| inviato il 17 Maggio 2019 ore 19:36
la luma la ottieni Solo andando in Lab su cc.. non hanno ancora messo quello che rende unico capture One .. su Lightroom. |
| inviato il 17 Maggio 2019 ore 19:50
"il soggetto (la finestra variopinta) non presenta aree di separazione netta tra le ombre e le luci" Non sembra a te che non ci sia contrasto. Ombre e luci è una distinzione che una fotocamera non è in grado di fare. La chiamiamo noi così. Per il segnale esiste solo poca luce e tanta luce. Come dicevo, le tonalità scure riflettono poca luce (ombre) e quelle chiare riflettono tanta luce (alte luci). Non esiste un nero che abbaglia. Osservando l' immagine e il suo istogramma r, è evidente che quella prevalenza si rosso nelle ombre è dovuta a quelle chiazze marrone scuro sotto la finestra. Croppa la finestra e vedrai abbassarsi l' istogramma del rosso a sinistra. In nessun modo vuol dire che le ombre hanno colori sfalsati a causa di una forte presenza di rosso. Prova e ti sarà più chiaro Non puoi controllare i colori corretti dall' istogramma. L' istogramma è in funzione della scena. |
| inviato il 17 Maggio 2019 ore 19:55
Grazie Alessandro...questo è quello che ho ottenuto... Dopo aver lavorato sul contrasto,ho regolato col livello Tonalità e saturazione... Come ti sembra?
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| inviato il 17 Maggio 2019 ore 21:54
In realtà "stirando" gli estremi di ciascun canale ottieni un buon bilanciamento generale del colore. Il problema è che è un sistema che non puoi applicare sempre dato che non sempre c'è questa necessità di stirare in questo modo l'istogramma. Per quanto riguarda il punto ntermedio, tieni conto che l'istogramma rappresenta solo il grafico di dati numerici.... Sei tu che conosci il rsultato finale che vuoi ottenere. Quindi questa regolazione va fatta semplicemente sulla base della tua valutazione del risultato. |
| inviato il 17 Maggio 2019 ore 23:37
Scusa Sortavala, sono stato fuori tutto il giorno. Allora, ho letto molto rapidamente quanto sopra, credo che si debba fare un pò di chiarezza su queste regolazioni, complice forse CC che è molto meno intuitivo di C1 su questa cosa. Come info generale: Intanto questa è praticamente la regolazione "principe" in post produzione, da applicarsi sempre (cioè, da verificarne sempre l'applicabilità) ed è l'unica che consente di ottenere risultati migliori a costo zero, senza perdere informazioni. In estrema sintesi, la regolazione consente di ottimizzare la gamma dinamica, cioè evita che una parte della gamma disponibile in RGB vada sprecata, perchè la foto magari presenta dei neri meno profondi del nero assoluto (R=0, G=0, B=0) e delle luci meno intense del massimo (255,255,255), che è un caso frequentissimo, quasi la normalità. Il risultato è che tutta la gamma esprimibile in RGB viene sfruttata (c'è anche l'ipotesi che uno voglia fare il contrario, cioè non sfruttarla tutta appositamente, per ottenere effetti particolari, ma qui parlo dei casi normali). “ mentre aspettiamo gli screenshot..posso chiedere a Sierra visto che ho iniziato ad utilizzare C1 i passi da seguire per fare questa cosa che onestamente non ho mai fatto? Dove si inizia sulla curva luma o nei canali colore o proprio sul grafico o altro visto che non l'ho mai fatto? „ Questo è lo strumento "valori tonali". Tutto ciò che si può fare da questo strumento lo si può fare anche da "curve", che può fare molto di più, ma questo è più immediato e può essere usato in sovrapposizione con curve. Per iniziare metti sul pulsante "Auto" questa regolazione attiva, e premi auto. Generalmente ottieni un aumento del contrasto (non sempre, ma quasi sempre), che è a costo zero (cioè non hai perso o appiattito nessuna informazione). La regolazione auto viene effettuata in parte sul composito e in parte sui tre canali, con un suo algoritmo. Con aggiustamenti manuali (da farsi principalmente sul composito) ti puoi spingere oltre, ad esempio lasciando bruciare luci non significative (hai più spazio in RGB per aumentare il contrasto dei medi e delle ombre), e anche effettuare un bilanciamento del bianco (operando sui tre canali) molto efficace in presenza di dominanti multiple, anche se un pò lungo come procedimento. Purtroppo stasera non posso dilungarmi, domani spero di poter scrivere di più. |
| inviato il 18 Maggio 2019 ore 10:23
Ciao Sierra,grazie per il tuo intervento che mi aiuta a chiarire ulteriormente Lo strumento "Valori tonali" è molto efficace e, se utilizzato correttamente,permette di avere una regolazione precisa sul contrasto del documento... E' più semplice rispetto alle "curve" (troppo difficile per me) e fa un ottimo lavoro anche sui mezzitoni Se non dà noia,posto una foto per far capire il contrasto che sono riuscito a dare e il relativo istogramma ottenuto

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| inviato il 18 Maggio 2019 ore 10:25
nello specifico,le zone chiare corrispondono al grigio del portone,mentre le zone scure il verde e il campanello |
| inviato il 18 Maggio 2019 ore 11:52
