| inviato il 02 Maggio 2025 ore 9:16
“ Non hai capito nulla! „ Oppure, molto più garbatamente: "Mi sono spiegato male!" “ Lo schifo è che per rispettare i diritti taglierebbero molti altri diritti e licenzierebbero, se vuoi possiamo parlare dei supermercati, dei sub appalti, delle cooperative (?), della qualità del lavoro al loro interno. „ Sono contento d'interloquire con una persona che da docente sà parlare di tutti questi temi con padronanza. "Per rispettare i diritti taglierebbero.........", questa si chiama PAURA, ed è grazie a questa che oggi siamo ridotti così in tutti i settori della società. I diritti sono anche sinonimo di libertà e "chi rinuncia alla libertà per raggiungere la sicurezza, non merita né la libertà né la sicurezza (Benjamin Franklin)". I nostri padri, pur avendo meno e con più responsabilità (molti avevano anche 4 figli a carico) lottavano per i loro diritti rischiando sia il lavoro che le manganellate. I pochi diritti rimasti sono eredità delle lotte passate e gli attuali lavoratori, senza attributi, giustificano la continua emorragia di diritti dando la colpa ai sindacati perchè non li difendono e questi ai lavoratori perchè non li supportano nelle "lotte". Ad ogni rinnovo contrattuale mi sono trovato SOLO a "discutere" con la dirigenza dell'azienda per cui lavoro, tutti gli altri colleghi, che dovevano "spaccare il mondo", dopo i colloqui, a testa bassa, hanno rinunciato a qualsiasi forma di lotta tanto ostentata in precedenza. In Svizzera le attività chiudono alle 18 alcune alle 20. I festivi sono SEMPRE chiusi TUTTI. Non mi sembra che taglino personale o non assumano. D'altronde anni fa era lo stesso nel fù "bel Paese". I frigoriferi esistono! La gente va in giro alla ricerca di cose e non apprezza più nulla se non la sola materia. Gente che va al supermercato anche due volte al giorno tutti i giorni, gente che tutte le mattine è dietro la saracinesca ad aspettare l'apertura, gente che va per "farsi una passeggiata", gente che finito il proprio lavoro va a rilassarsi, questo e molto altro è il triste quadro di questa bella società. Frederic Beigbeder dice: "Nel mio mestiere nessuno desidera la vostra felicità, perchè la gente felice non consuma". Rimanere a casa nei festivi è un diritto che oggi (ancora per poco) esiste. Basterebbe che il lavoratore si attenesse al proprio contratto e restasse a casa. Invece no! Vanno ugualmente al lavoro giustificando la propria inconsistenza con le più disparate scuse per poi lamentarsi dei trattamenti a loro riservati. Purtroppo, bisogna prendere atto della sconfitta della classe operaia ed, ormai, anche della classe media. Gli scioperi di un tempo non esistono più. PAURA! La foto del sindacalista Landini che si faceva mettere la mano sulla spalla dal banchiere Draghi vale più di mille parole. Gli stessi sindacati il primo maggio hanno messo in campo (è così che si dice) l'iniziativa "Pane e Rose che vuole esprimere una sincera vicinanza verso chi non ha la possibilità di godersi il meritato riposo durante questa festività". Non credo sia opportuno aggiungere altro! Che lavoro faccio? Negli ultimi due decenni nella GDO orgogliosamente da "operaio"! |
| inviato il 02 Maggio 2025 ore 9:33
Francesco non parlare a me di paura! Non mi conosci e non sai quanto io abbia pagato e continui a pagare il non avere paura, non so quanti anni hai ma le lotte studentesche e operaie io le ho vissute anche da protagonista e non da spettatore, ho vissuto le sconfitte del movimento studentesco, ho visto compagni morire e subito anche fermi pesanti, sono stato punito quando ho segnalato casi di corruzione, io e non i concussi e i corruttori, sono stato mobbizzato sul lavoro da dirigenti, da RSU (Buone quelle! Pensa che sono entrato in rotta di collisione con tutte quelle del mio Istituto e con le regionali perché pretendevo di vedere la bozza di contratto prima di discuterne in assemblea sindacale!) e colleghi brown-nose (In italiano me lo cancella ma suppongo si capisca anche in inglese). Quando dico che taglierebbero faccio presente un rischio reale, e visto che lavori nella GDO lo sai meglio di me, rischio che si amplifica se si estrapolano solo "singoli" diritti dall'insieme, ai proprietari delle aziende frega assai il diritto del lavoratore e nel momento in cui una qualsiasi norma, improbabile in Italia, bloccasse il 24/7 per 365 per mantenere i profitti taglierebbero le spese e le prime spese tagliate sarebbero esattamente i lavoratori. Ma queste cose le sai già. La lotta, a mio avviso, ma sono un vecchio residuato storico, non è sul singolo diritto ma sul concetto di lavoro e di spartizione della ricchezza. PS credo che a questo punto il thread non supererà mezzogiorno |
