| inviato il 12 Giugno 2024 ore 17:28
a7r3 con profilo Adobe Color, contro profilo fatto seriamente con Color Checker SG.
Se non avete mai visto le vostre foto con profili fatti ad hoc, non avete davvero visto cosa esce dalla vostra fotocamera.
"la mia auto e' veloce e cammina di lusso con le gomme cinesi da 30 euro, non ho bisogno di quelle serie per guidarla come deve essere guidata"...
Siamo la. |
| inviato il 12 Giugno 2024 ore 22:50
mi sembra "migliore" o preferisco quello con Adobe Color (quello di sinistra) l'altro ha troppo giallo per i miei gusti |
| inviato il 13 Giugno 2024 ore 0:41
Anche secondo me quello a sx è migliore |
| inviato il 13 Giugno 2024 ore 1:01
In effetti un asiatico giallo e' molto strano vero? meglio farlo umpa lumpa 
qua non conta cosa si preferisce, altrimenti avremmo bionde con i capelli neri... qua conta cio che e' nella realta'...
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| inviato il 13 Giugno 2024 ore 4:43
Ho una A7rV in via provvisoria con cui ho fatto qualche scatto di prova che confronto con quelli della mia R5. I risultati differiscono ma non ci sono differenze fuori scala. Non uso dei profili in camera ma tutto il resto della filiera è profilato.
Si sa che basta un anello debole nella catena per spezzarla…ma per il momento tiene botta.
Guardando il post di Ulysseita, che seguo spesso nelle varie discussioni, trovo in questo caso il profilo ad hoc, ma lo dico ad occhio osservando da Smartphone, un po' sbilanciato sul bianco che punta leggermente all'azzurro. Non trovi?
L'incarnato invece è più piacevole.
Ma sono considerazioni fatte ad occhio. |
| inviato il 13 Giugno 2024 ore 9:24
"Attenzione a dare responsabilità per la resa dei colori solo alle mirrorless in questione. Le ottiche spesso giocano un ruolo ancora più importante, se non addirittura fondamentale.
Qui una prova con la A7IV e due eccellenti zoom a TA, con gli stessi identici parametri di scatto, fatte a distanza di pochi secondi una dall'altra.
A sx. il 70-200 f4G, a dx il Vario Sonnar di Zeiss per Contax.
Le differenze sono abissali."
Completamente d'accordo. Anche se molti sssienziati del forum rischiano di azzannarti alla gola per certe parole Ogni lente ha un suo imprinting dal punto di vista del colore e della fedeltà cromatica e quello che ti restituisce la lente non lo potrà mai ottenere nessun profilo colore al mondo semplicemente perché non è presente sul negativo, sul raw. |
| inviato il 13 Giugno 2024 ore 10:45
“ qua non conta cosa si preferisce, altrimenti avremmo bionde con i capelli neri... qua conta cio che e' nella realta'... „
SNI'.
La "realtà" in fotografia è un concetto molto labile e soggettivo. Se no non saremmo fotografi, ma fotocopiatori.
Il profilo fotocamera è un punto di partenza fondamentale, ma è comunque un punto di partenza, una tappa in un flusso di lavoro.
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| inviato il 13 Giugno 2024 ore 14:14
“ In effetti un asiatico giallo e' molto strano vero? meglio farlo umpa lumpa MrGreen
qua non conta cosa si preferisce, altrimenti avremmo bionde con i capelli neri... qua conta cio che e' nella realta'... „
nel mio giudizio mi sono basata molto di più sulla prima immagine con gli elementi naturali e materiali: albero, muro di mattoni e incarnato. Non sono alla ricerca di un colore reale (realtà cosa poi? visto che poi entra in gioco la percezione) ma di un colore che almeno dia la sensazione di colore "naturale" , non pompato e soprattutto senza particolari dominanti. Insomma non mi serve la sciena colore dell'hasselblad ma almeno qualosa di decente |
| inviato il 13 Giugno 2024 ore 16:45
@Ulysseita una curiosità, come "crei e usi" il profilo (lo chiedo da curioso/ignorante, sia chiaro).
