| inviato il 19 Ottobre 2014 ore 16:19
Preferisco gli scatti al volo, non sempre si riesce ad avere una foto perfetta, ma la sfida è quella che preferisco, lo scatto su cavalletto a soggetti fermi l'ho fatto anch'io, ma non mi esalta come cercare di riprendere un soggetto su un posatoio che si è scelto lui o mentre vola, certo a volte lo sfondo è meno bello, talvolta il parallelismo impossibile, ma per me, e sottolineo per me, fotografare un insetto fermo perché dorme equivale a timbrare il cartellino tutte le mattine, non fa parte del mio essere. Per questi motivi utilizzo spesso il 300 per i miei scatti, mantenendomi più distante riesco a spaventare meno gli insetti, ma anche col 100, credetemi, spesso si può osare più di quanto si possa immaginare, ovvio è questione di istanti. Dopo queste mie considerazioni, non me ne vogliano gli amici di impeccabili scatti all'alba, ammiro la pulizia e il dettaglio che loro riescono a cogliere, è solo un differente modo di "sentire" la macro, forse anche la fotografia più in generale. Ciao a tutti Luca |
| inviato il 19 Ottobre 2014 ore 16:45
Immagino che l'utilizzo di bombolette spray sia molto diffuso...c'è chi congela, manipola, trasporta e scatta in un'altra location. E' un po' come l'avifauna e l'utilizzo dei richiami.... Ho smesso di credere alle favole parecchi anni fa Ciao Fabio |
| inviato il 19 Ottobre 2014 ore 18:21
Bisogna stare attenti a non diventare mai talebani di ogni e qualsiasi posizione , posso parlare tranquillamente perché chi mi conosce sa che, se mentre guido incontro un bruco che attraversa la strada, mi fermo io e il traffico e lo poso sull'altro lato , però io , la stessa persona , ogni tanto taglio l'erba del giardino con la falciatrice ,di mantidi, grilli , ragni e bruchi è una strage , tutti quelli incapaci di volare sono vittime , diversamente non si può fare Quindi certamente no a uccidere per fotografare , ma spruzzare un po' d'acqua fresca per ritardare un risveglio o per permetterci di spostare in una location più adatta non lo trovo eticamente scorretto , concordo però con Perbo , ste foto hanno rotto e anche io non le faccio più . |
| inviato il 19 Ottobre 2014 ore 18:37
Proprio per questo non taglio l erba mica perché son pigro come dice la mia ragazza. Sono un eroe direi |
| inviato il 19 Ottobre 2014 ore 18:38
Maurizio, io non stavo parlando di acqua fresca...ma di glicerina. Poi io sono un talebano (lo conferma la mia barba), ma se uno deve salire in montagna per cercare delle farfalle, congelarle e poi disporle in un posatoio (a decine di chilometri di distanza) direi che non è un comportamento molto etico Ovviamente non sto parlando di tagliare uno stelo d'erba e posizionarlo all'alba (con soggetto immobile) in un plamp con la rugiada naturale, ma sto parlando di Manipolazione con la M maiuscola |
| inviato il 19 Ottobre 2014 ore 18:41
Ma le bombolette funzionano anche con gli sposi? Ahahahaha mi immagino la scena! |
| inviato il 19 Ottobre 2014 ore 18:46
Perché Gianluca conosci altro metodo? |
| inviato il 19 Ottobre 2014 ore 19:27
No, sono completamente ignorante in materia. Immaginavo che chi fa questo genere di scatto si aiutasse in qualche modo, ma non immaginavo come. Mi ha divertito immaginarmi un matrimonialista che congela gli sposi per farli stare fermi mentre esegue uno scatto con tempi lunghi, solo per fare una foto perfetta. E cmq ripeto: sono totalmente ignorante, non avendo mai fatto una macro se non ad un paio di fedi, che l'argomento l'ho seguito con interesse e tanta curiositá. Mi scuso se la mia battuta, detta con innocenza, abbia ferito la sensibilitá di qualcuno. |
| inviato il 20 Ottobre 2014 ore 9:02
" Quelle poco foto macro che ho fatto sono fatte su animali rigorosamente vivi e non collaborativi hehe " Per me il bello (ed anche il brutto) delle macro sta tutto lì. |
| inviato il 21 Ottobre 2014 ore 18:01
E al quesito di come fate a "scegliere" il posatoio calò il silenzio................................................................................ Quale oscuro segreto...................... |
| inviato il 21 Ottobre 2014 ore 20:11
Io avevo proposto l uso dei feromoni gli stessi che ci sono nelle trappole |
| inviato il 21 Ottobre 2014 ore 21:52
Tipo carta moschicida? :-) |
| inviato il 21 Ottobre 2014 ore 22:00
Ciao Chiara, nella mia galleria "Macro" sono tutti vivi meno quella dell'ala della farfalla che ho trovato in giardino e quella del ragno con la mosca, dove solo il ragno è vivo Io non essendo abituato a svegliarmi prima dell'alba per cercare farfalle e insetti, ho sempre dovuto pazientare tanto.. |
| inviato il 22 Ottobre 2014 ore 11:04
No tipo la sostanza che c è sulla carta moschicida |
| inviato il 22 Ottobre 2014 ore 11:24
Intervengo pure io, dato che nelle mie gallerie ci sono entrambi i tipo di soggetto Allora, precisiamo subito che uccidere un insetto per fare delle macro è assolutamente inaccettabile ed eticamente sbagliato Detto questo alcune macro ad alti ingrandimenti non si possono fare in natura con soggetti vivi,ad esempio:
 ma questo non significa che bisogna ucciderli noi, basta un occhio allenato per trovarne moltissimi di morti sia ai bordi delle strade, dove vengono colpiti da auto di passaggio, sia sotto lampade che restano accese. Alle volte capita di trovarli anche intontiti dalla "botta", in quel caso stanno fermi e anzi il fotografarli gli aumenta le possibilità di sopravvivenza, in quanto in quello stato sono facili prede di uccelli e altri animali. Un altra alternativa per chi vuole cimentarsi nelle macro spinte (che richiedono soggetti fermi immobili) è avere accesso a collezioni entomologiche. L'apprezzare o meno il fotografare un insetto morto (non ucciso allo scopo) credo dipenda molto dal fatto che uno sia tendenzialmente più fotografo o più naturalista, nel senso che un fotografo è interessato sopratutto al risultato finale mentre il naturalista è più interessato all' esperienza di scatto in mezzo alla natura e portare a casa la foto è quasi un di più In ogni caso basta dichiararlo e rispettare le regole del forum, ad esempio le mie foto su materiale entomologico (trovato morto o proveniente da raccolte/studio) è in still life |
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