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La risposta per me è una sola, la stampa. A meno che non si usi la diapositiva (vedi l'amico Paolo), l'unico modo per fruire appieno delle immagini è la stampa.
Il fotolibro è un po' costoso ma per sua natura ordinato rispetto alle foto sfuse, ma personalmente uso entrambi i supporti.
PS non è necessario stampare tutti 60x40, anche perché al di la del costo non sapresti dove metterli, ma stampe anche nel formato dell'era della pellicola, permettono di essere mostrate ad amici e conoscenti, e di non cadere nell'oblio di un hard disk.
Comunque, ripeto.. una piccola rilegatrice da ufficio, non costa troppo e' permette di rilegare le fotografie direttamente e fascicolarle.. Esistono anche rilegatrici a caldo.
E' accertato al 10000 % che tutte le nostre foto digitali spariranno nel tempo di 2-3 generazioni. Tutti gli hard disk dove noi custodiamo gelosamente il nostro archivio saranno spazzati via.
Della sorte che toccherà alle mie fotografie in futuro, francamente me ne infischio. Anni fa un mio amico sosteneva che essendo il piacere di questo hobby condensato nell' acquisto e uso di costose attrezzature, si poteva anche evitare di mettere la pellicola dentro la macchina. Si usciva, si smanettava l' attrezzatura col treppiede, l' esposimetro rigorosamente esterno brandito con aria pensierosa, si scattava con vari obbiettivi e festa finita. Il risparmio sarebbe stato notevole. Oggi vol digitale non costa nulla e i danni sono evidenti.
Feininger diceva di non disprezzare le fotoricordo: quelle almeno significano qualcosa per qualcuno, al contrario di molte foto "da concorso" che non vogliono dire nulla e non dicono niente a nessuno. E mica c'aveva torto. E allora una buona strada per un fotoamatore può certamente essere quella di produrre fotoricordo ben fatte, con il valore aggiunto di una buona composizione, sfondi interessanti, colori ben ragionati eccetera, senza dover pensare di dover fare foto "artistiche". Tanto il valore artistico, se c'è, salta fuori da solo e se non c'è non si può coltivare nell'orto come l'insalata. Perciò le foto che ho fatto e che mi piacciono le tengo per riguardarmele, le mando a qualche amico (solo a quelli che hanno mostrato di gradirle) e ci faccio qualche fotolibro ogni tanto, che magari regalo ai soliti che mostrano interesse reale (non per semplice educazione) per le mie foto. Se poi questa roba durerà qualche generazione o se qualcuno butterà tutto il giorno dopo che sarò morto, sinceramente non me ne potrebbe fregare di meno.
i suggerimenti (quelli concreti) dati fino quì sono tutti validi. Posso aggiungere che una mia amica che non sa nemmeno cos'è una Dsrl, una compatta una mirrorless, e non è una grafica che spesso si fa il viaggetto con un discreto cellulare mi ha stupito. Ha stampato un libro con poche decine di euro che mia ha abbassato le orecchie. Composizione grafica, narrazione e pure senso del colore superiore alla media. Io consiglio di stampare dei fotolibri o suddivisi per anno o per argomento. Ne provi uno spendi un 50/60 € aspetti le offerte, carta fotografica così durano una vita e più.
L'ultimo fotolibro di qualche giorno fa scattato ad un'alta autorità spirituale Indiana in visita in Italia. Naturalmente i monotematici sono più facili ma ti obbligano ad una certa qualità complessiva.
Di una raccolta di street l'ho fatto vedere a qualche amico e conoscente in contesti non di monopolio della serata, sarà perchè le persone che frequento fanno quasi sempre parte di un indotto artistico, ma non mi sembra di aver mai annoiato nessuno.Anzi hai il problema che o ti chiedono stampe di foto oppure addirittura una copia del libro intero . Visto il costo di stampa di poco meno di 170€ . la persona se li è accollati, non ero felice di darlo in giro perchè è un prototipo ma visto il "personaggio" non ho potuto dire di no....Rob
io ho già dato.... qualche migliaio di negativi e positivi distrutti da un allagamento della CO. Praticamente ho perso la quasi totalità delle foto fino al 95 circa.... quindi posso solo conservare ora.
Salt ha scritto ##Volete vedere la mia collezione di lastre del 1800?MrGreen Son passate attraverso alla distruzione di due guerre..##
Ovviamente le foto dell' 800 si conservano tutte e direi quasi tutte quelle ante 1960. Poi, col dilagare della fotografia siamo stati inondati di gattini, cagnolini, paesaggi ameni, pecore al pascolo, vedute di monumenti immutati più o meno da secoli e fotografati in tutte le salse. Oggi siamo sommersi da miliardi di immagini: possibile che siano tutte degne di conservazione ? Direi proprio di no. Poi capisco che ogni scarafone è bello a mamma soia ...ma un po' di spirito critico non guasterebbe. Davanti ha una nostra foto ci dobbiamo chiedere: " perché l' ho scattata ?" Se ci fosse un perché la seconda domanda sarebbe " la fotografia rende le mie intenzioni ?" e poi " è l' unica in archivio o ce ne sono molte altre più o meno simili?" e nel mentre il cestino sta lì a guardarci, con la bocca spalancata. E non è certo per il bene dell' umanità, che se ne frega delle nostre fotografie. È per il nostro bene: ci affina lo spirito critico se già presente o forse ne favorisce la nascita e le nostre foto diventeranno migliori. Inoltre un archivio alleggerito è più facile da gestire e forse, non essendo enorme, non scoraggerà i nostri eredi che magari gli daranno un' occhiata e chissà, forse lo manterranno tutto o in parte.
Sara' ma di foto ne faccio pochissime. Quelle che servono. In un modo o nell'altro o vengono cancellate perche' inutili, o conservate e stampate...perche' funzionali a qualcosa.
“ Povera Dana, aveva solo chiesto qualche info per gustarsi le foto delle vacanze col marito e con amici interessati e invece dovra' affidarsi a Giovanni Muciaccia e chiedere autocertificazione e green pass per far entrare gente in casa. MrGreen „
aahhhaha... in effetti
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