user257478 | inviato il 22 Febbraio 2025 ore 17:15
Non ho letto tutto però ho visto l'andazzo 
Chissà perché la produzione industriale va a picco, fammi pensare × gli automi non comprano il pane , il divano, la macchina e non vanno mai in ferie. |
| inviato il 22 Febbraio 2025 ore 17:31
“ Poi onestamente non vedo cosa ci sia di disonorevole o poco gratificante a passare merce su un rullo F0rex.. é un lavoro come un altro.. utile come tanti altri.. come il netturbino.. o il carpentiere.. o l'ingegnere.. Anzi se vogliamo dirla tutta.. é più quest 'ultima cattegoria che ci ha portati alla disoccupazione dilagante.. non le prime tre.. Inoltre mia Moglie che passa merce sul rullo da 40 anni è una persona MERAVIGLIOSA.. INTELLIGENTISSIMA.. e se c'è ne fossero molte ma molte di più come Lei.. il mondo sarebbe un posto migliore... Non so se potrò dire altrettanto dei tuoi studenti.. vedremo.. „
Non ho mai detto nulla di tutto quello che hai appena affermato, sono strasicuro che tua moglie è una persona meravigliosa.
La mia affermazione era semplicemente riferita al fatto che vedo questi ragazzi crescere giorno dopo giorno ed acquisire sempre nuove competenze. Saprai bene che il vero successo formativo si realizza quando l'allievo supera il maestro, ed è quello che desidero per loro. Vederli eventualmente svolgere un lavoro distante dalle competenze che gli sto trasmettendo sarebbe per me un insuccesso personale, tutto qui.
Sul fatto che i progressi tecnologici derivati dall'ingegneria abbiano portato alla disoccupazione dilagante non commento neppure tale assurdità.
E ti ricordo che stai scrivendo un messaggio su un forum, su internet, attraverso un computer o uno smartphone. C'è quasi un secolo di ingegneria dietro tutto questo. |
| inviato il 22 Febbraio 2025 ore 17:54
Lo hai scritto tu che speri di non vederli a passare merci su un rullo... non io F0rex.. poi cosa intendessi tu non lo so.. ma cosa si capisce si..Come Maestro io sarei comunque orgoglioso , anche se diventassero operai onesti e brave persone... e immensamente di più di un grande ingegnere ma avido o con pochi scrupoli ..
Poi onestamente a tornare agli anni 80 quando non c'erano gli smartphone , ci metterei la firma immediatamente, anche senza ringiovanire... 
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| inviato il 22 Febbraio 2025 ore 17:55
Sicuramente un automa ne produce poca di economia circolare.. e l'operaio che ha sostituito ancora meno Luca.. |
| inviato il 22 Febbraio 2025 ore 17:58
A partire dalla meccanizzazione dell'agricoltura abbiamo visto molte innovazioni nelle tecnologie che hanno consentito di produrre beni necessari con sempre meno ore di lavoro. Cosa che non è affatto un male, tutt'altro. Il problema è sempre che poi molti restano senza lavoro e la situazione va gestita. Detto in altre parole bisognerebbe assimilare per benino il semplicissimo concetto che, occupati o disoccupati, tutti abbiamo bisogno di vivere dignitosamente. Ma pare che sia un'idea che fatica a farsi strada. |
| inviato il 22 Febbraio 2025 ore 18:08
Perché chi decide è sempre più avido e completamente scollegato (anche grazie alla chimica..)dalla realtà.. senza nessuna empatia o quasi .. Bisogna guardare programmi come Boss in incognito per trovare ancora un pó di umanità tra chi il lavoro lo fornisce.. e sono le famose mosche bianche purtroppo , quando invece dovrebbe essere la normalità ... |
| inviato il 22 Febbraio 2025 ore 19:17
Immagino quanta verità e poca roba costruita ci sia in “boss in incognito” …
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| inviato il 22 Febbraio 2025 ore 20:48
Molti vedono solo una parte del problema, ma è stato così anche nei tempi passati.
Alcuni vorrebbero ancora l'omino che accende la luce in strada. |
| inviato il 22 Febbraio 2025 ore 21:42
“ Molti vedono solo una parte del problema „
E l'altra parte quale sarebbe?
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| inviato il 22 Febbraio 2025 ore 21:48
Isaac Asimov sosteneva che l'automazione doveva liberare l'uomo dalla schiavitù dei lavori ripetitivi, e permettergli di fare altro, di pensare ad altro, di avere una vita migliore.
Ora: io ho lavorato, come magazziniere, 30 anni or sono, in un supermercato, e non lo rimpiango: un lavoro alienante, senza ferie, senza tutele, esposto a diversi rischi (hai mai rischiato di finire sotto ad un bancale di merce? Io si... non è piacevole. E tutto perchè si scaricava il camion tenendolo in discesa, e tu col trespalle a manina dovevi portar fuori mezza tonnellata di bancale di zucchero). E con la gente perennemente incattivita, sempre di corsa.
Ora: tu te la pigli con le casse automatiche che, pensi, han tolto il lavoro alla cassiera. Ci sta. Quel bellissimo lavoro di passare prodotti su un lettore laser. Almeno una volta battevano i tasti, ora nemmeno quello.
Immagino tu non userai MAI e poi MAI un bancomat, togliendo il pane di bocca ad un cassiere di banca, che prima faceva la bella vita distribuendo soldi dalla mattina alla sera. O, peggio ancora, non userai l'home banking, togliendo il pane anche ai produttori/progettisti/installatori di bancomat. Presumo non avrai il telepass, che il povero casellante aveva 5 figli da mantenere! E pensa a quello che gestiva il passaggio a livello, vivendo sempre lì accanto ai binari. Vita schifosa, ma aveva un lavoro!!!
