| inviato il 03 Maggio 2018 ore 23:30
Per rispondere alla domanda: sì sono stato sul bianco dal gonnella e rientro per il gotier perché era troppo tardi per passare il ghiacciaio sopra al gonnella. Come ti hanno detto preparati, magari fai qualche 3000 come allenamento |
| inviato il 04 Maggio 2018 ore 8:12
Pure io mi sono fatto il mount blanc du tacul, le dome neige des ecrins, zumstain e altri. Ti ci potrei portare . Forse é meglio iniziare con cose semplici tipo Monte Rosa o gran Paradiso |
| inviato il 04 Maggio 2018 ore 8:37
“ magari fai qualche 3000 come allenamento „ E dormi in capanna sopra i 2000 metri, aiuta ad abituarti all'altezza. |
| inviato il 04 Maggio 2018 ore 10:31
Bernalor, dormire a 2000 m. ti fa solo respirare aria buona.... |
| inviato il 04 Maggio 2018 ore 10:33
Mai dormito a 4000 ? |
| inviato il 04 Maggio 2018 ore 11:08
“ dormire a 2000 m. ti fa solo respirare aria buona.... „ Fa bene alla salute quell'aria! Quest'anno (o il prossimo) magari provo a fare 3200 metri di dislivello tra punto più basso e quello più alto in un solo giorno (andata e ritorno), farò un paio di perlustrazioni prima naturalmente. Precedente record 2500 metri di dislivello. Vediamo se va in porto |
| inviato il 04 Maggio 2018 ore 11:33
Se volete eliminare la neve basta andare sull'alto atlante in Marocco |
| inviato il 04 Maggio 2018 ore 11:40
“ Mai dormito a 4000 ? „ sì, nel bivacco di capanna margherita 4550m, o meglio ci ho passato la notte, ma dire dormito sarebbe in po' troppo |
| inviato il 04 Maggio 2018 ore 11:41
Credo di aver dormito sopra i 4000 metri almeno 90 volte in vita mia. E sopra i 5000 almeno una 15na... 2 volte in Himalaya 1 volta in cordillera Blanca e 3 in Cordillera Huayhuash. 6x15=90 |
| inviato il 04 Maggio 2018 ore 11:56
Ho salito il Bianco due volte...con due grandi itinerari (cresta Innominata sulla parete sud e couloir Saudan sulla ancor piu remota parete ovest)...sono pero' itinerari impegnativi e ben diversi da una via normale.Ti consiglio la salita dal rifugio Gonella ad inizio stagione (meta' luglio max)questo perche' poi si aprono dei crepacci enormi che peggiorano ogni anno.Il mal di montagna viene causato principalmente dagli impianti di risalita (che in val Veny non ci sono)che non danno il tempo sufficiente al nostro organismo di acclimatarsi. Allena bene fiato e gambe...e prima della salita fai qualche puntata oltre i 3000 dormendo almeno sopra i 2000. Ah, il vero Bianco e' sul versante Italiano |
| inviato il 04 Maggio 2018 ore 12:02
Al di la dell'MP che ti ho mandato, di sicuro devi darci duro con l'allenamento aerobico, che è l'unica risposta che tu puoi dare alla oggettiva impossibilità di acclimatamento nella tua isola. Non solo, devi dare forma ai tuoi scarponi !!!! Sul dormire e affrontare la quota, sappi che è una cosa soggettiva. Tanto in meno di una settimana i meccanismi di acclimatamento non partono, per cui, a meno che tu non programmi la salita alla fine di una lunga vacanza in quota, dovrai fare fronte solo con la tua capacità cardiopolmonare. Dicevo soggettiva in quanto ad esempio io la quota l'ho sempre sofferta molto anche nei periodi di migliore allenamento, non ti dico il viaggio in sudamerica come l'ho patito. Ma altri/e di fianco a me non hanno fatto un baffo. Però ripeto, un buon allenamento aerobico fa la differenza. Corri cammina pedala fa quello che vuoi, fallo, meglio se sfruttando i dilsivelli che comunque avete. |
| inviato il 04 Maggio 2018 ore 12:24
Grande Vime !! Io "solo" lo sperone della Brenva, poi tutte le normali. Giusto quello che dice Loiety. Aggiungo 2 cose : 1) si nasce con acclimatazione facile/media/difficile 2) anche a parità di allenamento le cose possono essere inspiegabilmente diverse. Ho salito il Bianco ed altre montagne volando, altre volte invece costringendomi a fare almeno 10 passi (contati con tanta sofferenza) per poi sputare polmoni faccia sulla neve. |
| inviato il 04 Maggio 2018 ore 12:37
Grazie a tutti per i commenti ed i messaggi che ho ricevuto. La preparazione è naturalmente fondamentale ed effettivamente da qui si può fare poco altro, quindi tutti gli sforzi devono essere rivolti a quella, anche per non avere rimpianti di non riuscire ad arrivare in cima se ci dovessero essere le condizioni meteo favorevoli. Vime, le vie che hai fatto sono ben oltre le mie capacità che si limitano a facili passaggi su roccia, magari su pareti attrezzate ed a qlc esperienza sul ghiaccio; per me sarebbe un traguardo importante qualsiasi via normale in alta montagna, compresa la salita alla capanna Margherita, quindi figurati l'ascesa del Bianco dal Gouter. |
user12181 | inviato il 04 Maggio 2018 ore 12:54
L'allenamento fa tanto, ma la sicurezza di passo e in genere l'abitudine al terreno, alla neve, ai percorsi esposti, ecc. che ha la gente di montagna è essenziale, può fare la differenza tra la vita e la morte, e non di rado la fa, anche se ovviamente non sempre. Solo chi li ha visti scendere per la linea di massima pendenza, o saltare sull'orlo dell'abisso con una naturalezza animale, sa cosa significa saper andare in montagna. Ripeto, chi non li ha visti non sa come si può andare in montagna. Ho avuto modo di comparare direttamente un alpinista di origini cittadine, allora ancora aspirante guida, ma con all'attivo già il K2, e una guida di origini locali, che non aveva fatto nessuna vetta himalayana, fra i due c'era veramente un abisso impressionante a favore del secondo. Ma lo stesso vale per gente che non ha mai fatto la guida, che non sa fare un nodo, ma che è nata in montagna, che magari ci ha pascolato le vacche da piccolo struggendosi di malinconia. Quando sento di tragedie di montagna capitate a gente "espertissima", mi domando sempre se aveva anche l'esperienza di chi è nato nelle terre alte. Credete che Marco Confortola sarebbe uscito vivo dalla tragedia del K2 se non fosse stato un animale di montagna? |
| inviato il 04 Maggio 2018 ore 13:13
Murmunto sono d'accordo...quando si dice :l'abito non fa il monaco. Ho amici alpinisti(di lavoro fanno tutt'altro) che hanno alle spalle un curriculum di scalate da far invidia a moltissime guide alpine. Restando in topic: Ivan ti consiglio di contattare Edmond Joyeusaz (www.montblancguide.it) uno dei piu grandi conoscitori del massiccio...ed inoltre una gran brava persona. Anche lui ama fotografare... quindi |
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