user117231 | inviato il 21 Febbraio 2019 ore 20:44
Per una volta che ero serio.. Io ci provo a capire il senso della Fotografia.. ma inevitabilmente vedo, tanti piccoli puntini colorati. |
| inviato il 21 Febbraio 2019 ore 20:47
John Berger, citato da Filiberto, insegna moltissimo in proposito. Il libro Capire una fotografia è una pietra miliare. |
| inviato il 21 Febbraio 2019 ore 21:06
Cercare di capire qualcosa alle volte può essere un problema oltre chevcontroproducente |
user117231 | inviato il 21 Febbraio 2019 ore 21:08
..vero, va in fumo il cervello. |
| inviato il 21 Febbraio 2019 ore 21:10
Di chi legge troppo però |
| inviato il 21 Febbraio 2019 ore 22:45
Interessantissimo. Il mio modo di pormi con la fotografia è talvolta simile a quello di Arconudo. Anche se, sicuramente con risultati decisamente più scarsi ( ). Cioè la sfida di avere meno riferimenti spazio/temporali possibili; non sempre, vero, tipo quando mi diverto in un linguaggio più trash, ironici, nei supermercati etc. La tua citazione Fil, mi ricorda una mia vecchia discussione, che ritengo imprescindibile personalmente: dipende dal genere. Che io divido in tre macrogeneri, con i due confini molto labili, e parzialmente interpretabili. In ordine: che descrive, che racconta, che lascia immaginare. Mi spiego meglio: uno scatto può descrivere e raccontare. Oppure può raccontare e lasciar immaginare. Ovviamente non può descrivere e lasciare immaginare, per definizione in antitesi. Una volta definito lo scatto, può essere un ricordo, un momento, la verità o menzogna, o tutte e due insieme giustamente. Lo stile di Arconudo sicuramente più menzogna, il tuo, sicuramente più veritiero, meno distaccato, più tattile. |
| inviato il 21 Febbraio 2019 ore 22:48
PS: spero Mauro non me ne voglia, sono sicuro che capisca cosa intendo ovviamente.... |
user148740 | inviato il 21 Febbraio 2019 ore 22:55
Va beh argomento ostico ma cercherò di essere sincero. La ricerca estetica mi fa sentire in colpa, mi fa sentire in colpa perché spesso ho criticato chi cerca solo quella nella fotografia, ma ovviamente non posso esimimermi anche io di farci i conti quando fotografo e in qualche modo spesso di cercarla. Questo come tu ben scrivi all'inizio mi crea tensione, la tensione la supero ragionando ma spesso quando ragiono la foto che vien fuori non mi piace. Sono un tipo istintivo. |
user148740 | inviato il 21 Febbraio 2019 ore 22:57
La ricerca della verità invece mi fa venire spesso rabbia, per me la fotografia più che dare certezze deve fare venire il dubbio. Se mi dici questa è la realtà la prima cosa che faccio è cercare di capire dove è il trucco, come se il fotografo fosse un prestigiatore |
| inviato il 21 Febbraio 2019 ore 23:10
Ilbradipo, non sapendo che genere prediligi, capisco poco. In quanto non so da che punto parte la tua interpretazione personale. Paesaggi? Macro? Avifauna? Ritratti? Street "verace" o street diciamo "artistico/interpretativa" (tipo quella di Arconudo es.). Una macro è una foto veritiera, diciamo molto vicino alla verità se vogliamo. Come un paesaggio naturale o avifauna. Per me rimane comunque imprescindibile. Spero di essermi spiegato... |
| inviato il 21 Febbraio 2019 ore 23:39
Cancella questo messaggio, mica puoi copiaincollare la stessa domanda in ogni argomento.... |
user39791 | inviato il 22 Febbraio 2019 ore 7:53
Non ho capito a chi ti riferisci. |
user90373 | inviato il 22 Febbraio 2019 ore 8:26
Per me la fotografia è dar forma/presenza alla suggestione di un attimo. |
| inviato il 22 Febbraio 2019 ore 8:30
“ Filiberto@ Dato che pur non fotografando più.... „ E perchè? |
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