| inviato il 05 Agosto 2024 ore 9:32
Concordo con Doriano Ciardo per ambiti professionali, per usi privati le "variazioni" sul tema non mi dispiacciono, specie se luce ambiente. www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=3899443 Ripeto, in ambito professionale specie nella moda il "tutto a fuoco" è la regola, ma stabilire un diaframma minimo forse non è neanche corretto, perché poi dipende anche da tanti altri fattori, distanza dal soggetto, sistema usato (FF, aps-c, m4/3), quantità di luce, focale....... sistema m4/3, focale equivalente 120mm, pdc equivalente f7 www.juzaphoto.com/galleria.php?l=it&t=2458320 |
| inviato il 05 Agosto 2024 ore 10:00
Il diaframma molto aperto nel ritratto si usa (usava), principalmente per due motivi, ovvero nel caso di fotografia con poca luce, oppure per rendere meno leggibile uno sfondo con elementi di disturbo. Oggi quasi sempre chi fotografa a tutta apertura lo fa per ottenere l'effetto wow, perché lo sfocatone è qualcosa che colpisce a prima vista lo spettatore, è un "cattura like". In questo tipo di foto, si rischia che il protagonista non sia tanto il soggetto fotografato, ma l'obiettivo con il quale è stata scattata la foto. Tornado al topic, vorrei fare due considerazioni. La prima sulla distanza di ripresa. In realtà quello che sto per dire è banale, ma spesso quando si è concentrati sul "magico sfocato", ci si dimentica una regola base, ovvero che la profondità di campo dipende anche dalla distanza del soggetto. È possibile fotografare a tutta apertura ed avere entrambi gli occhi a fuoco e pure bocca e naso, basta avere il soggetto ad una adeguata distanza, in funzione della lunghezza focale che si sta utilizzando, ovviamente. Se faccio un primo piano con un 85 mm a f/1.2 alla distanza di 2 m, il rischio di avere un occhio a fuoco e l'altro no è altissimo, e comunque la punta del naso sarà sicuramente fuori fuoco. L'altro tema riguarda il centro di interesse della foto che stiamo scattando. Per me il soggetto principale è il centro di interesse. Se ne ho una parte a fuoco e una parte no è un problema. Se il soggetto è il viso di una modella, devo avere a fuoco occhi, naso e bocca. Se il soggetto per me è un occhio, ad esempio un close-up per vedere nel dettaglio l'iride, allora ci sta che quello sia a fuoco e tutto il resto no. Ovviamente le regole sono fatte per essere infrante, ma non si può certo dire che non esistano regole. |
| inviato il 05 Agosto 2024 ore 10:08
Oltre le vostre sacrosante parole aggiungo che volte si ha la necessità (o la voglia) di fare un primo/primissimo piano e per giunta a soggetti piccoli come bambini o animali. Inutile dire che si sfocia nella macro |
| inviato il 05 Agosto 2024 ore 14:20
Come ho già scritto la penso come Doriano (e gli altri che hanno scritto a valle, Red in particolare)! GL |
| inviato il 05 Agosto 2024 ore 17:20
Sono daccordo sul fatto che la questione del super sfuocato è sfuggita un po di mano....... daltronde per troncare la diatriba e mettere fine alla discussione, basta guardare qualche ritrattato fatto da quelli bravi, per vedere se gli occhi sono a fuoco o no! |
| inviato il 05 Agosto 2024 ore 21:09
“ Gli esempi di S_m_art sono da cestino, provate a farli vedere a qualche docente o professionista, o meglio ancora a qualche committente che ne capisce, ve le cestinano in 1 secondo. E tutte e tre le foto sono a F 1.8, 1.4 e 2.0, il risultato non poteva essere peggiore. „ Ringrazio Doriano Ciarlo per avermi aperto gli occhi, e non uno solo ma entrambi: anche quello più lontano. Ora finalmente mi spiego perché docenti, professionisti e qualche committente che ne capisce, si dessero di gomito al mio passaggio e mi sghignazzassero alle spalle. Ma potrebbe anche essere, ragionando per assurdo s'intende, che vi siano più cose al mondo di quante ne sogni la filosofia del Suddetto, ovvero la fotografia sia un'arte (non necessariamente in senso alto) dove ognuno faccia come gli pare (libera espressione, chiameremola), e pertanto vi sia spazio, e per chi ami spalancare il diaframma all'inverosimile (sfocando occhi), e per chi ami pagar modelle (fotografando culi), e per i tanti infiniti sempre diversi modi con cui si cerchi di esorcizzare la morte. |