| inviato il 02 Maggio 2025 ore 9:35
Resistere, resistere, resistere |
| inviato il 02 Maggio 2025 ore 9:44
“ Francesco non parlare a me di paura! Non mi conosci e non sai quanto io abbia pagato e continui a pagare il non avere paura, non so quanti anni hai ma le lotte studentesche e operaie io le ho vissute anche da protagonista e non da spettatore, ho vissuto le sconfitte del movimento studentesco, ho visto compagni morire e subito anche fermi pesanti, sono stato punito quando ho segnalato casi di corruzione, io e non i concussi e i corruttori, sono stato mobbizzato sul lavoro da dirigenti, da RSU (Buone quelle! Pensa che sono entrato in rotta di collisione con tutte quelle del mio Istituto e con le regionali perché pretendevo di vedere la bozza di contratto prima di discuterne in assemblea sindacale!) e colleghi brown-nose (In italiano me lo cancella ma suppongo si capisca anche in inglese). „ Sono solo medaglie di cui andare fieri! |
| inviato il 02 Maggio 2025 ore 9:46
“ Resistere, resistere, resistere „ .....un tempo era così. Oggi invece: Resilere, resilere, resilere. Cambiato e non poco. |
| inviato il 02 Maggio 2025 ore 9:47
Favorevole all'introduzione di un salario minimo. Buon primo maggio a chi e' d'accordo e anche a chi non e' d'accordo, a chi si e' concesso una piccola gita fuori porta e a chi e' stato a casa, e' una festa di tutti noi che facciamo parte della Repubblica. |
| inviato il 02 Maggio 2025 ore 10:09
“ Se permetti il primo maggio non è un giorno festivo qualunque..quindi stare aperti proprio questo giorno è un affronto bello e buono e una presa per il culo nei confronti dei lavoratori (che non fanno un servizio essenziale) „ Stylo allora facciamo che il primo maggio non lavora NESSUNO. Solo servizi d'emergenza (ospedali, VVFF, forze di polizia, assistenza tecnica fondamentale). Quindi niente radio e tv in diretta (dal concertone a Crozza o al Grande Fratello secondo i gusti), niente gita fuori porta con i mezzi pubblici, niente taxi e niente trattoria, niente partite di calcio o eventi sportivi, e la lista di chi lavora il primo maggio è infinita. Rispettare i lavoratori non è, sempre secondo me, farli riposare il primo maggio ma riconoscergli la dignità che la nostra Costituzione richiede. E non è difficile, mi ripeto, basta pagarli il giusto con contratti giusti, cosa che in Italia sembra impossibile... Che sia il primo maggio, Natale, il 15 di agosto o ogni santa domenica.... Carlo |
| inviato il 02 Maggio 2025 ore 10:36
I problemi per i lavoratori sono iniziati con il blocco della scala mobile del 1984 e sono terminati, con prognosi sfavorevole, con la promulgazione della legge 12 giugno 1990, n. 146 (Norme sull'esercizio del diritto di sciopero nei servizi pubblici essenziali e sulla salvaguardia dei diritti della persona costituzionalmente tutelati). Il resto (jobs act, articolo 18, etc) sono soltanto aggiustamenti. Altro che primo maggio. |
| inviato il 02 Maggio 2025 ore 10:36
“ Stylo allora facciamo che il primo maggio non lavora NESSUNO. Solo servizi d'emergenza (ospedali, VVFF, forze di polizia, assistenza tecnica fondamentale). Quindi niente radio e tv in diretta (dal concertone a Crozza o al Grande Fratello secondo i gusti), niente gita fuori porta con i mezzi pubblici, niente taxi e niente trattoria, niente partite di calcio o eventi sportivi, e la lista di chi lavora il primo maggio è infinita. „ Ti sfugge un concetto forse: ci sono giornate festive che sono nate per celebrare un evento sociale o una condizione sociale. In questa giornata è giusto fermarsi,riflettere,farsi sentire (in realtà bisognerebbe protestare ogni volta che c'è bisogno,ma per gli italiani farlo anche solo un giorno all'anno è un evento) Non puoi paragonare un cassiere o un addetto vendita ad un conducente di mezzo pubblico o ad un