| inviato il 04 Novembre 2020 ore 11:35
“ L ho composta apposta in quel modo la foto.
Il punto è che il nero sembra sempre slavato, non è netto.
Cerchero di provare i filtri che mi avete consigliato „
Di regola (ma ovviamente ci sono come sempre delle eccezioni..) nel bianco e nero devi prima di tutto, sia che stampi da negativo, sia che sviluppi in PP in digitale, arrivare ad avere qualcosa di bianco e qualcosa di nero.
Per ottenere questo lo strumento principe è "Curve", ti posizioni lì e sposti i cursori in modo che coincidano con gli estremi della tua curva, poi viene tutto il resto..... sempre lì puoi variare la forma della linea diagonale per inscurire o schiarire i grigi intermedi.
Con le curve si fa, volendo, moltissimo, basta prenderci la mano.......
Poi ci sono i filtri, gli interventi selettivi sui singoli colori, microcontrasto, maschera di contrasto, ecc... ma quelli vengono dopo.
Ci sono anche programmi tipo Nik Collection, DxO Filmpack, ecc... ma con quelli non impari nulla.
Se vuoi un consiglio parti sempre dalle curve. |
| inviato il 04 Novembre 2020 ore 11:54
DXO Filmpack offre una regolazione curve abbastanza efficace, insieme a molti altri parametri, direttamente nel SW di conversione. |
| inviato il 04 Novembre 2020 ore 12:03
Usare lo strumento curve su tutta l'immagine per me è sbagliato.
Da molti anni esistono le maschere di luminosità che permettono interventi mirati. |
| inviato il 04 Novembre 2020 ore 12:03
Questa è una prova che ho appena fatto, la ho ottenuta proprio da DxO Filmpack, convertendo brutalmente un JPG con simulazione pellicola BN Ilford Pan F
Credo però che prima di usare software "automatici" sia bene imparare le basi della PP
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| inviato il 04 Novembre 2020 ore 12:06
“ Usare lo strumento curve su tutta l'immagine per me è sbagliato.
Da molti anni esistono le maschere di luminosità che permettono interventi mirati. „
Non sono d'accordo, quella è la base, poi semmai usi maschere di luminosità, correzioni locali ecc.
In camera oscura prima scegli la carta con la giusta gradazione proprio per la stessa ragione, poi mascheri, inclini, ecc...
Il mio suggerimento è: partiamo dall'ABC altrimenti non se ne esce.... |
| inviato il 04 Novembre 2020 ore 12:55
Il mio intervento sulle lenti è dettato dal fatto che se si scatta con ottiche di recenti produzione, tirare fuori un bianco e nero di livello è molto complesso ed artificioso, per via dell'eccessiva nitidezza e correzione delle immagini prodotte. Lenti Leica a parte e qualche Voigtlander, il micro-contrasto delle lenti moderne è molto basso, con il chiaro intento di abbassare le aberrazioni cromatiche, migliorare la nitidezza e ridurre il contrasto del bokeh, così da adattarsi alle richieste del mercato.
Personalmente ritengo venga meglio un bianco e nero scattato con un Nikon 35 f2 D seguito da un click in PP, che un bianco e nero dilaniato da magie, maschere e stregonerie varie.
Chiaramente questa è la mia opinione, ognuno è libero di comprarsi un Sigma Art 50mm e cercare di tirarci fuori foto in bianco e nero. |
| inviato il 04 Novembre 2020 ore 13:47
Ferorake. Non è assolutamente una richiesta provocatoria la mia. Sto cercando di capire. Potresti postare una foto che hai scattato in b/n con un obiettivo adatto (e se possibile) una che hai scattato con uno moderno a tuo avviso inadatto. |
| inviato il 04 Novembre 2020 ore 14:02
@Ferorake... la risoluzione degli obiettivi non ha a che vedere con la qualità in BW... piuttosto è L alto contrasto che può complicare le cose! I vecchi avevano trattamenti meno efficaci ed una maggiore lettura nelle ombre perché meno contrastati! Danno quindi un risultato più flat e maggiormente lavorabile! Esattamente quello che fa Leica Monochrom!  |
| inviato il 04 Novembre 2020 ore 19:24
in che senso "valori corretti"? |
| inviato il 04 Novembre 2020 ore 20:47
“ in che senso "valori corretti"? „
"Corretti" per me che devo editare in B&N una foto originariamente a colori e parto da una conversione "sbagliata" (per esempio, il cinao ed il giallo diventano praticamente lo stesso tono di grigio).
Ed anche la conversione automatica di Lightroom mi pare troppo sbilanciata (le differenze di luminosità tra il blu ed il giallo sono troppo poco marcate e tra il blu ed il nero c'è un "salto" troppo netto ed evidente).
Sicuramente ci sono delle profonde teorie matematiche dietro a questi passaggi e chiaramente sto omettendo particolari fondamentali (luminosità percepita, impostazioni del monitor, carta su cui si andrà a stampare, ecc...) ma, personalmente, trovo i valori di default "sbagliati" per quello che mi aspetto che debba succedere nella conversione.
Questa è la conversione della Silver Efex sempre con i valori di default:
Questo è il preset che uso per "neutralizzare" i valori di partenza nelle Regolazioni / Bianco e nero di Photoshop (devo averlo copiato da qualche parte su internet o su youtube ma ora non ricordo dove  )
s000.tinyupload.com/index.php?file_id=02042359804558533836
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| inviato il 04 Novembre 2020 ore 21:14
oh ok, grazie! |
user209843 | inviato il 04 Novembre 2020 ore 21:30
Domanda non provocatoria, ha senso ragionare in termini analogici quando si scatta in digitale? |
| inviato il 04 Novembre 2020 ore 21:37
Direi di no. E comunque mi sembra che l'autore del post non abbia ben chiaro in che direzione vuole andare. Più direzionato a riprodurre che a produrre. |
| inviato il 04 Novembre 2020 ore 22:06
“ Domanda non provocatoria, ha senso ragionare in termini analogici quando si scatta in digitale? „
Dipende da cosa vuoi fare. |
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