| inviato il 09 Maggio 2019 ore 23:09
@ Andrea Cacciari. Se appeso fuori sicuramente potrebbe diventarlo. Attenzione ! non voglio dire che con il carbonio
"sicuramente" ci colpirà un fulmine !!! Voglio però dirvi che il carbonio è molto piu a rischio di ciò.
@Mummunto. Digli al collega di bormio che, a mio avviso, e sbagliato togliere la roba fotografica dallo zaino altrui, infondo sei tu che la porti ed e la tua passione. Ricordagli anche che, sulle canne da pesca in carbonio, cìè SCRITTO do non usarle in caso di temporale, quindi ricorda alla guida che il carbonio può essere pericoloso.
@Mc Brando, non lo so.
@Rhoken, io parlo di casi particolari... ci sono escursionisti con i bastoncini da treking in carbonio che vanno in montagna, e non è mai morto nessuno....
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user23063 | inviato il 09 Maggio 2019 ore 23:14
Tornando al quesito principale, io oggi consiglierei, budget permettendo, questo:
Leofoto LS-254C. In vendita in Italia qui. |
| inviato il 09 Maggio 2019 ore 23:21
Grazie ugualmente, Puma2.  |
user12181 | inviato il 09 Maggio 2019 ore 23:53
“ @Murmunto. Digli al collega di Bormio che, a mio avviso, è sbagliato togliere la roba fotografica dallo zaino altrui, in fondo sei tu che la porti ed è la tua passione. Ricordagli anche che, sulle canne da pesca in carbonio, c'è SCRITTO di non usarle in caso di temporale, quindi ricorda alla guida che il carbonio può essere pericoloso. „
Sì, ma era lui che nel caso avrebbe dovuto rimorchiarmi sulla nord della Piazzi, allora con molto più ghiaccio di ora, (e sono passati solo una decina di anni… peraltro ora c'è meno ghiaccio ma è peggiore, la copertura di neve sparisce presto). In verità io volevo fare la normale da Verva, quasi senza neve allora, tranne l'ultimo tratto, oggi sarà come il deserto del Sinai, ma lui: "Eh, ma è meglio la nord…". Ma non si parlava specificamente di carbonio o alluminio. Semplicemente chiacchieravamo di montagna e soppesava i vari pezzi dell'attrezzatura, non gli stava bene nulla per il peso, tranne il Gitzo, guarda caso un mountaineer… (ma lui non lo sapeva). Poi magari al dunque avrebbe detto che non andava bene neanche quello a causa del carbonio. Siccome gli avevo detto che avevo fatto un corso di alpinismo, mi fece anche un nodo, barcaiolo o mezzo barcaiolo, per vedere se lo riconoscevo "Questo che nodo è? Lo conosci, no?..." boh, non mi ricordavo più.
Comunque ora non gli posso dire nulla, non ricordo come si chiamava, e poi lo stato ormai da anni ha deciso di risparmiare. Non avrò occasione di andare a Bormio a incassare una (relativamente) lauta indennità di trasferta e a farmi viziare dalle (assolutamente) eccezionali torte di grano saraceno, mirtilli e lamponi di una nota pasticceria, che ci offrivano ogni giorno con il caffè nella pausa di metà mattinata per addolcirci… E dolcissimo ero senza dubbio, ma non perché corrotto dalle torte, intendiamoci, ma per principio. Addirittura, impavido, e a dispetto di ogni sano buon senso, mi schierai con i bormini salvando uno che era proprio Jenseits von Gut und Böse , ma, poverino, doveva andare in America a tentare la fortuna come sciatore, avendo in Italia la strada per la nazionale sbarrata dagli atleti sudtirolesi, imposti da una sorta di loro mafia sciistica, così mi si disse… " Wer immer strebend sich bemüht, den können wir erlösen ", dissi, mentendo a me stesso. In seguito seppi che veramente era poi andato in America, ma non aveva combinato molto... |
| inviato il 17 Maggio 2019 ore 15:59
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Tornando al quesito principale, io oggi consiglierei, budget permettendo, questo:
Leofoto LS-254C. In vendita in Italia qui.
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@Fadeslayer, come ti trovi con il leofoto in questione? Non hai problemi con la scarsa altezza? |
user23063 | inviato il 17 Maggio 2019 ore 16:40
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come ti trovi con il leofoto in questione? Non hai problemi con la scarsa altezza?
„
Non ce l'ho io personalmente, ma lo usa un amico fotonaturalista nikonista, abituato a Gitzo Systematic serie 5, questo lo porta sempre con sè, riporto il suo commento:
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Ho cercato per anni un treppiede minimale, piccolo e compattissimo, senza la colonna centrale e che avesse le stesse caratteristiche dei Gitzzo Systematic in carbonio. Niente da fare da Gitzo che non ha mai voluto estendere la Systematic fino alla serie 2, ma lo scorso anno l'amico Paolo mi ha indicato Leofoto. Si tratta di un costruttore cinese che ha preso come riferimento la serie Systematic e produce un set di treppiedi molto molto simili ai Gitzo. E tra questi ecco quello che cercavo.
Si tratta di un treppiede molto piccolo e leggero (1.1Kg con la testa LH-30 di corredo), ma robusto in modo insperato. Le gambe, a 4 sezioni, non le estenderò mai alla massima lunghezza, almeno finchè fotograferò con fotocamere reflex perchè con le Mirrorless le cose potrebbero cambiare. L'ho utilizzato in escursione in alta montagna ed ha dimostrato di sorreggere con sicurezza il Nikon 200-400/4 con Nikon D500 , certo non per pose lunghe, ma come utile appoggio che scarica il peso dell'artiglieria.
