| inviato il 14 Luglio 2025 ore 8:47
Social e foto condivise sui social sono ricompresse e viste su 6 pollici... Avoglia li a distinguere 1.2 da 1.8 Il confronto vero si fa solo sull'album di matrimonio eventualmente e li non è tanto facile fare molti raffronti. La foto deve essere a fuoco ovvio ma non penso serva l'a1/A9 per un matrimonio così come penso non sia strettamente necessario avere oltre 24Mpix Se si lavora con i fissi un 1.8z immagino avrà qualità migliore generalmente di ogni zoom (tranne giusto i costosi e pesanti top) Ora si può risparmiare un corpo macchina in teoria prendendo gli zoom tipo il 28-70 F2 oppure il Tamron 35-150 ... Ma personalmente avoglia per gli sposi quadratici medi andare a distinguere tra un buono zoom 2.8 ed i fissi o gli zoom F2... |
| inviato il 14 Luglio 2025 ore 9:36
concordo con web, io sono sempre per la qualità, poi se c 'è chi non la capisce e non la percepisce non sono problemi nostri, vorrà dire che in quel caso specifico quel cliente non è un tuo cliente e che vada da un altra parte come è giusto che sia. Ora abbiamo capito che la qualità è importante per fare uno step in più, poi sta a noi interpretare cosa sia la QUALITà nello specifico per le nostre esigenze e per i futuri clienti. Qualità può dire tutto e non può dire niente, è una parolina che può racchiudere tante sfaccettature quindi rimane a libera interpretazione. Per me la qualità si distinfue in due fattori, un fattore dipendente dall essere umano, quindi la bravura del fotografo, attimo preso, taglio, gestione della luce, emozioni colte, tecnica nello scatto, postproduzione...Tutto ciò lo racchiuderei nel 70%. E un fattore dipendente dall attrezzatura con tutto ciò che ne consegue...quindi un 30% Cosa può darti in più un attrezzatura migliore? Meno rumore, più foto a fuoco, miglior automatismi, migliore tropicalizzazione, maggiore contrasto e nitidezza, miglior tenuta al flare, personalizzazione dei pulsanti totale, uno stacco dei soggetti dove serve che fa la differenza?! Quanto vale la pena investire? Dipende dalla clientela che si ha e dal nome che ci si crea?! Secondo me è tutto troppo soggettivo per poter dire è giusto così o è giusto cosà, nel mondo ci saranno fotografi della zona di periferia del paesino x che fanno prezzi per guadagnarsi la giornata a persone che vogliono 4 foto in posa e fotografi che fanno matrimoni luxury da 20.000 euro a salire di cachet che pretendono il racconto da favola, a 360 gradi, e allora li anche se non ti serve a nulla compri il meglio che c'è solo per avere il meglio che c'è, anche solo per una sicurezza tua, perchè non puoi rischiare di fare il matrimonio sfigato sotto la pioggia battente e avere una macchina o un ottica che ti lasci a piedi. consapevole che lo sfrutterai per una minima percentuale. |
| inviato il 14 Luglio 2025 ore 9:56
non confondiamo la "qualità" del fotografo rispetto alla richiesta economica ... non è sempre correlata ... sempre nel mio matrimonio avevo visto anche qualche altro fotografo uno un pò "famoso" in zona voleva oltre il doppio , vedendo l'album che aveva fatto qualche anno prima per il matrimonio di una nostra amica ... insomma non mi aveva entusiasmato. La stessa amica vedendo il nostro ha detto che le era piaciuto molto di più ... |
| inviato il 14 Luglio 2025 ore 10:00
Diversi anni fa, in Inghilterra, un fotografo reportagista professionista, conoscente o amico (non ricordo questo dettaglio), nonostante avesse fatto firmare agli sposi una liberatoria nella quale essi si dichiaravano consapevoli che lui NON era un matrimonialista, quindi il servizio avrebbe potuto non soddisfarli, è stato ugualmente condannato a risarcire la coppia perché le sue foto sono state valutate "tristemente inadeguate" dal giudice. Si, per un matrimonio si può finire in causa... Un servizio che venga valutato positivamente è fatto di tante cose, la QI è una di