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Jacopo l'utilizzo del retino nel fumetto tradizionale soprattutto in b.n è fondamentale. È vero a volte d'applicare sulle tavole sono una rottura ma l'effetto lo preferisco a quello digitale. Comunque penso di essere un po' datato sulle tecniche "moderne" per realizzare le tavole a fumetti o illustrazioni. Per certo ti dico che le tavole ancora oggi sono inchiostrate a differenza delle illustrazioni che hanno altri scopi (tipo i gadget per intenderci).
Si, si, non lo metto in dubbio... Ma non mi piacciono proprio, anche nei manga: mi fanno tristezza, ma e' una pippa tutta mia. Preferisco il tratteggio alla Moebius, per intenderci.
Comunque il problema fondamentale con la tavoletta e' che ha attrito ZERO: ogni minimo tremolio viene riprodotto ingigantito sul monitor senza alcuna pieta' . Sulle prime e' umiliante e sconfortante, ti sembra di essere tornato in prima elementare. Fortunatamente i programmi di disegno tipo Sai hanno lo stabilizzatore regolabile, tipo un IBIS per tratti grafici, per intenderci... ma i veri uomini lo tengono ovviamente disabilitato e soffrono in glorioso silenzio, migliorandosi di giorno in giorno, fino alla fine dei tempi.
Non oso immaginare disegnare con la penna grafica lo stile del primo Moebius...tratteggi pazzeschi!!!...come già detto per un certo tipo di illustrazione o fumetto va bene per altri più complessi da un mio punto di vista NO. Riguardo al retino sono scelte personali soprattutto se si pubblica in b.n.
Nessuno usa la tavoletta grafica al posto del mouse? Non la uso più da anni, ma ricordo che parecchi anni fa mi era capitato di usarla per scontornare usando le curve di Bézier, e ovviamente andava molto meglio del mouse. Era anche più comoda del mouse per usare i pennelli sulle maschere di livello.
Ottima per il ritocco fotografico ma la utilizzo solo per selezioni più complesse o interventi direttamente sull'immagine (schiarire dettagli o scurire. Perfetta quando elaboroi b.n).
No, sebbene me l'abbiano venduta col mouse, la uso solo con le penne, e la migliore e' quella con la punta fornita di molla interna per un uso ed un tratto bello morbido
“ Non oso immaginare disegnare con la penna grafica lo stile del primo Moebius „
in realtà il disegno stile Moebius non è complesso soprattutto con iPad e Cintiq.
Clip Studio Paint provato con uno che lo conosce a fondo è tutto un altro mondo rispetto a Painter anche e soprattutto per il motore dei pennelli... i retini in BN sono storicamente il suo pane.
Comunque su iPad Procreate è realmente fantastico... io uso soprattutto i Marker come si è sempre fatto nel product design ed è molto similare.
Certamente il limite è superare fisicamente la sensazione del media e dello strumento. Una matita su carta ruvida oppure i pennelli...
Per la precisione del tratto e l'inclinazione della penna, invece, l'evoluzione è stata notevole soprattutto su iPad... lo facessero da 27” sarebbe sulle scrivanie di tutti gli artisti
Filo nell'arco degli anni Moebius è diventato sempre più sintetico nel tratto ma se osservi i disegni del primo periodo potrai notare la padronanza del tratteggio con le chine (cosa che ha sempre mantenuto nelle storie western con il suo vero nome Jean Giraud).
Bravo Miguel. Quel tipo di disegno va bene con la tavoletta (in realtà tutto si può fare con la penna grafica ma quando si lavora con le tavole a fumetti ci sono tempi da rispettare !!!). Ti allego cosa intendo quando parlo del primo Moebius...giusto per intenderci www.instagram.com/p/BwywYCJgtfF/?igshid=12hqwegmghvx
In genere il tratto e le fisionomie dei francesi non mi piacciono proprio, ma per Moebius posso fare volentieri un'eccezione
Bisogna pero' tener conto che all'epoca i fumettisti venivano ben pagati grazie ad un mercato editoriale che tirava: uno poteva mantenersi SOLO disegnando, e di conseguenza permettersi tutto il tempo utile della giornata per raggiungere incredibili livelli di dettaglio, cosa che oggi e' pura fantascienza.... L'editore addirittura pagava le cene aziendali a natale
Jacopo l'editore se sapeva che un suo disegnatore stava lavorando su progetti personali si tutelava caricandolo di lavoro. Erano altri tempi, le testate funzionavano e si lavora sulla qualità. Oggi non mancano bravi autori ma sono per un pubblico ridotto.
Un tempo le aziende che richiedevano la pubblicità, per la parte "dal vero" mettevano a disposizione i propri prodotti che poi regalavano alla produzione. Ad esempio la IGNIS lasciava frigoriferi e cucine, le stufe Argo (Fonderie Filiberti) lasciavano le stufe, la Rivarossi lasciava i trenini. A proposito di Rivarossi ricordo che le locomotive si fusero sotto i fari durante le riprese. Il resto si salvò.
Ricordo anche, sighh, che la Rivarossi lasciò un intero set di binari, vagoni e locomotive di grandi dimensioni che finite le riprese mio padre regalò all'oratorio del mio paese. I miei amici distrussero tutto in due mesi.
Il problema maggiore era fare le riprese dal vero di prodotti alimentari e soprattutto dei ... gelati.
“ Ti allego cosa intendo quando parlo del primo Moebius „
si, ricordo benissimo.
Comunque è una questione di abitudine e praticità. Clip Studio Paint è un prodotto completo che offre veramente molti strumenti, per questo motivo è relativamente complesso. Relativamente nel senso che se fai l'illustratore non è un problema altrimenti va oltre ad uso "per passione"
Per la velocità di esecuzione invece, dubito che il digitale sia più lento... sempre inteso che tu sia un illustratore.
A partire dal colpo con due dita per annullare l'ultimo tratto, all'avere tutti gli strumenti e i colori possibili e immaginabili, non vedo difficoltà se non un certo allenamento allo strumento che è comunque uguale a quello che devi avere anche nell'analogico. Per intenderci se sei abituato ad usare il pennino se passi al pennello ti devi esercitare.
L'uso dei livelli ti permette di colorare rapidamente cancellando le parti in sovrapposizione, con lo zoom puoi soffermarti sui particolari, con gli strumenti di deformazione puoi riproporzionare parti del disegno, per inchiostrare puoi correggere all'infinito e riempire in un attimo,con gli strumenti di correzione colore puoi sperimentare modifiche di luminosità, vivacità e desaturazione... insomma, se non per la dimensione e la frizione della penna sul vetro, tutto il resto è un vantaggio!
Ormai sono anni che non lavoro con le illustrazioni, di tanto in tanto realizzo cose per me per cui posso prendere il tempo che mi serve...non mi paga nessuno,. Senza dubbi la tecnologia è avanzata ma ho visto lavori di amici Marvel e DC che le tavole le inchiostrano ancora su carta a differenza dei disegni da copertina. Argomento interessante che approfondirò con loro sicuramente anche riguardo i programmi che utilizzano. È un gran bel lavoro illustrare ma le cose son cambiate da tempo...come nella fotografia. Belli i video!!!
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