| inviato il 28 Luglio 2020 ore 14:32
Comunque NAS e HD esterni perennemente collegati non sono sufficientemente sicuri, ad esempio in caso di virus, sbalzi di tensione, furti, ecc. Molto meglio tenere copie su HD esterni non collegati e soprattutto in luoghi diversi. |
| inviato il 28 Luglio 2020 ore 14:38
“Io sarò un po' maniacale ma compro sempre una coppia di hdd identici” Con un ramsonware se hai il computer infetto avrai due HDD perfettamente inutilizzabili allo stesso identico modo. Se proprio devi farlo, fallo da macchine diverse, in momenti diversi anche se disallineati per i file più recenti. |
| inviato il 28 Luglio 2020 ore 17:04
TRE backup su TRE HD diversi, due stanno a casa ed il terzo (a turno) a casa di un amico. |
| inviato il 28 Luglio 2020 ore 17:24
Gli HD esterni non sono risaputamene molto adatti per affidabilità e BK di lunga durata. E' una loro prerogativa che si paga in cambio della comodità della portabilità, ma sincerante eviterei di tenerci cose importanti. Preferisco utilizzare degli HD interni di tipo NAS (cioè adatti a carichi pesanti ed a rimanere accesi anche 24/24 ore per molto molto tempo, magari 6 dischi organizzati in raid 5 offrono una adeguata sicurezza di BK. In alternativa un NAS esterno sempre da 6 dischi fisici e eventuale ulteriore BK in cloud. Poi naturalmente dipende da quanto sia importante assicurare la conservazione dei propri file, ci sono soluzioni ad ogni livello. |
| inviato il 28 Luglio 2020 ore 17:28
“ Gli HD esterni non sono risaputamene molto adatti per affidabilità e BK di lunga durata. E' una loro prerogativa che si paga in cambio della comodità della portabilità, ma sincerante eviterei di tenerci cose importanti. Preferisco utilizzare degli HD interni di tipo NAS (cioè adatti a carichi pesanti ed a rimanere accesi anche 24/24 ore per molto molto tempo, magari 6 dischi organizzati in raid 5 offrono una adeguata sicurezza di BK. In alternativa un NAS esterno sempre da 6 dischi fisici e eventuale ulteriore BK in cloud. Poi naturalmente dipende da quanto sia importante assicurare la conservazione dei propri file, ci sono soluzioni ad ogni livello. „ Ben venga il NAS, ma non capisco: le foto le lavorate direttamente sul NAS? O in locale e poi le copiate li sopra? |
| inviato il 28 Luglio 2020 ore 17:41
“ Ben venga il NAS, ma non capisco: le foto le lavorate direttamente sul NAS? O in locale e poi le copiate li sopra? „ No, io le foto le lavoro in locale... immagino si potrebbe fare anche direttamente sul NAS se si ha una buona rete casalinga, ma visto che processo poca roba alla volta non ha senso. Metto quello che mi serve sul disco principale e automaticamente viene duplicato il malloppone di raw sul secondo disco del PC e sul NAS. Poi durante la notte i raw vanno anche nell'archivio su Amazon Foto. Finite di lavorarle duplico i prodotti finiti, pulisco eliminando i raw che non mi interessano e via. |
| inviato il 28 Luglio 2020 ore 18:01
Non lascio nulla su Amazon, Google o altri cloud. Un po' perché sono un cavernicolo (fino ad un certo punto...) ma soprattutto per principio. Cosa ci fanno questi bravi ragazzi delle mio foto? Le setacciano per le loro belle (e remunerative) ricerche di mercato? O altro ancora? Ho TUTTO (quasi 30 anni di lavoro, foto con annessi e connessi, altre attività e documenti vari) sul portatile (3TB) e il BackUp su un disco SSD esterno da 2TB. Cerco di tenerli separati. Il BackUp lo effettuo manualmente, cartella per cartella. Gli automatismi non mi piacciono: non so cosa fanno e soprattutto non li so usare (ci ho provato, ma ha funzionato solo per qualche settimana, poi è andato tutto in vacca). Sono una frana, lo so, però almeno so cosa ho e dove ce l'ho |
