| inviato il 13 Ottobre 2024 ore 21:51
Ah! Dimenticavo...lo schermo è 27 pollici ma mi sembra molto piccolo....troppo! |
| inviato il 13 Ottobre 2024 ore 23:14
Ora comincia il foliage autunnale e le sfumature dei colori, le luci e il "realismo" dell'immagine si apprezzano senz'altro meglio su un buon monitor fotografico che non con quello di un comune smartphone. Le foto in b/n del giapponese Hosoe che recentemente ha postato @Matteogroppi mi piacerebbe vederle stampate in una mostra. Intendo dire che il mezzo di fruizione conta. Allo stesso tempo e' altresi vero che l'essenza della foto non cambia. Come si dice...un colpo al cerchio e uno alla botte. |
| inviato il 14 Ottobre 2024 ore 0:07
io ho un opinione da anni : stampa grande = foto belle. Piu' la stampa è grande piu' il fruitore sara' propenso a vedere la foto bella. Per cui penso che sostanzialmente la stessa foto sara' recepita in modo diversa rispetto alle dimensioni e al supporto utilizzato : la foto stampata grande sara' piu' bella di quella media, che sara' piu' bella di quella piccola, che sara' piu' bella di quella vista su uno schermo grande, che sara' piu' bella di quella vista su un iPad che sara' piu' bella di quella vista da uno smartphone. Mi ricordo perfettamente una delle poche mostre di A. Adams in Italia, dove la maggior parte dei visitatori rimasero delusi del formato piccolo ( stampa della lastra in formato 1:1). Per cui io amplierei il concetto non solo sullo smartphone ma sulla percezione che ha il fruitore rispetto le dimensioni. PS: è ovvio che una foto banale rimane sempre banale, che un gattino rimane insignificante praticamente sempre, come un tramonto , come la fioritura a castagneto Carducci , come le foto di cascate con tempo lungo, come quelle dell'aurora boreale ecct ecct. Questo purtroppo è il linguaggio povero della maggior parte dei fotoamatori, che non cambia se il supporto utilizzato sara' una stampa enorme o uno smartphone, perche' arriverà' sempre fino a un certo punto senza mai "sfondare" nel contenuto. |
| inviato il 14 Ottobre 2024 ore 8:29
Insomma cartellonistica stradale. Messaggio e dimensioni. Spero stiate scherzando. Buona parte della fotografia del passato e stata pensata e realizzata per essere stampata in piccolo formato Ha diritto di esistere esattamente come la proiezione di diapositive. |
user259808 | inviato il 14 Ottobre 2024 ore 8:33
@Lastprince Complimenti per il trollaggio A partire dai generi fotografici... I gattini? È una battaglia ormai persa, fattene una ragione: i gattini vincono sempre I cartelloni stradali... Certo, guardare una foto da 200m su un'auto in corsa è persino peggio che guardarla sul cellulare. Insomma, un bel concentrato di luoghi comuni |
| inviato il 14 Ottobre 2024 ore 8:40
“ Buona parte della fotografia del passato e stata pensata e realizzata per essere stampata in piccolo formato „ C'è stato un momento dove la fotografia quotata aveva dimensioni molto importanti, i famosi fotografi tedeschi si rifacevano a una specifica pittura tra cui quella fiamminga che aveva dimensioni monumentali E per un periodo è andata molto di "moda" foto grande= grande valore e questo si è un po' riversato su altri svuotando però il concetto della scelta originale delle dimensioni importanti. |
| inviato il 14 Ottobre 2024 ore 8:44
Se penso che in rete, su YouTube, c'è qualche fotografo che sostiene che in IG si possono distinguere le foto fatte da una FF da quelle scattate con un APSC o M4/3 ... Inoltre su IG ho visto, da cellulare, delle foto che sembravano stupende, poi le ho viste, da pc, ripubblicate qui in Juza in alta qualità (fatte con un'ammiraglia) e ... |
| inviato il 14 Ottobre 2024 ore 10:38
Da sempre ho stampato e stampo, da me sia in analogico con ingranditore, che in digitale. Nei primi tempi, appena iniziavo, la stampa grande, come dice @Lastprince, effettivamente sembrava fare più presa, emozionava di più: era un momento iniziale che considero immaturo, quasi un passaggio adolescenziale. Oggi ritengo che le caratteristiche di una foto si vedano bene nel 30x40. Stampe enormi ad esempio di Salgado con Genesis non aggiungono di più. Tuttavia, un formato medio e soprattutto la dvgtampa, esaltano certi tipi di generi fotografici. Ma basta un 30x40. A volte mi sono divertito a stampare qualche foto di paesaggio presa qui su Juza con sufficiente qualita; ma mi sono accorto di errori, di imperfezioni che col cellulare non apprezzavo. Certo, mi sto ripetendo, ma mi riferisco ad alcuni generi fotografici. Solo per aggiungere che io ho difficoltà a valutare appieno, completamente una foto se non è addirittura stampata. La retrooroiezione degli schermi esalta un po' tutto. |
| inviato il 14 Ottobre 2024 ore 10:49