“ Lo strumento "Valori tonali" è molto efficace e, se utilizzato correttamente,permette di avere una regolazione precisa sul contrasto del documento... „ E' bene chiarire che la regolazione del punto nero e punto bianco è a costo zero, cioè può esserlo se non si escludono aree significative della foto, o aree molto poco significative, mentre il punto medio no, muovendolo si appiattiscono altri toni, cioè si riduce il contrasto di un'area a vantaggio di un'altra. In C1, non so CC, quando si muovono il punto nero e/o il bianco si muove automaticamente anche il medio, proporzionalmente, per lasciare invariato il contrasto delle ombre, mezzitoni e luci. Se si sposta il medio si ottiene lo stesso che si ha nell'abbassare/alzare la curva nello strumento curve sul punto centrale, la curva cambia ripidezza prima e dopo questo punto, dove è più ripida il contrasto è aumentato, dove meno ripida è diminuito (nelle curve ripidezza della curva = contrasto). Quindi agire sul medio non è molto diverso da usare strumenti tipo luci/ombre, di fatto concede più spazio alle ombre o viceversa, a scapito delle luci o viceversa. Quanto sopra vale per la regolazione in composito, a canali separati la cosa si complica. Agendo sui singoli canali quello che cambia è il colore ai vari toni, e quindi si possono fare dei pasticci. A parte regolazioni specifiche, che richiedono dimistichezza e occhio (ma allora conviene davvero agire sulle curve), può tornare utile per bilanciare il bianco nelle foto dove le ombre e le luci hanno due diverse dominanti, che è un caso abbastanza comune, anzi, di solito è così dove ci sono ombre e luci accentuate, tipo foto sole/ombre, o in interni con lampade direzionate. Per farlo però bisogna prima individuare un punto d'ombra significativo, cioè una zona molto scura (diciamo intorno a 5-10 come luminosità minima di uno dei canali RGB) non bruciata, cioè che contiene ancora dettagli (es. zona "quasi" nera del fogliame) e un punto di luce significativo (diciamo 245 max), non bruciato (da escludere ad es. il centro di una lampada). In C1 (o PS) si mette una "bandierina" del color picker su queste due zone, per tenerle sotto controllo, e si agisce sul punto nero e bianco dei tre distinti canali per "neutralizzarli", cioè portali a R=G=B (es. per il nero 12,12,12 e la luce 245,245,245). Sorprendentemente nella stragrande maggioranza dei casi il WB sarà perfettamente bilanciato, molto più che agendo sulla regolazione del WB. Questo perchè le ombre e le luci hanno diverse dominanti di norma, e per motivi più complicati perchè queste dominanti sono ben rappresentate nel punto di nero minimo e bianco massimo, purchè contengano dettaglio. Con C1 è un pò più complicato perchè i tre canali si condizionano a vicenda (credo per effetto della curva di contrasto standard del profilo) ma con un pò di pazienza si riesce ad ottenere ottimi risultati. Quanto sopra equivale a cambiare la pendenza della retta nelle "curve", tra il nero e il bianco, che però resta una "retta", e agisce quindi linearmente anche su tutti i toni intermedi (cioè cambia il WB gradualmente per tutto il range tonale). Nei casi più complicati si può anche cercare un punto medio "neutro" per definizione (es. cemento) e neutralizzarlo con il punto medio dei tre canali, ma questo è meno scontato e richiede comunque occhio (e una foto adatta). Equivale a creare una curva "non lineare" in curve, sui tre canali. Credo che il WB fatto come sopra sia uno dei pochi utilizzi pratici dei valori tonali a canali separati, in manuale, e già richiede del lavoro. Per altri interventi sul colore meglio utilizzare le curve, si ha più controllo, e meglio ragionare in spazio lab, ma è un altro argomento. |
| inviato il 18 Maggio 2019 ore 12:02
Sierra,grazie per la lezione Sei ad un livello troppo superiore ed io faccio fatica a comprendere....posso contattarti in privato? |
| inviato il 18 Maggio 2019 ore 12:20
Si, certo Sortavala. |
| inviato il 21 Maggio 2019 ore 21:24
quello che ho ottenuto è molto diverso...che ne pensate? |
| inviato il 22 Maggio 2019 ore 15:47
Mi piace piú il secondo (su telefono) La curva a S è molto utilizzata |
| inviato il 21 Febbraio 2021 ore 21:16
mi ricollego.. discussione interessante.. vorrei chiedere agli esperti.. è possibile aumentare il contrasto in modo selettivo solo sulle alte luci? |
| inviato il 22 Febbraio 2021 ore 5:46
".....è possibile aumentare il contrasto in modo selettivo solo sulle alte luci?" Sì, puoi fare tutto quello che ti pare. Ma resta la questione di fondo: per quale motivo uno si deve fare tutte quelle seghe mentali lì? Quale è la ragione di tutti quegli inutili ragionamenti? Uno si calibra il monitor, che deve essere "buono", da grafica, e con gamut ampio, e se lo deve calibrare coi valori appropriati, e diversi , per il vario tipo di immagine finale, stampata o web o quella che razzo vuole farci lui con la fotografia. Manipola l'immagine con quello che vuole lui e poi giudica l'immagine ad occhio, ovviamente conoscendo bene i limiti del mezzo che presenta la fotografia. Se uno stampa, per i toni luminosi, sopra 240 - 245 in stampa viene tutta una patacca bianca, sotto 15 - 20 viene tutta una patacca nera, e si stampa un tono di grigio mediamente ogni 7 - 8 che si vedono a monitor. Se uno invece fa le foto per il web, se ne sbatte il razzo anche di quei limiti. E stop, fine del lavoro. In Fotografia conta solo ed esclusivamente quello che si vede in immagine finita, e tutto quello che non si vede, non conta assolutamente nulla, zero. |
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