| inviato il 28 Luglio 2020 ore 18:20
“ TRE backup su TRE HD diversi, due stanno a casa ed il terzo (a turno) a casa di un amico. „ Quasi uguale: un HD esterno, un secondo HD esterno di backup gestito da Time Machine (ma so che ci sono software simili anche per PC Windows), un HD in ufficio che ogni tanto porto a casa per le copie periodiche e poi riporto in ufficio. Amazon Photos non gestisce gli ultimi Raw Canon (CR3 anziché CR2), o forse li gestisce ma con un limite di 5 Terabytes; per ora ne faccio a meno. |
| inviato il 28 Luglio 2020 ore 19:01
“ Amazon Photos non gestisce gli ultimi Raw Canon (CR3 anziché CR2), o forse li gestisce ma con un limite di 5 Terabytes; per ora ne faccio a meno. „ Forse intendi 5 GIGAbytes, altrimenti non sarebbe assolutamente un problema per la maggior parte delle utenze un limite di 5 TERAbytes sui CR3. |
| inviato il 28 Luglio 2020 ore 20:59
“ Mi togli una curiosita' (non solo tu, domanda valida per tutti!) sui NAS? Come si integrano nel workflow di post produzione? Mi spiego meglio... Al momento io quando importo le foto con Lightroom, le foto vengono copiate dalla memory card al disco esterno, e vengono inserite nel catalogo/database di Lightroom. Una volta copiate inizio a lavorare le foto. Con il NAS, poi si lavorano le foto direttamente sul NAS? Oppure vi fate una copia temporanea in locale? Nel caso della copia in locale mi chiedo come si comporti il db di Lightroom Confuso che io sappia ha bisogno di sapere un percorso dove poi andare a cercare la foto „ Il nas è una periferica a tutti gli effetti anche se collegato alla rete e non al PC peroò il Pc lo vede come una periferica e ci lavori come una qualsiasi periferica. Solo che se il nas è configurato con un disco di mirroring , i dati vengono scritti su tutti e due i dischi contemporaneamente. La rottura contemporanea di due dischi Hi-grade fatti per lavorare 24 ore su 24 (un nas non viene mai spento)è qualcosa di .... impossibile. |
| inviato il 28 Luglio 2020 ore 21:06
“ Il nas è una periferica a tutti gli effetti anche se collegato alla rete e non al PC peroò il Pc lo vede come una periferica e ci lavori come una qualsiasi periferica. Solo che se il nas è configurato con un disco di mirroring , i dati vengono scritti su tutti e due i dischi contemporaneamente. La rottura contemporanea di due dischi Hi-grade fatti per lavorare 24 ore su 24 (un nas non viene mai spento)è qualcosa di .... impossibile. „ Grazie per la risposta Bergat, ma credo di aver posto male io la domanda. So cos'e' un NAS quello che non so e' "come" funziona con Lightroom, nel senso di: e' prassi usare il NAS direttamente per lavorarci le foto sopra (con l'eventuale lag della rete domestica) oppure non e' fattibile e si devono lavorare le foto in locale? Il mio dubbio e' nella gestione del catalogo Lightroom: se inizio a lavorarle in locale, poi Lightroom sapra' che le foto di "2020-07-28-scampagnata" si trovano sul mio disco locale, non sul NAS. Se poi le muovo sul NAS dopo averle processate, la volta dopo che riapro Lightroom non trovera' le foto (si ok, posso sempre aggiornare la location e farlo puntare al NAS ecc.... ma mi chiedevo se ci fosse un workflow "ottimale" gia' testato, piuttosto che inventarne uno io). |
| inviato il 28 Luglio 2020 ore 21:49