taxista. E sai perchè? Perchè questi stanno fornendo un servizio essenziale e HANNO SCELTO di farlo,e sono consapevoli di quello che ha scelto. Idem chi HA SCELTO di lavorare nella ristorazione,sa benissimo che in certi giorni si lavora Il cassiere,che invece subisce un CCNL ridicolo,NO. Così come è assurdo (e anche ridicolo,senza offesa) paragonare un cassiere ad uno che conduce la radio,a crozza...o a un cantante che si esibisce al concertone “ Rispettare i lavoratori non è, sempre secondo me, farli riposare il primo maggio ma riconoscergli la dignità che la nostra Costituzione richiede. E non è difficile, mi ripeto, basta pagarli il giusto con contratti giusti, cosa che in Italia sembra impossibile... „ E per ottenere questo cosa fai? digiti indignato su un forum di fotografia,mentre i commessi lavorano il primo maggio e in un certo senso legittimando il lavoro festivo senza regole perchè da quello che scrivi ormai sembra normale che si lavori le domeniche W l'Italia e gli italiani... “ mio figlio universitario sotto Natale si è pagato le vacanze lavorando nei weekend da Leroi Merlin, ecc ecc. Lo schifo è che il lavoro festivo, quello notturno (aggiungo anche gli straordinari) ormai non vengono più riconosciuti. „ Comunque per onestà intelluttuale bisogna dire che i CCNL del commercio prevedono maggiorazioni sia per il lavoro festivo,che per il lavoro notturno. Quindi non capisco esattamente cosa intendi quando dici che non sono riconosciuti,forse lo sono altre tipologie contrattuali (tipo stage ecc) Ps. comunque il lavoro nei festivi rimane l'ultimo dei problemi in questo momento. Siamo messi così di merda che quello ormai è diventato un piccolo problema. Quello che fa tristezza è vedere come ormai venga legittimato..anni fa la domenica era TUTTO chiuso,e la gente viveva lo stesso (e meglio),anzi vedere qualcosa di aperto era strano. Ora è l'esatto opposto,se non sei aperto pure a Natale si incazzano. La gente ha perso il contatto con la vita e quello che è davvero |
| inviato il 02 Maggio 2025 ore 10:51
Non sapevo di queste differenze Quindi il cameriere può lavorare e cazzi suoi, il cassiere no. É interessante questa divisione tra lavoratori, c'é una tabella per decidere che ha più diritto di stare a casa e dovrebbe protestare e invece chi ha lavori che non ha diritto a farlo? Se il ragionamento é quello allora vale lo stesso,i centri commerciali restano aperti se scelgi di fare il cassiere lo sai |
| inviato il 02 Maggio 2025 ore 11:16
“ Così come è assurdo (e anche ridicolo,senza offesa) paragonare un cassiere ad uno che conduce la radio,a crozza...o a un cantante che si esibisce al concertone „ Non mi riferivo agli 'artisti' ma a tutte quelle persone che lavorano dietro per la diretta tv, per il servizio d'ordine, per il catering ecc ecc, categoria di lavoratori di cui io faccio parte. “ Comunque per onestà intelluttuale bisogna dire che i CCNL del commercio prevedono maggiorazioni sia per il lavoro festivo,che per il lavoro notturno. Quindi non capisco esattamente cosa intendi quando dici che non sono riconosciuti,forse lo sono altre tipologie contrattuali „ Purtroppo questo valeva per i vecchi contratti. La maggior parte dei nuovi contratti (complici quelli integrativi siglati da certi sindacati) tende a forfettizzare queste maggiorazioni e quindi poi ogni festivo o notturno diventa dovuto. Parlo per quello che vedo nel CCNL radiotelevisivo, ma da quello che so nella ristorazione e nel commercio non è molto diverso... Capisco quando ti riferisci al Primo Maggio come data simbolo, ma credo sarebbe meglio se tutti lavorassero il primo maggio con una retribuzione e un contratto decorosi. |
| inviato il 02 Maggio 2025 ore 12:05
Il significato odierno del "primo maggio" è quello che i mezzi di comunicazione ed il potere vogliono dargli basta vedere quel giorno a che "personaggi"mettono il microfono in mano per raccontarci le solite balle, tipo i paladini della giustizia del lavoro che firmano contratti da 4 euro all'ora e dicono che bisogna essere contenti:" non avrai nulla e sarai felice". Siccome il significato del primo maggio si perde nella notte dei tempi ed ho paura di dimenticarmi qualcosa, ho trovato per gli interessati un articolo che riassume molto bene il tutto. interessante il punto dove parla dell'ordine degli Illuminati di Baviera, dove si notano dei parallellismi con scelte odierne di "illuminati" (massoni) dei giorni nostri. Una festa sovrapposta ad un'altra tipo il nostro Natale con il Mitralismo .... www.osservatore.ch/la-festa-del-primo-maggio_92473.html |
