| inviato il 27 Febbraio 2020 ore 12:29
“ Primo caso di ricaduta. Che palle... „ ">www.corriere.it/salute/malattie_infettive/20_febbraio_27/coronavirus-d perchè credete che io sia tanto preoccupata? io sono immunodepressa, mi sono beccata una normale gastroenterite tra settembre e novembre e ho avuto 5 ricadute per un totale di un mese e mezzo di "malattia" o comunque di "non star bene" non avendo nessuno gli anticorpi per questa roba non è tanto improbabile che il corpo reagisca come reagisce il mio alle normali infezioni/virus @edit: somaro siamo a rischio chiusura, per favore cancella il post che non è proprio amichevole. siamo tutti d'accordo che non si fa, ma c'è modo e modo per esprimerlo |
| inviato il 27 Febbraio 2020 ore 12:33
www.corriere.it/salute/malattie_infettive/20_febbraio_27/coronavirus-d si, questa è una notiziona se sarà confermata, in senso negativo ovviamente. intanto la notizia riporta "ammalata" veramente? perchè essere di nuovo positivo non significa necessariamente essere di nuovo malati. poi, siamo sicuri sia positiva per lo stesso coronavirus? |
| inviato il 27 Febbraio 2020 ore 12:36
Importante e semplice spiegazione sul Coronavirus (Covid2019) agli studenti del Corso di laurea in Medicina Veterinaria da parte dei docenti del settore di Malattie infettive del Dipartimento di Scienze Veterinarie dell'Università degli studi di Torino “Care studentesse e cari studenti, come virologi del Dipartimento di Scienze Veterinarie sentiamo il dovere di esprimere e farvi conoscere la nostra opinione su quanto sta accadendo sul nostro territorio. Abbiamo a che fare con un virus ad RNA con una forte propensione a mutare ed adattarsi. L'origine è sicuramente animale ed il pipistrello è la specie serbatorio più probabile (alberga numerosi betacoronavirus fra cui quello da cui ha originato il virus della SARS). E' probabile che sia passato all'uomo già da un pò di tempo e si sia adattato (abbia imparato) proprio attraverso le mutazioni, ad essere trasmesso nel circuito interumano. Il salto di specie garantisce ad un nuovo virus un notevole vantaggio verso la popolazione suscettibile. L'uomo quindi rappresenta una opportunità formidabile perchè rappresenta una specie abbondante, che vive in promiscuità ed è sprovvisto di memoria immunologica. I coronavirus del raffreddore sono degli alfacoronavirus e condividono ben poco del Covid 2019 in termini di cross-protezione. Quindi non è attesa in tempi brevi una riduzione della virulenza. Solo quando l'immunità di popolazione avrà raggiunto un certo livello, allora il virus comincerà ad essere trasmesso con maggiore difficoltà e tenderanno ad aumentare le forme lievi, croniche o asintomatiche. Notate che queste sono già presenti nella maggior parte degli infetti ma abbiamo ancora un 15-20% di infetti che sviluppano forme gravi che richiedono l'ospedalizzazione. Una caratteristica di questo virus è quella di essere molto contagioso. Il legame con il recettore cellulare è venti volte più forte rispetto al virus della SARS. Inoltre presenta siti per le proteasi cellulari simili a quelli dei virus influenzali associati a peste aviare ad alta patogenicità (furin-like) quindi potenzialmente in grado di dare forme a maggior tropismo tissutale, essendo queste proteasi espresse in molti tessuti. Quindi per concludere il virus non è la peste nera ma non è neanche una banale influenza e vi spieghiamo perchè: – L'nfluenza stagionale ha una mortalità di circa lo 0,1%, non banale, ma la popolazione è in gran parte immune (per pregresse infezioni, parzialmente cross-protettive verso le nuove varianti e per la vaccinazione). In un tale contesto il virus influenzale serpeggia fra la popolazione e colpisce una frazione minoritaria delle persone senza incidere in modo significativo sulla forza lavoro di un paese. – SARS-Cov2 è un virus nuovo. Non abbiamo memoria immunologica o immunità di gregge. In tali casi il virus, senza misure di controllo, avrebbe un