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Sensori al grafene: 1000 volte più sensibili


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avatarsenior
inviato il 31 Dicembre 2016 ore 13:27

Tralasciando il numero di stop, è assodato che quel materiale sia molto più sensibile. Dopodiché ci sono già fotocamere da paura in ambito professionale come diceva Bubu.
Teniamo poi conto che lo studio del graphene è ancora sostanzialmente agli inizi, e di solito per certi utilizzi seri non ci si butta a capofitto senza sicurezza di successo.

avatarjunior
inviato il 31 Dicembre 2016 ore 14:03

C'è anche bisogno di dover spiegare perché l'idea di poter aumentare la sensibilità di mille volte è una grandissima cazzata?
Presente quella storiella del rendimento che non può essere superiore a uno, no....? Sorry

avatarsenior
inviato il 31 Dicembre 2016 ore 14:38

"Sensori al grafene: 1000 volte più sensibili"

E......... che me ne faccio in fotografia normale?

Nulla, semplicissimo, assolutamente nulla.

avatarsenior
inviato il 31 Dicembre 2016 ore 16:05

Alessandro.. Esattamente quello che dici è il motivo per cui Nokia ci ha lavorato sopra per quasi 10 anni ed ha brevettato un sensore multistrato e non un semplice pezzetto di silicio rettangolare..

Ma vedo che è pieno di tuttologi qui, di quelli molto stile Sgarbi però che san tutto loro di tutto lo scibile umano e gli altri son tutti boccaloni capre o ignoranti.. tipo che rendimento e sensibilità notoriamente sono due concetti che vanno a braccetto... MrGreen

Va bhe vah, buon anno agli esperti di tutto ed esco dalla discussione tanto ho già capito come va a finire

avatarsenior
inviato il 31 Dicembre 2016 ore 16:48

Un sensore più sensibile non significa per forza un ISO base maggiore, anche un sensore con lenti gapless era più sensibile dei precedenti, il tutto si traduce entro certi limiti in minor rumore elettronico dovuto ad una maggior efficienza. Comunque è un articolo del 2013, roba vecchia. Prima che il grafene venga utilizzato sul serio ce ne vorrà ancora di tempo.

avatarsenior
inviato il 31 Dicembre 2016 ore 16:58

Forse non hai letto tutto, ci sono rumors riguardo alla possibilità di smartphone Nokia con sensore in grafene per il prossimo anno, sono solo rumors ma tanto per chiacchierare vanno bene comunque ;-)

avatarsenior
inviato il 31 Dicembre 2016 ore 16:59

Sul grafene si scrivono pro e contro da anni... si vedrà col tempo. Ad esempio girano articoli su un "problemuccio" per la salute... sembra che se lavorato male può "sfaldarsi" perdendo delle microscheggie così piccole e taglienti che passano anche le migliori mascherine e se inalate hanno effetti molto simili all'amianto. Sembra addirittura che possono tagliare a fettine l'RNA e il DNA nel nucleo delle cellule con conseguenze difficili da prevedere.
Spero che prima di mettere in commercio elettronica al grafene ottimizzino il ciclo di produzione senza correre ai ripari dopo decenni come nell'amianto....
Almeno ci stanno già studiando sopra.

www.materialstoday.com/carbon/articles/s1369702112701013/

avatarsenior
inviato il 31 Dicembre 2016 ore 17:20

Ottimo spunto, non sapevo che fosse pericoloso, a mio avviso però non mi pare paragonabile all'amianto, quest'ultimo veniva usato in quantitativi molto più grandi, si parla della costruzione di abitazioni, per quanto concerne il grafene invece si parla di strati sottili 1 atomo cioè tonnellate di amianto contro grammi di grafene. Poi dalle mie ricerche non ho letto da nessuna parte che é cancerogeno ma solo che può danneggiare le cellule

avatarjunior
inviato il 31 Dicembre 2016 ore 18:44

In effetti non conoscevo questo aspetto.

Per il resto, se qualcuno mi potesse spiegare che significa "rendimento superiore a 1" e "che me ne faccio in fotografia normale" mi farebbe una cortesia.

avatarsenior
inviato il 31 Dicembre 2016 ore 18:53

Per rendimento superiore ad 1 applicato ad un sensore significa che con un rendimento 1 se entrano 100 fotoni al secondo il sensore può catturarne 100 in un secondo non può quindi esserci un rendimento superiore ad 1 perché significherebbe che il sensore dovrebbe catturare più fotoni di quelli che entrano.
Quindi il rendimento è il rapporto tra l'output (luce catturata) fratto input (luce che entra). Infatti 100/100=1

avatarsenior
inviato il 31 Dicembre 2016 ore 19:12

Scusate, allora cambia la sensibilità a secondo del sensore.

Quindi , per fare un esempio, i 400 iso di una moderna macchina non corrispondono a i 400 iso di una reflex di 10 anni fa con un sensore diverso? E immagino siano diversi da i 400 asa delle pellicole. Anzi sicuramente, con i 400 asa delle pellicole avevi già una grana mostruosa.

avatarjunior
inviato il 31 Dicembre 2016 ore 19:26

E quindi cosa c'entra questo rendimento con i sensori al grafene? Cioè se ho un materiale mille volte più sensibile alla luce direi che comunque, in generale, è meglio anche se non viene sfruttato interamente.

avatarsenior
inviato il 31 Dicembre 2016 ore 19:33

No gli ISO sono uno standard di sensibilità dato da quantità di luce nell'unità di tempo, cioè la velocità del sensore/pellicola nel catturare la luce ed è uguale per qualsiasi sensore/pellicola, 100 iso sono sempre 100 iso come 1kg di paglia pesa uguale ad 1kg di ferro. La differenza c'è ovviamente sulla qualità della conversione della luce catturata. Una pellicola economica lavora peggio di una buona a parità di iso come un buon sensore lavora meglio di uno peggiore a parità di iso.

I contestatori magari parlano di sensori scientifici che hanno dei rendimenti molto alti, prossimi all'1 mentre secondo me le 1000 volte sono da interpretare nei confronti dei comuni sensori.
Io comunque non sono in grado di dire se ste 1000 volte sono plausibili o meno ma anche se fosse meno ben vengano sensori più sensibili, più economici, più leggeri e che consumano meno, sperando che non si debba per forza di cose perdere in qualità delle immagini

user46920
avatar
inviato il 31 Dicembre 2016 ore 19:34

...i 400 iso di una moderna macchina non corrispondono a i 400 iso di una reflex di 10 anni fa ? E immagino siano diversi da i 400 asa delle pellicole. Anzi sicuramente, con i 400 asa delle pellicole avevi una grana mostruosa.

Sorriso .. ASA e ISO praticamente corrispondono, e la grana dipende dal formato del fotogramma chimico ... hai mai impresso una 8x10" da 400 asa? ;-)

avatarjunior
inviato il 31 Dicembre 2016 ore 20:03

tipo che rendimento e sensibilità notoriamente sono due concetti che vanno a braccetto...

Spiegami tu allora in cosa consiste la differenza in termini pratici, no?
Trimoto ha capito benissimo cosa intendevo. Il segnale non si può cambiare, al massimo la qualità della tecnologia può influire molto sul rumore e la profondità di bit, ma è tutto un altro discorso.
Il concetto non è molto diverso dal funzionamento dei pannelli solari, anche loro convertono energia luminosa in elettrica come i sensori digitali CCD o CMOS. Il limite massimo che potrebbero dare col Sole allo zenit è di 1300 W/m² perché quella è l'energia che arriva.

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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