| inviato il 10 Aprile 2020 ore 19:56
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| inviato il 11 Aprile 2020 ore 17:51
Ho letto da qualche parte che i binocoli alta gamma tipo Leica ecc...sono sotto vuoto con un gas speciale (ma non credo sia ozono) per eviare appunto la formazione di funghi, muffe ecc...e di condensazione anche nelle peggiori condizioni d'uso, solo le lenti esterne sono esposte al rischio ma è facile pulirle regolarmente..dovrebbero fare lo stesso per gli obbiettivi |
| inviato il 12 Aprile 2020 ore 7:34
Nei binocoli stagni c'è azoto. |
| inviato il 12 Aprile 2020 ore 7:53
Le spore sono ovunque come virus e batteri, impossibile eliminarle definitivamente; per prevenirne l'attecchimento basta tenere le ottiche in ambienti a basso tasso di umidità e dove sia garantita la ventilazione, evitando quindi cantine, ripostigli, armadi contenenti indumenti o cibo, scatole e buste di plastica, persino gli astucci e le pochette originali. Conviene maneggiarle e far loro prendere aria spesso, mentre lasciandole inattive e chiuse le probabilità di infezione sono molto maggiori. A me le muffe sono capitate diverse volte, di solito su lenti acquistate on line poco utilizzate e sempre per non essere riuscito a rispettare le indicazioni di cui sopra. Se l'insorgenza è recente compaiono sotto forma di alone e un bravo riparatore riesce ad eliminarle senza danneggiare la lente. |
| inviato il 12 Aprile 2020 ore 8:45
E' l'umidità dell'aria che 'ammazza' le attrezzature. Mia figlia abita a Singapore e garantisco, per averlo visto con i miei occhi, che muffe ed ossidazioni sono un problema serio. Mi piace citare il caso delle viti zincate IKEA montate da due anni ed irrimediabilmente ossidate (!). Non per nulla negli appartamenti -non popolari- generalmente hanno una stanza dedicata a cabina armadio dotata di aria condizionata costante con lo scopo di deumidificare l'aria. Esempi di borse e zaini 'in plastica' partiti da qua semi-nuovi e deteriorati irrimediabilmente nell'arco di due anni ne ho moltissimi -inclusa la custodia di una sony RX100 ed il filtro del sensore di una D3200.- Comunque: ci sono in circolazione degli armadietti dotati di un deumidificatore proprio pensati per conservare e preservare le attrezzature. |
| inviato il 12 Aprile 2020 ore 9:13
Condivido l'analisi di Alessandro Pollastrini ed inoltre aggiungo che se l'ozono dovesse uccidere i funghi (non lo credo assolutamente) rimarrebbe il problema del micelio che ormai si è sviluppato all'interno dell'ottica e che l'ozono non riuscirebbe ad eliminare. Una sorta di cadavere da rimuovere meccanicamente, quindi credo che non ci sia nulla da fare. Saluti Francesco |
| inviato il 12 Aprile 2020 ore 19:46
Qui la Zeiss sulle muffe: www.zeiss.it/consumer-products/servizio/content/fungus.html 1) "Lens surfaces are irreparably damaged by metabolic products of the fungus (e.g. acids)." come dicevo prima, la muffa fa danni irreparabili, anche se la levi con pulitura, la lente ha la superficie irrimediabilmente danneggiata, e non ritorna più in tolleranza, è rovinata. 2) "In general, ZEISS does not accept instruments infested by fungus." Dove lavoravo io, non lo accettavamo per nulla: sanificare un ambiente infettato dalle muffe è estremamente difficile ed ha costi e tempi estremamente elevati. L'ozono alle muffe, in pratica, non gli fa nulla. |
| inviato il 30 Aprile 2020 ore 12:21
Ciao a tutti, leggo con interesse questa discussione. Abitando in una zona umida ho molto a cuore il problema. Tra le varie discussioni che leggo ogni volta un pò tutti dimenticano il fatto che le spore dei funghi sono ovunque. Quello che innesca il proliferare dei funghi, come sapete è la % di umidità e anche la temperatura. Oltre il 65% per più di tre giorni farà nascere delle muffe con tutte le conseguenze del caso (lenti, muri, ma anche tessuti...). Sulla questione ozono mi sono documentato anche io e chiesto pareri a biologi e ricercatori (in famiglia ne ho diversi). Tutto dipende dalla quantità e dalla durata dell'esposizione. L'ozono uccide virus, batteri e spore, ma di quest'ultime ne resteranno sempre in piccole