| inviato il 12 Maggio 2021 ore 22:17
Ho letto una volta la seguente frase di C. Riggi:
“la fotografia riuscita è quella che rende eterno uno scorcio di quotidianità”….
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| inviato il 12 Maggio 2021 ore 22:25
Mi pare verissima per un certo tipo di fotografia. Per quella di reportage però può valere esattamente il contrario: far entrare nel quotidiano momenti straordinari |
| inviato il 12 Maggio 2021 ore 22:35
Sono d'accordo con te Biga |
| inviato il 12 Maggio 2021 ore 22:45
Quando ci si è dimenticati di togliere il tappo
Scherzi a parte, credo si possa parlare di sbaglio quando la scelta delle impostazioni non realizzano l'impressione che volevamo dare del soggetto.
Se il soggetto è di per sé insignificante è un problema relativo alla sensibilità del fotografo. |
| inviato il 12 Maggio 2021 ore 23:59
Riguardo al fatto che una foto dovrebbe veicolare nell'osservatore lo stesso significato che ha per il fotografo, ho imparato in un corso universitario di sociologia visuale che invece la fotografia è un mezzo polisemico, che può assumere diversi significati a seconda di diverse influenze culturali ed esperienziali, cioè anche se l'aspetto denotativo è uguale per tutti, l'aspetto connotativo varia (se non c'è un testo di accompagnamento). |
| inviato il 13 Maggio 2021 ore 0:51
Sono assolutamente d'accordo Tiziana, a parte l'eccezione di cui parlavo prima, che però attiene più che altro alla correttezza della foto, per il resto si tratta di valutazioni soggettive. La bellezza è negli occhi di chi guarda, per citare O. Wilde, tuttavia il successo di un fotografo si fonda su qualcosa. Magari un autore ottiene molti consensi perchè si propone ad una utenza in linea di massima "omogenea", e quindi ha il merito di contestualizzare correttamente sia la produzione che la proposta al pubblico. Consideriamo, ad esempio, la produzione di Salgado. La soggettività del giudizio di ognuno che guarda le sue foto è fuori discussione, ma il "master message", che l'autore ha voluto trasmettere, è il fattor comune che arriva alla massa e determina il successo della proposta. Il mondo dell'informazione, in generale, si fonda sulla conoscenza del destinatario, e sull'oggetto dell'azione di persuasione (ideologia, proposta commerciale, etc.), e la Fotografia non fa eccezione. |
| inviato il 13 Maggio 2021 ore 1:03
“ quando una foto è inutile .
è utile un tramonto ? No.
è utile un tramonto con una scena davanti ? Ni.
è utile un tramonto con una scena davanti che fa passare il tramonto in secondo piano ? Si „
Dal combattere contro il pensiero dell'inutilità dell'arte, a fare le liste di quale arte sia utile o no: una guerra tra poveri, insomma. |
| inviato il 13 Maggio 2021 ore 7:15
c'è parecchia confusione in molti, vedo.
perchè un tramonto non sarebbe utile? avete mai osservato un reportage? un vero reportage intendo?
le foto sono parole o frasi che devono comporre un discorso. ci sono foto che mandano concetti, altre che suscitano solo emozioni, altre ancora che devono fare da collantte tra le varie parti, dare delle pause etc.
che senso ha dire che un tramonto è inutile e un tramonto con un soggetto davanti è più utile? utile a chi?
contesto. pubblico. significato questi sono tre elementi su cui ragionare.
un bel tramonto è utile come foto di arredo. non è utilità anche quella?
continuo solo a leggere di ombre, luci, focali.... il nocciolo della questione sollevata è ben altro.
le foto non hanno alcun significato proprio. anche la foto che sembra raccontare la cosa più ovvia del mondo, senza una spiegazione, una data, un luogo o una didascalia non dice nulla di nulla. dice solo quello che noi riversiamo di essa, e quindi quello che sappiamo, quello che siamo. senza aiuto esterno qualsiasi foto non porta alcun messaggio dell'autore in maniera precisa |
| inviato il 13 Maggio 2021 ore 8:10
Ugo non so a chi ti riferissi ma io di confusione, almeno su quest'argomento, non ne ho affatto.
Ribadisco che una foto è sbagliata quando è inutile.
Lascio a ciascuno dare sostanza al connotato di utilità (proprio perché credo non sia impermeabile al contesto e all'osservatore). Io avverto chiarissimi i confini di quello che per me è il concetto di utilità e pur non condividendo totalmente quello che dice Lastprince (che peraltro mi pare faccia una evidente operazione di semplificazione per esigenze di sintesi) capisco la prospettiva di massima.
Faccio anch'io foto inutili (anzi lo sono la maggior parte) e qualcuna la tengo, persino la stampo... ma sono immagini non foto (scusate la banalità e brutalità della sintesi) che al di là del valore puramente estetizzante non hanno alcuna utilità; per capirci diciamo pure Utilità). PER ME una foto che arreda e basta è una foto inUtile (al più una valida immagine).
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| inviato il 13 Maggio 2021 ore 8:23
Dopo qualche anno di fotografie (ancora non sono esperto ) non sono arrivato ancora alla risposta a questa domanda....
Quando la foto può definirsi sbagliata?
Esempio : in una foto notturna se nella realtà ho zone non visibili, ovviamente in quelle zone L esposizione sarà negativa e spesso priva di informazioni lette dal sensore. In questo caso c è chi dirà che è sottoesposta .... ma se nella realtà in quelle zone io non vedo nulla é chiaro che sarà del tutto sottoesposta ... ma perché considerarla sbagliata?
