| inviato il 23 Giugno 2024 ore 17:37
Chiedo per un amico. ********** ********** Puoi anche chiedere per te... ti rispondo lo stesso! Non capisco molto di Matematica e Fisica, ciò premesso però non mi risulta che esse si basino su regole empiriche. Ah... puoi rispondere direttamente al mio amico |
| inviato il 23 Giugno 2024 ore 17:46
Va bene la voglia di scherzare ma non bisogna andare oltre: non c'è nulla di empirico nel calcolo della PdC e ciò che lo definisce. Ti linkerei Wikipedia, e parecchie tonnellate di paper di Zeiss e gentaglia simile, ma mi risponderesti che le formule non ti interessano e non capisci bene la lingua dei cugini d'oltremanica, buttandola così in caciara, per cui passo e chiudo. Ma per favore, stop alla pubblicizzazione di inesattezze. |
| inviato il 23 Giugno 2024 ore 18:07
"Come vi regolate con questa vcchia regola applicata al digitale" Usando il cervello e sapendo quello che si fa. Se tu non lo sai fare, comprati prima un libro di tecnica fotografica digitale di base, e se ancora sei in difficoltà, fatti un corso di tecnica fotografica digitale di base da uno bravo e non da un cocomeraio che si è messo fare corsi vari. Sai rispondere alla domanda: Quanto è grande, geometricamente, in Millimetri e con precisione del 1/10 di mm , la fotografia che rilascia una fotocamera, ad esempio una Sony A7 r V, che ha circa 61 Mpx, in formato nativo, 9504 X 6336 Px, quando essa è vista su di un monitor da Fotografia al 100%? E' una immagine di una ben precisa dimensione geometrica in mm, larghezza X altezza: se non la sai calcolare, fatti un bel corso da uno bravo e non da un miccio, perché, non sapendo quanto è grande l'immagine che rilascia la tua fotocamera, parlare di iperfocale è, semplicemente, parlare di aria fritta . Se invece lo sai, non dovevi fare la domanda che hai fatto. |
| inviato il 23 Giugno 2024 ore 18:19
Sto facendo ulteriori prove, ma ho un grosso dubbio, sull'obiettivo in foto il settaggio ad nfinito é sulla L rovesciata o al centro del simbolo di infinito?
 che significa quella L rovesciata? |
| inviato il 23 Giugno 2024 ore 18:32
@Alessandro, il calcolo lo so fare, quello che credo mi ha ingannato é il cerchio di confusione, che non ho dimensionato io. Non so come sia stata trovata questa misura, ma di sicuro non su una grande immagine, come dimensioni. |
| inviato il 23 Giugno 2024 ore 18:37
Non è una L, è una tacca, indica che infinito è da lì in poi. Puoi andare oltre perché la tacca per ogni obiettivo è tarata non a fondo scala ma quando focheggi su una data distanza (molto lontana), frutto, anche, lì di calcoli, manco a dirlo tutt'altro che empirici. |
| inviato il 23 Giugno 2024 ore 18:39
Esatto, il coc che hai usato è per visione piuttosto in piccolo. Più spulci, più aumenta la dimensione totale (quella a cui si riferisce Alessandro) più salta fuori il concetto che il piano di fuoco è uno e uno solo. |
| inviato il 23 Giugno 2024 ore 20:02
“ E' una immagine di una ben precisa dimensione geometrica in mm, larghezza X altezza: se non la sai calcolare, fatti un bel corso da uno bravo e non da un miccio, perché, non sapendo quanto è grande l'immagine che rilascia la tua fotocamera, parlare di iperfocale è, semplicemente, parlare di aria fritta . „ “ Esatto, il coc che hai usato è per visione piuttosto in piccolo. Più spulci, più aumenta la dimensione totale (quella a cui si riferisce Alessandro) più salta fuori il concetto che il piano di fuoco è uno e uno solo. „  A questo punto visto che si parla giustamente di misure ben precise la domanda madre arriva d'obbligo: Il piano di fuoco ( geometrico e non percepito dall'occhio umano ) ha uno spessore quantificabile assoluto oppure qualsiasi misura risulterebbe presunta perché ne esisterà sempre una minore e quindi maggiormente esatta all'infinito? |
| inviato il 23 Giugno 2024 ore 21:09
“ Il piano di fuoco ( geometrico e non percepito dall'occhio umano ) ha uno spessore quantificabile assoluto oppure qualsiasi misura risulterebbe presunta perché ne esisterà sempre una minore e quindi maggiormente esatta all'infinito? „ Non penso sia quantificabile ,esattamente come la nitidezza all' interno di un singolo scatto è del tutto soggettiva a seconda di chi guarda . Si fa una media accettabile per l' occhio umano e morta lì ,come si è sempre fatto. Sei un borg? Percepirai maggiormente l' allontanamento/ avvicinamento dal/al piano di fuoco ( reale o presunto che sia). Hai una vista da normodotato? Ti sembrerà tutto ok, più o meno . Dimenticavo la premessa : secondo me . |
