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Come replicare foto così?


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avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2022 ore 17:16

Ovviamente anche tu hai ragione Gaga, ma anche tu direi che hai ragione solo in parte.
La mia impressione è che la "supervalutazione" della nitidezza non sia, purtroppo, solo una moda, la mia sensazione è che ora come ora l'iper dettaglio serva solo a mascherare una ormai cronica mancanza di fantasia.
Insomma per molti è l'ultima spiaggia per cercare di caratterizzare quelle che dovrebbero essere le proprie... come dire... creazioni... ma che di creativo hanno ormai poco ecco!

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2022 ore 17:49

Penso che se l'intenzione è quella di ricreare una certa atmosfera ci si possa riuscire anche col digitale, mentre se l'idea è quella di avere una resa assolutamente identica allora la strada più logica credo sia di iniziare a fotografare con la pellicola, sviluppando e stampando in proprio.
Non potendo, o non volendo, passare all'analogico però non rinuncerei a cercare di fare qualcosa di simile col digitale.
Gustav Leonhard suonava Bach col clavicembalo mentre Glenn Gould lo suonava col pianoforte. Entrambi avevano qualcosa da dire...

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2022 ore 18:41

Riccardo, posso dire una piccola cattiveria?
A me pare di vedere un'ottima foto chimica rovinata dalla scansione digitale per riprodurla...

Ormai anche in molte mostre si vedono foto stampate da scansioni di negativi. Non è la stessa cosa.

Vuoi trovare "la pasta"?
Vai a vedere una mostra che espone stampe chimiche da negativo. La differenza è dal giorno alla notte...
Allora sì che ti commuovi...


avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2022 ore 19:11

Ovviamente hai ragione Ale, il problema che tu sottolinei però è di fatto irrisolvibile visto e considerato che l'unico modo per condividere in rete una fotografia chimica è digitalizzarla.

Diverso è il discorso di una mostra fotografica, in questo caso infatti la stampa deve obbligatoriamente essere fatta con l'ingranditore... sempre che, tra le altre caratteristiche, si voglia mantenere inalterata anche l'essenza chimica della fotografia, perché altrimenti ogni modo è da ritenersi lecito.

Ovviamente però io sono sempre convinto che si debba seguire la filiera digitale, in una stampa digitale, e quella chimica in una stampa da pellicola.

avatarsupporter
inviato il 18 Febbraio 2022 ore 21:19

Le stampe d'epoca o, in generale da processo analogico, celano una trappola mentale.
Si tratta di oggetti sopravvissuti al tempo grazie a qualche valore per chi le ha conservate fisicamente.
E' molto facile sviluppare una relazione causa effetto tra la foto analogica e il valore portato.
In realtà, ci sono porcate anche tra le foto analogiche, solo che si buttano o si perdono più volentieri nei cassetti, nei traslochi, nelle eredità....
Oggi, nessuno si preoccupa di fare una foto in più o in meno.
Tutto si conserva facilmente nei backup o, peggio ancora, tutto si pubblica.
La qualità è ben superiore a quella dell'analogico, ma sta annegata in un mare di roba da cui è molto più difficile che emerga, dando l'illusione che la qualità sia scaduta.

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2022 ore 23:01

Col digitale si può certamente riprodurre il risultato ottenibile con una pellicola. Questo non vuol dire che “con Photoshop si può fare tutto”, ma non ci sono limiti teorici per i quali una valanga di bit non possa essere usata per ricreare un'immagine identica a quella prodotta dallo sviluppo di una pellicola.
E la dimostrazione sta nel fatto che elogiate una foto sviluppata da pellicola guardandola nel suo formato digitale.

