| inviato il 17 Agosto 2025 ore 12:02
“ L'occhio umano percepisce una differenza di 24 stop mentre le fotocamere, anche le migliori sono ben distanti „ Questo non lo sapevo, ma allora tutti quelli che scrivono: " la FF ha una migliore gamma dinamica" si riferiscono puramente a numeri di laboratorio perchè impossibile recepire tale miglioramento? anche se fosse di 10 stop? e quindi per "vedere" un vero miglioramento dovrebbe superare o equiparare i 24 stop? idem da micro 4/3 vs aspc? |
| inviato il 17 Agosto 2025 ore 12:09
“ Questo articolo, un po vecchiotto, fornisce qualche spunto. „ ">www.fotografareindigitale.com/la-gamma-dinamica-nella-fotografia-digit Da oggi saprò rispondere a tutti quelli che ne fanno un pippone sulla gamma dinamica:
 Si noti l'enorme discrepanza tra la gamma dinamica riproducibile in stampe , e che misurabile da scanner e fotocamere digitali . Il confronto con la gamma dinamica del mondo reale è infine “impietoso”, in quanto i dispositivi elettronici ne presentano una inferiore di circa 3 f-stop in giornate nuvolose ed addirittura 12 f-stop in giornate con riflettività irregolare (presenza di sole diretto e zone d'ombra). Sembrerebbe alla fine che in realtà ci si ostini in un qualcosa non sensato, ovvero, la pellicola era stata studiata per essere poi stampata, mentre la fotografia digitale sembra alla fine che sia stata creata per essere vista a monitor e quindi mi dovrei aspettare delle future mostre di fotografia proiettate su monitor. |
| inviato il 17 Agosto 2025 ore 12:13
Certo che è possibile vedere il miglioramento, più gamma dinamica = maggiore capacità di distinguere i dettagli nelle aree scure e fortemente illuminate, con 12 stop EV non si riesce sempre a fare un controluce con uno scatto solo, con 13 un po' meglio più si sale meglio è. In realtà 24 stop EV dell'occhio umano sono l'intera capacità dell'occhio umano di adattarsi alle varie scene, ma non sono disponibili sempre, si verifica ,passando dal buio al sole pieno ,di essere accecati e viceversa, l'occhio si adatta in pochi minuti. Quella sempre disponibile in media sono 14 EV, le migliori fotocamere arrivano a 15 Infine un jpg non ha limiti di EV, facendo una doppia esposizione, si può avere il cielo perfettamente esposto ed anche le ombre |
| inviato il 17 Agosto 2025 ore 12:16
“ le migliori fotocamere arrivano a 15 „ Ma se il nostro occhio arriva 14 vuol dire che oltre quel valore noi non lo vediamo! almeno così mi pare di capire. |
| inviato il 17 Agosto 2025 ore 12:19
Esistono anche hdr, doppie esposizioni, alcune volte possono sembrare infatti finti, ma si possono fare. Poi 14 stop non è uguale per tutti, sarà una media |
| inviato il 17 Agosto 2025 ore 12:30
L'articolo in quel link spiega, seppur a livello elementare, i concetti di base. Diciamo che la differenza di GD tra una FF, una APSC ed una M43 coeve rientra nel range di due stop. Differenza certamente visibile ma ben lontana dai 24 EV che l'occhio umano è in grado di discriminare. Scendendo ad un EV o meno diventa difficile notare differenze rilevanti. Tramite software è possibile incrementare la GD anche se serve far notare che i mezzi di riproduzione, specialmente la stampa su carta, hanno limiti propri di GD. Solitamente non supera gli 8-9 EV. Un buon monitor gira attorno gli 8/9 stop. La pellicola aveva una gamma dinamica attorno i 6/7 EV e solo pochissime superavano questo limite. La VELVIA circa 5.5. Diventa quindi importante imparare a gestire la GD tramite le opportune regolazioni in camera e i software preposti. Riguardo tutti quelli che scrivono FF…lascerei perdere. C'è sicuramente una base scientifica di verità ma, un po come per i mpx, nel mondo reale il tutto si ridimensiona di molto. Come al solito il manico conta parecchio. |
| inviato il 17 Agosto 2025 ore 12:47
Se faccio stampare una doppia esposizione, la stampante mi brucia il cielo che prima era ben esposto? È un po'diverso se ho un file hdr, su un monitor non vedi tutta la gd possibile, ma salvando un jpg certo che vedi il cielo azzurro e il sottobosco Un jpg non ha limiti di EV. Comunque sia la differenza tra m4/3 e una FF è massimo due stop, ma esistono filtri graduati, doppie esposizioni ecc ecc |
| inviato il 17 Agosto 2025 ore 12:48
Nelle doppie esposizioni in macchina andrebbero sottoesposti gli scatti |
| inviato il 17 Agosto 2025 ore 13:01
