| inviato il 05 Maggio 2023 ore 8:15
“ Però dico anche che le istituzioni devono considerare questi eventi come meno eccezionali e più probabili. In futuro vanno previsti interventi. „ questa è la ragione per cui sono estremamente contrario alle attuali scelte dell'europa: invece di costringere stati e cittadini a sprecare migliaia di miliardi nel vano tentativo di fermare i cambiamenti climatici, dovremmo iniziare a prepararci a fronteggiarli. Che senso ha costringere a spendere soldi per transizioni di cui, ormai, è palese la totale inutilità e lasciare argini e territorio in balia della natura? Abbiamo zone dove fiumi e torrenti strariperanno sempre più spesso e la priorità è ottenere classe AAAA sugli edifici o "abbattere" la cioddue di qualche punto percentuale? L'ultimo G7 di Sapporo ha ben chiarito quali siano, per i veri BIG del mondo, le priorità e di quanto gli freghi dell'esempio virtuoso dell'europa. Anche perchè, è bene ricordarlo, non tutto il mondo scientifico concorda sulle teorie dell'origne antropica dei cambiamenti climatici, e quindi sulla conseguente possibilità di impedirli. |
| inviato il 05 Maggio 2023 ore 8:39
“ questa è la ragione per cui sono estremamente contrario alle attuali scelte dell'europa: invece di costringere stati e cittadini a sprecare migliaia di miliardi nel vano tentativo di fermare i cambiamenti climatici, dovremmo iniziare a prepararci a fronteggiarli. Che senso ha costringere a spendere soldi per transizioni di cui, ormai, è palese la totale inutilità e lasciare argini e territorio in balia della natura? „ A questo non ci arrivano manco con la prolunga, ( o forse perché non fanno abbastanza business), ti fanno prendere l'auto elettrica che se va bene e se funzionerà ( ne dubito ) "porterà benefici" sul clima tra forse 500 anni e intanto si affoga come topi, invece che affondare i letti dei fiumi alzano gli argini e ci costruiscono sotto, creare invasi in alto per tenere su l'acqua e limitare le ondate di piena manco a parlarne, se poi continuano a trasformare tutti gli affluenti minori in scivoli tipo parchi acquatici non si va da nessuna parte e ad ogni allerta meteo per certe zone c'è da pregare che il peggio succeda a quello di la. |
| inviato il 05 Maggio 2023 ore 10:35
concordo su tutto......prevenzione nel nostro caro bel paese non se ne fa mai......vi ricordate il ponte Morandi di Genova? non ci ha insegnato nulla.....ora ne e' crollato uno in provincia di Cosenza costruito nel 2014.....infatti stavamo aspettando il prossimo crollo.....altro che il ponte sullo stretto!! |
| inviato il 05 Maggio 2023 ore 11:00
“ Se in 24 ore cade l'acqua di due mesi non puoi definirla "pioggerella". Magari nella zona inondata non ha manco piovuto, se a monte però ha fatto 200 mm quelli ti arrivano a valle... Poi certo che la cementificazione peggiora il tutto, ma mi sembra che anche 60 anni fa le alluvioni belle grosse c'erano lo stesso. „ E siamo d'accordo. Ho letto che, secondo gli esperti, concorre anche lo scioglimento delle nevi in appennino (ma ce n'era di neve?). Ok l'emergenza, va bene, ok che le alluvioni ci sono sempre state (anche se forse non dopo 1-2 giorni di pioggia)...ma giunti al 2023, dobbiamo ancora considerare le piogge di maggio come eventi imprevedibili e da affrontare "disarmati", vittime delle circostanze? Oppure, forse, l'emergenza è dettata da gravi, gravissime mancanze in termini di prevenzione, manutenzione e gestione? “ Se si è sempre in emergenza è perché si hanno le emergenze. Che comunque significa che non si fa abbastanza come prevenzione. Però l'emergenza c'è, intanto. „ Come sopra. Emergenza e "non sufficiente" prevenzione non sono concetti indipendenti l'uno dall'altro... Ci sono eventi imprevedibili, eventi prevedibili ed eventi attesi. Non so dove inserire, in questa classificazione, la pioggia e lo scioglimento delle (poche) nevi in maggio, non è il mio lavoro...ma quando l'approccio a questi eventi è SEMPRE emergenziale, forse qualcosa non va. Poi finisce come sempre in Italia, senza analisi di rischio, senza colpevoli, senza misure di mitigazione del rischio, senza nessuna lesson learned. Fino alla prossima "emergenza" |
