| inviato il 04 Giugno 2025 ore 23:49
Comunque sia, ho grande stima per molte persone di questo gruppo, delle sue politiche, del fondatore, ogni volta che passo del tempo qui, mi fermo, osservo, e imparo sempre qualcosa di nuovo. Senza che nessuno mi chieda nulla in cambio, assorbo idee, tecniche, riflessioni, ed anche amicizie. In un web dove tutto sembra diventare scambio o merce, trovare un luogo ancora genuino è diventato davvero raro e lo apprezzo profondamente. |
| inviato il 05 Giugno 2025 ore 0:04
È così. Grazie |
| inviato il 05 Giugno 2025 ore 7:58
Posso chiederti una curiosità? perchè il blocco a Rombro? |
| inviato il 05 Giugno 2025 ore 9:23
Con qualcuno si è stabilita una maggiore affinità o vicinanza e in MP scambio qualche parere in più, in modo più rilassato e critico. Oppure ci si scambia informazioni soprattutto su luoghi o esperienze. Raramente aggiungo un like senza una anche piccola motivazione, giusto per testimoniare all'autore della foto la mia presenza che , altrimenti, passerebbe inosservata: penso che possa fargli più piacere. Così mi comporterei con un amico, un collega, una persona con la quale divido i miei interessi.. Solo nel caso di serie molto simili ( un gruppo di ritratti o di macro ben fatte e omogenee ) posso invece commentarne una o due e mettere dei like alle altre.Alle foto più interessanti il commento diventa più articolato. Se, ripeto, ho cose specifiche da dire che sarebbe anche lungo da spiegare e se ho una maggiore confidenza, spesso mi affido ai MP. Ma capita ogni tanto di saltare un commento normale e passare direttamente ad un superlativo probabilmente fuori luogo e sicuramente eccessivo. Riflettendoci, ci farò un po' più di attenzione. |
| inviato il 09 Giugno 2025 ore 7:31
“ Bisogna che i gregari la smettano di valutare il nome e non la foto, supponiamo il bello e bellissimo ecc... questo viene dato dai gregari/amici/compagnoni/asserviti dal nome ecc..., poi la stessa foto viene pubblicata da un non nome, da un ignoto, non riceverà neanche il bello, bellissimo, la domanda devono farla a se stessi coloro che operano in questo modo, e chi lo riceve. Forse questa è la domanda da porsi. Bello-bellissimo ecc.. è come dire io ci sono e vieni da me. „ Io penso che tutti sappiamo come gira, come funziona questa realtà che difficilmente cambierà. L'unica cosa che possiamo fare è continuare a fotografare al meglio che possiamo, seguendo il nostro cuore, facendo ciò che ci piace e ci appassiona, senza per questo fermarci ad analizzare comportamenti umani che ci sono oggi e ci sono sempre stati. Lo stesso tempo perso ad analizzare il perchè di certe tendenze, crescere e migliorare ci aiuta a utilizzare il tempo in maniera sicuramente piu' produttiva. |
| inviato il 09 Giugno 2025 ore 9:35
Non è tempo perso perchè la fotografia racconta il suo tempo e è giusto che sia calata nella realtà che la circonda. E' importante non vivere nel nostro stagno ma capire cosa c'è intorno e soprattutto perchè |
| inviato il 09 Giugno 2025 ore 12:55
@MatteoGroppi Personalmente già so il perchè, e credo anche che tanti sappiano il perchè di tendenze "sociali" che cercano in maniera piu' o meno efficace di aumentare seguito e popolarità. E' un fenomeno umano e ci sta. Almeno per me però queste tendene non possono e non devono impedire tentativi, voglia di crescita, scambio di opinioni e la nascita di un proprio stile. Le persone che amano la fotografia sono sempre molto attente, argute, sensibili. Queste tendenze nascono e muoiono piu' o meno in fretta, anche per questo mantenere la propria rotta è importante. Nella mischia si può scegliere di stare, oggi con qualche vantaggio, domani magari perdendoli tutti. |
| inviato il 09 Giugno 2025 ore 13:04
