user90373 | inviato il 22 Febbraio 2020 ore 23:31
Allora foto-riproduzioni. |
user120016 | inviato il 22 Febbraio 2020 ore 23:34
La foto di prodotto è costruita e si serve di luci artificiali per definizione. Un paesaggio costruito artificialmente è fotomontaggio o grafica. Spero tu possa percepire che la differenza non è filosofica. |
user1856 | inviato il 22 Febbraio 2020 ore 23:36
Quindi se fotografi una stanza e per Orrore c'è la TV accesa o un videoproiettore che proietta qualcosa, non si parla più di fotografia ma di foto-riproduzione?
Ma per piacere... |
user90373 | inviato il 22 Febbraio 2020 ore 23:38
“ @ Cos78
Quindi se fotografi una stanza e per Orrore c'è la TV accesa o un videoproiettore che proietta qualcosa, non si parla più di fotografia ma di foto-riproduzione? „
Se il soggetto è l'immagine a schermo si parla di foto-pirateria.
E si può morire. |
user1856 | inviato il 22 Febbraio 2020 ore 23:42
“ La foto di prodotto è costruita e si serve di luci artificiali per definizione.
„
Se lo dici tu, ne prendo atto.
Per curiosità che foto di prodotto realizzi?
“
Un paesaggio costruito artificialmente è fotomontaggio o grafica. „
Ok prendo atto pure di questo.
Ora che so che usare la luce artificiale in una scena la rende fotomontaggio, vado a dormire felice.
Almeno mi avete strappato un sorriso stasera! :-) |
user1856 | inviato il 22 Febbraio 2020 ore 23:45
“ Se il soggetto è l'immagine a schermo si parla di foto-pirateria. „
Pensa se poi ciò che è sul display è un tuo lavoro.
Dopo le foto di autoritratto, le foto di autopirateria.
Anche qui ci si potrebbe fare un progetto interessante! :-) |
user90373 | inviato il 22 Febbraio 2020 ore 23:52
“ @ Cos78
Pensa se poi ciò che è sul display è un tuo lavoro. „
Potrebbe trattarsi di foto-referenziale.
A ben guardare la foto-grafia è veramente pochina.
Buona notte. |
user1856 | inviato il 23 Febbraio 2020 ore 0:14
“ A ben guardare la foto-grafia è veramente pochina. „
Sicuramente non è quella fatta su pellicola o digitale se volessimo essere veramente precisini nei termini di cosa significa foto-grafia.
Ma poi disquisizioni a parte, sapere ciò cambierebbe qualcosa?
No di certo.
Alberto continuerà a fare le sue foto.
Io pure.
Voi anche.
A qualcuno piaceranno a dismisura mentre ad altri no.
Alcuni ne acquisteranno una stampa fine art in edizione limitata mentre altri non le considereranno nemmeno fotografie*.
Per i più saranno fotografie forse.
Per altri immagini.
Cambia qualcosa?
Notte a te! :-)
Note:
* E a ben vedere una stampa fine art è più vicino ad un dipinto puntinista automatizzato che ad una fotografia, sempre volendo essere oltremodo precisi... Quindi nessuna stampa a getto d'inchiostro o a pigmenti è fotografia volendo estremizzare in tal modo.
Per me sono invece fotografie se si stampano fotografie. |
user120016 | inviato il 23 Febbraio 2020 ore 0:17
“ Ok prendo atto pure di questo.
Ora che so che usare la luce artificiale in una scena la rende fotomontaggio, vado a dormire felice.
Almeno mi avete strappato un sorriso stasera! :-) „
Per me prendere un cielo da una foto e fonderlo con un altra foto, si chiama fotomontaggio. Che sia fatto digitalmente o che sia fatto analogicamente, che sia l'unione fisica di due negativi o la proiezione di uno sull'altro con luce artificiale e poi acquisita non cambia. Se per te invece significa usare la luce artificiale in una scena allora abbiamo una visione un po' diversa.
E, perdonami, il sorriso me l'hai strappato tu  |
user1856 | inviato il 23 Febbraio 2020 ore 0:48
Domenico, ma il cielo è proiettato sulla scena tramite luce e ripreso poi!
Allo stesso modo che se al cinema tu fotografassi una sala e mi dicessi che è un fotomontaggio se nello scatto finale si vede il film in proiezione!
Allo stesso modo che se proiettarsi con un gobo una gelatina colorata.
Parlavo di frontifondografi e gobi, mica di comporre due negativi!
È palese ed evidente che non hai idea di ciò che sto dicendo e delle tecniche che ho citato... Amen |
user120016 | inviato il 23 Febbraio 2020 ore 8:27
Caro Cos78, ciò che è palese è che ti stai arrampicando sugli specchi, giocando con le parole. Il fatto di montare due negativi o di acquisire un negativo originale da frontifondografo, sebbene con modi diversi, produce comunque un'immagine artificiale. Nel primo caso l'artificio lo crei dopo lo scatto, nel secondo caso l'artificio è creato prima dello scatto.
Se entro nel cinema di cui parli e acquisisco l'immagine proiettata, ho creato un'immagine reale di una sala con schermo, poltroncine e spettatori. Chi guarda la mia foto ha la percezione di un'immagine reale di una sala cinematografica.