| inviato il 05 Maggio 2023 ore 11:14
“ Oppure, forse, l'emergenza è dettata da gravi, gravissime mancanze in termini di prevenzione, manutenzione e gestione? „ Secondo me puoi togliere sia il "forse" che il punto interrogativo. |
| inviato il 05 Maggio 2023 ore 11:25
Infatti Alvar. Il punto è che bisogna distinguere tra evento e prevenzione/risposta all'evento. Gli eventi (siccità, pioggia, ecc) non sono colpa di nessuno, al massimo può essere una responsabilità collettiva, ma la sistematica mancanza di misura di prevenzione e risposta si, lì una colpa c'è. Ci sono enti statali che non dovrebbero fare altro che questo... |
| inviato il 05 Maggio 2023 ore 11:41
Mi raccontava un amico "montanaro" che non esiste "cattivo tempo", esiste "cattivo equipaggiamento" ... e vale lo stesso principio: cercare sempre di prevenire i problemi anziché subirli. Anche perché alla fine procedere di emergenza in emergenza costa più che risolvere il problema. |
user198779 | inviato il 05 Maggio 2023 ore 12:08
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user198779 | inviato il 05 Maggio 2023 ore 12:11
Stamattina fatto un giro in bici sull'appennino forlivese le strade non ci sono più tutti i collegamenti tra le valli sono inagibili per frana . Nell'immagine postata sopra si vedono alberi ancora in piedi peccato che erano 30 metri più in alto li c'era la strada prima |
| inviato il 05 Maggio 2023 ore 12:13
“ Anche perché alla fine procedere di emergenza in emergenza costa più che risolvere il problema. „ A chi paga le tasse,ad altri conviene,ed è per questo che viviamo perennemente in stato di "emergenza" |
| inviato il 05 Maggio 2023 ore 14:34
“ A chi paga le tasse,ad altri conviene,ed è per questo che viviamo perennemente in stato di "emergenza" „ Concordo, la penso esattamente come te. |
| inviato il 05 Maggio 2023 ore 19:29
Conviene lavorare per emergenze piuttosto che risolvere il problema alla fonte, in questo modo gli amministratori spendono bei soldi con controlli quasi nulli e fanno felici un sacco di amici. Finita l'emergenza ci sarà il campionato e le cavolate dei social con cui distrarsi e tiriamo a campari al baretto. Per quanto riguarda il cambiamento climatico dovremmo tornare allo stile di vita dei primi del 900 ma non è ovviamente possibile per cui sarebbe meglio investire soldi in OGM in grado di resistere alla siccità. Non ne verremo mai fuori! |
| inviato il 05 Maggio 2023 ore 22:48
“ Non ne verremo mai fuori! „ Oh si invece. Con i piedi in avanti, ma ne verremo fuori. |
| inviato il 06 Maggio 2023 ore 0:31
Bando alle ciance e passiamo ai dati:
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| inviato il 06 Maggio 2023 ore 8:02
iniziative green mi piacerebbe fare il conto di quanti soldi, nel corso degli ultimi 10 anni, avrebbero potuto essere spesi per adeguare il territorio ai cambiamenti climatici, piuttosto che sperperarli con l'idea di impedirli, accecati dalla follia green. come ripeto ormai quasi ogni volta, le nostre (europa) scelte adesso possono solo decidere se vivremo da ricchi o da poveri. Tutto il resto, dal clima al contesto mondiale, è fuori dalla nostra portata. Vogliamo dare ai nostri figli una società povera e dove faranno fatica ad avere quei diritti che oggi consideriamo inalienabili? Ok, allora continuamo a perseguire questa follia ideologica. Vogliamo dargli almeno la possibilità di mantenere quel livello di benessere che noi ci siamo goduti fino adesso? Allora è meglio partire subito ad invertire questa rotta suicida. |
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