| inviato il 12 Maggio 2020 ore 21:56
Quanti di voi hanno testato una batteria originale e una compatibile sui fiordi in Norvegia a -20 gradi?
In Norvegia no, ma in marchesina o nel Pasubio a -13/14 nessun problema. Stesso in India o Nicaragua a 40 gradi.
Per me le Parona verdi (non le gialle) sono assolutamente uguali alle originali |
| inviato il 12 Maggio 2020 ore 22:42
“ le patona vanno benissimo e le uso perché costano 1/4 delle originali, l'unico inconveniente è se si gonfiano (o peggio) nell'alloggio, ovviamente in tal caso è un problema non di poco conto „
E' quello che è successo a me con 2 Patona verdi su 4 con nemmeno 2 anni di vita, peraltro poco intensa. |
| inviato il 13 Maggio 2020 ore 8:54
“ E' quello che è successo a me con 2 Patona verdi su 4 con nemmeno 2 anni di vita, peraltro poco intensa. „
azz, spero che la macchina ne sia uscita indenne..posso chiederti se le ricaricavi con il caricabatt dedicato o con quello delle batterie originali? |
| inviato il 13 Maggio 2020 ore 9:11
Le industrie di oggi, tutte, sono organizzate per assemblare parti prodotte da altre industrie.
Se i giapponesi negli anni '60 sbaragliarono la concorrenza tedesca, producendo apparecchi buoni "quasi" quanto quelli dei loro avversari, è anche per questo aspetto, che gli permise di contenere i prezzi.
Zeiss e Leitz si facevano in casa anche le viti, per controllare il processo produttivo fino in fondo, in Giappone, per le parti meno significative c'era un (o pochi) fabbricante che riforniva tutti.
Naturalmente il fabbricante di viti, più produrre articoli con caratteristiche e costi diversi, sta poi al produttore di machine fotografiche stabilire cosa comprare.
Non so se Sony, Canon o Nikon producano in proprio le batterie, ma ne dubito fortemente, al massimo, potrebbero aver acquistato uno stabilimento, che magari lavora anche per altri soggetti.
Trovo francamente ridicolo attribuire una patente di originalità ad una batteria, come se al suo interno ci fosse un pezzetto dell'anima del fondatore del gruppo industriale.
Possiamo parlare di batterie di qualità buona o cattiva, possiamo ragionevolmente supporre che la batteria originale in dotazione alla macchina sia di qualità buona, anche perché dubito che una casa importante corra il rischio di s×re il nome su un accessorio da pochi soldi, se rapportato al costo della macchina.
Il prezzo di vendita di un prodotto industriale, è solo in parte legato al costo di produzione, ma viene stabilito valutando il suo posizionamento sul mercato, e questo vale anche per gli accessori.
Faccio un piccolo esempio di parecchi anni fa.
Negli anni '60 la Pentax uscì con un versione economica della sua famosa Spotmatic, la 500.
Rispetto alla sorella maggiore, mancava dell'autoscatto ed aveva un otturatore che si fermava ad 1/500 invece che arrivare al canonico 1/1000.
L'autoscatto, che allora era un semplice meccanismo a molla, dal costo irrisorio, non era stato inserito, ma il bello veniva con l'otturatore: la Spotmatic 500 non montava un otturatore più economico, ma lo stesso della sorella maggiore, l'unica differenza era che mancava la scritta 1000 e all'interno della ghiera dei tempi c'era un fermo che impediva l'ultimo scatto. Bastava smontare la ghiera e limare il fermo per avere il millesimo.
Perché era stato fatto tutto ciò? Per allargare la fascia di mercato verso il basso, senza deprezzare il modello maggiore e scontentare i suoi acquirenti.
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| inviato il 13 Maggio 2020 ore 9:15
“ Sulla sony A7II ho tre batterie, quella originale e due Patona premium. Le prestazioni sono assolutamente le stesse, il prezzo no. „
Attenzione con le Sony.. un rivenditore di sony mi ha detto che le sony hanno un sistema che riconosce se le batterie sono originali o meno...a un suo cliente che usava sony per i video e' successo che una batteria non originale si e' "gonfiata" nell' alloggiamento e per rimediare l ' ha dovuta mandare in assistenza ...non gli hanno riconosciuta la garanzia |
| inviato il 13 Maggio 2020 ore 9:31
Le batterie non originali di buona qualità costano anch'esse, vedi le Patona Premium che hanno una capacità di carica pari o superiore all'originale e costano circa la metà delle medesime (non un decimo o un quinto).
Con alcune fotocamere le non originali hanno il difetto di non contenere il chip di controllo che dialoga con la fotocamera, la quale non è così in grado di leggere con precisione la carica residua e nei casi estremi dà un segnale di errore ogni volta che la si accende - nulla di bloccante ma comunque fastidioso.
Come è già stato scritto, è vero che i produttori di batterie sono gli stessi, ma i materiali e gli standard di realizzazione possono essere completamente diversi .. se un prodotto costa un decimo in parte è dovuto ai costi della rete commerciale e di distribuzione, ma in parte anche ai diversi costi di produzione, quindi alla qualità intrinseca. |
| inviato il 13 Maggio 2020 ore 9:32
“ come comprare una Ferrari e farci su un impianto a gas... MrGreen „ se mai è come comperare una Ferrari e pretendere che la batteria sia marchiata Ferrari....