Ogni volta che scatti ti porti il color checker e gli fai una foto al volo nelle condizioni in cui ti trovi a scattare?
o ne hai fatte "N" versioni per (es): luce naturale, sole diretto, nuvolo, ombra, etc? |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 11:06
“ SNI'.
La "realtà" in fotografia è un concetto molto labile e soggettivo. Se no non saremmo fotografi, ma fotocopiatori.
Il profilo fotocamera è un punto di partenza fondamentale, ma è comunque un punto di partenza, una tappa in un flusso di lavoro. „
In termini pratici hai detto una "antani"... 
Se fotografo una bella ragazza bionda caucasica mi aspetto i capelli biondi e l'incarnato rosato che vedo da vivo; se fotografo borse per un atelier, mi aspetto di avere previa calibrazione luci, i colori reali e non colori "belli" o "che mi piacciono" come quando qua posto la comparativa e si degusta cio che piace ma non cio che e'.
Un rosso che cambia totalmente dalla realta' alla foto solo perche' e' piu bello e' come scattare con i Samsung con la correzione ritratto al massimo settata di default cosi sembro Platinette in foto e non io...
(in questo caso son due fotocamere diverse con colori Adobe vs Cobalt)
“ @Ulysseita una curiosità, come "crei e usi" il profilo (lo chiedo da curioso/ignorante, sia chiaro).
Ogni volta che scatti ti porti il color checker e gli fai una foto al volo nelle condizioni in cui ti trovi a scattare?
o ne hai fatte "N" versioni per (es): luce naturale, sole diretto, nuvolo, ombra, etc? „
La profilazione si fa in maniere diverse, nei profili che chiamate di Raamiel, cioe' i nostri Cobalt, per Adobe siamo con due illuminanti che si interpolano fra loro per coprire al meglio la variazione possibile (spero a breve con tre!), cosa che gli Adobe base non fanno; quelli fatti PER ME , lo sono anche ma fatti con SG o meglio ...
...
per avere una separazione eccelsa che riduce le possibili variabili al minimo.
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| inviato il 14 Giugno 2024 ore 11:21
Ho iniziato fotografando cataloghi prodotto per l'alta moda e conosco l'importanza della corrispondenza tra i colori che si vedono a monitor e i colori dei prodotti. Ricordo che ogni mattina scattavamo al color checker come prima cosa. Scattavamo in Jpg, poi la colorista si metteva davanti a un monitor calibrato, prendeva l'oggetto in questione e regolava i colori attraverso le curve RGB.
È un ambito molto rigoroso ed è fondamentale rientrare in determinati parametri.
Poi mi sono rotto di vivere in studio e da anni mi dedico a qualsiasi altra cosa che non sia fotografia di prodotto
Per me avere dei colori “belli”, è molto più importante che avere dei colori “reali” perché non devo vendere una borsetta ma devo restituire una sensazione. Sembra una cosa molto soggettiva ma diventa una soggetività condivisa nel momento in cui un cliente sceglie me proprio per il tipo di colori e di mood che offro al servizio. Poi c'è anche l'aspetto dell'istinto, dell'occhio del fotografo, dello stile… chiamalo come ti pare, ma l'editing in questo ambito fa anche lui la sua differenza.
Se guardi i servizi di Vertelli, Panciatici o Lax, i “colori reali” sono l'ultimo dei discorsi che vorrei affrontare con loro |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 11:38
“ Poi mi sono rotto di vivere in studio e da anni mi dedico a qualsiasi altra cosa che non sia fotografia di prodotto MrGreen
Per me avere dei colori “belli”, è molto più importante che avere dei colori “reali” perché non devo vendere una borsetta ma devo restituire una sensazione. Sembra una cosa molto soggettiva ma diventa una soggetività condivisa nel momento in cui un cliente sceglie me proprio per il tipo di colori e di mood che offro al servizio. Poi c'è anche l'aspetto dell'istinto, dell'occhio del fotografo, dello stile… chiamalo come ti pare, ma l'editing in questo ambito fa anche lui la sua differenza.