comunque c'è un po' di confusione perchè si è parlato di impoverimento di linguaggio. Ora il linguaggio è l'insieme di regole che permettono di comunicare e non è legato alla fotografia in se ma all'immagine in generale. Quindi senza MESSAGGIO -> CODICE -> CANALE la comunicazione non può avere luogo. Il messaggio è quello che il fotografo vuole dire, usa un codice che deve essere comprensibile per farlo e che dipende anche dal canale di utilizzo. Il canale può essere benissimo instagram come una serie di polaroid, è una scelta precisa con cui si dovrebbe scegliere anche una tipologia di pubblico di riferimento. Il vedere il dettaglio delle ali di una farfalla rende più chiaro il messaggio? potrebbe se il canale è una rivista scientifica e si parla di quella specifica farfalla e delle sue caratteristiche. La sceta dei colori è più importante del dettaglio fine? be se si vuole fare una stampa da arredamento quello che conta è che sia gradevole e si armonizzi con il resto della stanza, quello che interessa probabilmente è solo comunicare quiete perchè appendo lo scatto in una camera da letto. Che la visione in grande faciliti la visione di certe imperfezioni rispetto al piccolo è indubbio, ma non è una questione di linguaggio ma di foto fatta bene o no |
| inviato il 14 Ottobre 2024 ore 12:03
Salt non sto scherzando per niente. Ma non è il mio punto di vista. É il punto di vista del fotoamatore che viene influenzato più dalla dimensione della foto che dal contenuto. Già il fatto che esista questa discussione è la dimostrazione di quello che ho appena detto. L'autore del post si chiede perché vengano mortificate le foto guardandole spesso su un supporto piccolo come uno smartphone. Ma se non ci vuoi credere, vai come me ieri alla fotografia etica di Lodi e vedrai queste orde di fotoamatori ( rigorosamente con tutta la attrezzatura addosso… macchine, treppiedi, zaini) esaltare foto di grandi dimensioni e quasi non guardare quelle piccole. |
| inviato il 14 Ottobre 2024 ore 13:03
Comunque, queste sono seghe mentali da boomer. La nuova comunicazione non avviene piu "parlando" ma attraverso scambio di messaggi,meme, immagini e video. Le nuove generazioni usano la fotografia, ma lo fanno attraverso lo strumento "connesso". Il cellulare appunto. E' un fiume di immagini di servizio, ma anche di vere fotografie, che scorre incessante sotto ai nostri occhi. Probabilmente non le sappiamo decodificare. |
| inviato il 14 Ottobre 2024 ore 13:30
@ Matteo, esatto; è proprio quello che intendevo dire, proprio perché la fotografia ha molteplici scopi. Poi si arriva al paradosso citato da @Lastprince che ovviamente si commenta da solo |
| inviato il 14 Ottobre 2024 ore 14:15
Quindi tornando al punto iniziale molto spesso la visione da cellulare non può impoverire il linguaggio perchè in molte foto non c'è questa differenza tra il messaggio percepito tra le visualizzazioni, non vorrei fare esempi di altri perchè è comunque poco carino quindi cito una mia foto www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=513851 Cambia così tanto a livello di concetto? per me no |
| inviato il 14 Ottobre 2024 ore 14:37
Credo che i ragazzi di oggi "usino" la fotografia semplicemente in modo diverso dagli overXX, semplicemente percchè hanno a disposizione mezzi diversi che permettono cose diverse. I miei nonni si mandavano una cartolina per dirsi sto bene, io prima facevo una telefonata, poi mandavo un sms, poi un wapp, ora una foto. Credo che il mezzo fotografia si sia evoluto e ora abbia molteplici funzioni, fini. C'è la foto scattata al volo col cellulare, la foto fatta con la reflex, ed entrambe possono venire usate (ognuna coi suoi limiti) per tnati scopi, essere guardata sul cellulare o stampata stile cartellone (chiaro che in questo caso la differenza di qualità c'è dipende dal mezzo). Fotografo per divertimento i "miei" ragazzi sportivi e vedo che uso fanno delle foto. Tipicamente ne vogliono qualcuna subito, così com'è venuta, al volo da condividere sui social immediatamente, poi aspettano qualche giorno e si scaricano quelle venute meglio e aggiustate, e magari se le stampano e se le tengono con più cura. |
user207727 | inviato il 14 Ottobre 2024 ore 15:33
Secondo me è sbagliato farne una questione di contenuto. Il contenuto è ovvio che non dipende dal supporto che usi per vedere la foto, ammesso di riuscire a cogliere dettagli e sfumature che a volte non sono immediatamente comprensibili, ma la maggior parte delle foto che vengono apprezzate sono semplicemente belle foto. Io non commento mai una foto dal cellulare, perché non sono in grado di andare oltre al contenuto e rischierei di comprendere male la forma e realizzazione. Il contenuto non è tutto. Non stiamo parlando di grandi autori che stampano in mostre, ma di fotoamatori che pubblicano su un forum facendo vedere quanto è bellina e fatta bene la loro foto. |
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