| inviato il 13 Marzo 2023 ore 13:00
Consigli su utilizzo Lubitel:
mi concentrerei su uno stile fotografico che si esprima poco attraverso la resa del dettaglio e molto su transizioni di luci e cromie. Uno stile pittorico insomma. Questo perché la resa dell'obiettivo della Lubitel non è eccelsa (è un eufemismo) e quindi è inutile chiedergli quello che non può dare.
Considerando che ho visto fotografie bellissime scattate con pinhole cameras, in onestà non credo che si possa trovare in questo mezzo un reale limite alla realizzazione di buone fotografie. Già solo il fatto di poter sperimentare a pellicola con diversi supporti b/n e diversi sviluppi b/n, per me è fantastico. Per il colore purtroppo la panoramica è più ristretta come pellicole e lo sviluppo è standard .
In conclusione: probabilmente il prezzo pagato è alto, ma se si sa cosa si ha in mano e si fotografa di conseguenza, si può ottenere soddisfazione. |
| inviato il 13 Marzo 2023 ore 15:00
Beh, i prezzi a cui le cose sono offerte, non è detto che siano anche i prezzi a cui vengono vendute.
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| inviato il 13 Marzo 2023 ore 15:10
Pensa che la lubitel l'ho presa a 11 euro, data come non funzionante e invece funzionava |
| inviato il 13 Marzo 2023 ore 15:28
Beh ricordo che di Lubitel a 30/40 euro ne trovavi a volontà
Anche le Flexaret in ottime condizioni si trovavano facilmente a meno di 100 euro......
Ora che le pellicole costano il triplo anche le macchine sono aumentate.
Non vale la regola dei caffè.... dove basta comprare cialde che la macchina è gratis  |
| inviato il 13 Marzo 2023 ore 15:39
Per esperienza personale con altro genere di oggetti vintage (HiFi), a volte ci sono degli "impazzimenti" di mercato. Basta aspettare, con un minimo di pazienza, si trova la cosa giusta al prezzo giusto.
La Lubitel non è un pregiato oggetto da collezione, può valere 30-40 €, non di più. Ora c'è un momento di revival della pellicola e sta succedendo la stessa cosa accaduta per i giradischi: qualsiasi cesso degli anni '70 si prova a venderlo a peso d'oro. Naturalmente bisogna conoscere bene gli oggetti: un Thorens TD 125 ha un certo valore, un Thorens TD 105 ne ha un altro (molto inferiore).
Le macchine a pellicole non sono tutte uguali, hanno pregi e difetti, per questo è importante farsi consigliare da chi le conosce. Poi bisogna considerare che hanno parecchi anni sul groppone e bisogna vedere come sono state usate. Ho trovato in vendita un corredo Hasselblad a prezzo invitante: in blocco due corpi 500 C, tre ottiche e sette magazzini.
Sicuramente è roba usata da un professionista, lo indicano i 7 magazzini, e bisogna stare attenti, perché, nonostante la proverbiale affidabilità di quelle macchine, c'è il rischio che siano alla frutta. |
| inviato il 13 Marzo 2023 ore 15:58
Capisco che quando sei andato a prendere l'Hasselblad questa era stata già venduta, ma non è che manchino Hasselblad sul mercato (probabilmente sono più delle Lubitel) e allora, visto che ormai avevi deciso per spendere quella cifra perché non cercare un'altra Hasselblad invece che ripiegare sulla Lubitel? L'avessi scartata fin dall'inizio per la spesa, OK, ma ormai che avevi deciso... boh, non capisco. |
| inviato il 13 Marzo 2023 ore 16:15
"....LOMO LUBITEL CON 75 MM 1:4.5 ...."
Da un'Hasselblad ad una Lubitel c'è la stessa differenza che c'è tra una Miss, gagliarda e prosperosa, ed una vecchia sgangherata.
Mahhhh.... |
| inviato il 13 Marzo 2023 ore 17:08
“ Da un'Hasselblad ad una Lubitel c'è la stessa differenza che c'è tra una Miss, gagliarda e prosperosa, ed una vecchia sgangherata.
Mahhhh.... „
questa volta ti devo dar ragione
“ Capisco che quando sei andato a prendere l'Hasselblad questa era stata già venduta, ma non è che manchino Hasselblad sul mercato (probabilmente sono più delle Lubitel) e allora, visto che ormai avevi deciso per spendere quella cifra perché non cercare un'altra Hasselblad invece che ripiegare sulla Lubitel? La'vessi scartata fin dall'inizio per la spesa, OK, ma ormai che avevi deciso... boh, non capisco. „
Concordo
“ ........
Le macchine a pellicole non sono tutte uguali, hanno pregi e difetti, per questo è importante farsi consigliare da chi le conosce. ..........
„
pienamente d'accordo ed infatti quello che non capisco è perché sfumata quella specifica Hasselbald non ne ha cercata un'altra o comunque prima di avventurarsi nell'acquisto non è tornato a chiedere lumi su alternative vista la scarsa conoscenza ... ovviamente ognuno con i propri soldi ci fa quello che vuole, ma una volta che si chiede consiglio si deve anche accettare una critica .... in sostanza io consiglio (colgo l'invito a fare critica e dire qualcosa di costruttivo) di accantonare subito l'acquisto (molto difficile da rivendere) e cercare, ad esempio, una bella Mamya che può essere un eccellente compromesso di prezzo qualità ... io ho una Rolleiflex con Planar e devo ammettere che anche usare quella non è facilissimo figuriamoci una macchina che non si vede neanche il vetro smerigliato ai bordi
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| inviato il 13 Marzo 2023 ore 17:44
Delle volte mi chiedo perché una persona giovane (fotograficamente), debba andare in cerca di guai, cimentandosi nella fotografia cosiddetta analogica.