Se guardi i servizi di Vertelli, Panciatici o Lax, i “colori reali” sono l'ultimo dei discorsi che vorrei affrontare con loro „
SI ma siamo in un'area tecnica e il topic si intitola col modello di una fotocamera e l'incarnato come soggetto.
Poi se nelle mie foto postproduco gli incarnati a mo di Twilight, Fight Club oppure all'opposto con lo stile di Wes Anderson e i suoi coloristi e' un'altra storia.
Area tecnica, dati tecnici.... per la parte artistica se vuoi apriamo un altro topic e avrei anche io taaaanto da dire.  |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 11:48
@Ulysseita ti ringrazio, ma non ho capito (probabilmente per la mia ignoranza).
Per avere una buona profilazione della propria fotocamera, va fatta un'operazione "once in a lifetime" o devi fare qualcosa tutte le volte che scatti? scusa, davvero non ho capito.
G |
| inviato il 14 Giugno 2024 ore 12:39
Mettiamola cosi.
I profili Adobe son pubblicizzati dual illuminant (coprire interni e daylight) ma realmente sono solo daylight, quindi se li usi hai una "calibrazione" sul daylight stretchata alle condizioni, di un profilo molto compresso (arrivato ai rossi ad esempio li comprime tutti e ne fa vedere solo uno invece di una bella sfumatura ricca di dettagli) e piacione che per la sua limitazione atta a dare un "abbastanza buono a tutti" rende gli incarnati sempre molto tendenti all'arancio tagliando le frequenze che virano sul rosa/rosso.
Poi Adobe magari ne fa uno migliore di un altro e a secondo dell'anno li fa piu' o meno articolati e di gamut esteso..
per esempio il Sensitivity Metamerism index di un profilo Adobe potrebbe dare 65, e uno con i nostro profili calibrati Cobalt fa salire la fotocamera a 79, il che rende superfluo anche guardarli questi dati se vuoi profilare perche' legati ai profili usati e NON alle fotocamere.
Un calibrato come i "semplici" Cobalt basic (base) ha un gamut esteso, una migliore e costante performance di output per matchare le fotocamere di diversi brand e copre DUE illuminanti per avere accuratezza sopra e sotto il d50.
Se vuoi un livello ancora piu' alto, direi da riproduzione, usi un SG per calibrare le luci e le illuminanti del tuo studio, o per calibare LA TUA fotocamera inteso come il tuo esemplare ... potresti anche farlo a seconda dei vetri usati.
Ad esempio i miei profili con piu' o meno nella varianza minima se NON uso i Samyang che scassano e tanto il profilo e la sua coerenza.
Impossibile farli come produttore per tutte le combinazioni ...
Dipende da cosa chiedi.
Personalmente se spendo 2k per un corpo, 2k per lenti e magari viaggio o pago set di modelli o modelle, mi sembra IL MINIMO avere dei profili migliori dei base Adobe.
Che sia tu con un SG, o meglio oppure con i profili di indipendenti (come i nostri Cobalt), calibra perche' altrimenti stai davvero guidando una Porsche con gomme cinesi.
Fanno eccezione le Phase One su C1, le Hasselblad su Phocus e .. direi quasi.. le Fuji su C1.
Oppure usi i software nativi Canon, Fuji, Pentax ecc.
Adobe fa un lavoro di maglia larga.. no posterizzazioni o altro ma colori molto molto trascurati.
Attenzione, NON si usa il CC24 per calibrare ma solo per WB o per i video.
E attenzione che non e' solo mettere il cartoncino e scattare... NESSUN RIFLESSO, luci specifiche, illuminazione ben distribuita ecc ecc...
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| inviato il 30 Giugno 2024 ore 16:56
Uso la Sony A7rv sulla quale è possibile modificare il profilo colore, ma non l'ho fatto preferisco eventualmente post produrre prima con Lightroom e poi con Photoshop. |
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