| inviato il 13 Agosto 2024 ore 18:38
Questo tiramisu' ha l'aria piuttosto minacciosa... chissa perche mi ricorda HAL di 2001 odissea nello spazio. sara' per quei cucchiaini protesi come le braccia robotiche delle navicelle del film... vassapere. Comunque me lo mangerei volentieri |
| inviato il 13 Agosto 2024 ore 19:28
La vera regola è dimenticare le regole. Avete mai provato a fare il tiramisù con una buona ricotta al posto del mascarpone? |
| inviato il 13 Agosto 2024 ore 19:34
Io uso la schiuma da barba aromatizzata al dentifricio |
| inviato il 13 Agosto 2024 ore 19:43
Io sono migliorato ascoltando i consigli e scattando dove vivo. Ti aiuta ad allenare l'occhio a vedere lo scatto in un posto che conosci ed è più difficile vederlo. |
| inviato il 13 Agosto 2024 ore 19:46
Ok, ok, dai, aggiungiamo dei coperti, ma il tiramisù di Rombro se lo mangia lui Cmq Massimo ha ragione! |
| inviato il 13 Agosto 2024 ore 21:20
Infatti sono tutti capaci a viaggiare e a scattare in posti pazzeschi dove altri hanno già fatto ottimi scatti. Ma invece provate a scattare dove vivete e a cercate lo scatto dove non lo avete mai visto, magari immaginandolo e aspettando la luce giusta. Vedrete che quando farete un viaggio avrete una marcia in più, ed andando in posti frequentati vedrete scatti che nessuno ha mai visto. |
| inviato il 13 Agosto 2024 ore 22:24
Pensa che i miei still life li faccio in casa con oggetti d'uso comune. Però hai ragione: l'anno scorso sono stata a Parigi una sola settimana e ho fatto buone foto |
| inviato il 14 Agosto 2024 ore 8:48
Infatti lo scopo era parlare della relazione che c' è tra l'uomo e le macchine. |
| inviato il 14 Agosto 2024 ore 8:50
Sì, certamente al di là del momento colto, della luce e della compo, per fare una foto significativa occorre avere qualcosa da comunicare. Credo che sia un altro valido suggerimento per Roby82 |
| inviato il 14 Agosto 2024 ore 9:08
anche io suggerirei Figure di Falcinelli che poi dall' Arte e percezione visiva di Arnheim tira fuori quelle 3 o 4 cose (non saprei il numero esatto) che possono servire al fotografo e le spiega in termini molto divulgativi, aggiungendo poi altro tratto dalla storia dell'arte. Guardare ai grandi fotografi o pittori penso che ci serva ad assumere informazioni che poi immagazziniamo nel subconscio, male non può fare. A volte può essere un esercizio risolto come dice Matteo ma altre può essere un esercizio da risolvere, del tipo provo a ricreare una luce caravaggesca, provo a rifare una natura morta ecc ecc che, a guardare bene è la parte tecnica dell'esercizio dell'uovo descritto da Matteo. Dopodiché viene la parte del senso della foto, che forse è la più complessa. Cercare di dare un senso. |
| inviato il 14 Agosto 2024 ore 10:51
“ Secondo me l'occhio lo si può anche sollecitare con lo studio e l'impegno, ma se manca quel qualcosa di innato, che riesco a definire solamente con più parole come “ istinto, estro, buongusto, senso estetico…. “, si rischia di rifare solo le foto degli altri. „ “ sono tutti capaci a viaggiare e a scattare in posti pazzeschi dove altri hanno già fatto ottimi scatti. Ma invece provate a scattare dove vivete e a cercate lo scatto dove non lo avete mai visto „ Da modesto praticante questa passione, sono d'accordo con queste riflessioni. |
| inviato il 14 Agosto 2024 ore 11:41
Sono d'accordo con pixel, un po' bisogna avere il dono e un bisogna addestrarlo. |
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