| inviato il 22 Ottobre 2025 ore 15:38
perchè, spesso, il sentimento prevalente degli anticaccia è l'odio verso i cacciatori e non l'amore verso gli animali ragione per cui la cosa che poi emerge sempre in queste discussioni sono posizioni fanatiche, antidemocratiche e che lasciano trasparire una per nulla celata attitudine al ricorso anche alla violenza estrema in spregio a qualsiasi principio di democrazia e di rispetto per i diritti della ALTRE persone. |
| inviato il 22 Ottobre 2025 ore 15:53
“ @Angor perchè, spesso, il sentimento prevalente degli anticaccia è l'odio verso i cacciatori e non l'amore verso gli animali „ Ad esser obbiettivi non è che i cacciatori facciano poi molto per farsi benvolere, a volte possono risultare un tantinino arroganti, arroganza dettata dall'imbracciare legalmente un'arma, e di pagare una tassa. |
| inviato il 22 Ottobre 2025 ore 15:59
“ e di rispetto per i diritti della ALTRE persone. „ A me hanno insegnato che ognuno è libero di fare ciò che gli pare fintanto che questo non lede i diritti delle altre persone. Beh, uccidere la fauna selvatica, che è bene di tutti, per me lede questo principio. Come lo lede se decido di tagliare un bosco, perchè mi diverto a far andare la sega a motore. O di inquinare un lago perché mi piace l'acqua colore viola fluorescente. Questo chiarisce anche perché chi mescola l'opposizione al caccia con il vegetarianesimo sbaglia. Qui non si tratta di un semplice principio morale. Si tratta di un principio di convivenza. Non si può fare uso privatistico del bene comune, neanche lo stato ha il diritto di fare questa concessione dato che gestisce temporaneamente un bene non suo, ma della collettività (il che aprirebbe anche un discorso sulla liceità di dare beni demaniali come le spiagge o le sorgenti in concessione di fatto perpetua a privati, oltretutto per due soldi). Se un tempo la caccia era giustificabile (mica sempre) perché la gente potesse nutrirsi in condizioni di scarsità di cibo o di povertà, oggi la cosa non ha alcun senso. Nessuno in Italia ha più bisogno di nutrirsi con la caccia sportiva. |
| inviato il 22 Ottobre 2025 ore 16:05
“ libero di fare ciò che gli pare fintanto che questo non lede i diritti delle altre persone „ non è proprio così, ma proprio per nulla. questa è la giustificazione adottata di solito in questi casi dove si voglia impedire ad altre persone di godere dei propri diritti. Ma questo principio, enunciato in questo modo, è privo di qualsiasi applicabilità perchè QUALSIASI libertà può essere vista come una limitazione della libertà di qualcun'altro. Infatti, manca una parte fondamentale che è sempre maliziosamente omessa: NON è il singolo cittadino che decide dove finisce la propria libertà e dove comincia quella degli altri, ma sono fondamentalmente le LEGGI. Quelle cose scritte che servono appunto a tale scopo. E che TUTTI hanno il dovere di rispettare, anche quando non sono di proprio gradimento. Se la LEGGE mi consente di fare una cosa, anche se questa cosa "lede" un "diritto" che "qualcuno" "ritiene" di avere, questo "qualcuno" si deve mettere l'animo in pace e lasciarmelo fare. Perchè lo Stato ha deciso che in questo caso la mia libertà ha più spazio dell'altra. Se lo Stato mi lascia abbattere un uccellino, lo posso fare anche se questo "viola" la tua libertà di ascoltare il canto di quell'uccellino. |
| inviato il 22 Ottobre 2025 ore 16:07
@Nick65: grazie! |
| inviato il 22 Ottobre 2025 ore 16:11
“ Se lo Stato mi lascia abbattere un uccellino, lo posso fare anche se questo "viola" la tua libertà di ascoltare il canto di quell'uccellino. „ Non hai capito un benino di quello che ho scritto. Non è la "mia" libertà di ascoltare l'uccellino che conta, ma l'opportunità da parte dello Stato di permettere a un numero estremamente limitato di persone (circa l'1% della popolazione, ai dati attuali) di disporre a proprio piacimento di un bene collettivo (la fauna selvatica in primo luogo, ma anche il diritto di entrare nelle proprietà private, ecc.). Certo che si parla di leggi, è proprio dell'opportunità della legge di cui si sta discutendo. Le leggi cambiano. Di solito dovrebbe essere in meglio, ma non sempre è così. Comunque, visto che non ti fidi, ti cito una frase che dovresti conoscere: "Ciascun partecipante può servirsi della cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto." |
| inviato il 22 Ottobre 2025 ore 16:19