“ Comunque sia, ho grande stima per molte persone di questo gruppo, delle sue politiche, del fondatore, ogni volta che passo del tempo qui, mi fermo, osservo, e imparo sempre qualcosa di nuovo. Senza che nessuno mi chieda nulla in cambio, assorbo idee, tecniche, riflessioni, ed anche amicizie. In un web dove tutto sembra diventare scambio o merce, trovare un luogo ancora genuino è diventato davvero raro e lo apprezzo profondamente. „ Questo è impagabile. Anche per questo sono qui e mi piace restarci. |
| inviato il 09 Giugno 2025 ore 20:51
Io ho una idea che non so se fattibile. Il like dovrebbe sempre essere automaticamente ( dall'algoritmo Juza) associato ad un commento che potrebbe essere, come per obbiettivi e corpi, obbligatoriamente fatto indicando punti di forza e di debolezza anche minimi dello scatto. Forse, dico forse, renderebbe normale un minimo di critica salutare e produttiva. Sicuramente l'idea può essere esposta a critiche, ma forse aiuterebbe |
| inviato il 09 Giugno 2025 ore 20:54
Quella con/contro i like è una lotta contro i mulini a vento. Non c'è modo di vincere. |
| inviato il 10 Giugno 2025 ore 6:18
“ Quella con/contro i like è una lotta contro i mulini a vento. Non c'è modo di vincere. „ Si, assolutamente, infatti l'intento non è vincere, ma essere se stessi e non farsi travolgere da tendenze sociali anche a costo di "camminare" da soli. Si può non essere d'accordo con delle scelte, evitare di far parte di realtà che nascono e muoiono in breve tempo perchè legate solo a interessi personali. Il pubblico riconosce la differenza tra un cmmento di circostanza e uno vero, altrettanto prima o poi porta a finire "fenomeni" che - a mio avviso - hanno già distrutto piu' di qualche fotografo. L'autenticità costa caro, soprattutto sui social, ma a lungo andare ripaga. Io così la penso. |
| inviato il 10 Giugno 2025 ore 6:23
“ Io ho una idea che non so se fattibile. Il like dovrebbe sempre essere automaticamente ( dall'algoritmo Juza) associato ad un commento che potrebbe essere, come per obbiettivi e corpi, obbligatoriamente fatto indicando punti di forza e di debolezza anche minimi dello scatto. Forse, dico forse, renderebbe normale un minimo di critica salutare e produttiva. Sicuramente l'idea può essere esposta a critiche, ma forse aiuterebbe „ Sicuramente si, educherebbe chi guarda a seguire e commentare solo ciò che gli interessa per davvero, e non credere in quel gioco dare/avere che distrugge qualsiasi forma d'arte. |
| inviato il 10 Giugno 2025 ore 7:07
Condivido in pieno il pensiero di Fiorella. grazie |
| inviato il 10 Giugno 2025 ore 8:39
Fiorella Spagnoli scusami ma credo tu non abbia capito il mio discorso. L'uso del cellulare ha cambiato il modo di approcciarsi alla fotografia e anche il modo con cui la gente si guarda e la percezione che ha della propria immagine. Anche i modi di raccontare sono un po' cambiati per molti motivi e questo ha portato i fotografi a nuovi approcci. Non ridurre la questione alla tecnica di post produzione che va di moda o alla app che ci invecchia ecc... perchè il discorso è più complesso. E ripeto stare nel proprio stagno è il primo passo per fare una fotografia che non ha nulla da dire, conoscere e capire quello che ci circonda, come comunicare e a chi farlo è fondamentale |
| inviato il 10 Giugno 2025 ore 9:26
MatteoGroppi scusami sei tu a non capire che stiamo facendo due discorsi diversi, entrambi validi. È giusto così. Il mio discorso non è assolutamente riduttivo, anzi. Spazia e si apre alle tante possibilità offerte dal non seguire la massa. Questo richiede coraggio. Poi se vuoi spiegarci cosa intendi per "proprio stagno", quale sia una fotografia che parla e quella che non ha nulla da dire - sempre secondo te eh - poi non so, anche su come comunicare e a chi farlo... Rispetto sempre le opinioni altrui. Questo è fondamentale - rispettare le opinioni - | |

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