| inviato il 13 Giugno 2024 ore 16:46
Ovviamente si imposta il valore più basso possibile, però, come già detto, il mosso è peggio del rumore, e la profondità di campo ci deve essere quanto basta. Quindi non c'è una regola definitiva, bisogna usare soprattutto l'esperienza e valutare a seconda dei risultati che si vogliono ottenere e in base a una buona conoscenza della fotocamera e, non dimentichiamolo, all'uso finale dell'immagine: un pochino (pochino!) di mosso e un certo grado di rumore sono tollerabili in misura diversa a seconda che si usi il frame intero senza ingrandire troppo o che si debba croppare parecchio e poi ingrandire pure parecchio: il livello di "pulizia accettabile" cambia, così come cambia anche in base a valutazioni più generali, di tipo estetico: il rumore potrebbe anche piacermi e potrei anche volercelo, in una certa immagine... |
| inviato il 13 Giugno 2024 ore 17:14
“ Credo che stia sfuggendo, e stato toccato solo di striscio, il concetto di "triangolo dell'esposizione" sostanzialmente è la base su cui costruire le proprie competenze fotografiche. „
Saggia riflessione e consiglio, lo apprezzo molto.
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| inviato il 13 Giugno 2024 ore 17:21
Che poi in realtà il triangolo dell'esposizione non esiste. Perché solo tempi ed apertura cambiano l'esposizione, non l'iso. L'iso è un "boost" dell'esposizione, ma la luce che raggiunge il sensore si cambia solo coi gli altri due... |
| inviato il 13 Giugno 2024 ore 18:38
Il mio parere:
un tempo... quando al salire con gli iso la qualità calava drasticamente, mi arrabattavo per tenere la sensibilità la più bassa possibile.
Ora non più, i sistemi di riduzione del rumore oggi fanno miracoli per cui il valore degli iso, oggi, per me, riveste un ruolo totalmente secondario.
In genere, quando -spesso- vado in montagna, tengo la sensibilità molto bassa, anche iso 64, ma... siccome io impiego sempre il polarizzatore, così facendo rischierei il mosso, per questo imposto anche 'iso auto' e lascio che sia la macchina a gestire il problema.
Altra cosa se devo fotografare in ambienti poco illuminati oppure se devo fare riprese di soggetti in movimento rapido in condizioni difficili di luce (ormai non uso il flash da molti anni).
In questi casi io lavoro con la macchina in manuale, impostando la coppia tempo/diaframma ottimale allo scopo (esempio: se devo fotografare un ginnasta imposto un tempo di almeno 1/800), poi con la funzione 'iso auto' lascio che sia la macchina a gestire la sensibilità-esposizione giusta, tanto... anche se salirò a 16.000 iso so che potrò sempre recuperare benissimo tutto il noise.
nella mia galleria ci sono moltissime immagini scattate con questa tecnica |
| inviato il 13 Giugno 2024 ore 18:45
Ringrazio tutti della disponibilità e pazienza.
Ho avuto molti spunti e sicuramente li metterò in pratica già dai prossimi scatti.
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| inviato il 13 Giugno 2024 ore 19:28
Ma il rumore in una foto non guasta anzi a volte è piacevole soprattutto nel BW. Se sto con il treppiede uso ovviamente bassi se sto senza non mi preoccupo se sto scattando a iso3200 con la Fuji. Di sera bisogna prestare attenzione con iso alti. |
| inviato il 13 Giugno 2024 ore 21:13
“ Che poi in realtà il triangolo dell'esposizione non esiste. Perché solo tempi ed apertura cambiano l'esposizione, non l'iso. L'iso è un "boost" dell'esposizione, ma la luce che raggiunge il sensore si cambia solo coi gli altri due... „
Ma certamente esiste. Forse no, per chi crede nei sensori senza ISO. 
In pratica, sono ancora tre i parametri che determinano la luminosità di una foto e non bisogna confondere i principianti con il fatto che bisogna impostare tre valori, ma ne esistono solo due. 
Il freddo non esiste, solo il caldo. Ma a chi interessa questo aspetto, se non a uno studente di fisica?
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user96437 | inviato il 14 Giugno 2024 ore 7:55
www.juzaphoto.com/galleria.php?t=4815053&l=it
In realtà le barche sono mosse. Sembrano ferme quando fotografiamo ma in realtà si muovono.
Come già detto da altri in modo molto semplice, gli ISO si alzano, e si debbono alzare senza paura, quando il tempo di scatto non è sufficiente a "congelare" il soggetto che ci interessa.
Certamente anche il diaframma è importante per non esagerare con gli ISO. Nel caso della foto sopra io avrei aperto almeno ad f5.6, la profondità di campo sarebbe stata comunque sufficiente.
Comunque la cosa bella del digitale è che fare delle prove non costa niente. |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 8:04
“ Nel caso della foto sopra io avrei aperto almeno ad f5.6 „
Annoto e ti ringrazio per l'attenzione, farò così.
Ho chiuso il diaframma a f/13 non tanto per la profondità di campo (per un paesaggio sempre apprezzabile) quanto per il dettaglio ma la tua esperienza vale più della mia.
Effettivamente, il mosso delle barche non mi piace tanto, nonostante il mare fosse calmo.
Un saluto
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| inviato il 14 Giugno 2024 ore 9:46
No... dai... f13 per il paesaggio non serve proprio, non stiamo usando una 6x6, oltretutto cominci ad avere problemi di diffrazione e perdita del dettaglio (poi... se stai usando una lente superlativa anche a f13 non vedi cali di qualità)
f13 serve se hai un primissimo piano da mantenere a fuoco usando la profondità di campo, per il resto meglio un diaframma che renda il massimo, tipo: f8 |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 9:54
“ No... dai... f13 per il paesaggio non serve proprio „
Sì, f/8 è il classico diaframma da paesaggio, grazie |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 10:22
Un'avvertenza se usi iso auto: con uno sfondo molto difforme per quantità di luce potresti avere sorprese.
Per esempio soggetto relativamente piccolo e di luminosità diversa dallo sfondo: anche con misurazione spot in iso auto potresti avere risultati diversi dalle aspettative.
In quei casi io misuro la luce su qualcosa di luminosità simile al soggetto.
Magari coi panorami ti capiterà raramente; in avifauna o macro può capitare spesso.
Quindi tutto manuale.
Comunque con la R5 puoi salire di uso senza problemi, considerati poi i moderni sw di Denoise... |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 10:37
Voi come vi regolate?
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Nella maniera più semplice possibile;
- la Velvia ha 50 ASA;
- la Rollei Retro 80 ne ha 80;
- la Rollei RPX 25 ne ha 25;
il codice DX mi imposta automaticamente la sensibilita e io ho risolto il problema.
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| inviato il 14 Giugno 2024 ore 10:48
infatti ho sempre scattato ad ISO 100, per abitudine o per l'errata convinzione di fare bene.
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E hai fatto bene.
Quando vedi che con 100 asa non ce la fai più passi a 200... |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 10:54
Il mio parere:
un tempo... quando al salire con gli iso la qualità calava drasticamente, mi arrabattavo per tenere la sensibilità la più bassa possibile.
Ora non più, i sistemi di riduzione del rumore oggi fanno miracoli per cui il valore degli iso, oggi, per me, riveste un ruolo totalmente secondario.
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È anche il mio parere. |
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