Immagino che qui dentro i sostenitori delle batterie originali, quando debbono cabiare l'olio alla propria autovettura, vadano solo dal concessionario autorizzato ed utilizzono esclusivamente l'olio a marchio del produttore....e lo stesso faccia con ogni tipo di ricambio....fossero pure le spazzole del tergicristallo visto che un'autovettura, fosse pure una panda, costa sempre più della più costosa delle reflex....
Per quanto mi riguarda uso da anni sia batterie originali che Patona su 6D e 5DIV e le trovo indistinguibili |
| inviato il 13 Maggio 2020 ore 9:58
“ Luca, sei un barbone, le Patona lasciale a noi che abbiamo marchi da povero „  grande Cesare! hai ragione... adesso rivendo tutto e prendo una x-t4... o una eos r5 ... o una a7s3 (se riescono a farla uscire)
per Peda:
“ Comunque in effetti un po' il naso lo fa storcere se si prende una fotocamera da 6000€ e poi si cerca il risparmio sulla batteria.
Insomma, se uno mi scende dal suo yacht e per andare a casa sale sulla punto del 98 scassata è libero di farlo ma sinceramente farebbe alquanto ridere. „
Non è che cerco il risparmio sulla batteria è che semplicemente per me la batteria non vale niente di per se, mi spiego meglio... non è leica (mi pare che siano marchiate Panasonic), non è un prodotto particolarmente tecnologico ne pregiato ne performante per cui debba costare 140 sbeuri quando quelle della S1r costano molto meno e durano uguale/di più, ti dirò di più... idem il caricatore, costa una fortuna e non è nulla di che, plasticaccia e due led (e me lo metti 140 pure quello mi pare), fa ridere ed è una caduta di stile per un marchio come questo a mio avviso, che non mando giu... detto questo SE e dico se, la Patona mi farà delle compatibili ad un prezzo allettante sicuramente le proverò tutto qui, ho condiviso l'info con gli utenti.
Il paragone dello yacht non è calzante a mio avviso, non è che uno se spende tanti soldi per una fotocamera debba per forza bendarsi gli occhi e non vedere le cose che non vanno, se Patona fa delle compatibili benvenga sperimentare... (e forse assumersi anche dei rischi in tal senso), tt qui.
Detto questo ti ringrazio di tutta la seconda parte del tuo intervento e condivido appieno. |
| inviato il 13 Maggio 2020 ore 10:46
Riguardo a Sony ho letto che qualcuno con la serie III ha avuto problemi con alcune batterie commerciali, ma non con tutte.
Non so se ci sia un chip di riconoscimento, ma più facilmente può accadere che i circuiti della macchina riconoscano nella batteria di bassa qualità dei parametri irregolari e la escludano.
Concordo con chi ha parlato di batteria Ferrari. |
| inviato il 13 Maggio 2020 ore 10:52
Se la Patona immetterà una nuova batteria sul mercato male non fa, starà poi ad ognuno vedere se rischiare oppure no.
Capisco il tuo intervento, diciamo che ci sono oggetti con il quale rischiare è più semplice, ad esempio un filtro economico mi può rovinare tutte le foto di un uscita ma appena arrivo a casa e me ne accorgo lo butto.
Una batteria può avere un autonomia più scarsa (e sarebbe quasi un non problema) ma potrebbe anche perdere del liquido e rovinare l'attrezzatura e questo su oggetti cari come una Leica sono azzi amari.
Come tu stesso puoi vedere dagli altri interventi c'è gente che non ha avuto problemi neanche in condizioni critiche e chi invece è gonfiata.
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| inviato il 13 Maggio 2020 ore 11:25
3 patona si sono gonfiate e le ho buttate, versione gialla per fuji. Ho ricomprato comunque le patona colore verde |
| inviato il 13 Maggio 2020 ore 11:35
Personalmente con le Patona verde usando il loro caricatore non ho riscontrato nessun tipo di problema, nemmeno di autonomia, unico difetto è il mantenimento della carica, l'originale si mantiene carica molto più a lungo, le Patona dopo un mese o poco più di inutilizzo tendono a scaricarsi. Quindi abitualmente tendo ad usare sempre le Patona tenendo l'originale come ultima. In ogni caso sono molto soddisfatto, anni fa presi le Patona gialle ed effettivamente hanno meno autonomia. Con le verdi e il loro caricatore raggiungo lo stesso numero di scatti dell'originale.  |
| inviato il 13 Maggio 2020 ore 11:43
Io su Nikon e Canon mai avuto problemi.. sempre quelle nere |
| inviato il 13 Maggio 2020 ore 11:45
“ azz, spero che la macchina ne sia uscita indenne..posso chiederti se le ricaricavi con il caricabatt dedicato o con quello delle batterie originali? „
Si macchina senza problemi, ma per una batteria ho dovuto farla uscire a forza. Quando anche un'altra ha cominciato a presentare il difetto l'ho subito accantonata.
Sempre caricate col proprio caricabatterie. |
| inviato il 13 Maggio 2020 ore 12:36
"Insomma, se uno mi scende dal suo yacht e per andare a casa sale sulla punto del 98 scassata è libero di farlo ma sinceramente farebbe alquanto ridere."
Carolina di Monaco girava ai suoi tempi su una Y10. I veri ricchi non hanno bisogno di ostentare.
Uso anch'io una patona (azzurra) sulla gx80 e devo dire che è un pelo più grande dell'originale e faccio un po' di fatica ad estrarla. Non oso pensare cosa succederebbe se si gonfiasse anche solo un po'. |
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