queste, ciascuna da valutare cum grano salis. Se ingrandissimo tutte le immagini al 200% a monitor vedremmo dettagli che, stampati in formati A4 o A3 sarebbero invisibili, quindi una foto perfettamente a fuoco scattata con una fotocamera da 50Mpx o da 12Mpx, stampata in formato 70x100 apparirebbero diverse (a parità di tutto il resto, quindi lente, colori ecc...), mentre apparirebbero uguali se stampate soltanto sull'album, in formato massimo A3, mentre una foto leggermente fuori fuoco scattata con la sola 12Mpx non può essere stampata dalla 50Mpx perché non l'ha scattata ma, allo stesso modo, non può essere inserita nell'album, perché fuori fuoco. Gli sposi la vorranno lo stesso, magari stampata in A4, a parte. Conta tutto, nelle giuste "misure". |
| inviato il 14 Luglio 2025 ore 10:43
oggi per una foto leggermente sfocata o micromossa ... che immagino possa capitare anche ai pro ... non solo ai noob come me Sala cadula magica bula bibibidi bobidi bu l'AI fa quel che vuoi tu ... una bottarella di Topaz AI ... |
| inviato il 14 Luglio 2025 ore 11:00
“ Si, per un matrimonio si può finire in causa... „ Ma è giusto. Se sei un reportagista e prendi un lavoro di matrimonio devi garantire un minimo di qualità da matrimonio. Devi essere attrezzato per determinate situazioni sia in termini di attrezzatura che di esperienza. Molti reportagisti ragionano come se facessero reportage/street. Senza flash con un 28 ed un 35mm e fanno matrimonio. Ma se ti trovi con condizioni di luce pessima, e capita spesso, non basta alzare gli iso. Ci vuole esperienza nel gestire i vari momenti. Qualche ritratto serio, a parte la roba spontanea/rubata, lo vuoi fare? e va fatto sempre anche semplicemente per pararsi il xulo dopo. Ricordatevi che quelli che meno vogliono in fase di trattativa quasi sempre sono i clienti più rognosi alla fine. |
| inviato il 14 Luglio 2025 ore 11:16
“ Ma quale qualità? Gli sposi vogliono qualche foto con genitori, amici, qualche bacetto e poi basta rotture di palle. Qui state a parlare di sfocati, obiettivi...mah non ci capite nulla veramente. „ Poco ma sicuro, escluso il non ci capite nulla ovviamente, dato che il perfezionismo è parte del professionista coscienzioso. Non sono matrimonialista e men che meno professionista. Tuttavia, quando lo scorso Natale ho regalato ai suoceri (che di foto sanno nulla ma hanno occhi per guardare) un bell'album riempito di foto stampate, prese in diverse occasioni negli anni precedenti, di fronte a immagini così nitide e dalle giuste tonalità e saturazione, sono rimasti colpiti. Tendo a immaginare pertanto che chiunque si trovi di fronte a scatti di un certo livello non possa che notarlo ed esserne compiaciuto. Per la cronaca, gli scatti più "indovinati" di quella serie sono stati fatti con Nikon D7200, Sigma 17-50 e flash Meike 910. Materiale valido ma ben lontano da quello che si ritiene il non plus ultra e tuttavia in grado di produrre stampe di qualità per i parametri menzionati prima. |
| inviato il 14 Luglio 2025 ore 11:22
“ Ma è giusto. Se sei un reportagista e prendi un lavoro di matrimonio devi garantire un minimo di qualità da matrimonio. Devi essere attrezzato per determinate situazioni sia in termini di attrezzatura che di esperienza. Molti reportagisti ragionano come se facessero reportage/street. Senza flash con un 28 ed un 35mm e fanno matrimonio. Ma se ti trovi con condizioni di luce pessima, e capita spesso, non basta alzare gli iso. Ci vuole esperienza nel gestire i vari momenti. Qualche ritratto serio, a parte la roba spontanea/rubata, lo vuoi fare? e va fatto sempre anche semplicemente per pararsi il xulo dopo. Ricordatevi che quelli che meno vogliono in fase di trattativa quasi sempre sono i clienti più rognosi alla fine. „ Grande Webrunner, in quattro righe hai condensato il manuale del matrimonialista avanzato. +100 |
| inviato il 14 Luglio 2025 ore 11:24
