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avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2025 ore 16:11

BigStefano potrebbe "averci preso" con le interferenze elettromagnetiche sui BMS.
Leggendo in rete da fonti attendibili vi è la certezza che forti EMI possono interferire coi BMS.

avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2025 ore 16:25

Ahahahah

avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2025 ore 16:26

@Gsabbio
Quasi sicuramente hai ragione tu, ma quelle voci un minimo di credibilità l'avevano perchè all'epoca al centro di Roma c'erano più "barbe finte" che macellerie!MrGreenCoolMrGreen
Comunque ricordo anche che all'epoca era difficile anche solo parlare delle antenne RAI di Tor del Vescovo a Santa Palomba le cui emissioni erano talmente potenti da "elettrificare" putrelle e tondini di ferro a oltre un chilometro di distanza anche se per le autorità preposte erano a norma ...

avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2025 ore 17:10

Per non parlare delle antenne di radio Vaticana

avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2025 ore 17:18

Signori, con tutto rispetto ma lascierei perdere teorie fantasiose come interferenze elettromagnetiche (che poi perchè un campo elettromagnetico dovrebbe scaricare una batteria?), antenne RAI, HAARP e complotti vari.
Per me la soluzione è molto più semplice di quanto possa sembrare.
Le batterie sono state lasciate in un bagagliaio per 9h, anche se la macchina è in movimento la temperatura all'interno del vano aumenta considerevolmente considerando anche che l'aria all'interno da scaldare di un baule non è poi così tanta.
La presenza dell'aria condizionata nell'abitacolo non può contribuire a raffrescare il baule e pertanto il suo contributo è trascurabile.
Il problema ha riguardato solo le batterie che si trovavano nel baule, quindi il problema è localizzato solo in quell'area, di fatto gli oggetti che si trovavano nell'abitacolo non hanno subito danni.
Credo che nel baule di una macchina tenuta sotto al sole per ben 9h in estate si possano raggiungere anche i 50-60 gradi che sono sufficienti per gonfiare, deformare o degradare chimicamente una batteria agli ioni di litio.

avatarsupporter
inviato il 27 Agosto 2025 ore 17:34

mirk.o peccato che poi le ha caricate e funzionano bene. Aggiungo che io ho dimenticato la RX100VII per tre giorni nel bauletto della mia moto parcheggiata sotto il sole. Si è "sciolta" la sella in un punto e credevo che la Sony (che non è un esempio di robustezza) sarebbe defunta.

Portata in casa e lasciata ambientarsi tutta la notte, alla mattina l'ho accesa e le batterie, ne ho tre, erano tutte cariche e perfettamente funzionanti.

OP ha avuto lo stesso fenomeno su TUTTE le batterie per di più di marche diverse. È sicuramente un fenomeno che NON ha nulla a che fare col caldo....

avatarjunior
inviato il 27 Agosto 2025 ore 19:10

Le batterie al litio possono lavorare anche fino a 60°, che ovviamente non è nel range ideale e le manda in sofferenza, però non credo che si scarichino tutte perchè nel baule, in marcia, potrebbero essere arrivate a 40° (di più ho dei seri dubbi che ci siano arrivate, se l'abitacolo era climatizzato). Se si scaricassero a zero con temperature di 40° vorrebbe dire che nei paesi caldi avrebbero parecchi problemi ad usare le batterie al litio e le dovrebbero tenere in frigorifero. Se si fossero raggiunte temperature estreme continuate, io penso che si sarebebro deformati/scollati anche i materiali "leggeri" delle fotocamere e anche quelli dell'abitacolo dell'auto penso che ne avrebbero sofferto. Tra l'altro, la cosa che mi fa strano è che anche la Panasonic S1 si è resettata, quando la casa madre dice che la sua batteria interna dura circa 3 mesi, (che sarà a al litio anche lei, ma è dentro uno chassis in magnesio), almeno per quello che è scritto nei nuovi modelli, ma di sicuro non dura 9 ore, anche fosse diverso per le vecchie serie. Questa è l'indicazione di Panasonic per le S1II (potrebbe provare nella sua S1 a togliere la batteria dal corpo macchina e vedere il giorno dopo se gli chiede di reinserire la data, ecc.):




avatarjunior
inviato il 27 Agosto 2025 ore 19:38

Quindi,

Il caldo non è possibile.
Campo elettromagnetico non è possibile


avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2025 ore 19:45

Prima di escludere il caldo proverei un termometro con memoria nel fondo del bagagliaio al prossimo viaggio. Come ha notato qualcuno, in assenza di batterie li sotto c'è il catalizzatore

avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2025 ore 20:21

in assenza di batterie li sotto c'è il catalizzatore


anche sul mio peugeot lì sotto c'è il catalizzatore, ed in effetti, in certe condizioni, si può percepire un po' più di caldo, ma nulla che possa cuocere le uova o nemmeno arrivare a 60 gradi -temperatura che... con queste estati, è invece tranquillamente raggiungibile all'interno dell'abitacolo quando la vettura viene parcheggiata al sole.

Per farla breve: anche se il bagagliaio fosse stato colmo, in qualunque condizione saremmo ben lontani dall'avere un accumulo di calore causato dal catalizzatore.

E poi... chi l'ha detto che il caldo scarica le batterie?
Mai andati in giro a far foto con 40 gradi all'ombra? (con una bella fotocamera nera che si fatica a tenere in mano perché ha un bel febbrone)


avatarsupporter
inviato il 27 Agosto 2025 ore 20:29

Come ripeto , la fotocamera riposta in uno zaino/borsa e in un bagagliaio in cui non vi sia irraggiamento solare diretto non può in alcun caso raggiungere temperature critiche per quanto l'auto rimanga parcheggiata in pieno sole .
Se il bagagliaio NON è irraggiato , l'aria presente fa da primo isolante dalla temperature e lo stesso zaino o borsa fa da secondo isolante ; anche pensare che il catalizzatore possa riscaldare il bagagliaio è pura fantasia .
In circostanze diverse e per diversi motivi , ho molte volte lasciato gli zaini in macchina parcheggiata al sole per parecchie ore (in zone "sicure" e comunque adottando idonee precauzioni anti furto), estraendone poi lo zaino appena tiepido e la fotocamera più fresca dell'ambiente circostante , in quanto appunto "isolata" dalla temperatura esterna , più alta .

avatarsenior
inviato il 27 Agosto 2025 ore 21:23

Sono stati i gremlins.

avatarjunior
inviato il 27 Agosto 2025 ore 21:33

X-FILES

avatarjunior
inviato il 27 Agosto 2025 ore 21:40

Sono gli ufi di red Ronnie, stai attenzione

avatarsenior
inviato il 28 Agosto 2025 ore 7:43

Sono gli ufi di red Ronnie
MrGreen

Mi pare la soluzione più adatta in effetti!

Ho chiesto ad un ex collega Elettrico e mi ha confermato che il motivo più plausibile è il calore.
Se localmente la temperatura è salita molto, si possono essere indotte delle correnti di fuga o addirittura si può essere generato un “thermal runaway” iniziale.
Non necessariamente con incendio, ma con aumento delle correnti di fuga interne che svuotano le celle in breve tempo.

Però gli ufi ci hanno messo del loro, sicuro!


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