| inviato il 23 Ottobre 2024 ore 0:06
Mi autocorreggo, scattare a pellicola un senso ancora ce l'ha: se vuoi lasciare ai posteri le tue immagini perchè non scommetterei un soldo bucato che tra 30-50 anni il 99% dei file che oggi abbiamo sui propri PC e cloud sarà ancora integro e leggibile. |
| inviato il 23 Ottobre 2024 ore 0:09
“ Quindi alla fine parliamo di un processo che, fatto seriamente per arrivare a una stampa, si è ibridizzato prendendo il meglio dei mondi analogici e digitali. „ Ni ... il dgt ha semplificato la realizzazione di negativi di grande formato, PER LA STAMPA A CONTATTO (come le Antiche Tecniche) ... ma si faceva anche prima con internegativi ... “ Se invece opti per l'analogico per poi scansionare i negativi e usarli prevalentemente su Instagram stai facendo una operazione con molto poco senso. Ed è questo il motivo per cui tra poco metterò in vendita lo scanner per pellicole plustek 7200 che a casa prende polvere. „ Chi scannerizza nn lo fa solo o prevalentemente per postarle su X o in generale sui social. Ci sono tante motivazioni che portano alla scansione. Per quanto riguarda il Plustek ... boh ... ti auguro di venderlo bene. |
| inviato il 23 Ottobre 2024 ore 0:16
Non volevo generalizzare. Mi riferivo a chi, come nel post iniziale, ostenta sui social con fare snobistico il suo ritorno alla fotografia analogica. Quelli a cui tu ti riferisci non credo li trovi in massa nei social a postare i risultati delle loro scansioni |
| inviato il 23 Ottobre 2024 ore 0:28
Schyter guarda che se c'è uno che ama il vecchiume sono io (infatti adoro il tuo lavoro ed i tuoi post e non solo i tuoi) Ma uno che allestisce una camera oscura nel cesso di uno stadio e sviluppa e scannerizza delle pellicole per postarle sui social mi sembra solo un FURBONE a caccia di gonzi che lo fanno ricco... Un abbraccio |
| inviato il 23 Ottobre 2024 ore 0:30
“ Mi riferivo a chi, come nel post iniziale, ostenta sui social con fare snobistico il suo ritorno alla fotografia analogica. „ Un po' come quelli che prendono una Leica M11 e dicono di averla presa per i risultati finali |
| inviato il 23 Ottobre 2024 ore 0:32
“ Ma uno che allestisce una camera oscura nel cesso di uno stadio e sviluppa e scannerizza delle pellicole per postarle sui social mi sembra solo un FURBONE a caccia di gonzi che lo fanno ricco... „ Non so ... probabilmente è così. Pensandoci bene, se la mia squadra del cuore mi offrisse la stessa possibilità, mi sa tanto che lo farei anch'io ... deve essere una figata ... Essere a bordo campo a San Siro con Zenit 19, Tair 300 scattare e sviluppare nei bagni e scannare direttamente dalla pancia dello stadio ... |
| inviato il 23 Ottobre 2024 ore 0:37
Se me lo chiedesse l'Inter ... anche io non potrei dire di no |
| inviato il 23 Ottobre 2024 ore 0:40
idem |
| inviato il 23 Ottobre 2024 ore 1:22
“ Se invece opti per l'analogico per poi scansionare i negativi e usarli prevalentemente su Instagram stai facendo una operazione con molto poco senso. Ed è questo il motivo per cui tra poco metterò in vendita lo scanner per pellicole plustek 7200 che a casa prende polvere. „ Ora non farne un drama. E non generalizzare, chi scatta a pellicola spesso è forse più interessato al processo, nel senso ampio di esperienza, che al risultato, ma forse non se ne rende conto. |
| inviato il 23 Ottobre 2024 ore 10:32
Quindi alla fine parliamo di un processo che, fatto seriamente per arrivare a una stampa, si è ibridizzato prendendo il meglio dei mondi analogici e digitali. ********** ********** E può essere una cosa buona e giusta, ma il punto è, a mio modesto avviso, che la catena "analogica" è piena non tanto di difficoltà quanto piuttosto di limiti oggettivi che fanno parte del tutto... eliminarli ricorrendo all'ibridazione può anche migliorare il risultato finale, non ne sono del tutto sicuro ma diamolo per possibile, ma finisce per alterarne l'essenza. Lasciando da parte il negativo e venendo al mio campo di utilizzo, la proiezione, mi spiegate che senso avrebbe seguire il "metodo Salgado", ossia: fotografare in diapositiva, proiettarla, rifotografarla in digitale, elaborarla... aprendone le ombre per esempio, e poi proiettare il file digitale così ottenuto? Tralasciando la inevitabile perdita di qualità il principio è proprio sbagliato all'origine, perché se io adopero un materiale molto contrastato di suo, è inevitabile che io ne riabbia dei neri particolarmente profondi proprio perché è la caratteristica precipua di quei materiali (tralaltro è il motivo per cui adoro la Velvia), cosa otterrei alterandone le caratteristiche salienti se non uno svilimento delle stesse? Certo qualcuno potrebbe dire che in questo modo una proiezione digitale assumerebbe una carattetistica più, come dire, "chimica", e questo potrebbe essere pure vero... ma di certo non sarebbe come ritrovare quei neri, e soprattutto quelle ombre, che sono proprie della Velvia! Insomma eliminerei un presunto difetto che però, nella realtà, è una caratteristica ben precisa... a mio modesto avviso sarebbe un po' come gettare il neonato insieme con l'acqua sporca! |
| inviato il 23 Ottobre 2024 ore 11:20
Faccio fatica a capire, si scatta su pellicola per quel particolare "timbro", si scansiona il fotogramma, lo si postproduce per "migliorarlo", togliendo i difetti e superando i limiti insiti nel materiale scelto. Alla fine, non è che ........ e neppure! |
| inviato il 23 Ottobre 2024 ore 11:26
“ La fotografia è una stampa : tutto quello che c'è prima (sviluppo, ingranditore, ecct ecct), scrivere che hai rischiato la vita per scattare quella foto, scrivere che la hai scattata in analogico, scrivere che hai usato un banco ottico, scrivere che hai usato un foro stenopeico è soltanto un tentativo puerile di abbellire una foto normale. La cosa importante è solo il risultato finale, non come è stato conseguito. „ Totalmente d'accordo. |
| inviato il 23 Ottobre 2024 ore 11:29
A me, guardando le foto, viene spontanea una domanda (da non frequentatore di stadi): ma in Italia si trova uno stadio con dei bagni così puliti? E poi scusate, ma questo scatta in analogico, sviluppa nel bagno dello stadio e poi scannerizza il negativo con una macchina fotografica digitale? Cui prodest???? |
| inviato il 23 Ottobre 2024 ore 11:35
“ E poi scusate, ma questo scatta in analogico, sviluppa nel bagno dello stadio e poi scannerizza il negativo con una macchina fotografica digitale? Cui prodest???? „ Prodest a lui: nel nostro piccolo stiamo commentando (=amplificando l'importanza) la faccenda già da tre pagine. |
| inviato il 23 Ottobre 2024 ore 12:14
E poi scusate, ma questo scatta in analogico, sviluppa nel bagno dello stadio e poi scannerizza il negativo con una macchina fotografica digitale? Cui prodest???? ********** ********* Epperò, sviluppa il C41nel bagno dello stadio... ma questo è il Genio della Lampada, solo lui, o Emiliano lo Sciocco... ma solo dopo l'incontro col luccio, potrebbe riuscire in una simile impresa! Per cui si: a chi e a cosa serve un discorso del genere? |
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