| inviato il 02 Maggio 2025 ore 14:23
Piatto ricco, mi ci ficco! Da dove cominciamo? Devo preparare un volantino, sui prossimi referendum... Per portare a battesimo un neonato LABORATORIO POLITICO... ma non mi interessa volare basso... Mi interessa il concetto di FELICITÀ, la percezione: ti consideri CLASSE DOMINANTE (hai accesso al pranzo di gala) o ESCLUSO? Da quanto tempo hai smesso di declinare il NOI e ti accontenti dell'IO (o al massimo pratichi il familismo amorale)? Sei un frustrato ODIATORE (impotente per definizione)? Ogni movimento, o sommovimento, non è mai univoco, privo di scorie, effetti collaterali e finanche paradossi. Bisogna (limitarsi a) valutare la direzione, (e) sopportare le sbandate, ché la strada è scivolosa. Sapendo che (la carne è debole), come la cacca, attira ogni genere di mosche che cercano solo un trampolino di lancio, un posto al sole. Quindi non possiamo attribuire le colpe alla POLITICA, al SINDACATO, perché siamo noi (dovremmo essere noi) a farli: sennò rientriamo nella categoria dei semplici ODIATORI di cui sopra, o, nella migliore delle ipotesi, dei GRILLI PARLANTI (non esenti da colpe). C'è il PROGRESSO e c'è lo SVILUPPO. C'è stato un fantasma (in giro prima per l'Europa, poi pel mondo) che ha portato benessere, sviluppo, progresso (anche) ai lavoratori (fino alla fine degli anni Settanta). E c'era anche il "terrorismo" che sparava alla gambe dei padroni. Lorsignori, in gran parte costretti alle "riforme" per paura delle "rivoluzioni" (e delle gambizzazioni), hanno abbozzato finché le masse di subalterni nel sud e nell'est del mondo ansiose di accedere alla loro fetta di torta non abbiano portato a raggiungere i "limiti dello sviluppo" (essendo che il Pianeta è uno solo, con spazi e risorse finiti). Lungi dal voler rinunciare quindi anche ad una solo delle loro ville, barche, fabbriche, o colonie su Marte, le élite hanno capito che c'era bisogno di una nuova "filosofia". Sono arrivati Thatcher, Reagan, Craxi, Wojtyla, Berlusconi. Il comunismo è morto e i comunisti hanno buttato il bambino (la giustizia sociale) insieme all'acqua sporca (la propensione al totalitarismo) ben lieti di partecipare senza più infingimenti alla grande abbuffata. Evviva il neoliberismo! Basta convincere gli ultimi di essere diventati (biblicamente) i primi, o quanto meno di poterlo diventare, hobbesianamente o darwinisticamente, in odio al prossimo (e di un capro espiatorio creato ad hoc, Goldstein, "negro, ebreo, comunista", islamico, migrante, novax, eccetera), e il gioco è fatto: otterrai un perfetto collaborazionista: il lavoratore ha perso, perde, diritti, perché è convinto (la società dello spettacolo gli fornisce i gingilli) di essere qualcuno, di non essere un escluso, beato lui! Non c'è più un NOI, ma solo un IO (che viene regolarmente spazzato via). L'uomo è diventato solo. Preda delle merci. E della Tecnica. Non farò più un volantino. È inutile. |
| inviato il 02 Maggio 2025 ore 15:31
“ Non sapevo di queste differenze Quindi il cameriere può lavorare e cazzi suoi, il cassiere no. É interessante questa divisione tra lavoratori, c'é una tabella per decidere che ha più diritto di stare a casa e dovrebbe protestare e invece chi ha lavori che non ha diritto a farlo? „ Vedo che hai proprio afferrato il concetto “ Se il ragionamento é quello allora vale lo stesso,i centri commerciali restano aperti se scelgi di fare il cassiere lo sai „ Sai che ci sono cassieri (o addetti vendita) che hanno firmato il contratto 20 anni fa,quando non erano previste aperture domenicali? E sai che se vuoi salire di livello alcune aziende ti ricattano dicendoti che se vuoi qualcosa devi prima dare la possibilità di lavorare nei festivi e quindi cambiare il contratto che avevi firmato? Mentre che io sappia da tempi immemori il cameriere o il capotreno lavora la domenica... |
| inviato il 02 Maggio 2025 ore 15:35
Ho solo letto quello che hai scritto tu | |

Metti la tua pubblicità su JuzaPhoto (info) |