| inviato il 31 Maggio 2025 ore 14:32
Ale Z davvero stai paragonando la foto dell'oggetto sul divano con una scena di teatro che può avere varie illuminazioni e fari puntati sugli attori? (tra l'altro se vogliamo essere pignoli la foto a sx risulta leggermente sottoesposta rispetto all'altra ma vabè..) E se nei tuoi esempi avessi fatto un primo piano stretto sul viso dell'attore seduto sarebbe stato diverso. Tra l'altro le situazioni possono essere le più disparate e quello che funziona in un contesto può non funzionare in un altro. “ Poi per carità, avrò scattato io più di dieci anni di teatro senza capire nulla... Mi dispiace di non potervi mostrare delle foto, perché fatte "conto terzi". Sorriso „ A quanto pare vi piace metterla sul personale e su chi ce l'ha più lungo e questo diventa sgradevole e mi irrita non poco,cosa che mi fa perdere ogni interesse ad interagire ulteriormente. Vi lascio al vostro ego :) Buona masturbazione |
| inviato il 31 Maggio 2025 ore 14:39
No, Stylo. Ti sbagli. L'esempio è molto chiaro. Il "soggetto" è ugualmente esposto. Puoi prendere ad esempio anche l'attore seduto nella sequenza in basso. “ A quanto pare vi piace metterla sul personale „ Non voglio assolutamente fare il maestro. Ognuno trova le soluzioni che preferisce. Ho semplicemente voluto argomentare le cose che dico. Non te la prendere. |
| inviato il 31 Maggio 2025 ore 14:44
“ No, Stylo. Ti sbagli. L'esempio è molto chiaro. Il "soggetto" è ugualmente esposto. Puoi prendere ad esempio anche l'attore seduto nella sequenza in basso. „ Non ci stiamo capendo o non vuoi capirmi,ma non m'importa affatto “ Non voglio assolutamente fare il maestro. „ Accetta un consiglio: se non vuoi passare come tale evita certe uscite del caz-zo la prossima volta |
| inviato il 31 Maggio 2025 ore 14:50
“ Accetta un consiglio „ I consigli si accettano da chi ha l'autorevolezza per darli. Valuterò la tua dai fatti. |
| inviato il 31 Maggio 2025 ore 14:53
“ "Scusa Mario,ma come fai a mantenere uniformità di esposizione scattando in M e con ISO fissi se le luci dovessero cambiare o semplicemente se si dovesse inquadrare con il tele una zona più o meno luminosa?" „ " ...se le luci dovessero cambiare... " È abbastanza raro, soprattutto i recite amatoriali perché è di questo che si sta parlando, che le luci cambino repentinamente cambiano, se cambiano, al cambio di scena e lì, se si sa esporre in M, è facile adattare l'esposizione alle nuove luci, parliamo di teatro e non di concerti Metal " ...o semplicemente se si dovesse inquadrare con il tele una zona più o meno luminosa... " Non cambierebbe nulla perché hai un'esposizione centrata sulla media. Scattando in automatico basta una luce in macchina, uno sfondo più scuro o più chiaro per sballare l'esposizione e in più scattando in M si avrebbe l'uniformità delle foto scena per scena che è quello che viene richiesto al fotografo di scena. In questo tipo di spettacoli, recite di bambini in piccoli teatri amatoriali, solitamente le luci sono fisse per tutto lo spettacolo e quindi il problema del variare delle luci semplicemente non esiste; consiglio comunque, ma credo che il consiglio sia stato già recepito, di assistere alla prova costume dove ci si può tarare perfettamente su come impostare la ripresa avendo poi la prima per completare, forse sarebbe meglio dire doppiare, il servizio. Credo che Ale Z abbia spiegato, anche con esempi chiari, meglio di me i motivi per cui è preferibile scattare in M |
| inviato il 31 Maggio 2025 ore 14:58
