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Energie rinnovabili: promesse e realtà


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avatarsupporter
inviato il 03 Aprile 2022 ore 11:21

da quel che mi hanno detto chi voleva mettere un impianto fotovoltaico sul tetto ci vogliono 15 anni per ammortizzare i costi, quindi quella statistica sui costi Kw mi lascia molto dubbioso

ma prendiamola per buona, frega nulla se il pannello fotovoltaico e conveniente, non me ne faccio nulla di una fonte di energia che quando serve, mesi invernali con poca luce non funziona

avatarsenior
inviato il 03 Aprile 2022 ore 11:23

La fregatura del nucleare è che noi, come al solito, abbiamo pochissima disponibilità di uranio: circa 6.100 tonnelate ad un costo di estrazione inferiore a $/kg 260.
Guarda caso Russia e Ucraina sono i paesi con grandi disponibilità.
Il paese che ha la maggiore disponibilità in assoluto è l'Australia.

Qui trovate la tabella:

it.wikipedia.org/wiki/Estrazione_mineraria_dell%27uranio


avatarsupporter
inviato il 03 Aprile 2022 ore 11:28

La Germania è fuori dal nucleare. Questo lo diciamo?


no non é ancora fuori, ha in previsione un'uscita programmata per i prossimi decenni, del resto se hai in casa un partito verde che ha numeti importanti e sta al governo é inevitabile che faccia danni MrGreen
comunque gia stanno progettando di allungare l'uscita del nucleare, insomma prendono tempo sperando di accantonare questa forzatura

Linge
vuoi i numeri, siamo il paese europeo con il costo dell'energia piu alta pagata dal cittadino e imprese, ti basta questo

avatarsupporter
inviato il 03 Aprile 2022 ore 11:31

Per chi ha citato la Germania ricordo che essa produce ancora carbone e continua ad aprire cave ed ad estrarne:
cito l'articolo dell'11 agosto 2021:

In Germania saranno demolite due cittadine per espandere una miniera di carbone
Succederà nella Renania Settentrionale-Vestfalia, in contrasto con le politiche tedesche sulla riduzione delle emissioni inquinanti
Sabato nello stato tedesco della Renania Settentrionale-Vestfalia migliaia di attiviste e attivisti hanno protestato contro la demolizione di due centri abitati per permettere l'espansione della miniera di carbone a cielo aperto di Garzweiler, una delle più grandi del paese. La scelta di espandere la miniera, autorizzata tra molte proteste dal governo locale, è stata ampiamente criticata soprattutto perché in netto contrasto con le politiche tedesche sulla riduzione delle emissioni inquinanti, che sono in linea con gli sforzi intrapresi a livello internazionale per evitare che le temperature medie globali aumentino eccessivamente e che i problemi legati al cambiamento climatico si aggravino.

In parole povere, anziché fare spazio a parchi eolici o a distese di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia da fonti rinnovabili, che in Germania è incoraggiata già da tempo, espandendo la miniera si sta continuando a sfruttare una risorsa che contribuisce ad aggravare i rischi del riscaldamento globale, piuttosto che a risolverli.

L'Australia mi risulta che da tempo vende carbone ai cinesi, distruggendo il proprio ambiente agricolo esistente proprio sopra tali miniere

avatarsenior
inviato il 03 Aprile 2022 ore 16:37

Quando parlo di dati, intendo andarsi a vedere cosa è la realtà nei fatti e nei numeri pubblicati.
Poi, come sempre, uno può fidarsi o no dei numeri che vengono dati ma questo è un altro discorso.

Allora, per una velocissima disamina della situazione rinnovabili basta leggere sul sito di Sorgenia (riferito al 2020). Si capisce già lì che il rinnovabile non è più un sogno ma una realtà solidissima: "il fabbisogno energetico in Italia da energie rinnovabili è arrivato al 35%".

Ora, già avevo fatto in passato una ricerca sul nucleare e avevo mostrato come (a livello MONDIALE) il nucleare è al palo. In ogni caso, tutto si trova qui.
Fa vedere dal 1800 (!) cosa è successo alla produzione di energia (come quantità e come sorgente primaria).

Questo grafico relativo al mondo e questo relativo all'italia, invece, sono interattivi ed sono ancora più emblematici. Si deduce che, a fronte di una domanda di energia crescente nel mondo, l'energia nucleare è costante = nessuno investe realmente più niente.
Viceversa, le fonti rinnovabili (vento, solare, idroelettrico) in totale sono in aumento sostanziale.

avatarsenior
inviato il 03 Aprile 2022 ore 16:54

Lomography
del resto se hai in casa un partito verde che ha numeti importanti e sta al governo é inevitabile che faccia danni MrGreen
comunque gia stanno progettando di allungare l'uscita del nucleare, insomma prendono tempo sperando di accantonare questa forzatura

Qui trovi il grafico della ripartizione di energia per sorgente in Germania.
Sono 15 anni che il loro nucleare è in discesa. non mi sembra che stiano soffrendo, anzi. credo siano sempre la "locomotiva d'europa"

Invece, per la grande francia, il grafico è questo. Usano prevalentemente nucleare ma sono in (per me) evidente rimodulazione della sorgente. non aumenta più e anzi sta calando a favore di altre.

avatarsenior
inviato il 03 Aprile 2022 ore 16:58

Guarda caso Russia e Ucraina sono i paesi con grandi disponibilità.


