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inquinamento pesante non considerato?


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avatarsenior
inviato il 02 Ottobre 2024 ore 0:39

Se i boschi non gli tagli e li coltivi si seccano e si trasformano in ambiente molto meno utile, una pianta lasciata a morire e marcire nel bosco di tutta la Co2 che ha raccolto nella sua vita te la rende tutta fino all'ultimo grammo. Magari facciamo che la gente si scaldi dove serve ancora con legna

Si trasformano in disastri.L'acqua non ha più i suoi sbocchi creati dagli insediamenti e dall'utilizzo dell'ambiente.
Basta frasi un giretto nei boschi per rendersi conto del degrado causato dall'inurbamento progressivo.
La natura si riprende,a modo suo,quanto gli era stato sottratto dall'uomo per sostentamento.
Vivo in montagna.Scaldarsi a legna?Certo.Ma qui molti la acquistano.Ma non la tagliano in loco.La acquistano da venditori che la importano.E' il mercato.
Tagliare legna è faticoso.E nemmeno tanto economico.E' così.Non vi sono responsabilità definite.Il bostrico sta distruggendo le conifere.I frassini seccano inesorabilmente.E nessuno li taglia.Cadono e rimangono in loco.Il fogliame non lo raccoglie più nessuno.E finisce per accumularsi e venire trasportato dalle precipitazioni che si succedono.
L'ambiente,quando ero ragazzo,era curato.Avete presente tutte quelle opere in muratura a secco che si costruivano a protezione e sostegno delle zone coltivate?Stanno cadendo.Si sgretolano.Nessuno interviene più.Non si ha più cura della natura.Non vi è più la necessità.E' comprensibile.Interi boschi abbandonati dai loro proprietari.Non servono più a nulla.Avete presente l'albero degli zoccoli?Il film di Ermanno Olmi?Non potevi tagliare un albero di proprietà altrui perché era prezioso.Stanno scomparendo i prati un tempo necessari per il taglio del fieno.Non lo si taglia.Lo si compera.E la natura qui si sta riprendendo quanto gli era stato sottratto.Il bosco,inesorabilmente avanza.E la Natura non ha mezze misure.

user257478
avatar
inviato il 02 Ottobre 2024 ore 5:01

Scusate la mia ignoranza ma da quanto in qua' i boschi e le foreste hanno bisogno delle cure dell'uomo se no vanno in malora ?

user257478
avatar
inviato il 02 Ottobre 2024 ore 5:15

amp24.ilsole24ore.com/pagina/ADKsWoO

user257478
avatar
inviato il 02 Ottobre 2024 ore 5:18




avatarsenior
inviato il 02 Ottobre 2024 ore 7:42

".... ha diffuso una nota con la quale chiede la"sospensione della riduzione della turbolenzadi scia ", la revisione dello
scarico di carburante e l'attivazione di quattro investigazioni."

E' gente fuori di testa, bolliti ed a mio personalissimo avviso, ben poco intelligenti.

Gli aeroporti sono aeroporti e come tali devono funzionare, con aerei che atterrano, aerei che decollano ed aerei che seguono procedure autorizzate a livello internazionale in caso di problemi.

Se a quelle bande lì non gli sta bene, che facciano chiudere l'aeroporto, che mettano a grattarsi a casa, licenziati, qualche migliaio di lavoratori ed che generino una crisi per i trasporti aerei in tutta l'Italia Settentrionale: ci sono altre località, anche vicine, che un aeroporto grande lo vorrebbero, e con piacere, con avidità, ci sono località che con gli aeroporti ci vivono e benissimo.

E.......se non gli sta bene di chiudere l'aeroporto, che vadano ad abitare da un'altra parte e che non rompano i maroni anche lì.


Leggevo ieri che le meduse non hanno il cervello , eppure sono lì, vive e vegete, da 650 milioni di anni: questo fatto dà una speranza anche............. a tanti, tanti umani, tanti, veramente tanta gente, magari è una speranza anche per quelli lì..