Per riassumere senza accapigliarsi: per scattare a teatro o a dei concerti devi trovare un compromesso tra apertura, iso e tempo di scatto. A volte è meglio operare in manuale, altre a priorità di diaframma ma si può fare anche tutto in automatico. Essenziale è fissare un tempo sotto il quale non andare, il massimo degli iso possibile( tenendo conto del Denoise possibile ) il tutto per avere delle foto di buona qualità. Io ai concerti lavoro in A, apertura massima dell'obiettivo, spot, tempo minimo per evitare il mosso e ISO max 6400. Funziona sempre |
| inviato il 31 Maggio 2025 ore 15:00
“ I consigli si accettano da chi ha l'autorevolezza per darli. Valuterò la tua dai fatti. Sorriso „ Si va bene,bravo |
| inviato il 31 Maggio 2025 ore 15:05
“ " ...se le luci dovessero cambiare... " È abbastanza raro, soprattutto i recite amatoriali perché è di questo che si sta parlando, che le luci cambino repentinamente cambiano, se cambiano, al cambio di scena e lì, se si sa esporre in M, è facile adattare l'esposizione alle nuove luci, parliamo di teatro e non di concerti Metal ;-) " ...o semplicemente se si dovesse inquadrare con il tele una zona più o meno luminosa... " Non cambierebbe nulla perché hai un'esposizione centrata sulla media. Scattando in automatico basta una luce in macchina, uno sfondo più scuro o più chiaro per sballare l'esposizione e in più scattando in M si avrebbe l'uniformità delle foto scena per scena che è quello che viene richiesto al fotografo di scena. In questo tipo di spettacoli, recite di bambini in piccoli teatri amatoriali, solitamente le luci sono fisse per tutto lo spettacolo e quindi il problema del variare delle luci semplicemente non esiste; consiglio comunque, ma credo che il consiglio sia stato già recepito, di assistere alla prova costume dove ci si può tarare perfettamente su come impostare la ripresa avendo poi la prima per completare, forse sarebbe meglio dire doppiare, il servizio. „ Non sono d'accordo. Se sto usando un teleobiettivo e inquadro un volto (magari anche truccato di bianco),quindi ritratto stretto,illuminato da un faro,o un primo piano di un attore con un abito abbastanza sgargiante e riflettente (basta anche un abito bianco) e sempre illuminato da un farò e subito dopo cambio lunghezza focale e inquadro tutto il palcoscenico,che avrà zone molto buie l'esposizione sarà diversa. |
| inviato il 31 Maggio 2025 ore 15:07
Appunto ho detto che occorre saper usare l'esposizione in manuale, ho la mano sull'obiettivo o il dito sulla rotellina, apro di un diaframma... sempre che servano primissimi piani in teatro, solitamente non me li hanno mai richiesti, anzi in genere si evitano. C'è anche da dire che nelle riprese professionali di compagnie di un certo livello le foto di scena vengono fatte prima dello spettacolo e prima della prova costume anche perché servono foto con tutti gli attori sul palco contemporaneamente. |
| inviato il 31 Maggio 2025 ore 15:16
E' da 2 pagine che dico che basta lasciare l'iso auto e la fotocamera fa quello che faresti tu agendo sul diaframma (sempre se puoi agire su quello) |
| inviato il 31 Maggio 2025 ore 15:17
“ l'esposizione sarà diversa. „ Dipende. Se vuoi che la prima e la seconda foto siano coerenti come di solito si richiede in una serie di teatro, la resa del soggetto nella prima foto dovrebbe essere la stessa della seconda foto. Stessa luminosità sulla persona. E questo lo ottieni con semplicità (cioè in M) non variando l'esposizione dalla prima alla seconda foto, indipendentemente dall'importanza del soggetto nell'inquadratura.