In realtà la Russia non è che ne abbia molto, a meno che non si consideri ancora il Kazakistan come parte della grande madre russia .. e non è un caso che tale 'madre' stia conducendo da almeno un decennio una aggressiva politica espansionistica verso le regioni che hanno grandi risorse naturali

avatarsenior
inviato il 03 Aprile 2022 ore 17:00

Lomography
da quel che mi hanno detto chi voleva mettere un impianto fotovoltaico sul tetto ci vogliono 15 anni per ammortizzare i costi, quindi quella statistica sui costi Kw mi lascia molto dubbioso

Un impianto lo compri anche da ikea. qui trovi un configuratore.
Con meno di 10'000€ ti fai un impiango da 6kWp con accumulo. Secondo me, oggi l'impianto fotovoltaico è regalato (approfittando degli incentivi). Altrimenti, è "soltanto" ad un prezzo eccezionale rispetto a 15 anni fa.

avatarsenior
inviato il 03 Aprile 2022 ore 18:42

Un mio caro amico è, era scienziato al CERN, adesso è operativo in una centrale nucleare (il CERN non assume quasi nessuno a tempo indeterminato, massimo 8 anni se sei bravo e hai culo), ma non è che sia tutto rosa e fuori il nucleare come lo raccontate in questo 3D.

Dovrei farlo intervenire qui su juza...


avatarsenior
inviato il 03 Aprile 2022 ore 21:38

Comunque la virtù sta nel mezzo.
Se vogliamo cavarcela dobbiamo prevedere un mix di produzione energetica.
Sicuramente l'energia fotovoltaica, eolica, ecc. devono avere una buona fetta ma da sole non bastano proprio per la loro incostanza.
Il nucleare, in qualunque caso, non può essere ignorato.
Attualmente l'energia nucleare che circola in rete è circa il 3,5%.
Sicuramente bisogna ridurre la produzione di gas naturale non solo per un fattore ecologico (la combustione del metano produce CO2) ma per motivi geopolitici.
Non è una questione di autarchia assoluta ma un minimo di indipendenza energetica ritengo sua importante.
Vi ricordo che attualmente il metano serve a produrre circa il 45% dell'energia elettrica italiana e il 90% del riscaldamento.
I francesi puntando sul nucleare hanno incentivato l'uso di energia elettrica anche per il riscaldamento.
In questo modo hanno ridotto i costi e l'impatto bientale della costruzione di reti di distribuzione del metano sfuttando le linee elettriche esistenti.


avatarjunior
inviato il 03 Aprile 2022 ore 21:45

Questo il mix 2019-2020 (ultime due colonne di dx)

le rinnovabili fanno un bel lavoro a quanto sembra

il problema adesso è tutto quel GAS (Russo)

l'energia di origine nucleare è invece minima

sarebbe interessante vedere accanto a questi numeri i TWh associati e il costo medio al GWh per tipo di fonte.

fonte: fattura Enel




avatarsenior
inviato il 03 Aprile 2022 ore 21:56

Per quanto riguarda la corruzione Pollastrini ha ragione: la Francia, tra i paesi meno corrotti, è al 21° posto mentre noi, anche se abbiamo guadagnato tre posizioni, siamo al 42° posto.
La questione è la percentuale di corruzione.
In tutti paesi esiste, anche nella ligia Danimarca e nella Nuova Zelanda, ma un conto è avere il 5% di corruzione e un conto avere il 50%.
Nel nostro caso è sistemica e quindi percepita come la normalità.

Ecco la classifica 2021

images.app.goo.gl/XKT7P4SRLUoJcpj69



avatarsenior
inviato il 03 Aprile 2022 ore 22:10

Sugli idrocarburi estratti in Italia, lo stato applica l'8 per cento di royalties: chi estrae deve pagare il corrispondente economico dell'8 per 100 di quanto estratto (naturalmente tale aliquota può essere anche alzata o abbassata dallo stato). Inoltre ci sono i canoni di concessione. Sugli utili della società italiana, o della filiale della compagnia straniera, applica ires (24 per 100) e irap (4). Poi c'è anche l'IVA sulle cessioni. Consideriamo tutta l'economia che gira sull'indotto, e le relative tasse. Inoltre, quando quando concessionario è l'Eni, consideriamo che si tratta di una società controllata dal ministero dell'economia, che ha il 30 per 100 delle azioni.
In conclusione: importare il gas da fuori o produrlo in Italia non è uguale. In Italia be abbiamo pochi miliardi di mc estraibili all'anno, ma varrebbe la pena estrarli (la Croazia ci svuota i giacimenti con la cannuccia inclinata… sarebbe il caso di sbrigarci pure noi)

avatarsenior
inviato il 03 Aprile 2022 ore 22:18

Aggiungo: sostituiremo in parte il gas russo con quello americano, che però è enormemente più costoso e inquinante. Il gas americano è prodotto col fracking (procedura estremamente inquinante) e per di più va liquefatto, trasportato in navi metaniere, e rigassifficato in Italia: in termini energetici praticamente un terzo (ricordo questa percentuale, ma correggetemi se sbaglio) del prodotto in questi processi va perso.

avatarjunior
inviato il 03 Aprile 2022 ore 22:28

Questo il mix import gas EU

Fonte: Eurostat

I numeri sono impressionanti, siamo legati mani e piedi alla Russia. Del resto il prezzo del gas Russo è il più conveniente.

Per me è impensabile che US possa aumentare in poco tempo la sua capacità di produzione e spedizione di LNG per sperare di compensare il gas Russo.

Secondo se vogliamo affrancarci dalla Russia non avremo un problema di prezzi alti, ma di volumi. Cioè mancherà proprio il gas.

Prevedo 24 mesi durissimi per EU e italia in primis.





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