andamento epidemico, arrivando ad interessare una larga fascia della popolazione recettiva (dove il denominatore è tutta la popolazione italiana) prima di cominciare a rallentare la progressione. Questo significa che, anche in assenza di forme gravi, una gran parte della popolazione in età lavorativa, sarebbe bloccata per settimane con immaginabili ripercussioni sull'economia nazionale. Quindi ben vengano le misure di restrizione attualmente in uso per arginare almeno i principali focolai epidemici. – Covid 2019 causa forme gravi che richiedono il ricovero nel 15% dei casi. Si tratta di polmoniti che vengono curate in terapia intensiva per diversi giorni con l'ausilio della respirazione assistita. Quindi poco importa se la categoria a rischio di decesso siano gli over settantenni, con tutto il rispetto per i nostri vecchi. Anche i quarantenni o i cinquantenni (una parte cospicua della forza lavoro) avrebbe necessità della stessa terapia. Provate a chiedervi quanti letti per terapia intensiva ci sono nelle province italiane e quanti di questi sono già giustamente occupati da pazienti che hanno subito operazioni chirurgiche, traumi, ustioni ecc. Da qui la necessità di applicare tutte le misure utili ad arginare l'espandersi dei focolai epidemici, anche se vengono percepite come eccessive. L'appello che facciamo agli studenti che hanno già maturato una sensibilità e coscenza sulle misure di lotta alle malattie degli animali è quella di fare tesoro delle vostre conoscenze ed essere parte attiva nella comunicazione del rischio, senza allarmare eccessivamente ma senza sottovalutare il problema. Vi sarete accorti che non tutti i virologi che quotidianamente affollano le trasmissioni televisive la pensano allo stesso modo. Questo è assolutamente normale (la scienza è democratica fra gli scienziati e sensibilità e approcci diversi sono il sale del dibattito scientifico). La verità è che nessuno conosce come andrà a finire. Il principio di precauzione, se applicato bene, non sarà mai apprezzato abbastanza, se il problema sanitario poi non si verifica. Mentre una sottovalutazione del pericolo, in presenza di un'epidemia fuori controllo, farebbe scoppiare la rivoluzione. La difficoltà di prendere la giusta decisione è un sottile filo che lega questi due estremi.” |
| inviato il 27 Febbraio 2020 ore 12:38
Eccolo.. il virus con la doppia faccia. .. Ti fa credere che il peggio è passato.. e poi te lo ritrovi tra i piedi. |
| inviato il 27 Febbraio 2020 ore 12:56
Due minuti fa, la Protezione Civile, nella persona del responsabile, Angelo Borrelli, ha confermato al TG Sky, canale 50 del digitale terrestre, solo due casi in Toscana ad oggi. Però………: Il Tirreno, giornale a tiratura regionale, ne conferma 6, fornendo dettagliati particolari iltirreno.gelocal.it/regione/toscana/2020/02/27/news/coronavirus-in-to Idem fa la Nazione, 6 casi, e fornisce tutti i dettagli, meno, ovviamente, il nome e cognome: www.lanazione.it/firenze/cronaca/coronavirus-toscana-1.5046897 Comunque, secondo me, diversi stati non controllano nulla. In USA e Canada, in città tipo San Francisco, New York, Toronto ed altre, esistono comunità cinesi a dir poco imponenti, e non parlo per sentito dire, ma per averle visitate. A Toronto il quartiere cinese è assai più grande ed ha più abitanti della mia Lucca. Ora che con un capodanno cinese che c'è stato e lo scambio commerciale che c'è tra le comunità cinesi e la madre patria non ci sia stato praticamente nessun caso, io non ci credo, considerando oltretutto che il famoso tampone, laggiù, uno, con elevata probabilità, se lo dovrebbe pagare, e caro, circa 3000 US $. potrebbe benissimo essere che la facciano passare come una normale influenza e, per usare un termine marinaro, alla via così www.adnkronos.com/fatti/esteri/2020/02/26/coronavirus-test-usa-puo-cos Sarebbe veramente interessante, interessantissimo, vedere quanti casi di coronavirus ci sarebbero stati fino ad oggi qui in Itala se i tamponi di test fossero stati, come lo sono in USA, a carico del malato e...…….. costassero 2800 Euro l'uno, proprio interessante. Ci scommetterei la D4 che tutto il casino in Italia del coronavirus NON sarebbe nemmeno sorto, nulla, "accà, tutt'apposto"! |
