| inviato il 09 Dicembre 2023 ore 17:47
Faccio solo una considerazione: così come c'è il cavo, non si poteva mettere in una confezione che costa 2500€ un alimentatore adeguato da 30€? Non è che in casa uno abbia obbligatoriamente un alimentatore di quel tipo... Comunque felice di aver risolto e grato del vostro aiuto. Giusto cambiare il titolo dell'argomento. |
| inviato il 09 Dicembre 2023 ore 19:03
L'alimentatore originale costa 55€ su Nikon Store... concordo: potevano mettercelo dentro. Capisco che ormai tutti hanno un caricabatterie di qualche tipo e genere a casa, ma 55€... poi lo rivendi assieme alla macchina. Nel caso decidessi di prendere la ZF e vendessi la Z6II, di mio prenderei pure il carica esterno. Anche perchè ho la fisima dell'attaccare la macchina alla linea elettrica... |
| inviato il 09 Dicembre 2023 ore 19:07
Vero, abbondano gli alimentatori USB nelle nostre case. Ma così di "potenza" e con attacco USB C è più raro. Decisamente. |
| inviato il 09 Dicembre 2023 ore 19:07
lo fanno per le normative europee...è la green economy, per ridurre la quantità di rifiuti elettronici...anche Apple da un pezzo non mette più caricatori negli iPhone. Si dà per scontato che, uniformando le prese tra tutte le aziende sulla USB C, ognuno abbia in casa un cavo e uno o più caricatori PD per caricare ogni apparecchio elettronico, dal PC allo smartphone, smartwatch e anche le macchine fotografiche. Non è incuria verso il cliente |
| inviato il 09 Dicembre 2023 ore 19:19
Hai ragione, però Apple li mette negli Ipad proprio perchè sono alimentatori decisamente più potenti e, per questo, non dati per scontati come in possesso degli utenti. Ho avuto Fuji, Sony, ho nikon zfc, ho avuto olympus, Blackmagic: tutte venivano ricaricate con normali cavi (quindi non necessariamente quelli in dotazione) e alimentatori "da cellulare". ecco perchè non mi aspettavo questa situazione con la ZF. Comunque, ripeto, va bene così: importante ora è che funzioni |
| inviato il 09 Dicembre 2023 ore 19:55
“ Non è incuria verso il cliente „ Immagino. Però finisce che il cliente un alimentatore se lo deve comunque comprare, se il prodotto che devi caricare necessita di specifiche di un determinato tipo, come in questo caso. |
| inviato il 09 Dicembre 2023 ore 20:09
Approfondimento per chi non lo sapesse: dentro i cavi USB C ci dovrebbe essere un chip che avvisa le apparecchiature collegate della corrente massima che il cavo può supportare. Se il chip non c'è (cavo cinese) o se la potenza non è adeguata (cavo piccolo) le apparecchiature non avviano la ricarica o alimentazione. |
| inviato il 09 Dicembre 2023 ore 20:27
È un mondo difficile E vita intensa Felicità a momenti E futuro incerto |
| inviato il 09 Dicembre 2023 ore 20:40
“ se il prodotto che devi caricare necessita di specifiche di un determinato tipo „ Sono specifiche ormai comunissime per quasi qualunque dispositivo che necessiti di un po' di corrente: ad esempio ormai moltissimi cellulari richiedono caricabatterie "PD" per la ricarica veloce. E' solo che in questo periodo di transizione abbiamo a casa decine di caricabatterie "vecchio tipo" che piano piano diventeranno più o meno inutili anche perché caricare batterie capienti con i vecchi alimentatori vuol dire metterci una vita. La normativa di per sé non è sbagliata, serve proprio ad evitare che in futuro si ripresenti la situazione attuale con chissà quanti dispositivi di ricarica tutti uguali (io di alimentatori credo di averne accumulati negli anni non meno di un paio di decine, sparsi in cassetti vari), dispositivi che hanno richiesto plastica ed energia per essere prodotti (=inquinamento) e che facilmente finiranno in discarica (=altro inquinamento). Ovviamente poi le case hanno colto la palla al balzo per risparmiare nelle dotazioni (tutto guadagno netto per loro perché certo non ci fanno pagare qualche euro in meno un telefono, un tablet o una macchina fotografica...). |
| inviato il 09 Dicembre 2023 ore 20:44
E poi la gente li compra di terze parti. Un affare per le case |
| inviato il 09 Dicembre 2023 ore 20:44
“ È un mondo difficile E vita intensa Felicità a momenti E futuro incerto „ Già...aveva ragione Tonino Carotone |
| inviato il 09 Dicembre 2023 ore 21:06
Fai Trhodog: certo... non critico la normativa, ma, come indichi anche tu, ci troviamo tutt'ora in periodo di transizione. Fosse per me andrebbe tutto, ma proprio tutto, con l'usb-c. Poi... che le case ci marcino, non c'è alcun dubbio. Nikon vende il caricabatteria EH-8P, che in teoria dovrebbe funzionare anche con smartphone, tablet e pc portatili, se le specifiche son quelle, a 60€ o l'EH-7P, con cavo usb incluso, a 52€ (perchè a meno, mah...) o l'NH-34, che permette di caricare la batteria esternamente, a 60€, a cui devi aggiungere un alimentatore tipo EH-8P, altri 60€. Oppure il classico MH-25a, fornito con le macchine fino a qualche tempo fa, che costa 55€. Una bolgia di scelta, quando mi sarei aspettato UN adattatore. |
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