Non mi sono espresso benissimo ma credo si possa capire ciò che intendo.
Più cerco di capire meno capisco. A volte mi sembra che si parli di sbagli nella tecnica quando invece io non trovo nulla di sbagliato
Infatti NON è SBAGLIATA!
Anzi è in errore chi ti dice che è sbagliata!
E se qualcuno insiste tu digli semplicemente che quando qualcuno ti porterà una diapositiva con la quale, in proiezione, la scena si legge nella stessa identica maniera sia nelle zone in luce che in quelle in ombra allora, e solo allora, tu sarai obbligato a credergli  |
user19933 | inviato il 13 Maggio 2021 ore 8:37
Biga tu parli del fuoriclasse, non della foto utile.
Quando in redazione si dice "questa foto fa il servizio da sola".
Quando quello scatto è per sua natura stessa copertina e architrave della storia da raccontare perché racchiude in se già tutta la storia. E no, un tramonto "tale e quale" per quanto bellissimo e post prodotto benissimo un peso del genere non lo regge neppure su un misero opuscolo di turismo, figuriamoci altrove.
Ma la realtà è che anche Maradona aveva bisogno che qualcuno gli passasse la palla. I gregari servono, i preliminari servono, non puoi giocare la partita solo con prime donne, perché poi ti batte anche una squadretta di brocchi perché meglio organizzata. Che tu voglia cucire un portfolio personale, un servizio matrimoniale o un reportage di guerra ti comporterai sempre come il cuoco che dosa gli ingredienti di una ricetta, secondo la tua interpretazione. |
| inviato il 13 Maggio 2021 ore 9:13
“ Quando la foto può definirsi sbagliata? „
Salterei a piè pari le questioni tecniche perchè il concetto di errore tecnico (neri, bianchi, mossi, sfuocati etc etc ...) è sempre relativo a quel che si voleva consapevolmente ottenere dai tecnicismi ed è semplice rilevare quando questo non sia stato ottenuto dallo scatto o dalla postproduzione.
Per me una foto è sbagliata quando tu come autore non ci riconosci l'idea che volevi rappresentare e ti trovi a chiederti perchè mai l'hai scattata.
Buona giornata.
Paolo ... cusufai
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user215205 | inviato il 13 Maggio 2021 ore 10:06
Premetto che la vedo, quasi, come Biga, non sono particolarmente interessato alle foto belle, ma alle foto buone , la foto buona è quella che racconta qualcosa all'osservatore, non importa se il qualcosa varia da osservatore ad osservatore.
A differenza di Biga non considero inutili quelle belle, anche l'estetica ha una sua utilità, il problema è che la bellezza, oltre ad esser soggettiva, è spesso banalissima, insomma, le foto di foto di tramonti, non le tollero proprio.
Inoltre, spessissimo, si confonde la bellezza del soggetto con quello della foto, prendo l'esempio del glamour, mostrate la foto di una bella ragazza svestita, la maggioranza degli osservatori dirà che è una bella foto, anche se è piena di errori, sia tecnici che di sintassi.
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| inviato il 13 Maggio 2021 ore 10:55
Vedo che ci sono molti modi di intendere la fotografia, cioè di capire a cosa serva e come sia meglio farla, e ovviamente ognuno alla domanda "Quand'è che una foto è sbagliata?" da una risposta che deriva dal suo modo di intendere la fotografia.
Per cui in realtà, sotto sotto, il tema in discussione è "Cos'è la fotografia?"
Ma da una discussione del genere sono portato a ritirarmi alla svelta, perché non ho uno straccio di risposta...
Per questo motivo la mia risposta si basa soprattutto sulla soggettività di chi fotografa: la foto è venuta come la volevi? Ok, allora va bene. In caso contrario è "sbagliata", bisognava farla in un altro modo. E per "farla" non intendo solo scattarla ma intendo anche parlare di come postprodurla, eventualmente stamparla e anche di come presentarla: sul web? in un fotolibro? appesa a una parete? da sola? o in una serie di immagini? in quale situazione sarebbe visibile? per chi?
Tutto il resto è un argomento troppo grosso per me. |
| inviato il 13 Maggio 2021 ore 11:34
@ugob un tramonto é al 90% inutile .
Come al 90% e inutile una foto ai gattini , ai bimbi neri che giocano a calcio , alle maschere veneziane , alla tipa tatuata nuda in un fabbricato abbandonato ecct ecct. ( elenco lunghissimo )
Ora capisco che queste affermazioni possano dare fastidio ( soprattutto in un sito di matrice naturalistica come questo ) ma la realtà é questa.
É questa perche quando una foto é banale ( e tutti gli esempi che ti ho fatto sono ultra banali ) perde qualsiasi valore , potenza , significato , utilità .
Se poi la fai e la metti sul tuo telefonino é un conto ( lo facciamo tutti io compreso ) .
Ma se la esibisci ( e tu qui parli di una foto di arredo … per cui la esibisci ) vuol dire che ci credi .
E credi purtroppo al genere di foto più scattata al mondo di un evento che si ripete ogni giorno da milioni di anni in tutte le parti del mondo .
Basta inserire su goggle la parola tramonti….
www.google.it/search?q=tramonto&client=safari&hl=it-it&sxsrf=ALeKk0112
Un saluto dalla piccola Piccola Parigi
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