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Sono un vegano


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avatarsenior
inviato il 29 Settembre 2020 ore 11:41

io ho apprezzato l'intento dell'autore dell'articolo, magari cade anche lui nel circolo vizioso ma nessuno è senza colpe, bisognerebbe concentrarsi più sul contenuto che sulla coerenza di chi espone tale contenuto


Se il contenuto è un'accusa a chi fa fotografia come non piace a lui, dicendo che è pure scorretto e poi fa altrettanto... secondo me conta molto nel contesto.

Ma anche così non ritengo ci siano particolari valori in quello che espone. E' una scelta, legittima, ma non più o meno legittima di chi segue un'altra strada per il proprio messaggio ed espressione.

cambiare nome al movimento però mi sembra però fondamentale, stanno sul casso a tutti questi


Su questo non posso che concordare. MrGreen

avatarsupporter
inviato il 29 Settembre 2020 ore 11:47

si potrebbe esserci sotto acrimonia e risentimento per una perdita di posizione, ma l'articolo dovrebbe più che altro farci riflettere sulla evoluzione fotografica in atto, pur prefiggendosi con il movimento Vegano di cambiare approccio alla fotografia, resterà solo un ambizioso progetto che non porterà a nulla, l'evoluzione fotografica del stupire ( che poi facile non è perché ci vuole molta tecnica ) per avere like nei social niente e nessuno potrà cambiarla

però prenderne atto e parlare e comunque utile, ecco l'utilità dell'articolo

avatarsenior
inviato il 29 Settembre 2020 ore 11:58

La fotografia è sempre stata evoluzione, è nata da amatori per amatori, è inutile nascondere la testa sotto la sabbia e ignorare il mondo esterno.
Cambiano i tempi, cambiano i modi per comunica e cambiano anche i supporti, non è ne meglio ne peggio, ma l'errore è nell'affermare che la strada è quella di nascondersi dietro un dito.
La strada è creare un contenuto di qualità con un messaggio forte, essere anche Autori o almeno provarci, questo dovrebbe dire un professionista.
Ci sono tanti approcci, nuovi mezzi, nuove opportunità, si può scegliere di usarli o meno, di sfruttare un approccio, di mischiare foto e video avendo un'immagine non statica, si possono usari lightbox oppure addirittura tornare alla lastra e a una macchina dell'800, ma con uno stile contemporaneo come fa Ziliotto, ma anche altri sparsi per l'europa tanto da creare anche un festival delle foto al collodio.
Utile è parlare di fotografia e di come veicolare certi messaggi al meglio e in questo ci sta anche l'innovazione che va dal cellulare alle action cam o i nuovi linguaggi, li non si parla di linguaggio o di comunicazione si fa una sparata e poi???
E poi pubblichi questo
www.giovannilattanzi.it/wp-content/uploads/2018/12/CampoImp2017giu19TL

parlando fotografia con la F maiuscola quella che non segue i like o vuole stupire, quella fatta bene ecc..

avatarsenior
inviato il 29 Settembre 2020 ore 12:26

Fotografia Vegana? Mi verrebbe da essere volgare, ma mi astengo.
In compenso mi viene in mente la scena di Verdone in cui disse: "In che senso?" MrGreen



Mi sembra soltanto un voler abusare di una parola che è diventata, non si sa perché, di tendenza e la si vuole usare in ogni ambito, perché fa, appunto, tendenza.
Secondo quel link io sarei un "veganografo" (ossia un "fotografo" vegano), visto che al massimo in post produzione sistemo luminosità, contrasto, saturazione e talvolta un pizzico di nitidezza. Però onestamente mi considero solo uno che ha voglia di fotografare ed a cui piace la fotografia, punto. Non c'è nulla di vegano in una fotografia.

avatarsenior
inviato il 29 Settembre 2020 ore 12:27

sono d'accordo.
l'esasperazione massima del fotografino di plastica di oggi è instagram; infinite "foto" tutte uguali, con l'omino col frontalino puntato verso il cielo notturno stellato e uno sfondo illuminato a giorno, o che fa capolino dalla tenda... c'è un account che li va a pescare e li mostra per quello che sono, copie di copie di copie.

user177356
avatar
inviato il 29 Settembre 2020 ore 12:34

Volevo intervenire, ma poi ho letto i post di MatteoGroppi e i miei sarebbero stati inutili.

avatarsenior
inviato il 29 Settembre 2020 ore 12:43

www.curiosauro.it/8362/fotografie-post-mortem/amp

avatarsenior
inviato il 29 Settembre 2020 ore 12:58

@Matteo
La fotografia è sempre stata evoluzione, è nata da amatori per amatori, è inutile nascondere la testa sotto la sabbia e ignorare il mondo esterno.
Cambiano i tempi, cambiano i modi per comunica e cambiano anche i supporti, non è ne meglio ne peggio, ma l'errore è nell'affermare che la strada è quella di nascondersi dietro un dito.
La strada è creare un contenuto di qualità con un messaggio forte, essere anche Autori o almeno provarci, questo dovrebbe dire un professionista.
Ci sono tanti approcci, nuovi mezzi, nuove opportunità, si può scegliere di usarli o meno, di sfruttare un approccio, di mischiare foto e video avendo un'immagine non statica, si possono usari lightbox oppure addirittura tornare alla lastra e a una macchina dell'800, ma con uno stile contemporaneo come fa Ziliotto


Tutto giusto e attuale ma il problema nasce dal fatto che tutto è stato buttato in un immane pentolone, messo dentro ingredienti più disparati con badilate a casaccio e ne è uscito una sbobba e il social ne è stato il maggior colpevole con account creati solo per combattere la "solitudine" e cercare disperatamente contatti fasulli.

