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“ Vi siete accorti che l'opener si è dissolto nel nulla? „
Questa non è una bella cosa.. Per quanto a mio avviso fosse, nel merito e nella forma in cui era stata scritta, una discussione un po' stucchevole, a mio parere l'opener non meritava di sentirsi aggredito, al punto tale da cancellare il messaggio e svuotare il profilo
Secondo me è una discussione invece con risvolti interessanti. Fare fotografia comporta sempre che ci sia un mezzo che la produca (oltre che uno sviluppo successivo) E' indubbio che il mezzo influenzi le scelte di chi scatta e nè possa cambiare le logiche. Se ho una polaroid probabilmente farò scatti differenti rispetto a quelli che farei con la reflex approcciandomi anche differentemente a livello di pensiero Le evoluzioni tecnologiche hanno in parte livellato, prima c'erano fotografi di paese che vivevano sullo scatto correttamente a fuoco e correttamente esposto. Questo ora è alla portata di tutti, è chiaro che serve un gradino in più. Senza parlare di idee e racconto io credo che il mezzo possa influenzare anche i concetti, in base a quello che posso o non posso fare credo che si tenda a prendere percorsi anche molto diversi legati a modi operativi diversi. Ragionarci con esempi non è, a mio avviso, un discorso inutile perchè è qualcosa a cui molti utenti qui sul forum non hanno nemmeno mai pensato e nè poteva nascere un bel topic. Non mi è chiaro perchè qui su Juza qualunque topic finisce in polemica e muore.
Direi che qualsiasi progresso tecnologico e sociale cambia in modo radicale il modo di esprimersi di ciascuno di noi.
Se 50 anni fa un viaggio in Africa era ancora un viaggio "importante" da cui riportare immagini rare e preziose, oggi e' alla portata di chiunque possa affrontare il prezzo di un biglietto lowcost.
Oggi non esistono piu' luoghi inesplorati da cui riportare immagini interessanti. Non intendo soltanto geograficamente. Anche il pensiero comune sta oltrepassando limiti e culture. Qualcuna e' piu' indietro, altre troppo avanti. Ma nel complesso ci si sta livellando e mescolando. Abitudini e leggi diventano sempre piu' uniformi ed e' sempre piu difficile incontrare l'altrove.
Si' le macchine son piu' efficienti ed efficaci.. anche quelle per i niubbi. Macchine in cui basta selezionare la modalita ritratto e ti disegnano sullo schermetto il profilo in cui far combaciare la testa del soggetto per aver una foto ben composta e con il magico sfocato. Va da se, che poi la post viene faatta in mdo automatico, sfocatone, viso sfinato, rughe cancellate, denti sbiancati, occhi in risalto, brucia e scurisci in automatico... e cosi' via.
Allo stesso modo le idee.. alcune diventano illegali e non trovano piu' spazio. Altre diventano il cavallo di troia per arrivare al grande pubbico. Tutto preconfezionato e predigerito. Servito su piatti d'argento.
“ Vi siete accorti che l'opener si è dissolto nel nulla? „
Lo stesso forum si sta svuotando a causa dei leoni da tastiera nascosti dietro un avatar. Decine di utenti si sono cancellati o non partecipano più alle discussioni perché non esiste vigilanza su questi comportamenti incivili. Prima o poi lo farò anch'io. Buona prosecuzione.
“ Siamo branchi di sardine che fanno la palla... „
Può anche essere ma analizzerei come l'immagine sta cambiano/ è cambiata. Come raccontiamo il mondo e noi stessi in rapporto allo strumento che usiamo e quanto lo strumento influisce su questo racconto? ecco questa è un'analisi che credo sia molto interessante e non lo farei generalizzando ma parlando di noi stessi e del perchè abbiamo fatto una certa scelta Però è vero che diversi non scrivono più perchè trovano inutile farlo a causa delle continue polemiche
Claudio.. non mi pare che l'opener fosse un tipo particolarmente cortese.. Direi anzi che l'atteggiamento usato fosse vicino ai limiti dell'incivilta'. Sbeffeggiamenti ed offese compresi.
“ Non mi è chiaro perchè qui su Juza qualunque topic finisce in polemica e muore. „
Perché molti utenti usano toni aggressivi, offensivi ed inutilmente polemici; a cominciare da chi ha aperto questa discussione e quella precedente, subito emulato da altri.
“ Come raccontiamo il mondo e noi stessi in rapporto allo strumento che usiamo e quanto lo strumento influisce su questo racconto? „
Il punto forse non e' come noi raccontiamo il mondo, ma come il mondo si presenta a noi che lo raccontiamo.
Una cosa e' l'informazione oggettiva. Quella che vedi con i tuoi occhi, metabolizzi ed elabori.