Se utilizzo un cielo di montagna con il nucleo della via lattea e lo proietto sul panorama di Milano con i grattacieli, magari orientato a nord, posso anche acquisirlo con la mia fotocamera in studio (e dunque tecnicamente non posso parlare di fotomontaggio) ma ho comunque creato un'immagine artificiale, un mostro che in natura non esiste. Non è che la proiezione rispetto al fotomontaggio crei immagini naturali. Anche perché, da vecchio fotografo di montagna i miei paesaggi preferisco fotografarli dal vivo e non in studio. Né tanto meno crearli al PC. Spero di essermi spiegato anch'io. Se così non è... Amen anche per me. |
user120016 | inviato il 23 Febbraio 2020 ore 8:32
P.s.
Non solo ho idea delle tecniche che hai citato ma avendo lavorato con la fotografia quando ancora il digitale non esisteva nemmeno, le ho anche viste dal vivo. Poi, tra il conoscere una tecnica ed utilizzarla ce ne passa, ma puoi comunque capire che non aspettavo che arrivassi tu ad insegnarmela. Anche perché se 78 è il tuo anno di nascita, magari ho qualche annetto in più sulle spalle.
Sarebbe sempre buona norma, quando si parla con uno sconosciuto, non dare nulla per scontato. Si rischia di fare brutte figure. |
| inviato il 23 Febbraio 2020 ore 9:31
Io penso che la fotografia (ma anche la pittura, la poesia, la musica) devono essere incentrate soprattutto sull'anima di chi pratica queste arti. L'ossessione per la tecnologia ha un senso se con quel dato strumento tecnologico posso ottenere qualcosa che mi soddisfa o fare ciò che altrimenti non mi riuscirebbe bene. Sono ipovedente e soffro di fotofobia, perciò, se dovessi scegliere una fotocamera, guarderei soprattutto alla precisione dell'autofocus. È un esempio per dire che in certi casi e per certe persone gli automatismi possono aiutare. Allo stesso modo, il digitale mi risolve il problema di dover andare a comprare le pellicole, perché non guido e vivo in campagna (i mezzi pubblici sono un miraggio!). Vorrei una fotocamera che vede il mondo come lo vedo io. Che me ne farei, per esempio, di un super teleobiettivo? È vero che con quello potrei vedere una farfalla distante dieci chilometri, ma io quella farfalla preferisco averla vista prima, e non scovata con lo zooooom! La fotografia e ogni altra arte devono nascere dall'incontro con il mondo reale. In effetti, della fotografia mi piace proprio l'aspetto "impersonale", perché mette in primo piano il soggetto e non, poniamo, la pennellata o il segno grafico, che sono più legati alla personalità dell'artista (per lo meno io che amo anche la pittura ho notato questa differenza). Il fotografo può metterci di suo la capacità di osservare, stupirsi e saper comunicare il suo stupore agli altri. La fotografia non necessita soltanto della luce fisica, ma anche della luce spirituale. Se il fotografo possiede questa, tutti i ritrovati tecnologici passano in secondo piano.
Buona luce spirituale a tutti! |
| inviato il 23 Febbraio 2020 ore 10:00
ciao Domenico, penso che oggi is punti molto sulla fotografia ma dal lato tecnico del risultato. Cioè un file wow con colori wow pulito, insomma.....tecnicamente perfetto. e si discute quindi di quante decine di scatti si è unito per quella foto, di quanti layers di ps si sono utilizzati, di quali PLUGIN si è utilizzato.
Ma cio che spesso vediamo in giro sono solo tante varianti della stessa foto, stesso cielo, stessi panorami. Ma la capacità di emozionarmi in una foto io difficilmente la percepisco. Un mio limite ? una mia fissa ?? forse, infatti non commento e me ne sto nel mio mondo, e seguo fotografi che reputo personalmente tali. Vedo in giro tante foto tutte uguali ( bellissime certo ) ma zero emozioni.
Parere personale, senza voler innescare polemiche. |
| inviato il 23 Febbraio 2020 ore 10:22
Ho visto ora questo Thread e ho letto quasi tutti gli interventi, ovviamente non voglio entrare in merito ai pareri espressi, Ma ho la sensazione, da come è stata impostata la discussione, che il titolo nasconda un'equivoco o meglio il titolo del Thread dovrebbe essere "L'evoluzione della tecnica Fotografica" perchè è di questo che si sta parlando.
Domenico poi ha giustamente, nei primi interventi, evidenziato che nell'aspetto tecnico o tecnologico poco è cambiato negli ultimi tre anni in merito al metodo (è vero, sono uscite solo nuove fotocamere tecnologicamente + raffinate) e che bisognerebbe parlare di luce, composizione, mantenimento ed evoluzione del proprio stile fotografico, ecc.
Secondo me bisognerebbe mettersi d'accordo sul titolo della discussione perchè "L'evoluzione della Fotografia" significa in genere porre l'accento sugli aspetti culturali, comunicativi/creativi, etici e storici della fotografia, mentre forse si voleva discutere di "L'evoluzione della tecnica Fotografica" che è una questione ben diversa.  |
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