Immagino non comprerai nulla online, che togli il lavoro alla piccola bottega locale.
Butta via il muletto, che così invece di avere un magazziniere con il patentino, ne dovrai tenere 5, ma senza. E pagarli una cifra onesta. Non lagnarti, però, se dovrai pagare 25€ un pacco di pasta.
Eh, ma vuoi mettere i bei vecchi tempi, quando qui era pieno di miniere, e la gente andava a guadagnarsi il pane scavando la lignite? Riapriamo quelle miniere (chiuse dagli anni '50 perchè la resa era calata, la domanda pure) e ridiamo lavoro a tutti quelli gettati in mezzo una strada quando la miniera chiuse i battenti.
Da quanto esiste il lavoro, Gios, è pieno di professioni nate e poi morte, iniziate e finite, spente del tutto o evolute in qualcos'altro.
Qui in Veneto c'è un cognome, Marangon, che adesso è un cognome, ma un tempo era una professione: il costruttore di carri, quello che aggiustava le ruote dei carri. Estinto. Però è stato sostituito dall'operaio specializzato, in fabbrica, che costruiva le auto.
Quante professioni di quand'eri bambino esistono ancora oggi?
Solo il prete e il chiromante (che siamo sempre nello stesso ambito) sopravvivono da quando l'uomo è diventato quello che è, oltre al contadino. Ma a quest'ultimo togli il trattore, che sennò te ne basta uno per coltivare dove prima lavoravano in 200. Ah, la bella vita delle mondine: ma si dai, svegliamoci, torniamo a fare quel bel lavoro sano di una volta.
Ora: con l'AI e tutto il resto, beh, poche saranno le attività a salvarsi. Quelle manuali innanzitutto. Non ce la vedo ChatGPT a sistemarmi lo sciacquone del water, come non ce li vedo i robot di Boston Dynamic mettersi a costruire pareti divisorie in cartongesso. Potrebbero farlo, probabilmente, ma un uomo costa molto meno.
Comunque, la prossima volta che vedrai una cassa automatica (la uso anch'io, che tanto c'è una cassiera addetta al controllo, quindi, no, non lascia a casa nessuno), prova a pensare a quanti posti di lavoro ci siamo bruciati con la tecnologia. E poi, vabbè, ci son sempre i mormoni, per quelli che proprio non la digeriscono. |
| inviato il 22 Febbraio 2025 ore 21:56
“ Poi onestamente a tornare agli anni 80 quando non c'erano gli smartphone , ci metterei la firma immediatamente, anche senza ringiovanire... ;-) „
Puoi farlo subito, eh. Basta che tu lo prenda, e lo butti fuori dalla finestra, senza andare a comprarne uno.
Ma pensa: se chiudessi le fabbriche di smartphone, quanta gente a casa! A loro non ci pensi?
Mi spiace, ma questi post nostalgici lasciano il tempo che trovano. Tutti a ricordare un passato idilliaco che in realtà non è mai esistito se non nella testa di chi a quel tempo aveva 20 anni, e ricorda solo quello, avendo dimenticato tutto il resto. Pure i miei nonni, a tarda età, han rimpianto il Ventennio. E ti credo: chi se la ricordava la fame? (cioè, se la ricordavano, o meglio, te la ricordavano se non volevi mangiare il collo di gallina) Chi si ricordava la guerra? Quello che si ricordavano era che erano giovani, forti, belli. Tutto il resto: dimenticato.
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| inviato il 22 Febbraio 2025 ore 21:57
Se leggo la produzione industriale va a picco per colpa dell'automazione non si dice tutta la verità.
Se produco un bene, questo bene ha una vita utile, se dura 2 anni ti lamenti che dura poco se dura 20 anni é normale che le persone lo compreranno meno volte. Non puoi produrre all'infinito.
Ti torna?
Oppure ogni 5 anni torniamo a cambiare macchina anche se buona e il mercato riparte. Ma sappiamo benissimo che il potere di acquisto è minore rispetto al passato.
Idem per tutti gli altri oggetti che abbiamo a casa.
Alla fine del 1800 si lavora 12 - 14 ore al giorno, oggi sono 8(non per tutti) e stiamo cercando di andare sui 6.
Il mondo del lavoro cambia.
A lavoro, da informatico ho gente che fa 8 ore di lavoro uguale ed è felice e altri che mi chiedono il cambio perché è una merda fare 8 ore di lavoro a fare le stesse cose ripetutamente.
In quei task ripetuti ben venga che ci sia un aiuto tecnologico. Le persone devono fare lavoro da umani a valore aggiunto non cose ripetute n mila volte.
Poi gli scenari apocalittici noi non li vedremo, troppo presto.
Poi uno che produce un bene(IA + robot) e non ha acquirenti(niente soldi) fallisce quindi è normale che cambieranno le logiche.
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| inviato il 22 Febbraio 2025 ore 21:59
“ Alcuni di loro faranno ingegneria, alcuni in ambito cybersecurity, altri lavoreranno con l'AI.
Non so se avranno successo da grandi, quello che spero per loro è di non trovarli seduti 8 ore a passare prodotti su un rullo. „
E a quelli che non sono abbastanza intelligenti per fare occuparsi di ingegneria o cybrrsecurity (che non vuol dire che le cassiere non sono intelligenti), o che non potranno studiare che cosa gli si fa fare? Bello il discorso utopico che tutti faranno lavori di concetto, la triste realtà è che molti non sono in grado o non gli piacciono (spesso è la stessa cosa). |
| inviato il 22 Febbraio 2025 ore 22:02
Diebu una volta si cercava di studiare di fare un lavoro, adesso vogliono fare gli influencer, forse qualcosa è andato storto, e i genitori hanno le proprie colpe. |
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