user28347 | inviato il 27 Febbraio 2020 ore 12:59
allora chiedo chiarimento ad un medico:se uno guarisce dal virus può riprenderselo ancora?con epatite c è così ,un virus diverso ma sempre virus,o no? |
| inviato il 27 Febbraio 2020 ore 13:16
“ poi, siamo sicuri sia positiva per lo stesso coronavirus? „ Da quanto scirtto e come scritto nell'articolo, pare di si: è risultata positiva mercoledì 26 febbraio dopo aver denunciato mal di gola e dolori al petto. La volta precedente il suo tampone era risultato positivo il 29 gennaio scorso. Il 1 ° febbraio era stata dimessa dall'ospedale e il suo test si era negativizzato il 6 febbraio. |
| inviato il 27 Febbraio 2020 ore 13:33
nell'articolo mancano i dati che metto in dubbio. __________________________________ il sorpasso con 14 decessi: Italia: ............ casi 528, decessi 14, critici 35 Sud Korea: .... casi 1766, decessi 13, critici 18 a leggerla così non sembra una recidiva ma una ricaduta: Il Giappone intanto – dove le vittime sono 8 – registra il primo caso di recidiva: è una guida turistica 40enne risultata positiva per la seconda volta in un mese. Aveva lavorato con dei visitatori provenienti da Wuhan ed era poi stata ricoverata perché contagiata. Il 6 febbraio era stata dimessa, ma negli ultimi giorni si è sentita di nuovo male e le è stato nuovamente riscontrato il virus. Secondo l'ospedale, tra un ricovero e l'altro, era rimasta a casa e non è entrata in contatto con altre persone. www.ilfattoquotidiano.it/2020/02/27/coronavirus-primo-caso-di-recidiva |
| inviato il 27 Febbraio 2020 ore 13:36
Ma le 37 guarigioni lampo annunciate oggi? Visti i tempi di dimissione del ricercatore dallo Spallanzani, che pur praticamente non aveva sintomi, mi paiono un po' affrettate. O si sta cercando di correre ai ripari dimettendo gento che non ha sintomi senza troppe cautele ed assisteremo così a guarigioni lampo a ripetizione oppure sono persone che sono state trovate positive nello stadio finale del decorso. Se pensiamo, visto anche l'andamento delle guarigioni dichiarate nel resto del mondo, che per eliminare il virus probabilmente ci vogliono 10/15 gg per chi non è ovviamente grave, e pensando anche all'incubazione massima possibile direi che il virus circola da un pochino più di un o due settimane come dichiarato dall'ISS e dalla sua super task force. Come sospettavo e ho ripetuto più volte probabilmente ce l'abbiamo in casa già da gennaio, magari anche da inizio anno e stiamo già assistendo a malati di 2° o addirittura 3° generazione. Ipotesi che per altro proprio ieri veniva riproposta anche in un articolo su Focus. |
user28347 | inviato il 27 Febbraio 2020 ore 13:40
simet,io sapevo che si può guarire anche dal terzo giorno fino a 14,è possibile guarire veloci |
| inviato il 27 Febbraio 2020 ore 13:40
Interessante la situazione in paesi con sanita' privata, come gli Stati Uniti. 3000 dollari per un tampone... |
| inviato il 27 Febbraio 2020 ore 13:46
Ad Anzano del Parco e a Carimate (CO) sono in isolamento due ragazzi che studiavano a Codogno nel locale Istituto Agrario. Però,un po,almeno la follia dell'accapparamento selvaggio è in calo. Sempre attendendo novità.Abbiamo anche il Governatore,Attilio Fontana in autoisolamento.Vedo che comunque,per certi versi,forse per interessi economici,la tensione sta calando.Basta guardare l'assurdo caso della partita Juve-Inter: domenica 01-03 il virus c'è,lunedi 02-03 no.Ora ci si è messo pure un folle di radio Maria,che predica il castigo divino su tutti noi e ci concede pochi giorni prima della fine. Per la cronaca,è lo stesso che sostenne che il terremoto in Abruzzo era anche lui una punizione divina. | |

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