| inviato il 16 Luglio 2021 ore 18:48
Continuo a pensare che fossero empirici infatti nelle normative Iso non c'è traccia, nemmeno nelle più obsolete e il termine empirico non significa che non fossero utilizzabili anzi, ma uno standard non l'hanno mai raggiunto. Filo se hai conservato dei documenti a riguardo anche cartacei sarei ben contento di leggerli. Mi servono per ricostruire un po' di storia anni 90 della gestione del colore che purtroppo in parte è andata persa. Ho ancora un barco Reference calibrator in cantina, oramai defunto. Me li ricordo bene in funzione e mi ricordo i Quato così come i Nec. Di sicuro non sono falliti per i 5800k e pensavo si capisse la battuta |
| inviato il 16 Luglio 2021 ore 19:23
Prova a vedere qualche riferimento qui fogra.org/en/downloads/work-tools/softproof-lighting Per quanto riguarda i 5800K credo, non ne ho certezza, non ci sono riferimenti precisi perché il controllo della luce nell'ambiente di lavoro non può essere preciso se non misurato costantemente. Comunque nella pagina ci sono documenti interessanti. Chiaro che le frasi riportate lasciano spazio a molte interpretazioni ma è anche vero che nel colore, dal punto di vista della percezione non della fisica, l'uomo è il vero fruitore-utilizzatore per cui gi esperti dei colori nelle plastiche, nelle vernici etc. per la realizzazione di prodotti sono molto più "percettivi". “ In a “Photographer Workflow“, it is good practice to adjust the luminance to a level of 160 cd/m2. According to the ambient illuminance level, however, a lower or sometimes a higher luminance can also be appropriate. In a “Photo- grapher Workflow“ a good monitor luminance is achieved when white areas on the desktop or in an image don't look greyish, and also, the lightness of the image is not unpleasant or “blin- dingly“ high. If the ambient illumination level changes, the monitor luminance should also be adjusted accordingly. By dimming the background illumination of flat screens (in the OSD, On Screen Display menu) the luminance can be adapted by many monitors without severely affecting the accuracy of the monitor ICC profile. White Point (Colour Temperature) The white point is usually adjusted first. For a hardware calibrated display, the white point and other parameters are set automatically. In a software calibra- tion, red, green, and blue are regulated as the three channels by gradation curve corrections on the graphics card. To find the best target white point, acti- vate the softproof in your application and use an absolute rendering intent for the display (in Adobe applications this is achieved by choosing the option “Simu- late Paper White“). Then, test which white point setting will give you the best match of the white in the softproof to the white of the paper stock. To find the best setting you can try to calibrate to different target colour temperatures or target white points (xy). Some moni- tor calibration solutions offer a tool to visually fine-tune and recalibrate the white-point. A colour temperature (CCT) in the range between 5000 to 6000 K might be optimal. Many users prefer values bet- ween 5300 and 5800 K. The calibration to a target white point which differs from 5000K is not wrong, but takes into account that the eyes perception of a self-luminous monitor might be perceived somewhat different to an illuminated unprinted substrate having an own coloration. This is due to the partly unknown ?mechanics“ of chro- matic adaptation. A tolerance measured of ±100 K is often not critical for the white point. In the “Photographer's Workflow“, the white point can be selected somehow freely because the eye adapts itself to the white point. However, here, the white point should fit the environment. As a rule, a white point between 5000 and 6500 K is per- ceived as neutral. „ |
| inviato il 16 Luglio 2021 ore 19:25
“ Filo se hai conservato dei documenti a riguardo anche cartacei sarei ben contento di leggerli. Mi servono per ricostruire un po' di storia anni 90 della gestione del colore che purtroppo in parte è andata persa. „ Troppi uffici, nazione e città per recuperare!!! Purtroppo A quei tempi non ero così conservativo |
| inviato il 16 Luglio 2021 ore 21:54