percentuali. Anche perchè appena finisci il trattamento all'ozono, ti basta riaprire la finestra per farne entrare altre. Inoltre bisogna fare molta attenzione, l'ozono può uccidere anche noi, quindi dopo il trattamento bisogna far arieggiare l'ambiente. Detto questo ho acquistato un generatore all'ozono su Bangood (mi arriverà tra un mese :) ) In definitiva è fondamentale quindi avere l'ambiente con un livello di umidità non oltre il 65%. Se tenete alle vostre ottiche ma anche alla qualità dell'aria che respirate munitevi di un igrometro. Io ho risolto il problema per gli obiettivi usando dei contenitori per alimenti ermetici da 10L (marca Lock and Lock) e sacchetti della DRYPACK da 250gr. Con questa configurazione l'umidità all'inderno dei contenitori si mantiene stabilmente sul 15/20% e la mia attrezzatura è al sicuro. Ricordo inoltre che l'umidità non favorisce solo il proliferare della muffe, ma contribuisce anche alla comparsa di opacità sulle lenti, dovuta al distaccamento/evaporazione delle colle e lubrificanti applicati sugli elementi. Questo discorso vale soprattutto per lenti di 30 anni fa e oltre. Io ne ho diverse nel mio corredo. |
user142859 | inviato il 30 Aprile 2020 ore 17:03
Ma sono l'unico che ha obiettivi chiusi al buio dentro una borsa a sua volta dentro una mensola da oltre 30 anni e non hanno problemi? A leggere certe cose sembra che appena appoggi una lente sulla scrivania la condanni a morte certa PS: sto pure in pianura padana quindi dovrebbero essere addirittura arrugginiti |
| inviato il 30 Aprile 2020 ore 17:58
In generale concordo su tutto, ma mi stupisce che nessuno abbia nominato le bustine di silica-gel che spesso trovate nelle confezioni originali del materiale fotografico (segno che i produttori le considerano valide). Naturalmente, non bisogna usarle e dimenticarle, ma rigenerarle periodicamente mettendole per un'oretta nel forno a 60° (nessun problema con la moglie, sono innocue e pulite). Questo, ovviamente, riguarda la prevenzione. Se le muffe ci sono, la frittata è fatta. |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 19:44
Riprendo l'argomento dopo un pò di tempo per non aprire l'ennesimo tipic: secondo voi le bustine di silica gel possono aiutare? soprattutto se si "sospetta" che qualche lente del parco sia contaminata |
| inviato il 01 Agosto 2021 ore 20:09
Io tengo tutto in cassaforte appoggiata a terra e rivestita esternamente in legno e all'interno con pannelli isolanti, dentro una bella manciata di bustine rigenerabili e per pura mania un paio volte alla settimana la tengo aperta facendo circolare l'aria forzata, dentro è buio pesto e zero problemi da tanti anni. Poi bisogna tener conto che non teniamo tutto fermo come in una cripta ma specialmente chi fa foto nei boschi sia a fiori che animali si va in un ambiente strapieno di spore di tutti i tipi e ovviamente si depositano anche su lenti, corpi macchina e abiti per cui io direi niente drammi. |
| inviato il 02 Agosto 2021 ore 16:44
Prova con l'ipoclorito di sodio al 20%. Se hai un 70-200 sigma, dopo il trattamento lo puoi vendere come "biancone" Canon  |
| inviato il 02 Agosto 2021 ore 17:15
In effetti , Tonyrigo ha evidenziato uno dei danni possibili dell'ozono , cioè la sua aggressività nei confronti della gomma , quando non adeguatamente trattata con antiozonanti . Lavoravo in una industria della gomma e uno dei test principali sui flessibili freno era proprio la resistenza all'ozono : venivano.inseriti in una camera ovviamente stagna in cui un macchinario pompava ozono (tra parentesi , una delle macchine di prova più rognose con cui avevo a che fare !) ed estratti 24 ore dopo : capitava non di rado che ci fosse qualche microfessura e allora bisognava fermare tutto il lotto. Quanto sopra per evidenziare che il rimedio non sia peggiore del male : a fronte di una (incerta) profilassi anti muffa , un quasi certo danneggiamento delle parti in gomma dei nostri amati obiettivi . |
| inviato il 02 Agosto 2021 ore 17:22
Deumidificatore e sacchetti gel di silice. Almeno un paio vicino all'obbiettivo. |
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