| inviato il 27 Maggio 2025 ore 21:05
“ Vanno tolti i finanziamenti pubblici a cinema e teatro italiani, perché sono solo produttori di spettacoli vilissimi. Il reddito, prima di distribuirlo, va prodotto, altrimenti non c'è nulla da distribuire: i soldi vanno dati a chi produce più reddito di quello che costa, e quelli non lo fanno, sono solo attività parassitarie. Detta in altre parole, ben venga e che sia benedetta l'AI che non costa nulla o quasi. „ Traduco l'homo pollastrinus: "Vanno tolti i finanziamenti a opere che creano lavoro per le persone, così si arricchiscono solo i miliardari dietro i grandi player delle AI" |
| inviato il 27 Maggio 2025 ore 21:36
le "opere artistiche" finanziate dallo stato, spesso non creano lavoro, ma semplicemente distribuiscono soldi ad amici e esponenti della cultura "vera". |
| inviato il 27 Maggio 2025 ore 22:35
angor parli di cose che non sai quando viene fatto un film, ci lavorano in tantissimi, tutte le maestranze sono persone normali che con quel lavoro ci fanno un pezzo del loro stipendio annuale e le film commission regionali servono proprio a fare lavorare persone di un certo territorio i finanziamenti statali oggi demonizzati da una destra che non è in grado di essere un player del mercato della cultura, non finiscono solo ai film (tra l'altro si parla di cifre risibili quando si stanno per) ma anche ai produttori di automobili, di moto, di bici sotto forma di incentivi pubblici oppure in generale alle imprese di qualsiasi ordine e grado che hanno sgravi fiscali (ovvero contributi pubblici) ma qui scusate non si parla di questo, ma di come la ai sta sconvolgendo il mercato in quasi tutti i settori chi prima per realizzare uno spot pubblicitario di un farmaco chiamava una casa di produzione, oggi se lo può fare in casa, spendendo solo il monthly fee dell'abbonamento a una piattaforma le persone più stupide gioiscono sadicamente per questo ma l'impatto sulla vita reale dei lavoratori del settore è nefasto amodei di anthropic software ha detto l'altro giorno che tempo 12 o 15 mesi (non ricordo) il lavoro di programmatore non esisterà più tutto sta cambiando a una velocità assurda tutto tranne il sistema economico di riferimento |
| inviato il 27 Maggio 2025 ore 22:55
Lorenzo P, sbaglio o appartieni a quella categoria di personaggi che per decenni protestarono "contro" i finanziamenti statali ai produttori di automobili, di moto, di bici ecc. sostenendo che quei soldi andavano in tasca solamente ai padroni? Com'è che, improvvisamente, vi siete schierati dalla parte opposta? Se l'impatto delle nuove tecnologie sarà realmente così nefasto (non metto in dubbio che sia una delle possibilità reali) a chi credi che venderanno i propri prodotti quando nessuno potrà più acquistarglieli? Oggi il mercato è pilotato dai produttori perché circola più denaro e tra più persone che non anni fa; quando la gente dovrà nuovamente "tirare la cinghia", il mercato verrà nuovamente pilotato dalla domanda, indipendentemente dalle tecnologie in atto. |
| inviato il 27 Maggio 2025 ore 23:34
“ tutto sta cambiando a una velocità assurda tutto tranne il sistema economico di riferimento „ questo ancora crede alle favole, se e risorto il cristo puo risorgere anche il socialismo |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 0:06
“ i finanziamenti statali oggi demonizzati da una destra che non è in grado di essere un player del mercato della cultura „ Player della cultura se facessero incassi i film della tua parrocchia non ci sarebbe nessun problema, ma questi con i biglietti venduti non si pagano nemmeno la luce della sala e allora se devo finanziare lai vostra poltiglia almeno abbiate la decenza di non chiamarla cultura, ma opere di carità per la vostra parrocchia che poi, a pagare il proletariato del cinema, elettricisti cameraman costumisti fonici mi starebbe anche bene, ma quei finanziamenti finiscono in cachet di centinaia di migliaia di euro all'attore e regista di grido, e allora se vogliono fare i sinistroidi pigliassero il minimo sindacale e poi una percentuale sugli incassi |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 0:15
