| inviato il 06 Giugno 2020 ore 21:35
“ e si usano le misure assolute (i mm) si comprende meglio la pdc. È una semplice questione geometrica. „ se per misure assolute in mm intendi la focale no, non ha alcun senso usarla, come è scritto sopra nel link di wikipedia. |
| inviato il 06 Giugno 2020 ore 21:42
Gli obiettivi sono ottiche e quindi il comportamento è descritto dalle leggi della fisica. La PDC non dipende dalla focale ma dall'apertura in mm del diaframma. Im funzione della focale questa apertura diventa f/2 f/4 o quello che è: Es 10mm di apertura in un obiettivo di 50mm corrisponde a f/5. Un'apertura di 10mm da la stessa PDC nel 50mm e nel 200 e nel 20mm ma corrisponderà a diversi f |
| inviato il 06 Giugno 2020 ore 21:44
Questii calcoli sono approssimati, desidero precisare. È per rendere l'idea delle dipendenze o correlazioni tra i diversi parametri. |
| inviato il 06 Giugno 2020 ore 21:54
“ Gli obiettivi sono ottiche e quindi il comportamento è descritto dalle leggi della fisica. La PDC non dipende dalla focale ma dall'apertura in mm del diaframma. „ la pdc dipende da più fattori: lunghezza focale, apertura del diaframma, circolo di confusione, e distanza della messa a fuoco. it.wikipedia.org/wiki/Profondit%C3%A0_di_campo proprio la distanza dal soggetto è quella che non viene considerata (sbagliando) quando si parla di "formati croppati". Perché nessuno fa la foto al naso della modella, pensando "è un formato croppato, quindi mi perdo quello che c'è intorno". O fa un passo indietro, o usa una lunghezza focale minore. E inquadra tutto il viso, come se stesse usando una FF (o qualsiasi altro formato). |
| inviato il 06 Giugno 2020 ore 22:09
Pongo un quesito correlato a quello iniziale ... sto leggendo il libro di Gordon Laing "in camera", che esprime in maniera semplice diversi concetti di composizione e ottimizzazione delle foto allo scatto che sto trovando utili. Una foto che mi piace l'ha scattata a Bruges (la Venezia del nord Europa) e riprende un canale navigabile attraversato da 4 ponti. Nei commenti dove descrive la composizione della foto, dice che ha voluto usare una focale tele per rendere i 4 ponti simili fra loro come dimensioni, altrimenti usando un grandangolo il ponte più vicino sarebbe stato molto più grande e preponderante rispetto a quelli sullo sfondo ... e fin qui tutto chiaro. La foto se non ricordo male l'ha scattata con una sony a7r2 e obbiettivo 135mm, e per avere abbastanza pdc ha chiuso il diaframma a f16 Se avesse usato una aps-c, la focale per riprodurre la stessa inquadratura da quel punto di ripresa sarebbe stata 90mm e l'apertura per avere la stessa pdc avrebbe dovuto chiudere a 11 ... e fin qui è solo matematica ... Non mi è chiaro però se l'effetto prospettico, ovvero avere i 4 ponti "vicini" e grandi circa uguali, sarebbe stato uguale a 90mm su aps-c rispetto ai 135mm su FF Grazie |
| inviato il 06 Giugno 2020 ore 22:14
Sì, sarebbe stato uguale perché l'inquadratura è la stessa (avrebbe fotografato dallo stesso punto con quindi la stessa prospettiva). |
| inviato il 06 Giugno 2020 ore 22:21
esatto, la prospettiva dipende unicamente da dove sei, e verso dove inquadri. Se avesse fatto lo stesso scatto con un 10 mm, per poi cropparla a più non posso in post, sarebbe stata comunque la stessa foto (ovviamente con una risoluzione differente, e molto probabilmente completamente a fuoco). |
| inviato il 06 Giugno 2020 ore 22:45
Ehm, ho leggermente (tanto!) esagerato dicendo che la pdc non dipende dalla focale. Ovviamente perbo ha ragione che dipende dalla focale. Volevo dire che fissata la focale la pdc dipende dall'apertura (più è aperto e più si riduce). E che approssimativamente si verifica una proporzionalità come quella indicata nel messaggio di prima. La distanza conta per la pdc ma all'inizio si era parlato del legame tra diaframma, angolo di campo e sensore a parità di distanza del soggetto. |
| inviato il 06 Giugno 2020 ore 23:27
“ Volevo dire che fissata la focale la pdc dipende dall'apertura (più è aperto e più si riduce). E che approssimativamente si verifica una proporzionalità come quella indicata nel messaggio di prima. La distanza conta per la pdc ma all'inizio si era parlato del legame tra diaframma, angolo di campo e sensore a parità di distanza del soggetto. „ capisco. Il fatto è che è un argomento piuttosto semplice, ma probabilmente controintuitivo... per cui tanti si confondono e si generano incomprensioni. |
| inviato il 06 Giugno 2020 ore 23:30
Ho controllato la versione Wikipedia in inglese sulla pdc e credo che la formula propoata sia più utile e facile da interpretare (e calcolare) rispetto a quella proposta sulla pagina in italiano (che passa per il calcolo della iperfocale). |
| inviato il 07 Giugno 2020 ore 11:04
Una cosa che x voi più navigati sarà banale ... Da quando ho il full frame, mi sono reso conto di quanto serva fare attenzione a profondità di campo e punto di messa a fuoco rispetto ai sensori più piccoli. Mi trovo a volte in situazioni in cui non ho ancora padronanza di focali e pdc e mi trovo a scattare più foto del necessario, magari una a f7.1, una a f8 e una a f11 aumentando gli iso via via ... perché non ho ancora dimestichezza con quanto frame mi verrà a fuoco a una determinata apertura ... e l'anteprima pdc su evf o schermo da 3" non riesce ad avere abbastanza ingrandimento ... quindi se ho tempo scatto e vado in galleria a ingrandire ... se non ho tempo faccio rapidamente più scatti cambiando rapidamente i diaframmi e poi valuto in fase di scrematura delle foto |
| inviato il 07 Giugno 2020 ore 11:21
“ perché non ho ancora dimestichezza con quanto frame mi verrà a fuoco a una determinata apertura ... „ Frame significa fotogramma. Forse volevi dire diaframma? |
| inviato il 07 Giugno 2020 ore 12:26
Intendevo dire proprio fotogramma ... provo a spiegarmi: se inquadro una stanza in cui voglio a fuoco sia il tavolo in primo piano che il caminetto sullo sfondo, e sono con il mio 35mm sulla macchina, non ho attualmente la dimestichezza per dire a colpo sicuro se ad esempio a f4 avrò già a fuoco tutta la zona che mi interessa, così da poter tenere iso bassi e tempi di sicurezza, o se dovrò chiudere di 1 o 2 o più diaframmi per ampliare la pdc ... e non ho una vista abbastanza acuta da verificarlo prima dello scatto con l'anteprima pdc ... Immagino che come si fa l'occhio ai tempi di scatto, lo farò anche x i diaframmi, ma per ora mi accorgo che devo fare spesso qualche tentativo in più per quelle scene dove voglio a fuoco un piano abbastanza ampio ... |
| inviato il 07 Giugno 2020 ore 14:29
Mettessero ancora le scale sugli obiettivi sarebbe più comodo! |
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