“ Non si può fare uso privatistico del bene comune, neanche lo stato ha il diritto di fare questa concessione dato che gestisce temporaneamente un bene non suo, ma della collettività „ ok, quindi niente più strade o piazze chiuse per uso "privato" (es. concerti, corse in bici ecc) niente più impianti sciistici niente più spazio comune destinato a sport × tipo calcio, rugby e simili anche niente più concessione di spiagge ai privati, benchè vorrei poi vedere come la gente "dirittosa" ridurrebbe le spiagge, senza la costante manutenzione fatta dai privati, ma va be niente più spazi concessi agli esercizi commerciali niente più concessione di deroghe per concerti anche in luoghi privati per i limiti acustici niente più treni speciali o altre cose per eventi sportivi gestiti da privati (ossia tutti, in definitiva) niente più spazi e edifici pubblici concessi per mostre o altri spettacoli e in generale niente più nessun tipo di spesa pubblica destinata ad attività private, dato che ciascuna di queste sarebbe un uso privatistico di un bene pubblico (fossero anche solo banali soldi) in tal caso, mi starebbe anche bene, dato che sono tra quelli che preferirei che buona parte di queste attività non venissero svolte a mie spese. Ma siccome, appunto, questo "sacro principio universale" in realtà di universale non ha proprio nulla, è meglio che la gestione del bene pubblico la faccia lo Stato, sulla base di considerazioni che vadano un poco oltre l'interesse del singolo. |
| inviato il 22 Ottobre 2025 ore 16:29
@Angor se sei un cacciatore, la mia teoria sulla QDS è confermata @Cino per me PESCA E CACCIA sono uguali, le condanno entrambe. Condanno ogni uccisione (a parte l'uccisione strameritata di pedofili e assassini conclamati, col ca.zzo NESSUNO TOCCHI CAINO). @Riccarbi +1 “ Non hai capito un benino di quello che ho scritto „ Pretendere che un cacciatore capisca ripeto sono lo scarto di questa società, se tolgono i fucili a questi perversi, poi c'è il rischio che possano diventare dei serial killer di umani. E' chiaro che a questi orchi piaccia uccidere. |
| inviato il 22 Ottobre 2025 ore 16:31
“ in generale niente più nessun tipo di spesa pubblica destinata ad attività private, dato che ciascuna di queste sarebbe un uso privatistico di un bene pubblico (fossero anche solo banali soldi) „ None. Secondo le nostre leggi (Costituzione e CC) i beni demaniali hanno il fine del soddisfacimento dell'interesse pubblico. Pubblico. Non del tuo di privato che ama perforare il tordo con i pallini. E' qui che il tuo discorso sul fatto che il privato può fare quello che gli pare casca. Non stiamo parlando di casa tua e nemmeno del cortile di palazzo comunale e neppure del campo di calcio sotto casa. Stiamo parlando di beni che appartengono alla collettività nazionale, a me come a te come ad altri sessanta milioni di italiani. Possono essere dati in concessione solo se esiste un interesse pubblico. Usare il terreno demaniale per far fare attività sportiva ai ragazzi è interesse pubblico. Mi pare che questo non sia il caso della caccia sportiva, e da parecchio tempo. |
| inviato il 22 Ottobre 2025 ore 16:46
“ "Ciascun partecipante può servirsi della cosa comune, purché non ne alteri la destinazione e non impedisca agli altri partecipanti di farne parimenti uso secondo il loro diritto." „ appunto...non viene alterata la destinazione e non viene impedito l'uso ad altri partecipanti, nei termini in cui lo Stato ha definito che non viene impedito. Se io uccido un uccellino su un albero, nulla impedisce di ascoltare l'altro. Se li uccido tutti è diverso, ma lo Stato non mi permette di ucciderli tutti. Il pezzetto "secondo il loro diritto" è esattamente quel bilanciamento che lo Stato fa con le leggi. Non è la singola persona che decide quale sia il suo specifico diritto. |
| inviato il 22 Ottobre 2025 ore 16:48
“ Mi pare che questo non sia il caso della caccia sportiva, e da parecchio tempo. „ quindi l'interesse pubblico si misura sul numero delle persone coinvolte? Quindi assumiamo che se interessa meno dell'1% non sia interesse pubblico...bene, ci sto....vediamo quante iniziative di "interesse pubblico" rimangono. |
| inviato il 22 Ottobre 2025 ore 17:34
Possa piacere o meno la caccia é regolamentata e permessa con tutti i limiti del caso. A me la caccia non piace ma si può fare. |
| inviato il 22 Ottobre 2025 ore 18:13
Contrario ad aumentare i giorni di caccia e i territori per attività venatoria, perché già non mi sento sicuro a girare in campagna dietro casa. Come sono contrario alla caccia di selvaggina allevata e liberata solo per essere cacciata il giorno dopo e questo lo ritengo solo divertimento. Personalmente però non la abolirei del tutto. Odiare caccia e cacciatori solo perché tolgono la vita ad altri animali per me è pura ideologia. Se poi un vegano o vegetariano mi vuole raccontare la favoletta che non si deve uccidere animali, beh...mi sento libero di mangiare ciò che voglio e se devo dirla tutta, è più salutare la carne di selvaggina di quella comprata al supermercato. Se dovessimo abolire la caccia allora si dovrebbero chiudere tutti gli allevamenti e non mangiare più carne ma non succederà mai. |
| inviato il 22 Ottobre 2025 ore 18:45
Comunque aggiungiamo un discorso importante: la caccia è pericolosa? Purtroppo sí, negli ultimi 10 anni sono morte 200 persone a causa della caccia, 200 persone. E chissà il numero dei feriti. Già questi numeri ci raccontanoo la follia di uno sport che non ha ragione di esistere. Se fosse fondamentale per il nutrimento potrei anche capirlo, ma oggi non ha senso. Purtroppo la caccia si può fare, ma rappresenta un pericolo anche per l'essere umano, e questo va a ledere i nostri diritti e la nostra libertà. | |

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