Filo63 “ L'utilizzo dei 5800K non era empirico e veniva utilizzato sulle stazioni Scitex e Crosfield con gli scanner a tamburo la cui qualità, Trystero sicuramente la ricorderà, non aveva confronto con l'attuale. „ Me li ricordo sì gli scanner a tamburo, enormi, con le diapo fissate nel liquido oleoso. E pure le "progressive" in quadricromia, e i cromisti che acidavano le pellicole a mano. Nel 1987 una scansione in formato A4 con la prova di stampa a torchio e le pellicole CMYK costava circa 250.000 lire. Preistoria... ma mi fermo qui perché sarei off-topic. |
user1856 | inviato il 17 Luglio 2021 ore 9:01
Comunque di clienti e/o agenzie che guardano le immagini sul loro Mac/iPad /iPhone e da lì valutano il risultato, ce ne sono a iosa. Specialmente se lo scopo ultimo è quello social... Quindi in quei casi, irrealizzabile o meno, quello diventa il riferimento richiesto... E vogliamo parlarne di quando internamente si girano i file su WhatsApp magari pure delle schermate e ti commentano e tu sei lì ad aspettare responsi sul set? Eh... |
| inviato il 17 Luglio 2021 ore 9:51
“ Comunque di clienti e/o agenzie che guardano le immagini sul loro Mac/iPad /iPhone e da lì valutano il risultato, ce ne sono a iosa. Specialmente se lo scopo ultimo è quello social... Quindi in quei casi, irrealizzabile o meno, quello diventa il riferimento richiesto... „ La domanda del topic è : è giusto calibrare per un utilizzo web? Io dico si per quello che è intrinseco nella calibrazione e profilazione, cioè partire da un punto certo e ripetibile e avere una coerenza verso chi ha un sistema calibrato e profilato come il mio, se mi devo confrontare con chi non calibra è impossibile ottenere una coerenza, IMPOSSIBILE... quindi con i device MAC iphone/IPAD/ o MAC mi spieghi se uno non ha calibrato e profilato come ottengo a livello PROFESSIONALE una coerenza? Ognuno vedrà una cosa diversa, pensa solo alla luminosità automatica che manda a buone donnine qualsiasi coerenza fra un cell e un altro, senza contare le impostazioni che ognuno mette nelle preferenze, ma siete seri o stiamo scherzando, nessun Iphone o altro che sia fa vedre le stesse cose se non calibrato e profilato, senza contare che con l'utilizzo qualsiasi schermo varia le proprie caratteristiche se non calibarto QUALSIASI.... anche i magici prodotti APPLE. “ E vogliamo parlarne di quando internamente si girano i file su WhatsApp magari pure delle schermate e ti commentano e tu sei lì ad aspettare responsi sul set? Eh... „ Questa poi è da incorniciare..... ma davvero.... ???? Ma tu lo sai che Whatsapp toglie il profilo colore alle tue immagini? Che è la base di quello che riguarda la visualizzazione di una immagine oltre che a spiattellarne qualsiasi dettaglio degno di nota. Prova a mandare un'immagine che ha un profilo colore, poi salvala da Whatsapp in immagini sul tuo Iphone e inviatela per mail, poi aprila in Photoshop e vedi se ha un profilo colore e fammi sapere, ditemi che siamo su scherzi a parte... |
| inviato il 17 Luglio 2021 ore 11:03
Va be dai Cos, ora parlo dall'altra parte, quando affidi il lavoro al professionista nel valutare gli scatti osservi altre cose. Dal mio punto di vista osservo l'inquadratura, le luci in senso globale, quanto risalta il brand e, nel caso di presenza di modelli, quanto il senso di life style è coerente con il prodotto. Tutto il resto è a carico del professionista!!! In seguito i file saranno trattati per essere pubblicati sui vari media… sia cartacei che digitali |
user1856 | inviato il 17 Luglio 2021 ore 11:59
“ Ognuno vedrà una cosa diversa „ Questo è valido anche per sistemi calibrati con hardware identico ma stanze di lavoro fuori standard. Potrei dirti che se sposto i miei monitor dall'ufficio allo studio, la percezione è diversa perchè gli illuminanti, la luminosità, le superfici riflettenti, sono diverse. Il tuo discorso è perfettamente valido, laddove anche l'ambiente di lavoro sia tale. La catena ha validità se tutti gli anelli sono forti. Tutto incide nella percezione del colore... e ambienti perfettamente idonei, potrei dire che ce ne sono pochi. Ovvero ci sono tantissimi anelli deboli. “ Ognuno vedrà una cosa diversa „ Ovvio. Anche l'agenzia a cui invii i lavori. Tu puoi avere una coerenza interna in tutto il tuo flusso di lavoro con i vari monitor che usi per produrre l'immagine. Appena il file passa ad altri, già solo per gamut diversi, la tua reference varia. Sarebbe tutto bellissimo se tutti utilizzassero una sola catena certificata sul colore. Però così non è... Quindi sì, internamente avere tutta la catena calibrata è un fattore importante. Poi c'è da vedere come ti chiedono i file... Infine c'è un discorso legato al target ma in ogni caso vedo che non verrebbe