| inviato il 15 Dicembre 2022 ore 23:18
“ Per i miei clienti faccio valutazioni in base al loro Mifid „
“ Per me è un hobby „
Scusa Rokko, senza polemica, prima dici che hai dei clienti e poi dici che per te è un hobby.
Io ho sempre strizzato l'occhio al trading ma non mi ci sono mai buttato, però se parli così un po' mi spaventi.
Stai dicendo che c'è gente che affida i loro soldi a chi fa trading per hobby? |
| inviato il 15 Dicembre 2022 ore 23:19
Quoto tutto @gianlucam |
| inviato il 15 Dicembre 2022 ore 23:23
Paco io lavoro in banca. Il trading lo faccio per hobby. In banca non fai trading. Come consulente finanziario non posso consigliare o indicare titoli azionari ad esempio o btp, ma solo inserire ordini specifici dati dal cliente. Il trading è altro. Nel trading puoi vendere allo scoperto, usare la leva, investire su qualunque mercato. In banca no. |
| inviato il 15 Dicembre 2022 ore 23:43
“ Paco io lavoro in banca „
Ah ok, non mi era chiara questa cosa. |
| inviato il 16 Dicembre 2022 ore 8:09
Grazie a chi ha spiegato in maniera chiara il trading a lunga e media scadenza.
Penso che l'investitore privato che si affida al trading on-line con piccole somme dovrebbe seguire la regola compra/vendi/pentiti e dovrebbe anche seguire il corso delle varie borse mondiali nonché uno sguardo alla carta stampata tipo ''Sole 24 ore''.
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| inviato il 16 Dicembre 2022 ore 8:13
Giusto per condividere esperienze e idee, per chi avrà voglia di leggere:
Diversi anni fa assieme a dei miei familiari facemmo alcuni piccoli/medio-piccoli investimenti, anche piuttosto rischiosi (assolutamente non da soli ma supportati da un professionista, secondo me preparato e che nel corso degli anni mi ha dimostrato affidabilità, con cui c'era feeling e anche amicizia. se non avessi conosciuto questa persona probabilmente non avrei mai provato a vare certi investimenti). Risultato: alcune volte era andata molto bene, altre si rimaneva più o meno allo stesso punto e altre era andata molto male. Quindi alla fine di tutto, nella mia esperienza, perché aver un impegno del genere se il bilancio finale lasciava le cose complessivamente allo stesso punto?
Io non ho la passione per la finanza, non provo particolare piacere da adrenalina, né sento gratificazione nel voler vivere situazioni da pressione. Sinceramente mi interessava solo l'eventuale risultato. Nel mio caso il risultato, complessivamente, non arrivava …e ci ho messo relativamente poco a rendermi conto che io i miei pensieri ed energie preferivo e preferisco indirizzarli su altro che mi gratifichi.
Credo che se uno invece si diverte e prova piacere nel vivere questo genere di situazioni allora fa bene a metterci il suo tempo, piacere ed energie. Questo al netto del mio pensiero di fondo che una società come la nostra dove esiste (per pochissimi) la possibilità di speculare, son convinto che sarà giudicato dalla storia futura come un elemento tra quelli che potranno definire la nostra come un'epoca in cui la società non è ancora giusta. Ma questo è più un giudizio squisitamente morale.