Io, che ho iniziato a fotografare alla fine degli anni '60, mi sono sorbito tutte le rotture di cabbasisi relative a foto sfocate, mosse, mal esposte, a macchine aperte per sbaglio e ... addio foto, oppure pellicole agganciate male, della serie "ma quanto cacchio è lunga 'sta pellicola? 38 40 ...", poi guardi il manettino di riavvolgimento e quando carichi, non gira, così, di nuovo addio foto. Per non parlare di negativi rigati, oppure sviluppati male, e comunque tornavi sempre a casa con la paura di aver toppato, e se le foto le avevi scattate per lavoro, erano dolori.
Per non parlare delle notti passate in camera oscura, provini su provini, finché non raggiungevi il risultato voluto, gli sbattimenti per correggere le linee cadenti con l'ingranditore, e dovevi pure mascherare la parte del foglio più vicina all'ingranditore, cercando di far venire il tutto uniforme.
Le elaborazioni con la pellicola fotomeccanica, dove magari passavi un'ora a realizzare i controtipi, smadonnavi per metterli a registro, e poi alla fine decidevi che il risultato non ti piaceva e buttavi tutto.
Ora la post produzione, a sapere cosa si vuole è un giochetto da ragazzi: muovi il cursore, controlli il risultato e, se non ti piace, fai undo.
Insomma, cimentarsi con la foto analogica, è una maniera per affrontare un qualcosa di passato e romantico.
Farlo partendo dal 6x6, è anche più impegnativo, perché si usano macchine meno maneggevoli ed anche più costose, specie per le pellicole.
Io sono del parere che ha senso affrontare la foto su pellicola, se si segue tutto l'iter, cioè sviluppo negativo e stampa.
Mandare i rullini in laboratorio ha poco senso, con esclusione delle diapositive. C'è chi addirittura scatta su pellicola e poi passa tutto allo scanner. Io l'ho fatto per i miei vecchi negativi, e lì aveva senso, perché volevo salvare il mio vecchio archivio.
Le macchine 6x6, o comunque che usano il rullo 120, sono, tranne qualche rara eccezione, tutte reflex. Le biottiche hanno l'ottica fissa (tranne alcune Mamiya) e l'otturatore centrale, cosa importante per certi generi, perché hanno il sincro flash totale, utile per il lampo di schiarita in esterno. Le mono obiettivo hanno naturalmente l'ottica intercambiabile, alcune hanno l'ottica con l'otturatore centrale incorporato, altre hanno un otturatore a tendina nel corpo macchina. Le prime permettono il sincro flash su tutti i tempi, ma le lenti sono più care.
Chiariti questi aspetti, dovrebbe essere più facile capire che tipo di macchina si vuole acquistare, tenendo presente che il punto di forza di una 6x6, rispetto ad una 24x36, è la ricchezza della gamma tonale ottenibile, a patto di sviluppare e stampare bene le foto.
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| inviato il 13 Marzo 2023 ore 17:44
Grazie !
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| inviato il 13 Marzo 2023 ore 23:05
mi è piaciuta la genuinità di Guidoachille ... l'unico suo "errore", per così dire, è che ha pagato la Lubitel un po' troppo.
Per dirla tutta, avrei visto peggio, per un approccio al mf, la Hasselblad ... tra le righe traspare la mancanza di conoscenza di questo formato e della visione attraverso il pozzetto da parte dell'OP.
La Lubitel NON è un giocattolo (otticamente); la sua lente è un semplice tripletto basico ma cmq in vetro. Si definiscono toy camera quelle con lenti in plastica. E' costruita in economia e la meccanica è talmente semplice che anche i guasti non sono così percentualmente elevati come si vuol far credere. La resa al centro è comunque nitida (classico il degrado ai bordi come per qualsiasi tripletto) e morbida ... non certo contrastata.
Fare parecchi rulli con la bistrattata sovietica, può risultare propedeutico e anche soddisfacente (dipende da cosa ci si aspetta). Una volta conosciuta e capita per quel che può dare, si cercherà di sfruttarla per le (poche per molti) sue caratteristiche. In buone mani anche una Lubitel può dare più che dignitosi risultati.
Secondo me incolpare la fotocamera (qualsiasi) invece delle ns capacità, è sempre un errore.
Hai una Lubitel ??? Sfruttala al massimo per quello che può darti !!!
Quindi Guidoachille, non farti paranoie ed esci a scattare con quello che tutti definiscono un rottame ... usala con leggerezza senza darti troppe aspettative; potrebbe sorprenderti. |
| inviato il 13 Marzo 2023 ore 23:08
Aspettavo il tuo intervento Schyter e mi aspettavo che esprimessi, come ho fatto anche io, una posizione di buonsenso con la testimonianza che, sapendo cosa si ha in mano, si possano far belle foto anche con una Lubitel. |
| inviato il 13 Marzo 2023 ore 23:19
La Lubitel è la fotocamera più onesta che esista... lo definisce già in suo nome.  |
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(a parte questo caso estremo di passaggio da Hasselblad a Lubitel); la prossima volta cerchiamo tutti (me compreso) di andare sul semplice. 