Si sta facendo confusione Gli EV misurano rapporti reali di luce: una scena con 15 stop significa che la parte più luminosa riflette 2^15 volte più luce di quella più scura. L'occhio umano riesce a percepire circa 10–14 stop in un singolo adattamento, mentre i 24 EV che si citano spesso riguardano la capacità totale di adattamento (cioè passando dal buio totale al sole a picco), non ciò che vediamo istantaneamente. Un normale monitor SDR mostra circa 8–10 stop, i migliori HDR professionali arrivano a 14–15 stop, mentre la stampa su carta resta molto più limitata (5–7 stop circa). Per questo motivo, quando stampiamo o guardiamo su schermo una scena con grande gamma dinamica, il software comprime quella gamma nei limiti del mezzo: non vediamo quindi i veri rapporti di luminanza, ma il cervello interpreta comunque i rapporti tonali come se fosse un'immagine 'ad alta gamma'. Riguardo al perché una fotocamera full frame tenda ad avere più gamma dinamica rispetto ad APS-C o M4/3: a parità di tecnologia e generazione, il sensore FF ha pixel più grandi e quindi raccoglie più fotoni prima di saturarsi. Questo significa meno rumore nelle ombre e più margine nelle alte luci, cioè una gamma dinamica maggiore (tipicamente 1–2 stop in più). Non è una differenza enorme, ma nei recuperi spinti può fare la differenza. Ovviamente, come sempre, la tecnologia del sensore conta tanto quanto il formato quindi è inutile paragonare fotocamere vecchie con modelli appena usciti |
| inviato il 17 Agosto 2025 ore 13:13
“ L'articolo in quel link spiega, seppur a livello elementare, i concetti di base. Diciamo che la differenza di GD tra una FF, una APSC ed una M43 coeve rientra nel range di due stop. Differenza certamente visibile ma ben lontanaMrGreen dai 24 EV che l'occhio umano è in grado di discriminare. Scendendo ad un EV o meno diventa difficile notare differenze rilevanti. Tramite software è possibile incrementare la GD anche se serve far notare che i mezzi di riproduzione, specialmente la stampa su carta, hanno limiti propri di GD. Solitamente non supera gli 8-9 EV. Un buon monitor gira attorno gli 8/9 stop. La pellicola aveva una gamma dinamica attorno i 6/7 EV e solo pochissime superavano questo limite. La VELVIA circa 5.5. Diventa quindi importante imparare a gestire la GD tramite le opportune regolazioni in camera e i software preposti. Riguardo tutti quelli che scrivono FF…lascerei perdere. C'è sicuramente una base scientifica di verità ma, un po come per i mpx, nel mondo reale il tutto si ridimensiona di molto. Come al solito il manico conta parecchio. „ Grazie della spiegazione. |
| inviato il 17 Agosto 2025 ore 13:16
“ Questo significa meno rumore nelle ombre e più margine nelle alte luci, cioè una gamma dinamica maggiore (tipicamente 1–2 stop in più). Non è una differenza enorme, ma nei recuperi spinti può fare la differenza. Ovviamente, come sempre, la tecnologia del sensore conta tanto quanto il formato quindi è inutile paragonare fotocamere vecchie con modelli appena usciti „ Quindi sul singolo scatto non potrei vedere la differenza nei vari formati, ma tale differenza viene comunque utilizzata dai sw che permettono un miglior recupero di luci\ombre rendondo così visibile anche all'occhio umano la differenza. C'ho azzeccato? |
| inviato il 17 Agosto 2025 ore 13:22
Non la vedi a monitor, appena apri il file, tranne se hai un monitor hdr, ma se recuperi le luci e apri le ombre, salvi in jpg certo che la vedi. Un jpg non ha limiti di EV, ne puoi anche mettere 65, puoi anche sostituire il cielo in ps |
| inviato il 17 Agosto 2025 ore 13:33
“ Quindi sul singolo scatto non potrei vedere la differenza nei vari formati, ma tale differenza viene comunque utilizzata dai sw che permettono un miglior recupero di luci\ombre rendondo così visibile anche all'occhio umano la differenza. C'ho azzeccato? „ Intendi scatto raw? Quello che vedi sul monitor della fotocamera è semplicemente un'interpretazione dei dati creata come preview quindi le differenze che puoi notare sono minime a meno che non usi le varie impostazioni disponibile su alcune camera come la fuji dove puoi aprire le ombre etc, in quel caso la preview sarà "già editata" Anche i software grazie al tone mapping comprino la gamma dinamica ma “ Un jpg non ha limiti di EV, ne puoi anche mettere 65, puoi anche sostituire il cielo in ps „ Ma anche no un JPEG ha limiti concreti di EV, perché ha solo 8 bit per canale (~6–8 stop utili). Quello che vedi quando apri ombre o recuperi luci è solo il risultato della curva di tono applicata in camera o in post: sembra più 'HDR', ma il range reale memorizzato resta limitato. Per avere pieno margine serve lavorare sul RAW Si sta confondendo il significato di EV, se io prendo una foto fatta di notte e ci ritaglio sopra un cielo scattato alle 12 non è che la foto magicamente ha 50EV |
| inviato il 17 Agosto 2025 ore 13:36
8 bit sono i colori che c'entrano gli ev, io posso fare una doppia esposizione, ed ho 16 EV di gamma dinamica in jpg, espongo prima per luci, poi per le ombre, unisco ho un jpg da quanti ev? |
| inviato il 17 Agosto 2025 ore 13:38
“ Intendi scatto raw? „ sì |
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