| inviato il 09 Aprile 2022 ore 12:06
In effetti non è utile chiudersi in categorizzazioni troppo rigide per decidere cosa è o cosa non è ritratto ambientato…. Però io una distinzione la farei che è quella tra "posato", cioè il soggetto che non ha un'azione e posa per il fotografo, e la foto colta in azione, come nel reportage o nella street. Quest'ultima a mio parere non rientra nel ritratto ambientato. Altrimenti tutto il reportage e la street sono ritratto ambientato… Porto ad esempio quattro fotografie strafamose di Bruce Davidson tratte dal suo lavoro Brooklyn Gang (1959). Stesso fotografo, stesso lavoro. Le prime due a mio parere sono ritratti ambientati: 1) tinyimg.io/i/W0ECI0m.jpeg 2) tinyimg.io/i/aibYWGG.jpeg Queste invece non le considero tali, pur essendo la presenza umana ugualmente importante: 3) tinyimg.io/i/6RBClCZ.jpeg 4) tinyimg.io/i/qwkKNlH.jpeg Ho conosciuto la fotografia di Davidson quando avevo 17 anni ed ha avuto su di me un impatto notevole… |
| inviato il 09 Aprile 2022 ore 12:26
Sì anche lì poi può capitare che l'azione sia posata e la posa spontanea, dipende |
| inviato il 09 Aprile 2022 ore 12:26
Dipende…. |
| inviato il 09 Aprile 2022 ore 13:07
A mio parere ritratto, ritratto ambientato, street e reportage sono solo linee guida. Ma come nella musica non è possibile creare delle categorie nette. A volte i generi si fondono oppure sono più delineati. Quello che conta è partire da un idea e lasciare che poi l'istinto faccia il resto. Per questo è importante capire quale focale esprime meglio ciò che è dentro di noi, quella che riesce ad interpretare meglio il nostro personale linguaggio. L'ottica fissa è fondamentale in questo senso perchè ti obbliga a parlare solo "quella lingua". Personalmente adoro il 28 mm. |
| inviato il 09 Aprile 2022 ore 21:20
Mmm.. Dico la mia senza alcuna pretesa di verità. A mio avviso il ritratto ambientato si caratterizza per la sinergia che c'è tra il soggetto e l'ambiente circostante. Una persona calata in un determinato contesto e in cui si può leggere una relazione, indipendentemente che guardi l'obiettivo o meno. Io uso quasi esclusivamente il 24 su aps-c. Ai miei occhi questi sono ritratti ambientati flic.kr/p/RT1g4B flic.kr/p/2kxkqG1 Quest'altra è fotografia di strada flic.kr/p/2nc1XJ1 |
| inviato il 09 Aprile 2022 ore 21:39
Concordo molto sulla relazione, diciamo che il soggetto e l'ambiente devono avere un senso messi assieme, senso che può essere anche un ossimoro ossia mancanza di senso (ad esempio un cammello nella neve). Sostanzialmente uno deve chiedersi: se tolgo il soggetto o se tolgo il contesto, quanto cambia la foto e ciò che esprime? A livello molto terra-terra un esempio molto usato di ritratto ambientato è la foto-ricordo delle vacanze, in cui vuoi far vedere il soggetto, ma anche ricordarti che eravate al mare in località x piuttosto che in montagna in località y. |
| inviato il 09 Aprile 2022 ore 21:40
Quoto Rokko66. Vorrei richiamare la vostra attenzione sulla parola "ritratto". Un ritratto immagino sia non un'immagine qualunque che raffigura una certa persona, ma un immagine che la descriva raccontando, anche a chi questa persona non la conosce, qualcosa del suo carattere, della sua vita, o comunque qualcosa che ci faccia conoscere meglio la persona ritratta. Se no non è un ritratto, è un altro tipo di immagine. Credo valga anche per il ritratto "stretto", non ambientato. Per questo motivo, secondo me, un ritratto ambientato deve raccontare qualcosa del soggetto anche tramite l'ambientazione. Se fotografo qualcuno a un autoraduno, circondato da auto d'epoca, la cosa funziona se per quel qualcuno le vecchie automobii sono, per qualche motivo, importanti, e quello sarà forse (se lo faccio nel modo giusto) un ritratto ambientato. Se invece a quella persona delle auto non gliene frega niente e passava di lì per caso, avrò magari fatto una bella foto, ma non potrò certo definirla "ritratto ambientato". |
| inviato il 09 Aprile 2022 ore 21:43
Ho capito il senso e concordo, diciamo che ciò che racconti del soggetto può essere corrispondente alla realtà o inventato, ma vale comunque. Ossia se riesco a far passare il tizio che passa per caso come un appassionato di auto d'epoca, va bene lo stesso. Magari lui sorrideva beato guardando il sedere di una ragazza, ma nella mia foto sembra estasiato dalla bellezza delle auto d'epoca. Vale tutto. |
| inviato il 09 Aprile 2022 ore 21:52
“ Ossia se riesco a far passare il tizio che passa per caso come un appassionato di auto d'epoca, va bene lo stesso. „ In quel caso la foto può anche essere bella, ma quello non è un ritratto. E' come se tu avessi usato un modello per costruire un immagine che avevi in mente e che potremmo intitolare "passione per le vecchie auto". Interessante, ma non c'entra nulla col fare un ritratto. Se fotografassimo Cannavacciuolo in lederhosen mentre suona un alphorn (e mi scuso per avervi evocato quest'immagine inquietante) faremmo forse una foto divertente, ma come ritratto sarebbe un fallimento completo. |
| inviato il 09 Aprile 2022 ore 22:16
Ho idea che vi perdete in definizioni e non parlat dell'argomento del topic |
| inviato il 09 Aprile 2022 ore 22:36
Chi guarda la foto ha una sola "verità", quella che creo io con la foto. Però mi rendo conto che siamo ot. È una cosa complessa e già discussa in altri topic, ogni posizione a riguardo ha le sue ragioni e non c'è un giusto o sbagliato in senso assoluto, sono punti di vista validi e motivati per quanto differenti. |
| inviato il 09 Aprile 2022 ore 23:12
“ Chi guarda la foto ha una sola "verità", quella che creo io con la foto „ Beh, questo vale per la fotografia "artistica", ma chi fa reportage deve avere dei criteri e obblighi diversi. Gli stessi di un giornalista che non dovrebbe raccontare cose false o fuorvianti. Secondo me un ritratto deve raccontare il soggetto, se non non posso chiamarlo "ritratto". Comunque è vero, siamo OT, la chiudo qui e chiedo scusa. |
| inviato il 10 Aprile 2022 ore 13:06
“ Secondo me un ritratto deve raccontare il soggetto, se non non posso chiamarlo "ritratto". „ Su questo però solo in rarissimi casi c'è uniformità di vedute, accade spesso che al fotografo la sua foto racconti chissà cosa mentre a chi osserva, molto meno quando nulla. Pochissimi potrebbero essere classificati con legittimità “ritratti”. |
| inviato il 10 Aprile 2022 ore 13:09
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