Mahhhhh.......


avatarsenior
inviato il 02 Ottobre 2024 ore 9:13

Si trasformano in disastri.L'acqua non ha più i suoi sbocchi creati dagli insediamenti e dall'utilizzo dell'ambiente.
Basta frasi un giretto nei boschi per rendersi conto del degrado causato dall'inurbamento progressivo.
La natura si riprende,a modo suo,quanto gli era stato sottratto dall'uomo per sostentamento.
Vivo in montagna.Scaldarsi a legna?Certo.Ma qui molti la acquistano.Ma non la tagliano in loco.La acquistano da venditori che la importano.E' il mercato.
Tagliare legna è faticoso.E nemmeno tanto economico.E' così.Non vi sono responsabilità definite.Il bostrico sta distruggendo le conifere.I frassini seccano inesorabilmente.E nessuno li taglia.Cadono e rimangono in loco.Il fogliame non lo raccoglie più nessuno.E finisce per accumularsi e venire trasportato dalle precipitazioni che si succedono.


E' faticoso si però è una coltivazione che una volta veniva fatta e solo per quello almeno in parte ci sono ancora boschi giovani e curati, nel mio piccolo cerco di fare il possibile, ho un bel pezzo di bosco ora accessibile con i mezzi che era di mio bisnonno, poi di mio nonno, mio padre e ora mio e che darò a mio figlio, utilizzandolo da prima del 900 e tagliandolo a piccoli settori si è potuto sempre rinnovare e arrivare a oggi fortunatamente bello sano e diversificato, ci son dentro pini neri, frassini, carpini, castagni e qualche tiglio, la legno la utilizzo due anni dopo il taglio e accatastata all'aperto coperta solo sopra in modo che sia ben secca, il frascame lo lascio in loco.

e anche sui prati di montagna come dici stanno scomparendo, l'alpeggio con bovini e capre era di enorme utilità perché manteneva una diversità di cui tutti ne godevano i benefici fauna compresa, e in aggiunta la presenza umana garantiva la manutenzione delle strade, pulizia della canalette, asporto delle piante schiantate, tutte attività che andrebbero ripristinate e non dimenticate.

avatarsenior
inviato il 02 Ottobre 2024 ore 17:29

@Sarogrey: è offensivo, nei tuoi confronti, paragonarti a quello che installa una stufa a pellet in un quartiere cittadino solo ed esclusivamente per risparmiare sulle spese di riscaldamento e che compra sacchi di pellet valutando il mezzo euro al kg di costo.
E ti assicuro che non ho descritto una situazione estrema.

Il legno, sotto qualsiasi forma sia, come tutte le biomasse, è la più inquinante tra le varie forme di combustibile.
Se questo è bilanciato da altri benefici, come nel tuo caso o come dovevano essere gli impianti di cogenerazione sovvenzionati dalla Regione nei comuni montani, allora è accettabile.

avatarjunior
inviato il 02 Ottobre 2024 ore 17:54

A Milano non si può accendere il camino Triste

avatarsenior
inviato il 03 Ottobre 2024 ore 9:18

e ci mancherebbe: 1kg di legna bruciata nel caminetto produce oltre 8000 mg di PM10, oltre che a quantità assurdamente alte di composti altamente cancerogeni quali gli IPA e diossine.

L'equivalente di circa 1000km di un'auto diesel euro 3....e oltre 2000km di un'auto a benzina o elettrica.

Pensando alla isterica guerra che proprio il comune di milano sta portando alle automobili, direi che sarebbe stata una cosa abbastanza ridicola consentire di usare i caminetti in città. O fare i barbecue: cuocere sulla griglia in giardino qualche bistecca equivale ad un diesel che gira per 24 ore ininterrottamente in città.


avatarsenior
inviato il 03 Ottobre 2024 ore 9:52

Non avevo idea che scaldarsi a legna fosse così inquinante.
Ricordo la scomodità della legna, usata a lungo quando ero bambino e ragazzo, ma allora ce la procuravamo in gran parte gratis, e quando sei povero, la parola "gratis" è fondamentale: potavano gli alberi lungo la strada? andavo a far legna anche da bambino, ore ed ore a tagliare grtossi rami, a forza di accetta e sega, e poi un carretto per portarla a casa.
Abbiamo abbandonato la legna decenni e decenni fa', quando qui è arrivato il metano, mi pare fosse il 1992.

avatarsenior
inviato il 03 Ottobre 2024 ore 10:22

Alvaro, alla fine tutto quello che sostiene il nostro stile di vita è inquinante.
Se questo inquinamento "serve", come nel caso di Sarogray, per ottenere un effetto positivo come tenere pulito il bosco, è un costo accettabile.