Daniele, l'incoerenza non è la mia, ma di tanti aedi del libero mercato pronti ad applaudire finanziamenti pubblici a grandi oligarchi o rentier (anche in termini di sgravi fiscali), e a rosicare se vengono dati uno o due milioni per realizzare un film e fare lavorare un centinaio di maestranze per tre o quattro mesi, per realizzare un prodotto avente valenza culturale (so che cultura è diventata una parolaccia in questi tempi bui, e chiedo scusa). Comunque non è questo il tema del topic, mi pare, ma come l'AI stia cambiando tutto. Invito tutti a rientrae in topic, pertanto. |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 0:37
la parola cultura é abusata e spesso sopravalutata, se guardiamo le opere culturali degli anni 70/80 sono invecchiate male, Pasolini Fellini Antonioni...chi se li vede piu quei film, non hanno più nessun appeal sugli italiani di oggi, paradossalmente sono sopravvissuti meglio quelli considerati commerciali che la critica disprezzava, diventando negli anni dei cult e allora cosa é la cultura, puo essere considerato tale un film che nel tempo muore, mentre altri considerati sotto-cultura resistono nel tempo |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 2:59
Ma quante caxxate che hai scritto. |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 5:44
“ Ma quante caxxate che hai scritto. „ anche questa frase é una caxxata e l'autore non sembra migliore, perche almeno un minimo di accenno a cosa e portando la tua versione dovevi farlo, invece cosi, é proprio una frasetta stupida fatta per provocare |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 6:43
Tutti i 3d in cui scrivo anche solo marginalmente vengono chiusi |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 7:34
"così si arricchiscono solo i miliardari dietro i grandi player delle AI" Ma........ le AI si creano forse da sole? Non c'è bisogno di forza lavoro per farle e per farle funzionare? Se la forza lavoro è fatta di poveracci ignoranti che non sanno adeguarsi al tempo che passa, perché la devo pagare io coi soldi miei? Che impoveriscano nella loro ignoranza o che si diano una mossa per stare al passo coi tempi. E poi, da spettatore , se le AI producono un prodotto migliore di qualche guitto del cinema, perché devo dare soldi al guitto invece che investire nelle AI che mi servono meglio? Alla fine, come in tutto nella vita, conta solo il risultato finale, il resto non conta nulla e l'assistenzialismo porta solo alla rovina. |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 7:44
Lomo, perché credo che quel post non merita di essere preso in considerazione. Dire che Pasolini o Fellini “non sono più cultura” perché oggi pochi li guardano è una caxxata. La cultura non è solo ciò che dura nel tempo o piace alle masse. È anche ciò che ha cambiato il modo di pensare, comunicare, di creare, di guardare il mondo. I film commerciali diventati cult ( a quali ti riferisci poi?) al massimo arricchiscono il panorama culturale, ma non sostituiscono i grandi autori.. Cultura è memoria, sfida e trasformazione, non solo intrattenimento. |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 8:05
E i sussidi all'auto servivano a tenere in vita dinosauri industriali (fiat). A cosa sono serviti quei sussidi? Quelli al cinema oggi cercano di difendere cultura. pluralità, e lavoro da colossi globali (netflix e co.) e dall'IA. Contesti diversi, scopi diversi. Non è questione di essere “pro” o “contro” i sussidi, ma di cosa si finanzia e perché. |
| inviato il 28 Maggio 2025 ore 8:43
SOwhat ok non concordo, mi dilungherei troppo con il fuori tema nel rispondere, il concetto di arte nel cinema richiederebbe in topic specifico, ma non ho la presunzione di vedere ciò che esce dalle mie idee come caxxate PS. se i sussidi alla Fiat erano sbagliati, non si capisce perché quelli al cinema siano giusti visto che hanno la stessa finalità, creare occupazione, se porti un esempio, portalo coerente |
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