recepito. “ Questa poi è da incorniciare..... ma davvero.... ???? „ Si davvero. Lo fanno purtroppo anche multinazionali con fatturati a 9 zeri. Avrei pure aneddoti di packaging in cui per errore il cliente (con agenzia enorme interna) ha mandato in stampa uno screenshot e non il tiff consegnato, altamente ritoccato e ovviamente ottimizzato per la stampa. Comunque noto che non hai colto il mio senso di biasimo riguardo questa situazione (quella dell'interscambio interno all'agenzia/cliente di file tramite whatsapp per valutazione colori) che è quella, ribadisco purtroppo, reale... tantè... PS per scriverti da qui stò usando un cg277 calibrato 2xweek comunque... “ Va be dai Cos, ora parlo dall'altra parte, quando affidi il lavoro al professionista nel valutare gli scatti osservi altre cose. „ Dipende dal cliente! Io ti posso dire che ci sono casi in cui si sta in tanti sul set anche tutto il giorno per il colore di un manico di props come una posata (pure un po' sfuocata) che magari postproduci in realtime ma dall'altra parte il PM o il marketing guarda il tutto dallo smartphone dopo l'ennesimo invio sul gruppo whatsapp. E col soggetto che è TUTT'ALTRO. Questo è particolarmente vero quando il cliente è in parte presente sul set ma deve chiedere approvazione scatto per scatto a tutta la piramide e uno delle figure chiave non c'è. E via di strumenti inidonei come whatsapp perchè mica gli puoi condividere il link di Capture Pilot o una mail? sia mai... Ed è uno dei motivi per cui più volte mi son sentito dire che il monitor di tethering non andava bene perchè opaco... Poi come detto dipende dal cliente. E anche qui ho avuto clienti in cui la richiesta era di rendere meno visibile possibile il prodotto rispetto a ciò che il prodotto era destinato a fare. Quindi, ancora, dipende... |
| inviato il 17 Luglio 2021 ore 13:13
Mi sa che ci stiamo lentamente accorgendo tutti che l'unico modo per rendere fruibili al pubblico immagini fotografiche in modo corretto è stamparle ed esporle in una stanza con luce controllata. Cioè per andare avanti bisogna tornare indietro. |
| inviato il 17 Luglio 2021 ore 15:44
Wow Cos… poi li voglio vedere mantenere la coerenza cromatica tre un fornitore e l'altro quando vanno in stampa. Il digitale ha migliorato il QI  |
user1856 | inviato il 17 Luglio 2021 ore 17:46
Ma poi, sempre un simpatico aneddoto, una volta mi chiedono di avere un determinato e preciso Pantone su un prodotto che era in preproduzione e consegnatomi del colore errato. Ok. Shooting col cliente, tutto ovviamente calibrato, scatti reference con color checker, tutto approvato e via. Diverso tempo dopo mi chiamano per dirmi che c'era un errore e che il Pantone corretto era solo in determinate (e ridotte) aree del prodotto. Ero un po' stranito e non capivo. Poi ho capito: mi dicevano che alcune zone erano più chiare e altre più scure e che quindi il Pantone non tornava in tutto l'oggetto. Certo... Per non avere l'oggetto piatto, c'erano pure le ombre (Pantone più scuro)... “ poi li voglio vedere mantenere la coerenza cromatica tre un fornitore e l'altro quando vanno in stampa. „ Lì mi sa che si attacca chi fa la prestampa... |
| inviato il 17 Luglio 2021 ore 19:36
Non male questa. |
| inviato il 17 Luglio 2021 ore 20:16
calibrare un monitor non vuole dire avere solo un fedeltà cromatica, visto l'uso che ne farai tu è relativo ma non da sottovalutare, potresti avere pure un monitor completamente sballato in teoria, ma ti permette di usare al meglio il tuo strumento, sopratutto di fare un lavoro di sviluppo o editing che fatto una volta non devi piu' correggere se non cambiando l'esportazione per il target scelto. io ho calibrato pure i miei schifomonitor per la postazione office, con la sonda dell'eizo, un poco piu' macchinoso, ma ora anche starci davanti per ore tra lavoro e svago la situazione è migliorata ed anche le foto cmq si vedono meglio |
| inviato il 17 Luglio 2021 ore 20:44
Fino ad un certo punto, uno schifomonitor rimane tale anche se profilato e in molti casi questo significa non poterci fare editing e anche sul visualizzare correttamente le foto avrei delle riserve. |
| inviato il 18 Luglio 2021 ore 0:18
Ho scritto migliorata... Ovviamente il riferimento è la situazione pre calibrazione con sonda, rispetto ad una calibrazione ad occhio... Però capisco che è difficile il concetto P.s. È un pc office come ho scritto lo sviluppo si fa con l'eizo dotato |
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