potresti andare serenamente con una reflex di cartone contenente un iphone e nessuno si accorgerebbe della differenza. |
| inviato il 14 Luglio 2025 ore 11:53
In ambito professionale (tradotto: ci devo capare io e la mia famiglia) credo che la QI sia solo una parte della valutazione per la scelta di un corredo; forse neanche la prima. A fronte di una QI valida che al momento, credo di poter dire, viene garantida da una buona fetta ri mercato pur non andando a puntare solo sui top di gamma assoluti, direi che valuterei anche: - Rientro dell'investimento nel tempo. - Protezione dell'investimento (tenuta nel tempo nel caso io voglia rivendere) - Rete di assistenza - Ingombei e pesi (non essenziale ma importante) - Reperibilità accessoristica (in senso allargato) legata al brand scelto - Compatibilità con brand di eventuali collaboratori. - Altre varie ed eventuali In definitiva non vedo la QI come la PRIMA ragione di scelta di un corredo da dedicare all'attività lavorativa; di fatto ho visto nel tempo moltissimi professionisti lavorare, anche bene, senza utilizzare attrezzatura all'ultimo grido |
| inviato il 14 Luglio 2025 ore 12:00
“ In definitiva non vedo la QI come la PRIMA ragione di scelta di un corredo da dedicare all'attività lavorativa; di fatto ho visto nel tempo moltissimi professionisti lavorare, anche bene, senza utilizzare attrezzatura all'ultimo grido „ Questo anche in virtù del fatto che che ormai da diversi anni qualsiasi prodotto di livello avanzato, ossia non proprio entry level, scelto col minimo di sapienza, permette di ottenere risultati più che dignitosi. Se poi ci si sa fare giusto il minimo con la PP e si sceglie uno stampatore che non sia proprio un cane, sotto questo aspetto si può stare abbastanza tranquilli. |
| inviato il 14 Luglio 2025 ore 14:55
C'è solo un problema nella risposta di Webrunner (che, in generale, condivido appieno): quel fotografo il matrimonio NON voleva farlo, è per questo che aveva fatto firmare la liberatoria. E' questa la cosa importante di quella sentenza: lui aveva scoraggiato i suoi amici/conoscenti, gli aveva consigliato altri fotografi, ha ceduto alle insistenze soltanto a fronte della firma della liberatoria; il giudice sapeva tutto questo, sapeva che i committenti avevano dichiarato che non ci tenevano molto ed erano loro ad aver pressato perché non aveva importanza come venivano le foto, bastava il ricordo, eppure alla fine (e qui veniamo all'ultimo punto, cioè che quelli che minimizzano all'inizio, poi sono sempre i più rognosi) gli hanno fatto causa e, nonostante tutto, l'hanno vinta. Una sentenza paradossale, ma che crea un precedente pericoloso, quindi occhio alla penna: un po' di gavetta come secondo fotografo è bene farla. |
| inviato il 14 Luglio 2025 ore 15:02
Ad un mio amico è capitato di chiamare uno degli sposi per comunicare che l'album fosse pronto, la sposa gli ha comunicato “Mi dispiace ma ci siamo separati “ Fatto assolutamente vero, poi non so come è andata a finire. Per la qualità i matrimoni si sono sempre fatti, se si sa fare il proprio lavoro bene, una d700 andava benissimo e ancora oggi può andare benissimo. Il mio consiglio è di acquistare qualcosa di affidabile con almeno uno due anni dal lancio per sapere se ci sono problemi |
| inviato il 14 Luglio 2025 ore 15:04
“ Ad un mio amico è capitato di chiamare uno degli sposi per comunicare che l'album fosse pronto, la sposa gli ha comunicato “Mi dispiace ma ci siamo separati “ „ beh spero che almeno si sia fatto saldare tutto prima, mai anticipare i soldi della stampa nemmeno agli amici |
| inviato il 14 Luglio 2025 ore 15:12
Se conosci la tua attrezzatura e la sai usare bene va bene tutto. Se viceversa pensi che le tue foto non sono valide perché usi attrezzatura economica forse è il caso di farsi un'esame di coscienza prima di spendere soldi in attrezzature costose. |
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