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Fine vita, in Toscana prima legge per il suicidio assistito


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avatarsenior
inviato il 12 Febbraio 2025 ore 21:17

Per questo il testamento biologico sarebbe da promuovere e diffondere.

avatarsenior
inviato il 12 Febbraio 2025 ore 21:57

Yes

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2025 ore 8:31

@LuigiGuarasci
Il mio e' un personalissimo pensiero riferito alla mia futura possibile condizione.
Mai mi permetterei di pensare che altri debbano pensarla come me.


Si la penso anche io così...

Il problema e qui si ritorna al mio messaggio iniziale, è che i partiti e la politica non lasciano spazio alla libertà di coscienza di ogni singolo cittadino nei confronti di questo argomento e in modo compatto dettano la linea da seguire che guarda caso tiene conto della salvaguardia di interessi o legami con i poteri che NON vogliono il suicidio assistito o con la loro morale che vogliono imporre come pensiero universale ad una intera Nazione...

Il caso Eluana Englaro vi dice nulla?

Da Enciclopedia Treccani alla voce Eluana Englaro si legge:

Studentessa italiana (Lecco 1970 - Udine 2009). La sua vicenda è inserita nel dibattito su testamento biologico ed eutanasia. Nel 1992, a seguito di un incidente stradale, è caduta in stato vegetativo permanente e irreversibile; la famiglia ha richiesto più volte, senza successo, di interrompere la nutrizione artificiale che la teneva in vita. Nel 2007 la Corte di cassazione ha autorizzato il giudice a sospendere il trattamento in presenza di due circostanze concorrenti: lo stato vegetativo irreversibile della paziente e l'accertamento che questa, se cosciente, non avrebbe prestato il proprio consenso alla continuazione dello stesso. Nel luglio del 2008 anche la Corte d'appello di Milano ha acconsentito alla sospensione, ma la Regione Lombardia ha rifiutato di indicare una struttura nella quale poter eseguire la sentenza (sostenendo che il personale sanitario sarebbe venuto meno ai propri obblighi professionali e di servizio). Nel novembre dello stesso anno la Corte di cassazione ha confermato la sentenza e nel febbraio 2009 E. è stata trasferita in una clinica di Udine (disponibile a interrompere l'alimentazione artificiale), dove è poi deceduta (9 febbraio 2009). Il caso E., che ha infiammato il dibattito sul testamento biologico (già vivo in Italia dopo le vicende di P. Welby e L. Coscioni), ha ispirato anche la pellicola di M. Bellocchio Bella addormentata (2012).

avatarjunior
inviato il 13 Febbraio 2025 ore 8:48

"Poveri illusi. E lo scrivo al PLURALE.
Anche adesso uno può suicidarsi liberamente, soprattutto se non da fastidio agli altri (tipo buttandosi sotto ad un treno che gli eredi dovrebbero pagare...). Basta trovare un modo non dannoso per gli altri."
*****************************
Purtroppo no, un tetraplegico che da vent'anni muove solo gli occhi non può sicuramente farlo, anche se lo desiderasse con tutto il suo cuore.

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2025 ore 11:30

Anche adesso uno può suicidarsi liberamente, soprattutto se non da fastidio agli altri (tipo buttandosi sotto ad un treno che gli eredi dovrebbero pagare...). Basta trovare un modo non dannoso per gli altri."


Mah, non so se avrei mai il coraggio di farlo, ma piuttosto che buttarmi sotto un treno e rischiare magari di star lì mezzo massacrato ma ancora vivo a soffrire come un cane anche solo per qualche minuto, o altri sistemi fai da te con simili inconvenienti preferirei ma di un bel po' essere aiutato da un medico che mi somministri prima un sedativo, poi un sonnifero e che poi mi faccia fermare il cuore quando non sono cosciente.

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2025 ore 12:12

Anche adesso uno può suicidarsi liberamente, soprattutto se non da fastidio agli altri (tipo buttandosi sotto ad un treno che gli eredi dovrebbero pagare...). Basta trovare un modo non dannoso per gli altri.


Se hai molte “colpe” da espiare potresti cospargerti con un bel po di benzina e fumarti una sigaretta. Magari di notte in un distributore di benzina chiuso.

avatarjunior
inviato il 13 Febbraio 2025 ore 15:50

la nuova legge riguarda il suicidio assistito o l'eutanasia? Le persone scambiano le due cose e si fa un sacco di confusione.