 Invece se la seconda foto sul "totale" del palcoscenico ha un valore in sè, allora la puoi trattare singolarmente. |
| inviato il 31 Maggio 2025 ore 15:23
“ E' da 2 pagine che dico che basta lasciare l'iso auto e la fotocamera fa quello che faresti tu agendo sul diaframma „ E da due pagine che dico che l'esposizione in automatico fa questo ma senza che tu possa controllarla e lo fa anche quando non dovrebbe, guarda le foto che ha postato Ale Z, la 52 e la 53, in ISO auto o altro automatismo, ti avrebbe dato una foto con esposizione diversa, lo sfondo influirebbe di molto, dandoti una serie incongruente e questo nella fotografia di spettacolo è male, andrebbe bene per chi vuole fotografare il proprio pargoletto che recita e non lo spettacolo. |
| inviato il 31 Maggio 2025 ore 15:39
Dipende molto da come fotografi. Se si continua a zoomare non è consigliabile nè comodo continuare a cambiare i parametri dell'esposizione a mano,perchè comunque è il tuo occhio nel mirino o sullo schermo della fotocamera che deve valutare se stai tornando all'esposizione corretta e ci si può sbagliare. Si può sovraesporre o sottoesporre leggermente senza rendersene conto. Tu prima parlavi di aprire il diaframma..e se l'esposizione corretta fosse uno stop e mezzo in meno? o uno stop e 2/3?. Ti metti a provare? Puoi comunque sbagliare ed è distraente E comunque le fotocamere moderne hanno esposimentri molto più sofisticati e vengono ingannate più difficilmente Ps. le foto 52 53 54 hanno 3 esposizioni diverse,contenti voi Comunque quello che dovevo dire l'ho detto,passo e chiudo |
| inviato il 31 Maggio 2025 ore 19:29
Personalmente ho suggerito ISO auto perché se ho capito bene Lucasi73 non conosce in anticipo il tipo di illuminazione che troverà. Infatti ho specificato "quando non puoi gestire l'illuminazione artificiale". Ovvio che se l'illuminazione non cambia in nessun modo dall'inizio alla fine dello spettacolo è meglio impostare anche gli ISO manualmente. Si ha più controllo così. Attenzione però che bastano variazioni minime di luce per modificare i parametri di esposizione, non c'è bisogno di un light designer scatenato o del concerto degli Sleep Token. Riguardo al discorso di "uniformità", per me la coerenza (tecnica) tra le foto di una presentazione sta nel colore, quindi nella correzione del colore, e nel look che si usa in fase di editing. Per l'esposizione userei più il termine "corretta" che "uniforme". O è corretta o non lo è. A quel punto, però, per ottenere anche un WB preciso e coerente in tutti gli scatti dovremmo suggerire al nostro amico di fare un briefing con il tecnico delle luci, ammesso che esista, per conoscere le specifiche dell'illuminazione e di munirsi di uno spettrometro professionale per valutare esposizione e colore sul soggetto al fine di impostare anche la corretta temperatura in macchina. Oppure, più terra terra, consigliarli di usare un color checker. Qualcuno dirà "correggi tutto in post". Ok...ma correggi, appunto, sempre ammesso che tu abbia il "grigio neutro" da campionare. Visto che qui però non si tratta di uno shooting professionale in studio né di vincere il World Press Photo of the Year, con tutto il rispetto per la recita in questione, è inutile incasinarsi la vita col manuale del perfetto fotografo. Si può andare più rilassati e fare comunque un buon lavoro confidando solo in un paio di automatismi (ISO auto/AWB) che ad oggi tutto sommato sono abbastanza affidabili. Per me è scontato che se vuoi fare un lavoro professionale al top è sempre meglio avere il maggior controllo possibile di ogni aspetto tecnico. Manco a dirlo. Ma ci allontaniamo dal punto in questione. |
| inviato il 31 Maggio 2025 ore 19:38
Se la luce sul palco è uniforme e costante nelle varie posizioni occupate dai ragazzi, è meglio esporre in manuale la prima volta e non toccare più niente. Per quanto mi riguarda, faccio così. Al limite, ogni tanto, se variano le posizioni, per sicurezza controllo con lo spot sul viso se parametri sono ancora corretti, ma di solito cambia poco o niente. Mi pare evidente che, in presenza di uno sfondo qls (tipicamente bianco o nero), probabilmente con illuminazione diversa da quella del palco, una zoomata vada a modificare molto la percentuale di bianco o di nero, quindi variando la compensazione necessaria se si operasse in automatismo. EDIT Per quanto riguarda la temperatura colore, in posti tipo cinema-teatro, salone parrocchiale, etc, è una battaglia persa, quindi vado in raw, aggiusto la prima e poi applico a tutte. Di solito non ci sono molte differenze dalla prima all'ultima. |
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