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2022 ore 23:04

E la dimostrazione sta nel fatto che elogiate una foto sviluppata da pellicola guardandola nel suo formato digitale.
MrGreen

avatarsupporter
inviato il 18 Febbraio 2022 ore 23:39

Con il digitale si possono anche riprodurre quadri d'epoca che conservano la stessa pasta degli originali, ma in questo caso parliamo di copie riprodotte in digitale di un originale analogico, come del resto la foto citata nel thread. Diverso a mio parere partire da uno scatto digitale e riprodurre un mood analogico, attività molto più complicata.

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2022 ore 23:43

Con il digitale si possono anche riprodurre quadri d'epoca che conservano la stessa pasta degli originali

Quindi vedere la Gioconda al Louvre oppure una copia eccellente su un libro d'arte è la stessa cosa? Stessa "pasta"?
No, dai…. Sorriso

avatarsenior
inviato il 18 Febbraio 2022 ore 23:46

visto e considerato che l'unico modo per condividere in rete una fotografia chimica è digitalizzarla.

Senz'altro. Però attenzione a mantenere la consapevolezza che quella stessa fotografia vista su un monitor oppure "tenuta in mano" come stampa chimica provoca in chi osserva un'esperienza molto diversa. Se si sa osservare…

Io mi sono trovato davanti a stampe originali di fotografie famosissime che avevo visto mille volte sui libri.
Un'altra cosa… Lì capisci.

avatarsupporter
inviato il 19 Febbraio 2022 ore 0:00

Scusa che paragone fai il quadro visto dal vivo con la sua foto su un libro? Parliamo di riproduzioni di quadri a dimensione reale fatti a regola d'arte con tecnologia digitale. E comunque ti sfido a riconoscere da 4 metri di distanza sotto una teca di vetro la Gioconda originale dalla sua riproduzione digitale. In ogni caso io parlavamo di riproduzioni, qui qualcuno ha affermato di riprodurre in digitale lo stesso mood della pelicola.

avatarsenior
inviato il 19 Febbraio 2022 ore 6:32

Ale Z però dipende da molte cose, anche io ho visto stampe digitali di foto famose e viste su libri erano molto diverse ma perché la qualità di stampa era molto diversa da quella del libro
Nella stampa per la mostra la qualità era molto più alta quindi non é un paragone sensato
Concordo comunque che non é tutto riproducibile allo stesso modo, ma concordo anche con motofoto quando dice che in certi casi c'è un po' un effetto nostalgia e che si vedono certe foto del passato in altro modo

avatarsenior
inviato il 19 Febbraio 2022 ore 8:42

Il discorso iniziale non ha nulla a che fare con la stampa, o meglio, non è la stampa l'oggetto di discussione. È stato chiesto come riprodurre la “pasta”, della foto postata, ed è stato detto che per avere un risultato simile è necessario scattare in analogico. Tuttavia il solo fatto di analizzare quella foto in un monitor o in un display dovrebbe far comprendere che, potenzialmente, col digitale si può ottenere quel risultato.
Per quanto ne sappiamo, oltretutto, se quella foto è il risultato di una scansione, parte di quella “pasta” potrebbe venire proprio dal processo di digitalizzazione.
Ben diverso sarebbe un confronto fra una copia materiale e una digitale, ma quello sarebbe un altro discorso.

avatarsenior
inviato il 19 Febbraio 2022 ore 8:51

Certo che nel 2022
credere ancora che software come PHOTOSHOP
non possano emulare perfettamente la resa della pellicola,
è da strapparsi tutti i capelli uno ad uno. MrGreen

Consigliare di comprare una analogica..
è pure peggio. MrGreen

avatarsenior
inviato il 19 Febbraio 2022 ore 8:51

Anche quello che affermi tu, caro Motofoto, ha un pesante substrato di profonda, sedimentata, stratificata verità... ed e il motivo per il quale le foto di Cartier Bresson mi dicono meno di nulla.
In altre parole se negli anni '20 e '30 fosse andato in giro per il Sud rurale devastato dalla Depressione, invece di andarsene in giro per Parigi, sarebbe diventato HCB o sarebbe rimasto un qualunque Walker Evans in salsa francese?

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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