| inviato il 05 Agosto 2024 ore 21:38
Non ho la piu pallida età dell'età media... Ma credo che molto, se non tutto, di ciò che facciamo in vita (anche le passioni, nella fattispecie la fotografia) sia esercizio di autoillusionismo, aspirazione alla trascendenza, all'immortalità... Insomma, paura di morire! |
| inviato il 05 Agosto 2024 ore 21:41
“ Ringrazio Doriano Ciarlo per avermi aperto gli occhi, e non uno solo ma entrambi: anche quello più lontano. Ora finalmente mi spiego perché docenti, professionisti e qualche committente che ne capisce, si dessero di gomito al mio passaggio e mi sghignazzassero alle spalle. Ma potrebbe anche essere, ragionando per assurdo s'intende, che vi siano più cose al mondo di quante ne sogni la filosofia del Suddetto, ovvero la fotografia sia un'arte (non necessariamente in senso alto) dove ognuno faccia come gli pare (libera espressione, chiameremola), e pertanto vi sia spazio, e per chi ami spalancare il diaframma all'inverosimile, e per chi ami pagar modelle per fotografar deretani, e per i tanti infiniti sempre diversi modi con cui si cerchi di esorcizzare la morte. ;-) „ Smart, io per quel che vale, la penso come te...in questo thread ho visto svariate foto, anche di chi è contrario, con l'occhio più lontano fuori fuoco che sono godibilissime... avrò l'occhio sbilenco... |
| inviato il 05 Agosto 2024 ore 21:46
Le regole della fotografia (i terzi, la sezione aurea, etc ) sono corrette e vanno benissimo.....ciò non toglie che ogni tanto vedi foto che delle Regole se ne sbattono alla grande e sono bellissime....a volte vincono anche importanti concorsi..... |
| inviato il 05 Agosto 2024 ore 21:54
“ la fotografia sia un'arte (non necessariamente in senso alto) dove ognuno faccia come gli pare (libera espressione, chiameremola), e pertanto vi sia spazio, e per chi ami spalancare il diaframma all'inverosimile, e per chi ami pagar modelle per fotografar deretani, e per i tanti infiniti sempre diversi modi con cui si cerchi di esorcizzare la morte. „ Ecco appunto, quando venite toccati dal vivo senza nessuna offesa ma dovete sentirvi comunque "toccati" anche su scatti non vostri, mettete in ballo sempre sta benedetta Arte che usate a cazzum ( non per offendere credimi ma giusto per dare enfasi a gente semicolta che si ritiene libera di fare o dire come gli pare ) allora dovete per forza di cose scrollarvi dalle regole base del buon gusto e della tecnica, come se qualcuno vi avesse imprigionato a morte in un contesto, e qui c'è poco da esorcizzare. A tal proposito va bene ricordare l'Arte in qualsiasi contesto e forma, viene fatta da chi è padrone di tecnica e buon gusto, dai vostri - nostri salottini siamo liberi di giudicare ma non usiamo la stessa libertà nel proclamare chissà quale verità assoluta senza una base concreta. “ e per i tanti infiniti sempre diversi modi con cui si cerchi di esorcizzare la morte „ questo mi dispiace, non so in quale livello ti poni alla vita e non voglio saperlo, la questione era puramente tecnica e tu hai messo in ballo 3 esempi inutili. Fattelo spiegare ti prego. |
| inviato il 05 Agosto 2024 ore 21:54
“ in questo thread ho visto svariate foto, anche di chi è contrario, con l'occhio più lontano fuori fuoco che sono godibilissime... avrò l'occhio sbilenco... „ Li hai beccati in castagna!? I grandi maestri si contraddicono. Come diceva quello: "Mi contraddico?! Certo che mi contraddico: sono vasto, contengo moltitudini! |
| inviato il 05 Agosto 2024 ore 21:57
Doriano, abbi pazienza: non si capisce niente. |
| inviato il 05 Agosto 2024 ore 21:58
Si ok, stai bene così. |
| inviato il 05 Agosto 2024 ore 22:06
“ Si ok, stai bene così. „ Doriano, non prendertela: così va il mondo. E' che per sputar sentenze con la tua supponenza bisogna essere almeno Cartier-Bresson. E mi sa che non ci siamo. |
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