa 70 totali), ovvero non devono nutrire solo i cervi, i daini, le lepri e i caprioli. In Cansiglio ci vado dalla seconda metà degli anni '70, lo conosco discretamente bene e a me le cifre riportate relativamente al numero dei cervi non hanno mai convinto. |
| inviato il 11 Dicembre 2025 ore 19:10
“ Se fate due conti e conoscete un po' l'area alla quale mi riferisco, converrete che 3000 cervi non potrebbero essere sostenuti da un ambiente come quello del Cansiglio „ Vero, anche secondo me era un numero esagerato per il Cansiglio, visto che si fanno notare. Forse piuttosto è da considerare tutte le aree pertinenti, che diventano enormi con Alpago, Piancavallo, la pedemontana, la Val Cellina. Il mio comune, Polcenigo, ha 49 km quadrati, e ce ne sono parecchi. Li vedo quando cammino o corro la sera, e si schiantano sulle auto. Ma quanti possono essere? Provo a chiedere ai cacciatori appena li trovo, ma io stimo qualche decina, sparsi in gruppetti di 5-6 al massimo, femmine e giovani. C'erano 2-3 maschi nelle colline, che si facevano sentire. Qui erano abitudinari, e negli anni passati ho corso in tutti i sentieri del comune, spesso sapevo dove trovarli, puntavo la torcia e gli occhi brillavano. C'è da dire che molti sono stanziali, alcuni si spostano stagionalmente. Probabilmente i miei risalgono il versante per passare l'estate in Cansiglio. Ora i lupi stabili qui hanno scombinato le abitudini, si vedono, ma non sono piu abitudinari. |
| inviato il 11 Dicembre 2025 ore 22:11
“ Il mio comune, Polcenigo, ha 49 km quadrati, e ce ne sono parecchi. Li vedo quando cammino o corro la sera, e si schiantano sulle auto. „ Il capriolo non è niente a confronto ma quando il cervo viene investito frontale dalle macchine è pericolosissimo, essendo alto passa sopra al cofano e spesso entra nell'abitacolo dal vetro con conseguenze terribili. |
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