| inviato il 13 Ottobre 2024 ore 10:26
“ Vero. Oltre che per strada, anche e soprattutto nei musei, nelle chiese o altri luoghi pubblici, se fotografi con smartphone non dice niente nessuno, se ti vedono con la reflex o ML più facile che ti facciano storie. „ Mai accaduto, giro tanto per città d'arte, musei, mostre, mostre mercato e nessuno mi ha mai detto niente...il massimo che è successo è che nelle mostre mercato quelli degli stand mi hanno chiesto le foto così da poterle utilizzare sui loro social...certo se ti metti a fare foto dove è vietato o se ti "apparecchi" con treppiedi e attrezzatura è normale che ti vengano a rompere le scatole, ma li te la vai a cercare. |
| inviato il 13 Ottobre 2024 ore 10:36
Si ma invece col telefono chiunque scatta anche dove é vietato. Non che me ne freghi, se é vietato non scatto non mi interessa...ma é emblematico del fatto che il cellulare é completamente sdoganato e non viene neanche, inconsciamente, assimilato ad un apparecchio fotografico. Sebbene faccia foto.... |
| inviato il 13 Ottobre 2024 ore 10:39
Come sempre succede, tante parole, tante visioni, tante teste che pensano di essere un mondo. Poi nel pratico di ogni discorso è la storia che si ripete in una nuova variante. Alla fine però resta un dato di fatto, sempre più gente scatta con facilità e di conseguenza perde di vista il lato passione senza però ammetterlo. Un appassionato di fotografia scatta con tutto, di tutto, e con quello che gli pare per arrivare ad una immagine come risultato finale. Il mercato non è la riflessione della passione di un fotografo, ma è quello che i brand mettono a caro prezzo a disposizione di tutti. Il vero obiettivo dei brand non è la fotografia legata alla passione, ma la passione alle vendite e relativi guadagni dalle attrezzature fotografiche. Per chi non ama studiare la storia, faccio presente che la fotografia istantanea risale come primi scatti al 1948 e il brand era Polaroid. Per chi vuole una sintesi della fotografia istantanea ecco un link che in poche frasi fa capire tutto in modo molto sintetico. www.lomography.it/magazine/323338-timeline-a-quick-history-of-instant- Concludendo: la storia si ripete, i cellulari di oggi erano le polaroid degli anni 40 in poi, fino ad oggi che stanno rinascendo come gioco fra i giovani in tutto il mondo. Quindi a livello di parole, la questione è abbastanza semplice, basta capire l'evoluzione della specie. Ora rimane il lato pratico, in quanti veramente sanno fotografare sapendo usare materiali diversi? In quanti se un brand sposta un tasto su una fotocamera si lamenta, ma poi impara ad usarlo? In quanti non cambiano brand per la comodità e non per la convinzione che sia quello giusto per loro? In quanti fotografano senza porsi un obiettivo, un progetto, ma scattano perchè vedono qualcosa che gli piace e basta? Insomma, dopo tante parole, la verità è una sola, un appassionato o anche un professionista non vale per quel che si dice, ma per quello che fa. Buona luce a tutti, anche ai mercanti in fiera e ai dattilografi... |
| inviato il 13 Ottobre 2024 ore 10:49
“ Si ma invece col telefono chiunque scatta anche dove é vietato. Non che me ne freghi, se é vietato non scatto non mi interessa...ma é emblematico del fatto che il cellulare é completamente sdoganato e non viene neanche, inconsciamente, assimilato ad un apparecchio fotografico. Sebbene faccia foto.... „ Non è il cellulare ad essere sdoganato, ma la male-educazione di chi lo usa. Come sempre a dare la colpa ad un oggetto e non a chi lo usa, così si fa solo confusione e si giustificano i male-educati. |
user259808 | inviato il 13 Ottobre 2024 ore 10:51
Lo smartphone non potrà mai arrivare alla qualità di una fotocamera seria, e non è cmq adatto per tutta una serie di foto. Il problema è che oggi la maggior parte delle persone guarda le foto sui social da cellulare (molti non hanno neanche un laptop, schermi seri neanche a parlarne). Tra la gestione di merda delle foto dei social (primo fra tutti IG) e i display minuscoli degli smartphone, chi guarda le nostre foto spesso non riesce davvero ad apprezzarne la maggiore qualità. |
| inviato il 13 Ottobre 2024 ore 11:11
paragonare il cellulare alla polaroid? fino ad un certo punto, le istantanee polaroid erano soprattutto ritratti. Ma supponendo che ritraevi una alluvione sotto casa tua e la volevi far vedere all'amica in Spagna... dovevi prendere busta, francobollo, recarti in posta... Oggi condividi in un minuto e magari in video. |
| inviato il 13 Ottobre 2024 ore 11:11