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2025 ore 17:34

www.altalex.com/documents/news/2025/02/13/fine-vita-toscana-suicidio-a

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2025 ore 18:30

la nuova legge riguarda il suicidio assistito o l'eutanasia? Le persone scambiano le due cose e si fa un sacco di confusione.


In entrambe c'è comunque la volontà del malato quindi in fondo cosa cambia?

Caso estremo della succitata Englaro dove ragionevolmente doveva essere staccata dalle macchine che la tenevano in vita (ma quale vita poi...) o no?


avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2025 ore 18:36

Quella e' eutanasia passiva, se non ricordo male.

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2025 ore 18:37

La malata, sempre se non ricordo male, non partecipo' alla scelta.
Decise il padre.

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2025 ore 18:42

La malata, sempre se non ricordo male, non partecipo' alla scelta.
Decise il padre.


Nel 2007 la Corte di cassazione ha autorizzato il giudice a sospendere il trattamento in presenza di due circostanze concorrenti: lo stato vegetativo irreversibile della paziente e l'accertamento che questa, se cosciente, non avrebbe prestato il proprio consenso alla continuazione dello stesso.

Un estratto sulle motivazioni della Corte di Cassazione e raccolte in seguito dalla Corte di Appello di Milano...

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2025 ore 18:45

Ricordavo bene.

avatarjunior
inviato il 13 Febbraio 2025 ore 19:35

In entrambe c'è comunque la volontà del malato quindi in fondo cosa cambia?

Caso estremo della succitata Englaro dove ragionevolmente doveva essere staccata dalle macchine che la tenevano in vita (ma quale vita poi...) o no?


cambia che il "tasto" (o bicchierino; io ho in mente la svizzera) lo schiacci te (o lo bevi autonomamente) e nessun altro può farlo al posto tuo, questo è suicidio assistito. Eutanasia c'è qualcuno che lo fa al posto tuo, cosciente o non cosciente. La differenza non è poca, proprio per il fatto che c'è di mezzo una seconda persona che potrebbe avere più o meno problemi a porre fine ad una vita.

Sfido chiunque a porre fine alla vita di una persona, cosciente e ancora suff. autonoma, con facilità (emotiva).

avatarsenior
inviato il 13 Febbraio 2025 ore 20:30

"Sfido chiunque a porre fine alla vita di una persona, cosciente e ancora suff. autonoma, con facilità (emotiva)"

Questa domanda racchiude tutto.
Se ci si pensa chi autorizza una legge così importante è sullo stesso piano di chi poi dovrà praticamente metterla in atto. E non sempre a livello psicologico è uguale immagino:
Un malato terminale per il quale si sceglie di non accanirsi è una prassi consolidata anche in Italia, con le cure palliative si accompagna una persona alla sua morte naturale che non è quindi causata.
Per una persona incosciente, in coma, con parametri vitali buoni si deve per forza fare una scelta attiva, qualcuno deve effettivamente e materialmente interrompere l'esistenza di qualcun'altro, non ci si può semplicemente limitare ad aspettare che la morte sopraggiunga naturalmente perché sarebbe come far morire di fame o di sete una persona.
Diverso ancora è il caso di persone tenute in vita da macchinari che forniscono ossigeno o circolazione.
Qui basterebbe letteralmente staccare la spina per portare alla morte naturale in pochi attimi.
Ma anche qui chi lo fa deve avere una compassione ed un coraggio sostenuti da una forza mentale fuori dal comune. Lo stai facendo effettivamente ad insaputa del paziente.
Poi ci sono i malati coscienti, la SLA è il primo caso che mi viene in mente. Li sei prigioniero di un corpo che non risponde a nessun comando, come fai ad essere attivo nella tua scelta? Devi per forza farti aiutare da qualcuno. Queste persone a volte possono solo comunicare sbattendo le palpebre.
Qui è diverso ancora per chi porta il suo aiuto.
Avere davanti una persona che ti autorizza credo non sia lo stesso che far decidere un parente o una commissione.
Non che sia facile per carità, ma non è la stessa cosa che farlo senza la cosciente richiesta di qualcuno.
Anche il testamento biologico non credo sia tanto forte come il sostegno diretto che il medico riceve dal paziente in questo finale atto di pietà.
In ogni caso chi lo farà sarà una specie di eroe, passatemi il termine, per quanto mi riguarda.

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