Un'altra il fiume di notizie predigerite e volutamente falsificate che viene servito dai canali di informazione.
Lo strumento, inteso come fotocamera, credo abbia pochissima influenza. E' una seggiovia che ti porta in vetta.
Se prima dovevi arrivarci a piedi attraverso un duro lavoro iniziatico di preparazione, oggi puoi essere trasportato sulla vetta di Glacier 3000 in mezz'ora. Puoi pero' arrivarci vestito in braghette ed infradito, mentre fuori c'e' il ghiacciaio a meno 20. Certo oggi arrivano tutti. Mentre ieri dovevi essere alpinista esperto.
Forse pero' quell'arrivarci tutti, preparati o meno, cambia il punto di vista, trasformandolo dal punto di vista di un Maestro a quello di un osservatore che descrive, ,senza nessuna esperienza di cio che osserva. In definitiva toglie valore reale.
Per me il mezzo conta molto in varie occasioni, non voglio parlare in generico per evitare di semplificare qualcosa che è comunque complesso. Io lavoro molto con il concetto di apparenza e di immagine che diamo agli altri che spesso è Falsa o comunque lontana dal nostro vero essere. Mostriamo quello che vogliamo evidenziare e nascondiamo molto altro.
Quando ho fotta questo scatto:
volevo giocare con l'idea di digitale e di "elaborazione" che genera il falso attualmente ancora più accentuata dal fenomeno AI. Anche se la foto è modificata "analogicamente" lo scatto finale è la stampa di quello digitale nato dal ri fotografare lo scatto. Un metodo di lavoro che non crea foto "reali" nel senso comune di definizione, ma che non usa nemmeno la post produzioni in maniera spinta Lo scatto "reale" a tutti gli effetti, è la corretta riproduzione della foto stampata. Insomma volevo creare una sorta di cortocircuito logico e funziona proprio perchè ho usato una camera digitale
Stogio, ho letto il tuo intervento ora cancellato.
Certo. E' evidente come lo strumento (il mezzo) influenzi, anzi determini, il risultato. Ed è evidente che influenzi (ma non determini!) anche gli "ambiti di ricerca" del fotografo e quindi la sua "poetica". Sono cose che credo possiamo dare per scontate.
Mi pare di capire (ma non posso rileggere il tuo intervento) che il "progresso tecnologico" sia per te una condizione progressivamente "abilitante". Quindi grazie alla tecnologia applicata, per il fotografo "oggi" è meglio di "ieri" e "domani" sarà ancora meglio. Su questo non sono completamente d'accordo e ti spiego perché.
Mi pare che il rischio di questa argomentazione sia di ridurre il discorso alla progressiva perfezione tecnica del risultato fotografico che è cosa diversa dalla possibilità di esprimere un contenuto. Mi spiego. Robert Capa ha potuto scattare le famosissime fotografie dello sbarco in Normandia perché aveva con sé una Leica. Se avesse avuto un banco ottico, come i suoi colleghi che documentarono le guerre del secolo precedente, non avrebbe potuto realizzare certi scatti. Fin qui siamo d'accordo, credo. Ma se avesse avuto la più recente mirrorless? Siamo sicuri che avrebbe potuto esprimenre "idee" e "contenuto" che la Leica non gli ha permesso? Credo di no. Un AF performante avrebbe permesso di avere a fuoco l'occhio del marine, ma ciò che questa foto esprime nella sua vera sostanza non credo sarebbe cambiato. Quindi mi pare che ci siano "salti tecnologici" che effettivamente cambiano il paradigma entro cui il fotografo lavora, altri molto meno...
Penso tu conoscerai il famoso saggio di Vilém Flusser. Lui tratta il tema del mezzo fotografico in un modo che forse condivideresti nelle premesse, pur essendo molto più pessimista di te. Secondo Flusser lo strumento fotografico è sempre limitante le idee del fotografo, poiché il fotografo è sempre un "operatore" che lavora entro dei condizionamenti imposti dal mezzo.
Detto tutto ciò... credo che per noi già sarebbe un grosso passo prendere coscienza di questi condizionamenti e ricercare lo strumento più adatto ad esprimere i nostri contenuti. Cosa che può anche voler dire procedere all'indietro nella linea del progresso tecnologico.
Rocco... pero' se sulla bici da cronometro metti un pensionato, quello neppure riesce a partire.
Del resto se in una cronoscalata tu hai la bici migliore ma gli altri hanno la bici elettrica, tutta la tua preparazione atletica diventa inutile.
L'idea, nasce anche dall'applicazione. La pietra filosofale degli alchimisti tramutava letteralmente il piombo in oro. Cioe' cambiava l'alchimista stesso.
Se vuoi ho qualche testo originale sull'alchimia.. Il tema e' trattato a fondo.