La qualità costruttiva è indistinguibile da quelle dei Gitzo mentre la piccola testa a sfera LH-30 è dannatamente simile alle note RRS. Certamente con una reflex armata di ottica media (peso complessivo 2kg) siamo al limite della praticabilità , però ho verificato che con alzo specchio e tele scatto il supporto risulta ancora usabile. Non mi spingerei oltre, il Leofoto LS-254C per me è lo stativo d'emergenza che cercavo da anni, troppi anni: questo è il treppiede che non potrò mai lasciare a casa.
„
Non avessi già 2 cavalletti in carbonio (un Sirui da viaggio e un Benro) l'avrei preso. Ci penserò, se riesco a piazzare il Sirui. |
user175007 | inviato il 18 Maggio 2019 ore 0:02
io ho preso questo una settimana fa, Rollei in carbonio compatto da meno di un Kg alla metà del prezzo
https://www.amazon.it/Rollei-Compact-Traveler-No-Carbonio/dp/B01AWCQPG
era da tempo che volevo alleggerire il treppiede e devo dire che è stata un'ottima scelta, qualità più che buona, stabile leggero e compatto per le uscite
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| inviato il 18 Maggio 2019 ore 7:38
@ Ilcentaurorosso:
“ Haaha ha le leggende sui pericoli del carbonio sono dure a morire. Sorriso Diciamo che in mezzo al mare sul Kaiak con i fulmini che cadevano non stavo molto tranquillo ma non era certo per la pagaia full carbon! „
Magari non eri tranquillo perché non era stabile il treppiede, in carbonio, sul kayak per poter riprendere i fulmini. |
| inviato il 18 Maggio 2019 ore 8:42
Ragazzi mi sembra di essere nel medioevo..ma davvero c'è chi crede alla storia del carbonio o che il fulmine non colpisca mai due volte lo stesso punto o altre leggende del genere????
Partiamo dal fatto che non si può assolutamente prevedere dove cadrà un fulmine, detto ciò ci sono tre metodi riportati nella CEI EN 62305 (è suddivisa in 4 parti) dove si può con ragionevole sicurezza calcolare gli elementi, inteso come strutture/superfici che possono essere colpite da un fulmine.
È comunque un calcolo probabilistico perché con nessuna norma si può ottenere la sicurezza assoluta, al massimo possiamo ridurre il più possibile il rischio.
Infine qualunque materiale sia, carbonio, alluminio, cemento, acciaio, alberi ecc. il fulmine è “cieco” non è che sta a pensare o a vedere cosa colpire o meno, anche perché dipende se ascendente o discendente, dipende da dove parte la controscarica, dipende da mille fattori fuori dal nostro controllo.
E poi quando si parla di centinaia di migliaia di ampere di scarica.....ma dai....
Vado sempre in montagna con tutto in carbonio, e l'unica certezza che ho è quella di controllare bene il meteo prima di partire, e di scendere se ci sono avvisaglie di temporali.
Ciao! |
| inviato il 18 Maggio 2019 ore 9:11
Non me ne intendo di fulmini, ma di montagna un pochino si. Non credo sia tanto una questione di carbonio o altro metallo, ma penso che avere qualcosa di...... a forma di cavalletto possa attirare un fulmine più di una scarpa ?
Che il fulmine sia cieco è vero, ma il carbonio o metallo sono conduttori di elettricità come il cemento o legno ?
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| inviato il 18 Maggio 2019 ore 9:53
“ Che il fulmine sia cieco è vero, ma il carbonio o metallo sono conduttori di elettricità come il cemento o legno? „ assolutamente no Puma, ma fidati che se ti trovi in montagna con un treppiede in mano metallico, all'ombra di una pianta se un fulmine colpisce qualcosa colpisce la pianta, perché la persona rientra nell'angolo di protezione offerto dall'oggetto più alto.
Logico che se sei sulla vetta della montagna in piedi, se cade un fulmine probabilmente ti colpirà, aldilà di quello che hai in mano.
Quindi legno, cemento, metallo contano un nonnulla rispetto al parametro fondamentale dell'altezza ok?
Per questo quando si è sorpresi da temporali in quota è molto importante sdraiarsi possibilmente, e scendere velocemente di altitudine.
Ritornando al treppiede da trekking consiglio il SIRUI T-025X.
C'è un articolo che ne parla proprio qui su Juzaphoto.
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| inviato il 18 Maggio 2019 ore 11:08
“ Partiamo dal fatto che non si può assolutamente prevedere dove cadrà un fulmine, detto ciò ci sono tre metodi riportati nella CEI EN 62305 (è suddivisa in 4 parti) dove si può con ragionevole sicurezza calcolare gli elementi, inteso come strutture/superfici che possono essere colpite da un fulmine. „
+1 |
user23063 | inviato il 18 Maggio 2019 ore 15:18
“ Ritornando al treppiede da trekking consiglio il SIRUI T-025X. „
Dopo aver avuto (anzi ce l'ho ancora) il T-024X e un amico il T-025X, posso dire che dipende moltissimo da cosa ci metti sopra. Fino a 1kg-1.2kg ok, oltre andrei decisamente sul Leofoto che ho suggerito poco innanzi, visto velocemente da un altro amico, che esce sempre con 2 o 3 corpi + rispettivi treppiedi, e gli altri 2 treppiedi sono Gitzo (Systematic serie 5 o Mountaineering serie 3) con obiettivi 600 f/4 e 200-400 f/4, e non farebbe più a meno del Leofoto come backup (fino a 2-2.5kg valido come unico treppiede, oltre regge, ma più come scarico peso che come stabilizzatore vero e proprio).
Quando avevo Fuji il Sirui in effetti andava bene, ora con altro brand meno, uso sempre il Benro (ma a volte il peso si fa sentire). |
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