C-Disco fisso E-Disco interno da 1-2TB G-Disco esterno da 1-TB File importanti di C-E-G copiati su H H-Disco esterno da 3TB + Synology con 4 dischi da 2TB e impostazione Mirror A con copia su B C con copia su D disco fisso con copia su disco della stessa capacità se un agg.to di window mi manda in pallone il pc il tutto protetto da Gruppo di continuità Consiglio vivamente un buon gruppo di continuità per questi motivi: Lo standard europeo definisce nel modo seguente le fluttuazioni normali inbassa tensionenellereti di distribuzione europee: -TENSIONEda-15%a+10%(valore medio efficace per intervalli di10') Disturbi aggiuntivi: - Variazioni di tensione in alto ed in basso repentine - Correnti parassite ed armoniche distorcenti - Variazioni di frequeanza - Microinterruzioni da 20 a100 milli sec. - Interruzioni Black out Questi fattori minano l'aspettativa di vita dei componenti di un computer specie il disco fisso Chiedete al vostro rivenditore di fiducia quale UPS è più idoneo per il vostro computer Consiglio: Linea Riello Net Power 800VA (circa 125 eruo) o 600VA (92 eu c.a.) o 1000VA (150 EU c.a.) tutti con 4 prese di uscita www.riello-ups.it/uploads/file/852/852/DATNPWA1Y20CRIT.pdf Linea Nilox 17NXGCLI31001 600VA (crica 65 eu) 17NXGCLI03001 100VA con 2 prese di uscita www.nilox.com/it/advanced-search/11 |
| inviato il 28 Luglio 2020 ore 22:58
Ciao, io ho il catalog di Lightroom su un'unità raid esterna, il qnap tr-004, dentro ho 4 dischi da 4tb Seagate ironwolf configurati in raid 10, quindi in sostanza il pc vede un disco da 8tb, mirrorato grazie al raid 10 sull'altra unità da 8tb. La velocità è ottima (lavoro i file della d850) e l'unità raid è poco rumorosa. Ho un primo backup su un'altra unità nas della qnap e il secondo backup su Amazon photo. Entrambe le unità sono protette con un gruppo di continuità APC. Mi trovo molto bene con questa configurazione. |
user177356 | inviato il 28 Luglio 2020 ore 23:22
“ Come si integrano nel workflow di post produzione? „ Io mi sono organizzato così: 1. Nel momento in cui inserisco la scheda SD nel lettore del PC, il contenuto viene copiato automaticamente su una subdirectory interna e da qui viene fatto (sempre immediatamente e automaticamente) un mirror su una corrispondente directory sul NAS; 2. Dopo di che ordino le foto secondo il mio schema sul NAS, che è il repository princpale. Da qui, nottetempo, partono due backup automatici verso un HDD esterno collegato al NAS e verso Amazon Drive. Nel backup rientra anche la directory dove risiede il primo "scarico" non ordinato dalla scheda SD (quest'ultima con lo schema "mirror", tutte le altre con "copy"); 3. Tutti i files di postproduzione sono sul PC (i RAW sono una copia di quelli sul NAS, ai quali si aggiungono TUTTI quelli intermedi come psd o tiff) in una directory "Postproduzione" con subdirectories per argomento (postproduco una frazione infima delle foto che faccio, in tutto ad oggi sono meno di trecento, per 15 anni di fotografia digitale). Di questa directory viene fatto il mirror sul NAS ad ogni modifica, quindi ho un triplo backup (NAS, HDD esterno collegato al NAS e Amazon), mentre per i files non postprodotti ho "solo" due backup. Va detto che le foto che non posproduco potrei anche cancellarle, quindi se le perdessi non mi strapperei i capelli. Non uso LightRoom. Sviluppo con DxO PhotoLab o Capture One, ma in questo secondo caso il catalogo è molto piccolo (appunto, meno di 300 foto), residente in locale e con backup ad ogni chiusura del programma sul NAS (etc.), a cura dello stesso software. Per i backup dal NAS uso il software fornito dal produttore, per la copia automatica dalla SD e l'allineamento della directory di postproduzione uso GoodSync (è a pagamento ma vale ogni centesimo del prezzo). Le uniche foto che ho perso sono quelle che ritraevano la mia prima moglie |
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