“ Si ma invece col telefono chiunque scatta anche dove é vietato. Non che me ne freghi, se é vietato non scatto non mi interessa...ma é emblematico del fatto che il cellulare é completamente sdoganato e non viene neanche, inconsciamente, assimilato ad un apparecchio fotografico. Sebbene faccia foto.... „ Dipende dove vai, sono stato in mostre dove la fotografia era vietata e appena prendevi in mano il telefono compariva dal nulla qualcuno che ti ricordava che era vietato fare foto, se poi ti beccavano a farle ti facevano proprio uscire...certo dipende dal grado di controllo, che poi i musei/mostre dove è vietato fotografare si contano sulla punta delle dita...io penso più che altro che in molti musei è vietato fare foto con attrezzature professionali (i musei vaticani tanto per dirne uno), quindi una grossa reflex/ML con un obiettivo "importante" (inteso come dimensioni) puzza di attrezzatura professionale...io per dire quando sto per musei monto il 24 stm e la mia T1i diventa immediatamente meno interessante di uno smartphone top di gamma. |
| inviato il 13 Ottobre 2024 ore 11:20
Oggi i fotoamatori possiedono tanta di quella attrezzatura, e spesso anche di qualità, da non giustificare il continuo cambio, inoltre molti si rivolgono al mercato dell'usato dove il materiale abbonda e si possono risparmiare molti, molti soldi. Anche questi fattori incidono e non poco sulla crisi del mercato fotografico. Per i produttori sono finiti i tempi d'oro dove bastava aumentare la risoluzione dei sensori di 2 Mpx o aggiungere due punti in più di messa a fuoco per avere le file davanti ai negozi di gente che doveva cambiare a tutti i costi macchina. Parliamoci chiaro, per un amatore anche attrezzature di 10 o 20 anni fa sono più che sufficienti nel 99% delle situazioni, e con una passata dei file con i moderni software, i risultati sono indistinguibili da quelli di macchine moderne. |
| inviato il 13 Ottobre 2024 ore 11:27
É Così la motivazione puramente tecnica per il cambio non esiste più da un po' per una frazione enorme di amatori (me compreso) perché si é raggiunto un certo plateau su alcuni settori chiave tipo banalmente la qualità dei sensori. Da qualche anno ovviamente c'è stato un boost di vendite perché tanta gente si é rifatta i corredi passando a ML. Però voglio vedere quando ormai chiunque avrà in mano macchine del livello di una ML anche di qualche anno fa, chi le cambia più ? Fanno macchine e lenti troppo buone, avranno un amaro risveglio |
| inviato il 13 Ottobre 2024 ore 12:03
“ Questo siamo noi fotoamatori oggi. „ ma pure negli anni 70 e 80... l'unica differenza che il resto delle persone usava le compattine ed oggi giustamente usa lo smartphone che le ha sostituite in modo egregio. al 99% della gente fregava un c'azzo della fotografia, allora come oggi. |
| inviato il 13 Ottobre 2024 ore 12:13
Per quanto mi riguarda, la fotocamera la uso solamente per caccia fotografica naturalistica, quindi corpo più zoom 600mm. Unisco l'hobby della fotografia con la passione di stare in mezzo alla natura e poter vedere qualche animale selvatico. Possiedo anche un obiettivo standard, usato una volta in un anno. Per il resto uso lo smartphone. |
| inviato il 13 Ottobre 2024 ore 12:14
In questi giorni sono stato in giro per Zurigo, ho visto tanti giovanissimi con ml/reflex ( 18-25 anni), pochissimi over 30 con fotocamere, da 50 a salire con varie fotocamere reflex ed ml, io giravo con d810 e iPhone 15 pro max, nessuno era preoccupato di essere ripreso anzi più di una ragazza mi ha fermato per essere fotografata. Ovviamente il 90% scattava con smartphone, io ricordo i Giapponesi sempre con fotocamere, ecco ho visto gruppi solo con smartphone. La crisi è dovuta anche al fatto che da ormai 10/15 anni ma anche di più, la fotocamera fa le stesse identiche foto, chi compra/va il nuovissimo modello ad ogni uscita è quasi estinto. La fotografia è più viva che mai. Aggiungo che per l'uso social la qualità dello smartphone è già troppa, quando c'è luce la differenza con fotocamera e obiettivo serio è ormai poca. |
| inviato il 13 Ottobre 2024 ore 12:54
“ paragonare il cellulare alla polaroid? fino ad un certo punto, le istantanee polaroid erano soprattutto ritratti. Ma supponendo che ritraevi una alluvione sotto casa tua e la volevi far vedere all'amica in Spagna... dovevi prendere busta, francobollo, recarti in posta... Oggi condividi in un minuto e magari in video. „ Non era un paragone, era un riferimento storico da dove partire, difatti poi qualcuno l'ha capito ed ha parlato di compatte. |
| inviato il 13 Ottobre 2024 ore 13:00
riferimento storico o meno ne hai fatto un parallelo quindi un confronto, quindi un paragone. Poi le cose si possono vedere in mille modi, come dice Franz (Ale e Franz) la mosca non è un'esca, è un insetto.  |
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