Il problema nasce quando i dati scientifici vengono ignorati perchè sarebbero in contrasto con obiettivi fissati da ragioni prettamente ideologiche.
Come è stato fatto per almeno 20 anni nei confronti delle automobili: le emissioni delle automobili sono state usate sia dalle case automobilistiche per incentivare il ricambio, sia dalla politica ambientalista quale facile nemico pubblico da abbattere. Mentre, alla luce dei numeri, il traffico privato ha sempre avuto un'incidenza minima sull'inquinamento locale e persino come incidenza nelle famose emissioni di co2.


avatarsenior
inviato il 03 Ottobre 2024 ore 10:30

Non avevo idea che scaldarsi a legna fosse così inquinante.
Ricordo la scomodità della legna, usata a lungo quando ero bambino e ragazzo, ma allora ce la procuravamo in gran parte gratis, e quando sei povero, la parola "gratis" è fondamentale: potavano gli alberi lungo la strada? andavo a far legna anche da bambino, ore ed ore a tagliare grtossi rami, a forza di accetta e sega, e poi un carretto per portarla a casa.


Nemmeno io onestamente...e il camino è l'unico sfizio che mi sono concesso quando ho fatto casa.
Fortunatamente vivo in mezzo al niente, il camino/stufa la usano tutti e non ci sono problemi di inquinamento
La legna comunque ti scalda tre volte...quando la tagli, quando la accatasti e quando la bruciMrGreen


avatarsenior
inviato il 03 Ottobre 2024 ore 10:40

e quando pulisci il camino....che è la cosa che odio di più (ebbene si, pure io ho acceso il camino per molti anni, in montagna...e, grazie ad una canna fumaria piuttosto loffe e ad una condizione di inversione di temperatura quasi sempre presente in quella zona, pippandomi quantità assurde di fumo che se ci penso adesso mi viene da star male...)

avatarsenior
inviato il 03 Ottobre 2024 ore 11:06

Il problema nasce quando i dati scientifici vengono ignorati perchè sarebbero in contrasto con obiettivi fissati da ragioni prettamente ideologiche.
Come è stato fatto per almeno 20 anni nei confronti delle automobili: le emissioni delle automobili sono state usate sia dalle case automobilistiche per incentivare il ricambio, sia dalla politica ambientalista quale facile nemico pubblico da abbattere. Mentre, alla luce dei numeri, il traffico privato ha sempre avuto un'incidenza minima sull'inquinamento locale e persino come incidenza nelle famose emissioni di co2.


Questo invece lo sapevo benissimo, ricordo vagamente quando il comune di Milano dopo aver triturato le balle alla gente sull'uso dell'auto scoprì che i suoi 600 autobus diesel (che giravano tutto il giorno) inquinavano come 300'000 auto private.
N.B.: ricordo vagamente l'articolo letto sul "Corriere" anni fa', non posso mettere una mano sul fuoco sui numeri esatti.


avatarsenior
inviato il 03 Ottobre 2024 ore 11:34

e quando pulisci il camino....che è la cosa che odio di più (ebbene si, pure io ho acceso il camino per molti anni, in montagna...e, grazie ad una canna fumaria piuttosto loffe e ad una condizione di inversione di temperatura quasi sempre presente in quella zona, pippandomi quantità assurde di fumo che se ci penso adesso mi viene da star male...)


No quello non mi sta sulle balle, verò è che se non tira come deve si sporca subito la porta ma basta mandar bene in temperatura la canna prima di chiudere l'aria e non ci sono problemi

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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