Altra esperienza che mi ha colpito particolarmente: sempre proprio all'incirca nello stesso periodo di cui sopra, in cui facevo qualche investimento anche io, lavoravo molto con una azienda, ed ero spesso a stretto contatto con una persona che in questa azienda aveva un ruolo dirigenziale, e avevo con questa persona una frequentazione professionale piuttosto assidua(al punto che eravamo e siamo rimasti amici ancora oggi). Questa persona per qualche anno di era lanciata nel trading, non “fai da te”, infatti era in costante contatto con il professionista che curava i suoi investimenti(nel suo caso piuttosto alti). Ricordo benissimo che anche mentre eravamo al lavoro c'erano dei momenti in cui si metteva al telefono (sentivo diverse loro telefonate) e vendeva e acquistava azioni e/o altri prodotti finanziari. Beh ammetto che alcune volte mi sembrava quasi come drogato, vedevo chiaramente il piacere che provava nello sfidare i mercati e nel guadagnare. E guadagnava: mi mostrò orgoglioso le cifre realizzate, piuttosto grandi (non so se ci fossero anche grosse perdite ma visto il suo entusiasmo penso che comunque fossero ben maggiori i segni positivi, ma non è detto). Questa cosa durò per 2-3 anni poi notai che scemò gradualmente, ovviamente domandai e mi disse di successive grosse perdite, che alla fine non ne vale la pena… se non per il piacere che provó. Se devo fare una similitudine potrebbe essere il piacere che immagino possa provare una persona che ama andare al casinò (attenzione: non ho detto che fare trading equivale ad andare al casinò).
Questa persona oggi è in pensione, fa una vita normalissima e non fa più trading da allora. Ha altre passioni con cui impiega felicemente il suo tempo.
Ultima cosa, che non vuole significare nulla di preciso, giusto un'altra esperienza di vita: conosco e frequento da più di dieci anni una persona che ormai è amico di famiglia, lavora in banca(un ruolo alto, non un cassiere, nulla contro il cassieri ). Lavora col denaro, conosce e frequenta persone che si occupano di investimenti… e io i primi tempi gli dicevo: “forse tu più di altri potresti avere le dritte giuste per fare qualche investimento giusto e guadagnarci”. E lui mi rispose: “secondo te se ritenessi di poter guadagnare da investimenti sui mercati finanziari io continuerei ad alzarmi tutte le mattine per andare a lavorare in banca?” …a tutt'oggi continua ad alzarsi tutte le mattine per andare in banca.
Da ignorante nella materia io complessivamente mi trovo equilibrate le considerazioni di Soloinpiano.
Che poi esistano alcuni casi di speculatori famosi, o che a qualcuno un investimento vada particolarmente bene, non credo cambi sostanzialmente.
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| inviato il 16 Dicembre 2022 ore 8:20
Quello che ha scritto DodoPl alla luce dei fatti dimostra quello che penso: il trading non arricchisce l'investitore bensì le grandi banche e le gandi società di trading. |
| inviato il 16 Dicembre 2022 ore 8:30
Si, sui grandi numeri credo sia così. Il banco vince sempre, come al casinò
Comunque in questo ambito, come in tanti altri, fa parte della natura umana sentirsi un po' speciali e non sentirsi tra quelli “normali “ che fanno i grandi numeri. |
| inviato il 16 Dicembre 2022 ore 9:22
@DodoPl, leggendo quello che ti ha detto il tuo amico bancario/banchiere mi viene in mente analoga risposta che diedi all'Amministratore delegato del gruppo multinazionale di cui ero il CFO. All'inizio del processo di budget per quello che poi si rivelò un anno turbolento, mi arriva la domanda solita: dove sarà il dollaro? Allora vado alla lavagna bianca e inizio in maniera seria a disegnare un bel grafico cartesiano con tempo sulla x e rapporto euro/usd sulla y. Solo che disegnai un'isola con una palma e dissi: se lo sapessi non starei sicuramente qui a rompermi le….ma con un cocktail sull'isola tropicale. La metafora fu capita.
Non ho nulla contro il trading se si riesce a mantenerlo nei limiti di capitale a rischio che i trader più seri sempre consigliano (ma non credo sia facile resistere ai meccanismi psicologici a cui qualcuno faceva cenno, soprattutto quando si vince), quando si parla di soldi veri che servono per integrare la pensione o ancora di più quando si parla di gestione di finanza d'impresa le cose sono diverse, una direzione finanza spregiudicata ci mette un attimo a distruggere imprese costruite nei decenni, inutile che vi faccia gli innumerevoli esempi accaduti negli anni. Ah! i derivati non sono satana, in azienda servono benissimo a coprire i rischi di cambio per esempio, se poi uno li usa per intenti speculativi ricadiamo nel caso del cfo spericolato, questo l'ho aggiunto perché periodicamente qualcuno si scaglia contro i diavoli dei derivati e simili |
| inviato il 16 Dicembre 2022 ore 15:00
Tutto molto giusto. Sono contento la discussione abbia preso una direzione più improntata su quelli che speravo fossero i binari sin dall'inizio.