| inviato il 23 Giugno 2024 ore 21:35
“ Il piano di fuoco ( geometrico e non percepito dall'occhio umano ) ha uno spessore quantificabile assoluto oppure qualsiasi misura risulterebbe presunta perché ne esisterà sempre una minore e quindi maggiormente esatta all'infinito? „ Il piano focale di fatto è un piano geometrico ortogonale all'asse ottico e quindi, essendo un piano geometrico, ha solo due dimensioni: altezza e larghezza e non ha la terza dimensione, profondità, quindi geometricamente parlando non ha spessore. |
| inviato il 23 Giugno 2024 ore 22:49
“ Però, per evidenziarla al massimo delle prestazioni è necessario utilizzare le ottiche Leitz M per telemetro. „ Mi struggo per non averlo rimarcato in precedenza , che imperdonabile leggerezza . |
| inviato il 23 Giugno 2024 ore 23:42
".....quello che credo mi ha ingannato é il cerchio di confusione, che non ho dimensionato io....." E non l'ha dimensionato nessuno, perché il CoC, come parametro ottico misurabile di un apparato, semplicemente, non esiste. Il CoC non è dunque un parametro ottico di progetto, ma è solo un'attribuzione che il fotografo dà ad una stampa, basandosi sul potere separatore dell'occhio che guarda la stampa e la distanza di osservazione, e se cambia qualcosa, potere separatore e/o distanza di osservazione il CoC, cambia. Sulle ottiche è incisa la PdC con parametri standard riconosciuti a livello internazionale, che sono: - Formato stampa 20 x30 cm(A4) - Potere separatore 0,20 mm - Distanza di osservazione 30 cm. Se le foto le stampi o le guardi più grandi, la PdC incisa sull'ottica non vale più, per difetto, è più bassa, più ingrandisci, più si riduce. Se l'immagine A4 la guarda uno che non ci vede bene, la PdC fornita dai parametri standard è ridondante, idem se le guardi da più lontano di 30 cm, si riduce invece se le guardi da più vicino. E che l'immagine sia da digitale o da film, non conta un bel razzo, con la C, di nulla. |
| inviato il 23 Giugno 2024 ore 23:48
"Insomma, Leitz è sempre la più Grande!" Che ti ha portato Babbo Natale questo anno? E la Befana? |
| inviato il 23 Giugno 2024 ore 23:57
"Il piano di fuoco ( geometrico e non percepito dall'occhio umano ) ha uno spessore quantificabile assoluto oppure qualsiasi misura risulterebbe presunta perché ne esisterà sempre una minore e quindi maggiormente esatta all'infinito?" ....perché non usi il cervello? Come esiste la Profondità di Campo, esiste la Profondità di Fuoco, semplicissimo. Se non ci fosse la seconda, non ci sarebbe nemmeno la prima, e sono legate l'una all'altra. E quando si parla di transizione da fuoco a sfocato sulla Fotografia, sull'immagine, non fai altro che allontanarti dal piano focale verso lo sfocato: fino a quando l'immagine è ancora nitida, ossia siamo nella profondi campo della Fotografia, nell'intorno che include anche il piano focale, siamo dentro la profondità di fuoco, quando invece l'immagine diventa visibilmente sfocata, non siamo più nella profondità di fuoco, ma nello sfocato. La PdC il più delle volte non è simmetrica rispetto alla distanza di MaF, dove si ha la massima nitidezza. La famosissima Legge del Pollice, che ogni tanto comunque ti inchiappetta, applicata alla PdC, dice che: - COI GRANDANGOLI E MEDI la PdC davanti al soggetto a fuoco (punto di MaF), quella più vicina al fotografo che scatta, è la metà di quella dietro - COI TELE LUNGHI è praticamente simmetrica non è proprio così, ma per usi pratici, va bene così. |
| inviato il 24 Giugno 2024 ore 0:11
Si, convengo, il coc non ho guardato da dove salta fuori, ho solo applicato il valore. Comunque, il lato hardware della faccenda fuoco ha molti piú punti oscuri, almeno sul mio obiettivo. Ho fatto 4 foto, in manuale 10mm f8, prima con fuoco su tacca a 1mt, seconda tra 1mt e inizio infinito, terza inizio infinito, quarta infinito. La variazione grossa che ho notato é su oggetto a 5mt, il piú vicino che vedo, migliora sempre, ad infinto ha il fuoco migliore. Altro oggetto, il piú lontano, a 2km, é piú o meno sempre uguale, con una leggera preferenza per la foto nr.3, sulla tacca della L rovesciata. Nn mi aspettavo un risultato simile. Ho usato una d300 con un sigma 10-20, e devo ancora rpovare con af. Invece ho provato l'af di una d3200, é molto veloce, ma si posiziona a caso, sempre con il suo bel pallino verde, per paesaggio é inutilizzabile. |
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