avatarsenior
inviato il 29 Settembre 2020 ore 13:06

grazie Claudia2 per il link molto interessante sia dal punto di vista fotografico, sia dal punto di vista antropologico.

avatarsupporter
inviato il 29 Settembre 2020 ore 13:15

Mi aggiungo al grazie, inquietanti ma anche affascinanti

avatarsenior
inviato il 29 Settembre 2020 ore 13:26

E il problema é il social?
Non é il non saper creare contenuti di livello?
Il problema é la post non é il non avere grossi messaggi?

avatarsenior
inviato il 29 Settembre 2020 ore 13:43

Il problema sembrerebbe proprio che con l'avvento dei social e della massa, tutto si perde di vista al livello qualitativo. Questo vale sia nella fotografia sia nelle altre forme d'arti (musica, cinema, scrittura...).

Ovviamente la post produzione aiuta a esaltare uno scatto, ma si è anche visto che un uso sbagliato non rende la foto bella. E' un po' come il trucco sulle donne: dovrebbe risaltare tutte le parti del viso, ma gran parte della massa non sa quasi nulla sul rilsatare il viso. Guardano le modelle e la pubblicità e usano i truchi in modo spropositato, proprio perché è la moda (e sono truccate in modo orribile...).

Ritornando alla qualità di uno scatto: per esempio, io ho notato che alla massa piace i colori troppo saturi. Ma molto spesso quella saturazione non ci sta in una foto. Ed ecco che spopolano foto di colri sgargianti, ma che in un occhio più attento si vede che è finto. Però alla gente piace così, e quindi moda, lo fanno tutti.

Parlando proprio di post-produzione come strumento (ci sarebbero altri argomenti dell'articolo, ma non ho tempo di scriverli): per me è uno strumento comodo e funzionale, ma dev'essere usato bene. Altrimenti s tratta di roba artificiale che si discosta troppo dalla realtà.

avatarsenior
inviato il 29 Settembre 2020 ore 14:04

In italia veramente va la Ghirri mania se non fai slavatino non sei nessuno.
questo a parte la diffusione della fotografia e le nuove tecnologie hanno solo alzato il livello.
La foto classica ben esposta è diventata alla portata di tutti e questo porta al problema: cosa io ho più degli altri?
La risposta non è nel rispettare la regola dei terzi ecc.. certo serve conoscenza, serve un'educazione visiva, spesso si pensa che basti il tutorial su youtube.
Ma questa lamentela è un'uscita insensata, vuoi cambiare nel tuo piccolo la cosa?
Inizia a creare contenuto, a diffondere e a generare cultura, questo manifesto è fuffa, è la lamentela di chi difende il proprio status arrabbiato con chi potrebbe usurparlo senza avere lo stesso "livello".
La realtà è che si può fare fotografia in tanti modi e tanti mezzi e invece di lamentele e piagnistei sarebbe opportuno provare a creare e lasciare qualcosa di sensato e che porti l'osservatore a porsi delle domande o a crescere
Ma non lo fai facendo le foto alle lucciole o appunto lo startrail, ma creando contenuti

avatarsenior
inviato il 29 Settembre 2020 ore 14:04

E il problema é il social?
Non é il non saper creare contenuti di livello?
Il problema é la post non é il non avere grossi messaggi?

Come giustamente fa notare MatteoGroppi i problemi sono altri. E ci aggiungerei la freneticità nel fare foto velocemente senza pensare e pure la le freneticità nel guardare, magari poco attentamente, le foto: quanti si fermano a guardare bene una foto e quanti invece la guardano 2 secondi e poi passano ad un'altra.
Per non parlare della "necessità continua" di fare sempre più foto sempre nel minor breve tempo possibile: ipervelocità nello scattare nuove foto (che per forza di cose non necessariamente avranno chissà quali contenuti) ed ipervelocità nel guardarle tutte. Si perde il significato stesso di godersi una fotografia, che sia stata scattata per ricordo o che abbia un fine diverso (artistico, documentativo, estetico...).

avatarsenior
inviato il 29 Settembre 2020 ore 14:12

ipervelocità nello scattare nuove foto (che per forza di cose non necessariamente avranno chissà quali contenuti) ed ipervelocità nel guardarle tutte.

Questo invece lo trovo più interessante e da qui nasce la foto d'impatto.
Tempo fa parlando con un fotografo diceva che ha fatto il giudice a un concorso e doveva visionare decine di immagini, livello alto, ma ovviamente il tempo era quello che era e disse che si tendeva a dar risalto a quelle che scorrendo un po' rapidamente tendessero a far soffermare lo sguardo per qualche ragione.
Ecco anche quando si pubblica è un po' così, come fai fermare l'osservatore? da qui le foto sature, quelle che cercano di strappare un wow a chi le vede.
Io proverei a fare un ragionamento su questo punto e non sulla cagat.a della foto vegana, come possiamo porci rispetto a questo modo di consumare immagini?
La risposta non è io sui social non pubblico perchè anche alle mostre la gente cammina e passa.
Siamo bomabardati da immagini, da pubblicità, da video, cosa è di interesse per il pubblico attuale e che estetica funziona?
che messaggi sono attuali e quale è il modo giusto di veicolarli?
Potrebbe partire da qui il ragionamento, nessuno ha la bacchetta magica, ma un professionista potrebbe avere molto da dire su una discussione come questa e sarebbe interessante per molti

Che cosa ne pensi di questo argomento?


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