Le esperienze raccontate, e grazie per le testimonianze, avvalorano una volta di più concetti che chi fa trading dovrebbe avere sempre presente:
il trading è noioso, non devi avere il brivido o l'eccitazione quando inserisci un ordine.
Altra cosa, che molti bypassano direttamente, è tradare con un conto demo, uguale in tutto e per tutto a un conto reale, in cui sperimentare e attuare strategie e nozioni senza perdere un solo euro.
Avere le statistiche delle proprie performance.
Quando leggo che c'è gente che al telefono fa compra compra vendi vendi rimango sempre perplesso. Prima di comprare o vendere qualcosa devi aver fatto tutto un lavoro dietro che ti porta, solo in ultima analisi, all'azione.
Guadagnare da investimenti, ripeto ancora una volta, a mio avviso è fattibile. Diventare ricchi è altra cosa, semplicemente perché, anche facendo il 30% annuo da attività speculativa, sarà fatto solo su una parte del portafoglio. Pensare di mettere il 100% in speculazione per diventare ricchi prima è il motivo per cui si bruciano i risparmi.
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| inviato il 16 Dicembre 2022 ore 16:02
Sicuramente, ed è per questo che devi avere un solido risk management che ti forgi con la demo. Se rischio l'1% quello è, in demo come in real. |
| inviato il 16 Dicembre 2022 ore 20:02
Dopo Morgan Stanley e Citigroup, anche Goldman Sachs si starebbe preparando ad un'ondata di maxi licenziamenti a causa di un calo dei ricavi e, più in generale, di un anno difficile a Wall Street dove si fanno sempre più forti i timori di una recessione negli Stati Uniti. Secondo quanto hanno rivelato fonti informate al sito Semafor, sono 4.000 le persone che rischiano il posto alla grande banca d'investimenti, l'8% della forza lavoro composta da 49.000 dipendenti in tutto il mondo. |
| inviato il 18 Dicembre 2022 ore 11:47
Quoto Jp 1000, io ho notato una differenza pazzesca dal conto demo a quello reale.
Rokko66, se fossi in grado di fare un +30% anche solo con una piccola parte del mio capitale diventerei ricco comunque in un periodo non così lungo.
Comunque ricordiamo sempre che parliamo di un'attività in cui il 90/95% delle persone perde denaro. Però mi piacerebbe molto capirne il motivo. L'approccio un po' semplicistico?
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| inviato il 18 Dicembre 2022 ore 14:56
I motivi per cui la stragrande maggioranza delle persone perde soldi nel trading sono riconducibile a più fattori:
in primis l'idea errata che fare trading significhi fare soldi in breve tempo. Questo è dovuto alla brutta propaganda che si vede in giro riguardo a questa attività, stile di vita tipo lamborghini e isola caraibica premendo due tasti sul cellulare. C'è chi non studia o studia 2 concetti e pensa di avere in mano i mercati. C'è chi non fa alcuna preparazione psicologica. Molti infine gettano la spugna affermando che il trading non funziona ed è solo una perdita di denaro.
Io credo che se invece che come un passatempo per fare soldi facili l'utente medio lo inquadrasse come un vero e proprio lavoro con tutto lo stress che ne comporta, già quella percentuale diminuirebbe. |
| inviato il 18 Dicembre 2022 ore 15:11
Preferisco vivere prego, accomodatevi pure…vi lascio lavoro e stress…. e guadagni (forse).
Con la precondizione di avere soldi in più da poter impegnare, secondo me l'unico motivo valido per fare trading è se ti appassiona e ti piace farlo. Allora può avere un senso. Se poi pur appassionandoti e piacendoti farlo si va sempre in perdita… dopo un po' è meglio fermarsi.
Se invece si è in attivo e ci si “diverte”, pur essendo un impegno, allora prosegui: fa per te. |
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